Stefano Maciocchi

Sono stati mesi duri e difficili quelli appena trascorsi per noi di canalechevogliamo. Rivedo le nostre prime riunioni ed i volti sbigottiti ed attoniti di chi stenta a credere che concetti reazionari e servili possano essere usciti da persone che ancora oggi frequentano le sezioni dei DS e di RC. Ripenso anche alle inquietudini di chi, iscritto o comunque affine ai partiti di sinistra, si è sentito tradito ed offeso dalle dichiarazioni sintetizzate nella mozione del 17 giugno 2005 ed è stato costretto a scegliere la via dell’esilio politico. Ci sentivamo soli, ingannati ed addolorati per le sofferenze inferte ai lavoratori della Riserva Naturale, sofferenze che sono state descritte in maniera accorata dal dott. Mantero nella sua bellissima lettera “Vivere con il marchio”.
Ma non ci siamo arresi. Abbiamo iniziato a seminare le nostre idee, il nostro modo di intendere la sinistra e l’ambiente. Abbiamo iniziato a scrivere, ad informare e a denunciare tutto quello che appariva alla nostra coscienza ingiusto e vile. Ed i piccoli germogli sono diventati alberi rigogliosi e floridi grazie all’apporto di tutti voi che avete avuto la bontà di visitare il nostro sito e la pazienza di leggere le nostre argomentazioni. Alla fine siamo riusciti a ricacciare indietro coloro che volevano maneggiare le dimensioni della Riserva con “piccoli aggiustamenti”, i paladini dello “sviluppo sostenibile” e del licenziamento facile. Oggi Mantero è ancora al suo posto, libero di compiere le attività ed i doveri che gli competono nell’ambito dell’autonomia prevista per il suo ruolo.
Ma non dobbiamo abbassare la guardia: i terreni della riserva sono miniere d’oro per speculatori ed imprenditori. Guardate le riviste specializzate nel settore della compravendita di beni immobili e prestate attenzione al valore delle case “adiacenti” alla riserva: sono prezzi da capogiro che danno solo una vaga idea del giro d’affari. Piccoli aggiustamenti della riserva significano fare intascare milioni e milioni di euro non alla collettività ma a chi potrebbe costruirci sopra. A tutela di tutti i cittadini ed a garanzia che queste tristi prospettive non accadano mai, oltre alla presenza in giunta della “nostra” Simonetta Santi, l’altrettanto “nostro” Gianfranco Memmi è stato nominato consulente tecnico della commissione urbanistica del comune di Canale Monterano, con delibera del 30 giugno 2006.
E’ un’investitura che riempie d’orgoglio tutti noi di canalechevogliamo e che ci obbligherà, se possibile, ad essere ancor più intransigenti contro chi non ama la natura e non rispetta i diritti dei lavoratori.
E non deve stupire se a qualcuno non va proprio giù la presenza di Gianfranco in commissione: sanno di aver trovato pane per i propri denti, sono consapevoli che dietro a Memmi ed a canalechevogliamo ci sono centinaia di cittadini intelligenti, preparati ed onesti che non hanno alcuna intenzione di farsi prendere per i fondelli. E che soprattutto non prendono lezioni di moralità e trasparenza da chi avrebbe voluto “rimuovere” il dott. Mantero ed i suoi collaboratori, colpevoli di fare esclusivamente il loro dovere istituzionale.
Il direttore della Riserva è vissuto con un marchio che è stato lavato dal democratico risultato delle elezioni amministrative: il marchio della mozione del 17 giugno 2005 è un pesante fardello politico che grava e graverà sulle spalle di chi se ne è reso responsabile. Per sempre.