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I fan postumi

Post n°34 pubblicato il 17 Settembre 2006 da stefanomac
 

La morte di Oriana Fallaci ha scatenato la più squallida delle ipocrisie tra tutti i politici ed i cosiddetti intellettuali. La scrittrice toscana aveva un carattere egocentrico e prepotente e, nella sua lunga carriera, si è attirata più nemici che amici.
Ma oggi, a leggere le maggiori testate, tutti si rammaricano della grande perdita ed ognuno ha un aneddoto da segnalare, come se fosse stato il suo unico confidente.
Non voglio accodarmi alla schiera dei falsi estimatori della Fallaci, ho sempre ritenuto la scrittrice una donna mossa più dall'amore verso se stessa che verso le posizioni che difendeva. Le sue interviste ed i suoi libri erano soprattutto la sua autocelebrazione.
Inoltre le sue posizioni contro i popoli musulmani dimostravano una enorme superbia, tanto da sfociare nel razzismo e nella xenofobia. Trattava il complesso rapporto con il mondo islamico con la stessa superficialità e grettezza di chi afferma che tutti i napoletani sono scansafatiche: concetti indegni per una donna che si è sempre sentita più intelligente del mondo intero.
La sua morte mi addolora umanamente e spero che non abbia troppo sofferto per il male che l'ha minata per così lunghi anni. Ma il vuoto che lascia come giornalista e scrittrice non è così incolmabile come i farisei delle testate giornalistiche oggi affermano. Ci lascia una donna che ha sprecato il suo immenso talento e coraggio nella venerazione di se stessa e delle sue convinzioni. E questo non le si potrà mai perdonare.

(il link dell'immagine è tratto dal sito di Adnkronos)

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Anonimo il 17/09/06 alle 13:33 via WEB
Peccato se ne sia andata deragliando. Peccato che sia diventata niente più che un Calderoli letterato. Non ci mancherai Oriana.
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/09/06 alle 13:35 via WEB
LE CENERI DI ORIANA FALLACI Giovedì notte, a Firenze, è morta Oriana Fallaci. Da qualche giorno l’intero mondo dei media, tv e giornali, leva un coro attorno al suo nome. Un coro il più delle volte formale, fatto d’ipocrita cordiglio, a volte di deliranti e infamanti parole, che neanche di fronte a un cadavere riescono a non palesare l’imbecillità di una certa cultura, e di alcune menti spente. Ma è anche un coro di voci lucide e commosse, come quello che appare sulle pagine di Libero, o nello speciale di Matrix. Un coro che si estende a tutte le dichiarazioni – mai come in questo caso visibilmente imbarazzate – dei politici. È un coro, quello che in queste ore si leva, che forse lei, Oriana, avrebbe chiamato un coro di cicale: un risuonare, stupido e irritante, di voci senza coraggio, di anime svilite in corpi coi cuori vuoti e con le pance piene. Per fortuna, alla fine di tutto, come sempre, resta la verità. Il vento e il silenzio fanno piazza pulita dell’inutile e dello sporco. Alla fine, adesso, resta un intellettuale quale la nostra piccola Italia ha conosciuto solo raramente; resta la forza di una scrittura che nelle pagine della nostra letteratura ha fatto capolino solo in un qualche rado verso del passato; resta la lucidità coraggiosa di una storica – perché così Oriana amava definirsi in quanto giornalista vera – che guarda in faccia il presente, senza battere ciglio, sicura che sarà il presente a farlo, non reggendo il suo sguardo. Resta, soprattutto, l’immagine di una donna-guerriera, guerriera con la penna e attraverso la forza della ragione. Resta, imperitura, la testimonianza di un intellettuale che finalmente non rimane chiuso nella torre d’avorio – presidiata da appoggi politici sinistri – della sua mediocrità. Un intellettuale davvero e finalmente politicamente non-corretto, popolare, dalla cui bocca non vediamo sbavare ideologie preconcette o mosci giudizi sulla terribilità del mondo. Un intellettuale quale lo è stato PierPaolo Pasolini, con la medesima intelligenza critica, con lo stesso indomito coraggio da cavaliere medievale. Pasolini diceva, e ne fu vivente testimonianza, che un intellettuale, quando è sincero e appassionato, è sempre scandaloso, per definizione. Perché vede il dato oscuro delle cose, e lo denuncia. Oriana Fallaci è stata senza dubbio l’intellettuale più scandaloso, in senso pasoliniano, del nuovo Millennio. L’unica scrittrice luterana e corsara del Duemila, in Italia. Perché Oriana Fallaci ha visto il lato cieco del reale: la faccia nascosta della luna, altrimenti visibile solo da un satellite sull’altro lato del globo. La faccia che gli altri non vedono o non vogliono vedere. O, se la vedono, dicono di non vederla. Troppi, nell’ascoltare le sue parole, hanno guardato il dito indicante, invece del lato invisibile della faccia lunare. Hanno guardato alla scrittura di Oriana come a una semplice “invettiva”. Ma per favore. Ciò che la scrittura e l’opera giornalistica della Fallaci hanno violentemente posto in primo piano, e all’attenzione del popolo, è il fatto che l’Occidente sta divenendo debole, un’identità friabile. E, divenendo tale, pone in gravissimo pericolo la sua essenza. E quella altrui. Provo un misto di schifo, rabbia, pena e ribrezzo nei confronti di quanti l’avevano oltraggiata, in vita, e ora persino in morte. Lei, che con tanta lucida crudeltà ha saputo fotografare e descrivere il reale, dava (e continua, a dare, ancora) voce, fierezza e coraggio a tanti – ma anche fastidio a troppi. In Europa, specie in Italia, vige il principio marxista della mediocrità istituzionale. Le eccellenze vanno elise, tarpando loro le ali. Specie nel campo della cultura, luogo gramscianamente egemonico di certe tendenze. Per questo, l’angelo-ribelle Oriana dava fastidio ai troppi illusi, stupidi idioti, che sventolando bandiere arcobaleno pensano – dal ’68 a oggi – di fare gesti in favore dell’umanità; figli di papà che da 40 anni cianciano di povertà, nichilisti della domenica col bancomat. Ai troppi politici inetti, codardi, disonesti e meschini – che altro non hanno saputo fare che snobbarla, rifiutandole il dovuto riconoscimento (foss’anche solo per le sue imprese giornalistiche) di senatore a vita. Perché un intellettuale come la Fallaci scuote le coscienze, dice il vero e lo dice intero, non velato. E questo dà fastidio – ancora – a molti; nonostante le tante lacrime coccodrillesche scorse in queste ore. Vigliacchi. La Fallaci dà fastidio ai comici inutili e scemi come Sabina Guzzanti, che grazie agli appoggi politici di un papà in Forza Italia gioca a fare la comunista, inetta in qualsiasi arte teatrale, “oca crudele”. Ai pagliacci come Roberto Benigni, servo del potere; ai giullari come Dario Fo, che in un tempo minimamente civile avrebbe ricoperto il ruolo che nel Medioevo era quello proprio del giullare: due salti per ricevere in ginocchio una nocciolina dal Sovrano seduto sul trono, e che nella nostra era nefanda si leva invece a giudice morale di uno scrittore della levatura di Oriana Fallaci. Taccia questo cicalio insopportabile. Oriana Fallaci, con la sua forza dirompente di scrittrice appassionata, di donna con negli occhi gli occhi della Storia, spazza via quella brodaglia culturale che dalla caduta del Fascismo si è imposta nella nostra piccola Italia nelle forme del sinistrismo idiota, del buonismo, dell’attendismo, del relativismo. Del nichilismo, insomma. Perché Oriana Fallaci, nella sua lunga, complessa carriera di scrittura, manda in cortocircuito sia la destra che la sinistra, non piacendo a nessuno. Se non al popolo. Ed è qui che un intellettuale vero si distingue dal finto ideologo nella sua attività “ermetica” e masturbatoria, da talk show: quando fa vibrare le corde dell’umano, toccando ogni cuore. Oriana Fallaci ha detto. Con forza, interamente e chiaramente. Ha detto totalmente e perfettamente che oggi l’Islam è il nostro nemico. E l’accorgimento (giusto), che nota che non tutto l’Islam è terrorista e omicida, qui non serve: non vale. Perché il messaggio di cui lei (da sola!) si è fatta interprete sapiente è troppo urgente. Se si muore di una febbre, il bollettino medico non precisa che vi sono febbri non mortali. Perché ne va del malato. Ma per parlare così serve coraggio, passione, talento, ispirazione. Ed è raro che tutte queste cose coabitino in un solo scrittore. Accade poche volte in un secolo, come qualcuno diceva con la voce rotta ai funerali di Pasolini. Pasolini moriva ucciso dalla stupidità di un gruppo di neo-fasciscti in una sudicia nottata omosessuale sulla spiaggia di Ostia. Oriana Fallaci muore in un ospedale della sua Firenze, di ritorno da un esilio, quasi forzato, nella capitale mondiale New York. Oggi mi faccio una domanda, fortissima, che mi accompagna senza resa: senza Oriana Fallaci avremmo davvero capito l’11 settembre? Io, personalmente, credo di no. Perché lei ne intuì per prima, con quella sua intelligenza selvaggia e rigorosissima, la portata storica e antropologica. Contro (e non dopo) l’11 settembre, lei, splendida e guerriera, si è alzata come una fenice dalle ceneri del silenzio in cui aveva scelto di rimanere per dieci anni nel suo esilio newyorchese. Lei è stata Cassandra e Pantesilea. Profetessa e guerriera, ha strillato, lottando con lo scrivere, che “Ilio brucia!”, come diceva Cassandra giorni prima che la città venisse assediata e distrutta. Ma Ilio, nel suo discorso, è l’Occidente. Come Nietzsche, in maniera altrettanto “inattuale”, Oriana Fallaci ci ha diagnosticato che l’Occidente patisce una malattia mortale. E questa malattia mortale è il nichilismo, quel non-rifiutare la morte, ma anzi averne il culto, che lei vedeva – non senza ragioni – realizzato nell’Islam contemporaneo. Altro che ceneri di Gramsci. Le ceneri di Oriana Fallaci, davvero, continuano a bruciare come quelle di un eroe. Un eroe vero. Atea cristiana. Atea grazie a Dio. Chi legge come degli ossimori queste autodefinizioni della Fallaci sbaglia. Lei era troppo intellettualmente onesta e troppo coraggiosa per non ammettere che il Dio si manifesta a noi proprio nello scandalo della sua assenza. E quello che ci rimane di fronte è lo smarrimento di una domanda più grande di noi stessi. Domanda che non deve essere risolta. È essa stessa, già, teofania. Questa è l’essenza dell’Occidente che Oriana-Cassandra ha denunciato stare perdendosi in una poltiglia di pensiero debole, permissivismo, dimenticanza delle radici, multiculturalismo, progressivismo cieco, relativismo nichilista. Fiero e commosso. Così mi voglio sentire di fronte alla sua morte. Fiero di averla ascoltata, letta, forse compresa, di certo apprezzata. Commosso dal destino totale che ha cavalcato con indomito coraggio e sapientissimo rigore. Perché un grande scrittore si vede dallo stile: dal suo modo di usare la punteggiatura. E Oriana Fallaci aveva un grandissimo, fortissimo stile. Nella pagina come nella vita. Da oggi con maggior ardimento, con più passione e più disciplina, allora, torniamo alle sue pagine per declinare la forza della ragione. Abbiamo il coraggio, innanzi alla Storia e persino innanzi alla morte, di provare due cose, sole due cose, in quanto esseri umani: rabbia e orgoglio. Abbiamo il coraggio di essere uomini. Perché, come lei diceva dandoci forse la cifra di tutto il suo scrivere – non c’è niente di peggio del nulla. Bruciano splendendo le ceneri eroiche di colei che oppose, con la penna, la vita al nulla; di colei che oppose alla Storia uno sguardo pieno di rabbia e di orgoglio; e, alla morte, fino alla fine, la dignità terrestre e guerriera di essere uomo, di essere nati. Perché essere nati è un irredimibile miracolo. Forse è questo il suo messaggio ultimo, che non cessa di risuonare. Cesare Catà
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Anonimo il 18/09/06 alle 15:50 via WEB
Se ne è andata una grande giornalista e scrittrice,amava molto sè stessa d'accordo ma quando ha scritto gli ultimi libri su Eurabia ha detto tante verità e a colto nel segno. Sarebbe ora che l'Occidente meditasse sugli ultimi eventi vedi minacce contro il Papa. Parole del Santo Padre espresse per stimolare la pace e la comprensione tra i popoli. Indubbiamente, intere popolazioni sono tenute all'epoca del nostro medioevo non è facile renderli democratici in poco tempo sopratutto quando i vari Sceicchi, vari Mufti e Imam predicano la xenofobia nei confronti dell'Occidente e a chi è di diversa religione: Mi chiedo l'odio che è instaurato dai gran parte dei personaggi sopracitati nei nostri confronti a cosa servono i milioni di dollari Occidentali inviati a quei popoli per aiutarli nelle loro necessità più urgenti? Quando i paesi Arabi ricchi di petrolio invieranno dollari ai loro fratelli di religione per aiutarli nei loro bisogni e non per fare nuove moschee? Peccato Oriana avevamo ancora tanto bisogno di Te Leo
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Anonimo il 18/09/06 alle 22:23 via WEB
Condivido la notevole elevatura del concetto espresso da Catà che rispecchia la fulgida figura di una grande donna che ha messo a disposizione del popola la sua anima, la sua grande sensibilità e il suo monito per noi "dormienti". I predicatori dell'Islam in gran parte odiano l'Occidente perchè ha scoperto e reso l'uomo libero in Democrazia. Non abbiamo bisogno di essere schiavi dei vincoli di una gretta religione come l'Islam. Ora sicuramnete non mi attengo al tema ma vorrei esprimere un concetto che ho come un nodo alla gola. Perchè nessuno denuncia il Sig. Geddafi al tribunale dell'ONU per schiavismo, attentato all'umanità, permette alle carrette del mare di salpare piene di gente "extracomunitari" che pagano il biglietto alla mafia e alla padronanza Libica senza che che le varie imbarcazionii abbiano i requisiti previsti dalle norme della navigazione internazionale e senza il rispetto delle norme igieniche fondamentali per la navigazione in mare? Il Sig. Geddafi è responsabile in primis anche di schiavismo visto come vengono trasportati coloro che vengono imbarcati per le nostre coste. Se la risposta è che alcuni dei nostri Cittadini fanno affari commerciali con la Libie il loro profitto è personale e le spese dei vari centri di prima accoglienza non devono ricadere sulle tasse che noi tutti paghiamo allo Stato per vivere meglio,ed essere tutelati e liberi nella nostra sudata Democrazia. Inoltre il restare in Italia per coloro che vengono senza chiedere permesso alle nostre Ambasciate deve essere un premio guadagnato e non un diritto magari sancito dopo soli 5 anni. Infine il Sig. Geddafi dovrebbe rimborsare alla Stato Italiano tutte le spese che gli extracomunitari, arrivati dalle sue coste,ci comportano per il loro matenimento. Leone
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Anonimo il 17/09/06 alle 14:05 via WEB
Grande giornalista, grande scrittrice, grande pensatrice. Il talento non lo ha sprecato, come dici tu, ma lo ha saputo far fruttare molto meglio di decine di altri giornalisti che sono osannati dalla critica. Il suo unico difetto, che poi è stato anche il suo maggior pregio, era di dire tutto e solo ciò che si sentiva di dire, in barba agli schieramenti politici dominanti e aale elite culturali. Purtroppo, come lei stessa diceva, era una Cassandra e in pochi, per ora, hanno saputo e voluto ascoltare ciò che aveva da dire. Spero intimamente che le cose possano cambiare perchè lo scontro di civiltà non è più un rischio: siamo in piena guerra, e non l'abbiamo dichiarata noi. Le posizioni ostili verso l'Islam le aveva già in Inshallah, ma ha dovuto scrivere tre je accuse per essere ascoltata un pò. Se poi vuoi pensare che i suoi libri fossero pieni di autocelebrazione, fai pure, ma ho l'impressione che se la pensi così, tu non abbia letto gli stessi libri di Oriana che ho letto io...
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Anonimo il 17/09/06 alle 14:53 via WEB
Spero che prima di sentenziare in questo modo lei si sia preso perlomeno la briga di leggere quello che ha scritto .E' una donna che ha saputo ricapitolare sulla sua convinzione dell'Islam ...L'unica uscita dal coro dei pro Islam. Sono d'accordo con lei solo sulla falsità di alcune testate che oggi la incensano e ieri la contestavano. Mi dispiace non si sia acorto di quanto la Fallaci sia stata una guerriera solitaria
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Anonimo il 17/09/06 alle 15:15 via WEB
ma vergognati idiota e ignorante. ignorante perchè evidentemente non hai mai aperto e letto un suo libro, non sai che ovunque tu vada nel mondo la Fallaci è conosciuta e ammirata. Non sai che è la scrittrice italiana più letta nel mondo e la giornalista in assoluto più famosa. Ho amici addirittura in Russia che l'hanno letta a scuola! in germania, in Inghilterra, in Giappone. Torna a scuola inìmbecille invidioso, che a leggere le stronzate da ignorante che scrivi viene solo da correre al cesso. Brutta cosa l'invidia eh?
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Anonimo il 17/09/06 alle 15:17 via WEB
Ognuno la pensa come vuole e io sono per la libertà di pensiero e di parola.
Io vedo Oriana Fallaci in maniera diversa da come la vedi tu.
Secondo me non ha sprecato talento e coraggio nella venerazione di se stessa e delle sue convinzioni. Devo dire, anzi, che non lo ha mai sprecato, ma lo ha utilizzato per esprimere le proprie idee, per difenderle, per essere se stessa.
Oriana Fallaci non è mai stata una pecora del gregge a cui tante personalità illustri appartengono. Oriana Fallaci era una voce, forte, sicura, coraggiosa che si alzava al di sopra di tante.
marina
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Anonimo il 17/09/06 alle 15:40 via WEB
Non mi turba la morte di una persona che ha fatto del dialogo solo uno strumento di ricatto. Mi dispiace per la famiglia che sia morta ma questo non la santifica. E' stata un scrittrice mediocre che ha saputo cogliere i momenti giusti per dare sfogo al suo razzismo e alla sua intolleranza contro culture che hanno diversiti modo di vivere. Il dialogo è la forma più nobile per uno scrittore non l'insulto. Rinaldo Sidoli
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Anonimo il 17/09/06 alle 16:44 via WEB
Bravo!
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Anonimo il 17/09/06 alle 16:56 via WEB
Potrei spendermi in parole, mettere tranquillamente ko questo bel testo che vuole essere anti-ipocrisia ed invece lo è più di tanti altri. Caro Stefano, leggiti UN UOMO, leggiti INTERVISTA ALLA STORIA...leggiti tutto di lei, ne vale la pena. Ci sarà un perchè se la sua foto è andata sulla luna? Ci sarà un perchè la prima frase nominata lassù era sua? La vecchiaia e l'Alienop l'hanno forse indurita troppo, ma non si può parlare di xenofobia di fronte ad una mente così grande...è ipocrita. Saluti. Silvia
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Anonimo il 17/09/06 alle 17:36 via WEB
io non so chi sei, da dove arrivi o se hai mai letto un libro della donna di cui stai parlando. Ma vergognati, vergognatie vergognati. L'aggressività e l'egocentrismo non sono assolutamente sostantivi appellabili ad essa. MA cosa vai dicendo? Quella donna ha detto ciò che in tanti pensano, ha scritto ciò che tanti vorrebbero urlare, me compresa, senza xenofobia nè razzismo. Hai letto ilibri? se li hai letti, non hai capito assolutamente nulla del suo messaggio, se nn li hai letti allora mi domando xkè sono qui a perdere tempo. E riesci anche a mettere in discussione un talento deòl genere nell'ambito del giornalismo? Ma tu hai idea di quante persone (e che persone) abbia intervistato? e come? Hai idea del suo libro 'Intervista con la storia?'. Quella donna aveva più coraggioe determinazione di ottomila persone come te. Come ti permetti a giudicare? Lei le idee che ha se l'è fatte viaggiando e rendendosi conto di quanto facciano schifo quei paesi tanto odiati andandoci, nn parlando x sentito dire come fai tu. E, sempre x la cronaca, sappi che prima degli utlimi tre libri ne ha scritti, bellissimi, dal ritmo incalzante, che tu non hai mi nemmeno letto evidentemente, perchè sei riuscito a mettere in dubbio il suo talento. Che vergogna, le persone come te mi fanno vergognare di essere italiana!
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Anonimo il 17/09/06 alle 18:25 via WEB
Secondo me non capisci un bel niente... E' vero che per tanta gente eera scomoda e ora la lodano ma da qui a dire che non era una buona giornalista o a segnalarla come gretta ne passa ddi acqua sotto i ponti... Fatti un po un esame di coscenza.. Non sei tu stesso in questo momento a sentirti onnipotente parlando di lei???
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Anonimo il 18/09/06 alle 02:03 via WEB
QUANTA SACCENZA DETTATA DA INFINITA IGNORANZA!
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Anonimo il 18/09/06 alle 09:13 via WEB
ho letto "un uomo" a tredici anni. Ti chiederai Ma cosa ci hai capito? mi ci è voluta tutta l'estate seduta alla scrivania con il vobabolario aperto... se l'avessi letto più matura forse avrei tralasciato molte di quelle pagine che incalzavano la storia nella prigione... ma da ragazzini non si ha tanto coraggio e, nonostante la rindondanza, mi sarei persa molto. Presi quel libro per sbaglio, avevo da poco letto "Se questo è un uomo" e mi colpì il titolo e soprattutto il fatto che fosse un libro rilegato (ne giravano pochi in casa di libri rilegati)... fu uno sbaglio fantastico. Poi iniziai a leggere gli articoli che scriveva ed era un mito: una donna sola che andava a raccontare le storie di guerra, di quelle persone che vivevano sapendo che la morte è dietro l'angolo e sulle quali spesso il mondo occidentale speculava. Lei era la voce libera di un epoca. Sì, di un epoca perchè quando dopo l'11 settembre, 12 o 13 gioni dopo, pubblicava quell'invettiva io non sono più riuscita a riconoscerla. Certo nessuno di noi può giustificare gli attentati, in realtà non posso giustificare nessun attentato, ma da lei mi sarei aspettata più moderazione, maggiore analisi... rimane per me un esempio di professionalità e bravura giornalistica... non si può sempre concordare, neppure con il proprio mito!
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Anonimo il 18/09/06 alle 09:17 via WEB
E' vero che ogni volta scoppia molta ipocrisia, soprattutto tra i media; io dico sempre che, ad esempio, la principessa Diana da put.... è divenuta, con la morte, automaticamente santa. Comunque, per il resto, sono quasi del tutto contrario con te. Chi ci odia e ci vuole eliminare fisicamente è male. La religione islamica è una schifezza incivile: maometto affermò la sua religione attraverso la guerra...i musulmani integralisti sono ottusi, ignoranti, violenti e andrebbero estirpati perchè sono come l'erba cattiva. Hai citato i napoletani? Io sono campano e posso dirti che a Napoli e dintorni 8 su 10 sono persone di merda, maleducate e del tutto scansafatiche. Sei anche un bel pò ignorante: quando si parla di una donna di dice LE, non GLI. Che schifezza hai scritto...
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Anonimo il 18/09/06 alle 12:53 via WEB
"maometto affermò la sua religione attraverso la guerra..."vero, ma la nostra religione nata dall'amore di Gesù cosa ha fatto per secoli se non guerre sopraffazioni,roghi tribunali di inquisizione e ci sarebbe da scrivere per giorni, poi è cambiata ma non per sua volontà o per i principi fondanti del vangelo, ma per opera di uomini che sono riusciti a "accantonarla" togliendole il potere temporale.Potere che invece persite ancora nelle religioni islamica ed ebraica.E' così che sono andate le cose.
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Anonimo il 18/09/06 alle 23:07 via WEB
Vorrei ricordare che anche l'Islam è stato predicato con la forza, ovvero il buon maometto convinceva i miscredenti a fil di spada e per non farla molto lunga nei secoli successivi i seguaci di maometto nei territosi slavi, da loro attualmente a maggioranza religiosa, hanno usato la tecnica di 2impalare" chi non si piegava alla loro fede. Hanno impalato centinaia di buono cristiani nostri vicini di casa e atti osceni sono stati commessi anche nella recente guerra dei balcani vedi nefandezze dei soldati Albanesi. Ma questa forse è un'altra storia bisognava colpire solo i cattivi dall'altra parte della trincea. Leone
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Anonimo il 19/09/06 alle 10:53 via WEB
brutta cosa l'invidia che ottenebra la mente
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Anonimo il 19/09/06 alle 16:16 via WEB
Mi sembra che l'autore dell'articolo abbia esagerato. Credo che sia un'pò troppo minimizzare la bravura della Fallaci e la sua voglia di dire le cose che pensa, affermando che era spinta solo dalla voglia di venerare se stessa. Era certamente una giornalista egocentrica, aggressiva con le sue parole, le piaceva dire le cose fuori dal coro, ma non credo fosse solo una veneratrice di se stessa, ma una grande giornalista. Poi uno può essere sulla sua linea di pensiero o meno, questo non fa differenza.
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Anonimo il 21/09/06 alle 10:18 via WEB
ANONIMO... sei un mito! Io ho letto quasi tutti libri di Oriana, scusatemi se mi permetto di chiamarla per nome. Mi presento, Sono meta' Bresciano e meta' Basco, cresciuto in USA ed abito a Parigi. Allora, scusatemi se il mio italiano non e' del tutto buono. Vedo con in menso piacere que Oriana ha colpito molti cuori e molte teste, e ha svegliato altre tante... come la mia. Non dimemticiamoci che tutti noi Europei, di nascita e origine, abbiamo una storia e una nostra culture, buona o cattiva che sia, allora penso dovremmo protegerela, preservarla per rispetto a nostri ansestri e i nostri figli, e il nostro futuro. Sono d'accordo con tutti pensieri di Oriana, ho letto tutti i suoi libri, mi fa ricordare mia mamma e mia nonna, e la adoro per quello. Oriana, mi ha aiutato a mettere ordine nelle mie idee, pensieri e sentimenti, e sono sicuro che tutti quelli che "sono contro", lo sono anche essi ma non lo vogliono accetare per paura e per "fare i francesi". Vorrei che tutti quelli come ANONIMO, come me e quelli che credono in una Europa Cristiana si mettano insieme per fare qualcosa... Per favore scrivetemi, e faremmo una lista di tutti, ammiratori di Oriana, di quelli che credono in una Europa Cristiana; ed Europa e tutta: West, Est, Russia compresa; Cristiana intendo tutti: Catolici, Protestanti, Evangelisti, Ortodossi, tutti quelli che amano e seguono il pensiero di Gesu. Come prima cosa vorrei fare una Bandiera che ci representi: 4 rettangoli, uno biano con la croce di Gesu Rossa, un'altra con la bandiera della Europa, un'altra con la bandiera USA, e un'altra con un simbolo della Russia. Penso dovremmo organizarci per promuovere il pensiero di Oriana ed di una Europa Cristiana, che tutto il suo lavoro e le sue energie non siano state spreccate, e sopratutto per accogliere tutti quelli ANONIMI. Grazie Oriana!
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Anonimo il 23/09/06 alle 12:49 via WEB
senz'altro le va dato atto che non ha mai temuto a esprimere le sue idee, non era una giornalista che si divideva a metà per poter accontentare tutti e non subire critiche
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Anonimo il 24/09/06 alle 00:37 via WEB
Ti invio di seguito lo stesso commento che ho fatto al post di Beppe Grillo, dal quale sono rimasto a dir poco sconcertato. L'orgoglio degli italiani va sottoterra di fronte alle urla di morte di una rabbiosa xenofoba. Caro Beppe, leggo i tuoi post quasi tutti i giorni ed ormai da tempo, e solo questa volta mi sono ritrovato veramente stupito e sconcertato da ciò che hai scritto. Ti scrivo solo ora, dopo un po' di tempo, perchè ho voluto pensarci un po' su... Non sono mai stato un grande estimatore della Fallaci e, devo ammetterlo, nemmeno un grande conoscitore del suo lavoro. La mia ignoranza non mi permette quindi di criticarla a spron battuto. Tuttavia ho avuto la forse pessima idea di leggere "La rabba e l'orgoglio". Credo sia la cosa peggiore e più pericolosa che abbia letto in vita mia. Forse solo il "Mein Kampf" lo supera. Un libro che, oltre ad essere impregnato di uno spropositato populismo dei più bassi, pullula di riferimenti xenofobi, razzisti, carichi d'odio, e che sempre più si allontanano dall'idea di futuro che abbiamo e che cerchiamo di costruire. Ritengo che una persona che si autoproclama come appartenente ad una cultura superiore non possa essere considerata nemmeno "libera", semplicemente perchè ragiona, pensa, e scrive all'interno del sistema di cui fa parte, aderendo ad esso in modo spropositato ed estremo, anche se negli ultimi anni della sua vita. Questa non è la mia idea di libertà. Alla luce di questo ritengo che non si possa considerare una persona scomparsa solo per le sue qualità, probabilmente enormi a livello giornalistico, ma che sia opportuno continuare a giudicarla nella sua totalità, e che certe cose che sono state scritte rimangono, ed agiscono continuamente sul pensiero di coloro che le leggono. L'odio non è mai un buon insegnamento, nemmeno se proviene da un illustre intellettuale. Con immutata stima. Ivan
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/09/06 alle 11:14 via WEB
Sei anche un bel pò ignorante: quando si parla di una donna di dice LE, non GLI. Che schifezza hai scritto... ah ah ah ah ah! quando si parla du una donna si dice LE, non GLI! Vero, peccato che "pò" si scrive PO'... essendo il troncamento di POCO
(Rispondi)
 
stefanomac
stefanomac il 24/09/06 alle 21:18 via WEB
La ringrazio per le correzioni grammaticali: io sono un ingnorante di paese ma lei con il post che ha scritto e che di seguito riporto non può sperare di aver alcun tipo di correzione: IL VOTO AGLI EXTRACOMUNITARI Gli extracomunitari, spesso dei musulmani disoccupati che si guadagnano da vivere mediante la vendita di droga, i furti e lo sfruttamento della prostituzione, hanno diritto ad avere delle moschee costruite in territorio italiano, chiaramente costruite con i soldi di chi, come me, paga i contributi. Non contenti di queste moschee dove solitamente si organizza la loro attività xenofoba e terrorista, vogliono il diritto di voto. Io mi pongo una domanda: se nel loro paese incivilmente dittatoriale e teocratico non possono votare, perchè pretendono di votare qui in Italia? Nel loro paese sono tutti contenti di poter onorare Allah rinunciando ad un'esistenza dignitosa dove gli è negato il diritto di voto, e vengono qui in Italia a richiedere il diritto di voto? Sarebbe il colmo vedere una musulmana che vota in Italia! Nel suo paese non ha neppure il diritto di andare a scuola e da noi vota! Poi per votare deve togliersi il burqa (devono riconoscerla) e una volta tornata a casa il marito la ammazza a coltellate perchè ha mostrato il viso in pubblico.
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Anonimo il 02/11/06 alle 23:12 via WEB
Cariismo stefanomac, dispiace leggere tante ipocrisie da una persona saccente come tè, premesso che razzisti e xenofobi lo sono più di noi, nei nostri confronti, coloro che tu difendi con tanto amore. Mai nessun occidentale si scatenato con tanta rabbia quando degli emeriti "infedeli mussulmani" hanno infangato la nostra religione, tantè che addirittura hanno inscenato gli spari presso la nostra ambasciata per protestare contro il Santo Padre. Orbene ha ragione la Fallaci quando scrveva che il mussulmano è solamente a senso unico esclusivamente nei suoi interessi e quì confermo in pieno. In occidente appaiono delle moschee non mi risulta altrettanto nei paesi arabi. Vi sono immense calamità nell'Africa e in medio Oriente nessun stato Arabo ricco ha dato quanto l'Occidente alle popolazioni. Mi risulta che danno denaro e aiuti prevalentemente per fare delle moschee. Rifletti prima di scrivere. Cordialmente Leone
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Anonimo il 19/11/06 alle 19:56 via WEB
Caro Leone, confesso che mi cascano le braccia a leggere post come il tuo. Non trovo fatti nelle frasi che scrivi, solo affermazioni apodittiche. Ora, se così tanto tieni ai valori dell'Occidente, dovresti sapere meglio di me che la grandezza della nostra cultura e delle nostre democrazie si fonda sull'uso sistematico della ragione, e non del pregiudizio; che il concetto stesso di democrazia viene dalla Grecia classica, non dal Cristianesimo, che anzi nei confronti del pensiero greco è nettamente debitore; che il costituzionalismo liberale è figlio dell'Illuminismo, che ha ispirato, tra le altre, anche la costituzione americana. E ora ci ritroviamo con gente come te, che per difendere i nostri valori (quelli che ho elencato, e che sono in grado di dimostrare essere storicamente veri, non la paccottiglia vetero-bigotta che vuoi propinarci tu) ci chiama a rinnegarli. E quando anche noi saremo imbufaliti e avremo il sangue agli occhi come il più imbecille degli integralisti che faremo? Ripristineremo lo stato della chiesa e acclameremo il papa comandante supremo delle nostre truppe? La verità, caro Leone, è che nessun integralista può esistere senza la sua controparte, e gente come te è la migliore alleata di quelli che dici di voler combattere. Sei come loro: senza di loro non esisteresti tu, senza di te non avrebbero ragione di essere loro. Perché non vi chiudete in uno stadio e vi sbranate a vicenda, crociati cristiani e martiri di Allah, e liberate il mondo dalla vostra ingombrante presenza? Quanto a me e a quelli come me, cercano un'altra strada. Perché tu, per sfuggire al tuo fantomatico complotto egemonizzante musulmano, mi proponi di piegarmi ad un'altra egemonia. Bella scelta: o ti pieghi a Mohamed, o al Papa Re. Si dà il caso che, oltre a chi è servo nell'animo, come te, esiste anche gente libera, come me, Stefano, e la maggior parte delle persone di buon senso, che è capace di immaginare un futuro dove non sia necessario scegliersi un padrone. Se tu ne hai bisogno, accomodati pure; ma evita, per favore, di colare la tua bava rabbiosa di cane alla catena su chi, senza guinzaglio, si permette di passeggiarti davanti. E ricorda: noi non siano contro il tuo padrone. Noi siamo senza. Cordialmente Maurizio
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Anonimo il 02/01/07 alle 23:39 via WEB
Carissimo Maurizio, vedo che tutti i costi ti arrampichi sugli specchi a proposito di considerazioni dei nostri mondi. E probabilmente tu non sei libero sei solo convinto ma sei schiavo delle tue valutazioni ideologiche legate alla "LIBERTA?" dal mometo che fai parte di questa nostra società sai meglio di mè che hai obblighi e doveri per favore le tue frasi permettimi ipocrite e de giavu non diffonderle con tanto ardore non ci guadagni neanche tu. io sono semplicemente preoccupato per il futuro della nostra umanità, dei nostri filgi, dei nostri nipoti della realtà sociale che troveranno. In erito alle genti mussulmane non ho riscontrato nessuna enunciazione di perdono all'umanita per i crimini efferati dalle invasioni Arabe nel nostro mondo europero. Il papa lo ha fatto e questo permettimi è un grande segno di pace per i popoli. nessun religioso mussulmano ha fatto un atto simile. D'accordo in maggioranza quei popoli sono tenuti all'oscuro di tante verità e di ciò che nel mondo succede. Prevalentemente ascoltano i loro capi religiosi che dettano Legge ecco perchè tra noi e loro esiste tanta differenza e mi fa specie che tu non te ne sia accordto. Da noi le leggi non sono dettate dal Vangelo dalla religione o dai vari vescovi ma, anche dai nostri parlamentare eletti dal popolo. In merito agli aiuti umanitari confermo quanto ho detto in precedenza l'Occidente ha dato molto di più ai paesi arabi rispetto alle possibilità dei paesi arabi ricchi di petrolio. Non essere solo saccente e predicatore di assolute verita. Tieni i piedi per terra. Leone
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Anonimo il 25/01/07 alle 23:43 via WEB
Tutta la realtà che ci circonda attualmente merita ampia riflessione specialmente considerando quello che i mass media ci propinano. E' ammirevole che l'on.Turco stia cercando di verificare l'efficenza della sanità pubblica, ma come Cittadino sarei interessato a sapere quali indagini sono state avviate in merito alla montagana di denaro pubblico sperperato a costruire immensi ospedali mai resi operativi. Chi sono coloro che hanno voluto queste opere, quali partiti coinvolti e cosa si è fatto nei confronti degli amministratori pubblici che hanno sperperato tanto denaro? Quando vedremo avviare indagini anche sugli appalti e sulle forniture ospedaliere? In concomitanza al controllo delle evasioni fiscali si potrebbe verificare lo sperpero di denaro pubblico in merito agli appalti e alle forniture. Per ora basta cosi. Leone.
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Anonimo il 03/02/07 alle 09:30 via WEB
Su questo hai ragione da vendere... Ma perché la tua capacità di ragionare, che evidentemente c'è, non la usi sempre così, invece di farti sopraffare da paure irrazionali verso i migranti, che, al di là di qualsiasi cosa ne possiamo pensare noi, sempre sono esistiti e sempre ci saranno, buoni e cattivi esattamente come siamo noi? Cercare di fermere il flusso sarebbe come voler far scorrere i fiumi all'insù, credi a me. E non è che quando gli albanesi eravamo noi, per dirla con il titolo di un libro di Gianantonio Stella (che ti consiglio) ci comportassimo meglio di quanto fanno adesso questi. Ciao Maurizio
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Anonimo il 26/01/07 alle 00:04 via WEB
In questi giorni abbiamo assistito alla nascita di un divo, Azouz Marzouk, padre e marito degli omicidi di Erba, La cosa a dell'incredibile. Che sulle spalle di Azouz sia successa una cosa tremenda, l'assassinio della moglie e figlio, d'accordo ma da questo farne un martire con psopettive di personaggio di successo veramente come cittadino comune mi fa venire il voltastomaco. Un personaggio che pretende le scuse da tutti perchè in un primo momento considerato il colpevole, che specula sulla morte dei familiari vendendo l'esclusiva delle foto e degli articoli inerente ai funerali dei suoi cari veramente, credo, siamo fuori di testa. Infine non dimentichiamoci che lui era in galera per delitti di droga e grazie a mastella è uscito prima della scadenza della detenzione carceraria. Quando chiederà scusa a tutti quegli italiani che lui ha venduta la droga? Chi vende droga attenta alla salute pubblica. Lino
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Anonimo il 24/03/07 alle 21:54 via WEB
Dispiace ripetermi ma il personaggio merita attenzione e forse cerca di mettersi in mostra come può.Mi riferisco alla genialità del nostro ministro On.le Turco. Orbene con tutti i problemi che ha la nostra sanità penso ai nostri pensionati,specialmente quelli al minimo della pensione, che hanno veramnente bisogno di cure senza "tichet" il nostro bravo ministro cosa tira fuori dai capelli? Aumentare il minimo delle dosi di droga personale, vermente geniale. Abbiamo gli ospedali che hanno problemi seri sia di tecnologia che di personale, gli appalti che nessuno se ne occupa (non interessa risparmiare qualche milione di Euro). Ragazzi è la droga il punto principale che preoccupa ma stiamo scherzando? questi sono i personaggi che ci costano 30.000 Euro al mese è increibile. Per fortuna un TAR ha provveduto. A proposito di pesonale negli ospedali, carenti come numero e anche come specializzazione, sapete ultimamente sono state abolite le scuole per infermieri professionali che ogni Regione programmava per poi inserrire il personale nelle varie realtà ospedaliere. Ebbene hanno abolito le scuole infermieristiche per fare cosa assumere infermieri dall'estero. I nostri giovani cosa faranno? visto che anche in questo settore molti dei nostri giovani trovavano occupazione. Poi è saltato fuori la laurea breve per infermieri; ma chi studia quasi quanto un medico per poi essere solo infermiere? Ci prendono per il culo ogni santo giorno. Quando la nostra politica si renderà conto che il paese è su un'altra dimensione? Leone
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