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Morale bipartisan

Post n°25 pubblicato il 25 Agosto 2006 da stefanomac
 

Non ho seguito molto le vicende umane, politiche e giudiziare di Adriano Sofri, o meglio, ne so quanto la maggiorparte degli italiani che leggono i giornali e si informano su internet. Ma la polemica scaturita dal suo articolo sull'indulto, pubblicato dall'Unità, è uno specchio dei tempi e del bassissimo livello etico che ha toccato una larga parte della sinistra.
Voglio essere ben chiaro: sto dalla parte della magistratura. Ho combattuto e combatto ogni giorno contro l'indecoroso atteggiamento del cavalier Berlusconi, il cui unico fine politico è quello di distruggere la magistratura. E c'è quasi riuscito, grazie alle leggi "ad personam" che hanno salvaguardato lui ed i suoi più stretti collaboratori da residenze assai meno nobili rispetto alle loro lussuopse magioni.
Ma la magistratura va difesa sempre, sia quando colpisce i "nemici" sia quando colpisce gli "amici". La squallida manfrina inscenata da un manipolo di sostenitori dei DS, l'indomani dell'arresto del capogruppo calabrese diessino Franco Pacenza, ha fatto più danni dei presunti reati contestati al loro referente, infondendo una volta di più nella gente la convinzione che la differenza tra i dipendenti di Berlusconi e la sinistra sia prossima allo zero.
Stesso discorso vale per Adriano Sofri che, secondo la giustizia italiana, è stato il mandante dell'omicidio del commissario Calabresi. Questo attempato "enfant prodige", passato con allegria da Lotta Continua al Foglio di Giuliano Ferrara, dall'alto della sua condanna a 22 anni, sputa contro chi si è battuto non contro l'indulto, bensì contro l'estensione di questo provvedimento ai reati di corruzione e concussione contro la pubblica amministrazione, definendoci "il popolo dei fax", forcaioli e quant'altro.
Ormai siamo al paradosso: i mascalzoni sono celebrati come eroi e martiri della legge, mentre gli onesti e quanti difendono un minimo di legalità nel nostro paese vengono censurati ed additati al pubblico ludibrio. In qualunque parte del mondo Craxi sarebbe ricordato come un disonesto latitante, condannato in contumacia per aver infranto la legge sul finanziamento pubblico dei partiti. Qui da noi Berlusconi ed i suoi dipendenti lo santificano rendendogli doveroso omaggio. Ma si sa, tra simili ci si rispetta sempre. Con vigliacca omertà.

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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 26/08/06 alle 21:35 via WEB
Per quanto possa essere d'accordo con lei riguardo al fatto che screditare la magistratura e più in generale le istituzioni non fa bene al paese credo tuttavia che da una parte non ci si debba illudere e dall'altra non si possono chiudere gli occhi perchè in Italia, non sarà tutto marcio, ma la corruzione esiste eccome! ed anche la strumentalizzazione delle istituzioni per fini politici, inoltre penso che non tutti i magistrati siano degli onestuomini o delle persone competenti, anzi alcuni per me dovrebbero dedicarsi ad altre attività perchè con la loro incapacità finiscono col creare un clima di sfiducia accentuato poi dagli attacchi delle persone che citava lei. Volevo farle i complimenti per l'articolo precedente che condivido in pieno a parte il passaggio che ha un pò travisato le intenzioni del pontefice che in realtà voleva solo metterci in guardia da situazioni come quelle da lei vissute, glielo dice una persona non credente che però cerca di dare giudizi obiettivi. Infine volevo comunicarle che mi sono permesso di inserirla tra i miei blog amici dal momento che ho apprezzato il suo blog. cordiali saluti
(Rispondi)
 
stefanomac
stefanomac il 28/08/06 alle 11:12 via WEB
La ringrazio per le sue considerazioni e per avermi inserito nei suoi blog amici. Gradirei molto poter visitare il suo blog per poter leggere le Sue argomentazioni ma non ne conosco il nome. In attesa di un suo riscontro Le porgo i miei più cordiali saluti.
(Rispondi)
 
 
americanandros
americanandros il 04/09/06 alle 18:17 via WEB
il mio blog è: "americanandros"
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