Creato da: arcangeli71 il 06/06/2012
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Credo

Post n°4 pubblicato il 07 Giugno 2012 da arcangeli71

In quegli anni avevo anche un'altra fortuna. La possibilità di passare, tutti gli anni nel mese di giugno, un paio di settimane in uno dei posti più belli del mondo: la località di Karezza, a 1700 mt. di quota, in uno degli angoli  più incantevoli ed emozionanti delle Dolomiti.

Erano due settimane di assoluta pace e tranquillità, pochissimi ospiti nella struttura e molto tempo da passare godendo del silenzio e della palpabile maestosità di quel luogo. Maestose le montagne di roccia del Rosengarten, maestoso il bosco ai loro piedi, maestosa la percezione della natura al suo stato più puro, selvaggio eppure così rassicurante ed ospitale. Ma nell'aria, rarefatta per la quota, non si percepiva solo la pace. Nell'aria potevi sentire una energia di sottofondo così potente da essere definibile quasi "nutrimento".

L'attività principale (l'unica in realtà) era quella delle passeggiate lungo i bellissimi sentieri tracciati nei boschi. A volte si partiva in gruppetti formati dai quei pochi (fortunati) che passavano lì quelle due settimane all'anno ma spesso amavo uscire di casa subito dopo colazione ed avviarmi da solo lungo qualcuno di quei sentieri.

In una di queste passeggiate il ragazzino 11enne ateo, non battezzato e che con gran fortuna delle pratiche legate alla religione se ne poteva fregare altamente, incontra per la prima volta la Spiritualità, il trascendente.

Stavo passeggiando come al solito lungo il sentiero che portava al laghetto superiore quando di colpo... o forse no, lentamente ma con un crescendo di cui non colsi l'inizio mi sentii proiettato al di fuori del tempo. Le sensazioni di quel bosco quasi incantato come quelli delle favole mi avevano saturato i sensi; il profumo del sottobosco, l'aria fresca sulla pelle, il cinguettare degli uccellini, il rumore degli alberi mossi dal vento, il fruscio di mille animaletti che si muovevano intorno a me e i colori cosi vividi e tersi si erano fatti così intensi da staccarmi da quella che io percepivo come realtà e trasportarmi ad un livello più profondo ed intenso.

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