Pensieri di Diogene

Quante cose non si sanno!

Quante cose non si sanno: il blu oltremare. Dunque, io, nella mia crassa ignoranza, pensavo che il termine “blu oltremare” designasse un colore blu particolarmente intenso, più intenso del blu del mare. E invece no. Ho appreso ieri visitando la mostra sui lapislazzuli del Museo degli Argenti di Firenze (un trionfo degli occhi per chi apprezza questa pietra) che il termine è tecnico ed individua appunto il blu della lazulite ovvero di questa pietra che, macinata, ha fornito per secoli un pigmento colorato utilizzato nelle miniature dei codici, nelle pitture, negli intarsi dei mobili.

E si chiama oltremare perché veniva dall’Oltremare, ovvero dai mercati del medio e dell’estremo Oriente, portata per mare dai commerci medievali. Era una categoria non geografica, peraltro imprecisa ed errata, ma mentale. Per esempio il medio oriente delle Crociate e degli effimeri regni cristiani che le sono succedute era definito l’Oltremare (Outremer).