Pensieri di Diogene

donne e borse

Notoriamente, e ne ha parlato mi pare anche Edelweiss in un recente post, le borse delle donne contengono di tutto, tanto che vengono definite come un'estensione della loro personalità. La borsa di una donna è generalmente in disordine e per cercare uno degli innumerevoli oggetti la proprietaria ci fruga dentro come in un pozzo senza fondo: cellulare, fazzoletti, trucchi, burro di cacao, medicinali per i piccoli disturbi, portafoglio generalmente di formato large, profumo, un pacchetto di crakers, magari un cioccolatino, una borsina pieghevole, chiavi, una penna, ecc, tanto che è stato detto che “La borsa di ogni donna è l’ufficio oggetti smarriti e ritrovati allo stesso tempo”

Non è però questo che caratterizza la borsa di una donna: in fondo tutti questi oggetti sono funzionali e io ricordo un periodo in cui abitavo fuori città (tornavo a casa la sera) e avevo un borsello, che era una borsa in cui riponevo così tanti oggetti da fare invidia alla più previdente delle donne. Il portafoglio lo tenevo in tasca, ma nella borsa c'erano anche la pipa, l'accendino e pacchetti o scatole di tabacco di due o tre qualità, oltre magari a un libro e a un quaderno, a un pacchetto di pocket coffee, eccetera.

Quello che differenzia la borsa di una donna è il rapporto sentimentale. Magari una donna ne ha diverse, ma tende ad usarne sempre una, magari logora e a tenere le altre nell'armadio, salvo ad usarne qualcuna per un giorno e poi ritornare al vecchio amore. E' stato detto che “ Le scarpe sono come gli amanti (scelti d’impulso). Le borse sono simili ai mariti: prima di sposarne uno ci si pensa un po’”.

Ci sono molte citazioni sul rapporto tra donne e borse e, forse, ciascuna, aggiunge qualcosa di vero:

“Per le donne la borsa è il territorio del “non si sa mai” e “può sempre servire”. E’ una grande prateria piena di buone intenzioni, speranze, progetti”.

“Il segreto per farsi cercare da una donna è nascondersi in una borsa”.

“Le donne in carriera, che non hanno tempo quasi per niente, magicamente lo trovano per cercare con puntiglio certosino la borsa giusta”.

“È quella giusta se ti guarda come se fossi l’ultima Louis Vuitton”

Naturalmente gli psicologi si sono cimentati anche sulle borse (che cosa c'è su cui non elucubrano?), ovvero sul modo di portarle. In un libro Kathlyn Hendricks individua sette modi in cui una donna può portare la borsa: portarla a mano denuncerebbe l’inconscio desiderio di richiamare l’attenzione al proprio ruolo, all’importanza del proprio lavoro; all'avambraccio: ti senti una regina, anche perché così si vedono le griffe; a spalla appoggiata al corpo: la borsa diventa uno scudo contro il mondo; a spalla ma libera: conta più la libertà di movimento dello sfoggio, quindi è una donna pratica; a tracolla, appoggiata davanti: donne caute, timide o sulla difensiva; a tracolla dietro: donne indaffarate e distratte da altri pensieri; chi esce senza borsa (tenendo telefono e poco altro in mano) dimostra una sicurezza totale; tipico di mia moglie “non prendo la borsa, hai tu le chiavi?”.