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In Amazzonia è "guerra" al disboscamento

Post n°8 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da ciukina2

Esercito e forze di polizia impegnati in difesa della foresta. L'operazione denominata Arco di fuoco, è cominciata a Tailandia, una cittadina del Parà, e si estenderà ai 36 comuni che hanno registrato il maggior tasso di disboscamento nel 2007.

Truppe dell'Esercito, agenti delle forze dell'ordine e funzionari dell'Istituto brasiliano dell'Ambiente (Ibama) hanno iniziato ieri una grande operazione contro il disboscamento e lo sfruttamento illegale del legname in Amazzonia, che si protrarrà per almeno un anno. L'operazione denominata Operação Arco de Fogo, arco di fuoco, è cominciata a Tailandia, una cittadina dello stato amazzonico del Parà, e si estenderà poi ai 36 comuni che hanno registrato il maggior tasso di disboscamento nel 2007.

Tailandia è stata scelta come punto di partenza dell'operazione perché la settimana scorsa la popolazione ha inscenato una vera e propria rivolta quando le autorità hanno cercato di applicare le misure anti-disboscamento, sequestrando 130 mila metri cubi di legname pregiato ottenuto illegalmente. Il disboscamento illegale costituisce il 70 per cento degli introiti del comune di Tailandia e della popolazione locale.

«Tailandia è stata scelta perché la popolazione ha impedito che gli agenti potessero svolgere la normale applicazione delle norme», ha dichiarato il commissario Daniel Sampaio, coordinatore generale dell'operazione. Per sequestrare i 130 mila metri cubi di legname, saranno necessari, afferma Sampaio, circa 5 mila camion, con la vigilanza dei 300 soldati inviati dal governo per proteggere i funzionari dell'Ibama incaricati di applicare le sanzioni contro le segherie clandestine.

Delle 160 segherie in attività nella regione, appena 22 operano con le necessarie licenze. A tutte le altre, le licenze erano state sospese da anni, ma in mancanza di controlli hanno continuato ad operare a pieno ritmo e a prosperare ai danni della foresta equatoriale. «Non c'è dubbio che la situazione attuale è dovuta, in una certa forma, al vuoto della presenza dello Stato», ha ammesso ieri il ministro della Giustizia, Tarso Genro, che ha annunciato la creazione di una decina di postazioni permanenti dell'Ibama nella regione per "strangolare" il traffico di legname clandestino.

«Purtroppo, si tratta di un'attività economica di sussistenza per quella zona», ha aggiunto Genro. Dal Parà - dove la situazione è particolarmente grave - l'operazione "Arco di Fuoco" si estenderà nei prossimi mesi agli stati di Amazonas, Mato Grosso, Acre, Amapà Rondonia, Roraima e Tocantins, dove i satelliti d'osservazione hanno registrato un forte aumento del disboscamento nel corso degli ultimi sei mesi.

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LA COSCIENZA ECOLOGICA Non siamo tutti uguali, e questo lo sappiamo.Sappiamo anche che talvolta l...

 
Commenti al Post:
steppen.wolf
steppen.wolf il 27/02/08 alle 20:51 via WEB
Speriamo che veramente si riesca a fermare la deforestazione, Ho letto che spesso le multinazionali del legno ottengono corrompendo i poteri locali, contratti di affitto delle foreste di alcuni anni, tagliano tutto e se ne vanno... rovinando per sempre delicati ecosistemi che vengono esposti all'erosione.
 
 
Gran_Sasso_web
Gran_Sasso_web il 29/02/08 alle 10:24 via WEB
purtroppo questa è la realtà, perchè quando re denaro annebbia i sensi non si capisce che danno si sta facendo... i guadagni monetari vengono considerati ancora troppo dominanti rispetto alle perdite della "risorsa naturale" troppo sottostimata.. finchè il metro di misura è sempre il denaro è difficile risolvere questi scempi contro la natura
 
   
AngeloDecaduto
AngeloDecaduto il 29/02/08 alle 15:01 via WEB
Il metro di misura forse non è proprio il danaro, come si dice sempre... il metro di misura siamo NOI, UOMINI, che usiamo la scarsa lunghezza del nostro cervello egoista per misurare il mondo...
 
AngeloDecaduto
AngeloDecaduto il 29/02/08 alle 15:14 via WEB
Da un punto di vista pratico però... chi di noi sarebbe disposto ad andare a dire a tutti quelli che mangiano, vivono e lavorano segando alberi in modo criminale, magari per portare a casa qualche soldo per sfamare 5 bambini, di tornarsene a casa, che oggi non mangeranno...? Ci sono cambiamenti da fare credo, ma non possiamo lamentarci che le cose vanno male. Le cose continueranno ad andare male sempre. Ammesso che non si cambi il nostro stile di vita. Lo Sviluppo Sostenibile è solo un bel binomio per ora, e nonostante le nostre grandi chiacchiere, la strada è davvero lunga prima di realizzare qualcosa di efficace, forse -troppo- lunga, per i nostri tempi ristretti... Per la strada, a lavoro, in TV, vedo milioni di persone che non sanno chi sono, non sanno COSA sono, come funzionano, non sanno cosa vogliono, non sanno dove vanno... Milioni. Miliardi. E a meno che non ci sia una saggia intelligenza collettiva, come per alcuni altri animali, lo scenario si fa cupo. Solo a pensare alla tiratura giornaliera di un qualsiasi quotidiano, in termini di materia prima, io rabbrividisco. Perchè Miliardi di persone non pensano nemmeno al dove si piglia quella materia prima. Eppure basterebbero semplici concetti guida di chimica per crescere come specie. Sapere che NULLA SI CREA, e nulla si distrugge.
 
jackroby81
jackroby81 il 29/02/08 alle 17:49 via WEB
ciao, era ora che prendevano provvedimenti quelle zone non si devono toccare
 
 
AngeloDecaduto
AngeloDecaduto il 02/03/08 alle 00:09 via WEB
... beh... si... forse... ma quali zone invece SI POSSONO toccare...? :/
 
vi_di
vi_di il 02/03/08 alle 19:39 via WEB
Discorso complicato, quello ambientalista, soprattutto appunto quando va a cozzare con attività di sussistenza di alcune zone... Complimenti per la scelta che hai fatto di dare questo taglio impegnato al tuo blog, caporale!
 
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NOMADI - Io Voglio Vivere

 

PEAK OIL

 

La vita ci mette continuamente a dura prova.
Solo la fede mi da la forza di andare avanti.

Ora più che mai so che lassù Qualcuna ci osserva e ci ascolta.

Ci ama e ci protegge, anche quando soffriamo.
E grazie alla fede ho la certezza che un giorno staremo di nuovo tutti insieme.

Ciao nonno

 

COSA DOBBIAMO FARE. TUTTI. SUBITO.

- Usa lampadine fluorescenti e compatte. Per gli esterni, scegli le lampade a sensore, che si accendono solo quando serve;
- Usa la macchina il meno possibile. Se ti è possibile monta gpl o metano. Ridurrai drasticamente le emissioni nocive e peserai meno all'ambiente; oltre a ridurre del 70% la tua spesa non dovrai più preoccuparti più di scioperi dei benzinai o rincari del prezzo del petrolio;
- Ricicla carta, plastica, legno, vetro e lattine;
- Non sprecare luce;
- Non sprecare acqua;
- Non sprecare acqua calda;
- Non comprare prodotti con molte confezioni, produrrai meno rifiuti;
- Regola il termostato di casa sotto i 20° (ogni grado in più vuol dire +7% nei consumi);
- Monta doppi vetri a casa. Eviterai il disperdersi di calore in inverno e frescura d’estate;
- Spegni gli elettrodomestici quando non li usi. Non lasciare MAI in stand-by tv, stereo e qualsiasi altro elettrodomestico. La spia rossa che rimane accesa consuma tantissimo;
- Fai a meno del condizionatore, almeno in auto. Abbassa i finestrini;
- Scegli elettrodomestici classe A. Nel 2007 si può approfittare di un incentivo di 200€ previsto dalla Finanziaria;
- Informati sul conto energia. È un bene per tutti e può diventare un guadagno;
- Bevi acqua del rubinetto. 87 aziende di acqua minerale su 98 sono risultate NON IN REGOLA dopo essere state sottoposte a esami specifici dal Ministero della SALUTE. L'acqua del rubinetto è più controllata. Inoltre, l'acqua minerale proviene spesso da zone molto lontane dal luogo di acquisto. La conseguenza è un forte impatto ambientale dovuto al trasporto: un camion può trasportare circa 26.500 litri (17.667 bottiglie da 1,5 litri), sono necessari ogni anno oltre 280.000 viaggi. E ancora: imballaggi e bottiglie devono essere smaltite; le Regioni spendono molto di più per lo smaltimento delle bottiglie di quanto ricavano dalle irrisorie concessioni per il prelievo dell'acqua. Si è calcolato che per una famiglia media il vantaggio economico ad utilizzare l'acqua del rubinetto, invece di quella minerale, è di 200 €/anno;

- Dal blog Earth & Social

 
 

 
 
 
 

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