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Frazioni
Post n°4 pubblicato il 15 Luglio 2011 da rodopiecassandra
Tanto, molto, poco. Qualche, alcuni, parecchi. Meglio restare sul generico. Sull’impreciso. Per poter cambiare all’occorrenza e raccontare altro. Più subdola del falso è la mezza verità. Dire quasi tutto, ma non quello che potrebbe fornire una prospettiva della storia che ci scomoda. A pensarci, chi mente paradossalmente è più onesto. Sa che potrebbe essere rinnegato, confutato, messo di fronte alle sue responsabilità. La sua menzogna ha un fondo di ingenuità: crede in ciò che dice, secondo il colore del suo sguardo. Chi invece manovra un magma plastico per confondere chi ascolta, seminando dettagli ed omissioni, sa come muoversi per tornare rapidamente sui suoi passi. E confida nell'umana tendenza a inferire completando gli schizzi delle storie. Siamo frettolosi. Se c’è una parte di vero, pensiamo basti per considerare vero tutto. Ma la frazione, pur propria, non è mai l’ intero … |
INFO
PER TE AMORE MIO
Mi ha detto che secondo lui la gente vive per anni e anni, ma in realtà è solo una piccola parte di quegli anni che vive davvero, e cioè negli anni in cui riesci a fare ciò per cui è nata. Allora, lì, è felice. Il resto del tempo è tempo che passa ad aspettare o a ricordare. Quando aspetti o ricordi, mi ha detto, non sei né triste né felice. Sembri triste, ma è solo che stai aspettando, o ricordando. Non è triste la gente che aspetta, e nemmeno quella che ricorda. Semplicemente è lontana.
Alessandro Baricco, da “Questa Storia”