Creato da sualda2013 il 16/01/2014

S.U.A.L.D.A.

Sarà un'Acquaviva Libera dall'Amianto - Informazione e sensibilizzazione sul censimento dell'amianto e sull'obbligo dell'auto-notifica nel Comune di Acquaviva delle Fonti (Ba)

 

 

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28 aprile Giornata Mondiale Vittime Amianto

giornata mondiale vittime amianto

Il 28 aprile in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale Vittime Amianto.

Perchè in Italia dovrebbe essere molto più sentita la celebrazione della Giornata Mondiale in ricordo delle Vittime dell' Amianto il 28 aprile? Perchè la nostra nazione è stata la seconda produttrice europea dopo l’URSS e la principale utilizzatrice nei differenti processi produttivi, in edilizia e nel trasporto. 

I primi casi di morti di amianto in Italia si sono osservati fra gli operai della principale miniera di amianto di Balangero, in Piemonte; poi altri casi sono stati osservati in operaie addette alla preparazione di fili e tessuti di amianto; poi sono stati colpiti operai che lavoravano nelle fabbriche di cemento-amianto, presenti in varie zone d’Italia, oltre ad abitanti residenti delle zone circostanti, tra cui Casale Monferrato, Massa Carrara, Bari e poi ancora in tante altre fabbriche che lavoravano l’amianto ancora a Bari, a Taranto, a Monopoli, a Lucera ed in tante altre località pugliesi e del mondo.
Siamo quindi tra i più diretti responsabili delle morti e delle malattie causate dall'amianto.
Un recente studio dell’Istituto Superiore di Sanità indica che il picco di mortalità per amianto sta già avvenendo - tra il 2015 e il 2020 - 
(fonte: Piano Amianto Puglia)

È un tasto dolente, ricordare che, già dal suo legittimo insediamento, il sindaco del Comune di Acquaviva delle Fonti, Davide Carlucci, non abbia mai speso una parola nè tramite comunicati, nè tramite suoi delegati o in eventi culturali, circa questa importante ricorrenza; sarà stata una dimenticanza?
È inutile ricordare che i cittadini di Acquaviva delle Fonti non brillano in sensibilità in tema di amianto, ignorando i pericoli alla salute che ne derivano, tant'è che ormai si contano a decine i ritrovamenti di manufatti contenenti amianti rimossi illegalmente e abbandonati nel territorio, anche in forte stato di degrado; mentre la campagna d'informazione Puglia Eternit Free, unico strumento di rilevanza regionale, sembra rimasta latente. Non bastano i pochi spiccioli in termini di contributi economici per la rimozione dell'amianto, destinati a coloro che hanno presentato domanda al comune. Mancherebbe, a mio parere, una politica del fare sull'amianto che ancora giace sulle coperture, spicca con i comignoli e scivola al marciapiede con i pluviali. 
L'ultima possibilità di autodenunciare il possesso di amianto, che ricordiamo era obbligatoria, fa parte del passato; il termine ultimo per l'autonotifica, anche se confusamente dichiarato sul web, è ormai scaduto. Ora purtroppo ci saranno le denunce, i controlli e le sanzioni, ma sono azioni "di polizia" a cui non si dovrebbe mai arrivare, se ci considerassimo un paese civile, responsabile dell'ambiente e a salvaguardia della nostra salute.

L'amministrazione Carlucci ha ancora tempo, e per questo la si invita, in quest'ultimo anno di mandato, a mostrarsi più sensibile sul tema dell'amianto e sulla ricorrenza del 28 aprile.

Sualda

 

 

 
 
 
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