Creato da sualda2013 il 16/01/2014

S.U.A.L.D.A.

Sarà un'Acquaviva Libera dall'Amianto - Informazione e sensibilizzazione sul censimento dell'amianto e sull'obbligo dell'auto-notifica nel Comune di Acquaviva delle Fonti (Ba)

 

 

Caracciolo: “Scadono i termini per presentare autonotifica obbligatoria delle superfici dei manufatti in amianto”

Post n°30 pubblicato il 12 Aprile 2017 da sualda2013
 

Pubblicazione integrale dal portale ufficiale della Regione Puglia 
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Nr.: 1572 del 22/03/2017 16:23
Ambiente
Caracciolo: “Scadono i termini per presentare autonotifica obbligatoria delle superfici dei manufatti in amianto”
Intervento del consigliere regionale e Presidente della V Ecologia, Tutela del Territorio e delle Risorse Naturali, Difesa del suolo, Risorse Naturali, Urbanistica, Lavori Pubblici, Trasporti, Edilizia Residenziale della Regione Puglia Filippo Caracciolo circa il termine ultimo per la presentazione della scheda di autonotifica in ordine al Piano Regionale Amianto approvato con deliberazione n. 908 del 6 Maggio 2015. 
“Entro il 24 aprile prossimo - ricorda il Presidente della V Commissione Ambiente della Regione Puglia Filippo Caracciolo - è obbligatorio inviare, attraverso il Portale Amianto della Regione Puglia, apposita autonotifica obbligatoria delle superfici dei manufatti in amianto. L’obbligo di comunicazione è un adempimento necessario per completare il censimento dell’amianto presente sul territorio pugliese ed è a carico dei possessori di manufatti in amianto, sia in matrice friabile che compatta. È possibile compilare la scheda di autonotifica direttamente tramite il Portale Ambientale della Regione Puglia consultando la pagina http://www.sit.puglia.it/portal/portale_orp/Piano+Amianto”. 
“I siti non censiti potranno essere oggetto di segnalazioni effettuate con le modalità del monitoraggio sociale e/o dalle Polizie Municipali e Provinciali e dalle Forze dell’Ordine; la mancata comunicazione di autonotifica, entro il termine del 24 aprile 2017, comporta l’applicazione di una sanzione aggiuntiva rispetto a quelle definite dallo Stato, a carico dei soggetti proprietari pubblici e privati inadempienti. Al detentore/proprietario, che avrà omesso di procedere alla autonotifica obbligatoria, saranno applicate le sanzioni amministrative pecuniarie, previste dall’art. 15 della L. 27 marzo 1992, n. 257 (fino a 25.000 euro), nella misura del massimo edittale ed egli sarà, come da normativa vigente, obbligato alla messa in sicurezza o bonifica. Il Piano regionale di protezione dell’Ambiente, decontaminazione, smaltimento e bonifica ai fini della difesa dei pericoli derivanti dall’Amianto in Puglia - conclude il consigliere regionale del PD, Filippo Caracciolo - mira altresì a completare il quadro complessivo della conoscenza del rischio amianto trasferendo la stessa anche alla popolazione interessata e proseguendo l’incisa azione orientata ai lavoratori operanti in interventi di rimozione, di trattamento e di smaltimento, mediante azioni di informazione e sensibilizzazione e formazione dei soggetti coinvolti dai rischi derivanti dall’esposizione delle fibre”./comunicato 
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Considerazioni di Sualda.
Nonostante su base di calcolo (180 gg. dal 24 ottobre 2016) la scadenza sarebbe sabato 22 aprile, il consigliere regionale Caracciolo afferma che la scadenza è il 24 aprile 2017. Sarebbe utile un chiarimento sulla scadenza effettiva da parte dell'assessore regionale all'Ambiente Santorsola.

 
 
 

SUALDA scrive alla Consigliera Pietroforte della C.M. di Bari

Foto di sualda2013

Acquaviva delle Fonti 27 marzo 2017

Sul nostro post su facebook dell' 11 marzo 2017 alla pagina di Sarà un'Acquaviva Libera dall'Amianto si legge quanto segue (il testo è stato copiato e incollato)

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All'attenzione della consigliera della Città Metropolitana di Bari dott.ssa Francesca Pietroforte

(e p.c. a chi di competenza)

Gent.issima Consigliera,


a seguito dei continui abbandoni di materiale contenente amianto nelle campagne della Terra di Bari e a seguito dell'Approvazione delle Linee Guida per la rimozione del deposito incontrollato di rifiuti, Deliberazione della Giunta Regionale Puglia del 12 gennaio 2017 n. 6, pubblicata sul BURP del 23 gennaio 2017 n.11, si chiede di valutare provvedimenti mirati alla quantificazione delle risorse necessarie per la bonifica delle campagne (divise per comparti della Terra di Bari) dei rifiuti pericolosi (nella fattispecie, amianto); le nostre campagne sono patrimonio indiscutibile da preservare (uliveti, muretti a secco, lame, paesaggi, piste ciclabili, percorsi running e natura, masserie, agriturismo, piscine, cultura, ecc.) oggetto negli ultimi tempi di un turismo sempre più ecosostenibile.

Pertanto si chiede un censimento delle micro e macro discariche abusive di manufatti con amianto (anche tombate) nei territori agricoli dei comuni appartenenti alla Città Metropolitana di Bari, attraverso una raccolta dati derivanti dalle segnalazioni di cittadini, funzionari dell'ordine, finalizzato alla creazione di una mappa aggiornata, anche con l'ausilio di Google Map e Google Street e sistemi di georeferenziazione.
Si chiedono inoltre, misure dirette di pattugliamento del Corpo dei Carabinieri, Tutela dell' Ambiente, (con funzioni dell' ex Corpo Forestale), per contrastare il fenomeno.

Per prevenire gli abbandoni illeciti è importante che i comuni facciano mirati controlli sui cantieri delle demolizioni o ristrutturazioni con rimozioni di manufatti con amianto da parte di soggetti non autorizzati.

La delibera Scarica PDF Delibera Regionale 

Grazie.
Cordiali Saluti.

"

Nei giorni precedenti e successivi alla data di questo post, malfattori continuavano indisturbati a scaricare amianto nelle campagne e nelle periferie del comune di Acquaviva delle Fonti. Ecco le immagini:

Amianto abbandonato su Ciclovia AQP Contrada Sant'Elia Acquaviva delle Fonti

Amianto abbandonato su ciclovia AQP in Contrada Sant'Elia Acquaviva delle Fonti rinvenuto il 14 marzo 2017

 

Amianto abbandonato Via Trellame Acquaviva delle Fonti

Amianto abbandonato in Via Trellame Acquaviva delle Fonti rinvenuto il 26 marzo 2017

 

 


 
 
 

Amianto abbandonato su ciclovia AQP

Amianto ciclovia aqp acquaviva

Acquaviva delle Fonti 15 marzo 2017

Questa volta alcune canne fumarie, con molta probabilità contenenti amianto, sono state scaricate e abbandonate lungo la ciclovia dell'Acquedotto Pugliese, nel tratto che dovrebbe interessare le campagne del comune di Acquaviva delle Fonti, nelle vicinanze della Contrada Sant'Elia. A segnalarne la presenza è stato un solitario cercatore di asparagi, che transitava in quel luogo il 14 marzo scorso. Altro testimone è stato anche un ciclista che procedeva lungo quel percorso, come dichiarato dall'autore della scoperta. La cosa che lascia costernati, oltre all'abbandono illecito di amianto in campagna, è che il sito del ritrovamento è un tratto destinato a percorso ciclistico naturalistico di proprietà dell'Acquedotto Pugliese, utilizzato da ciclisti che percorrono un tratto lungo 500 km, che parte dal Salento (Leuca) e giunge fino alle Sorgenti della Sanità Caposele, in Irpinia (Avellino). La Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese è un “itinerario narrativo” unico nel suo genere che attraversa tre regioni del Mezzogiorno (Campania, Basilicata e Puglia), mettendo in collegamento alcuni dei luoghi più affascinanti e ancora poco valorizzati della penisola: Alta Irpina, Vulture Melfese, Alta Murgia, Valle d’Itria, Terra d’Arneo ed entroterra del Salento.

ciclovia aqp acquaviva

Nonostante l'area del ritrovamento sia transennata da delle sbarre che impediscono l'accesso carrabile, i malfattori devono essere riusciti ad accedere attraverso un accesso laterale, contravvenendo anche al cartello di divieto di accesso, in quanto proprietà dell'Acquedotto Pugliese e al cartello di divieto di discarica. L'amianto dismesso delle costruzioni deve essere rimosso solo da ditte specializzate e autorizzate all'invio in discarica speciale. Dato il quantitativo di manufatti abbandonati, è difficile pensare il gesto criminale sia opera di un privato cittadino; è probabile che sia stata una ditta edile con tanto di camion per il carico e scarico; pertanto si sollecitano gli organi comunali preposti a controllare i cantieri oggetto di demolizioni e ristrutturazioni, per l'eventuale presenza di manufatti contenenti amianto e la loro corretta bonifica. Si ricorda che l'amianto, se danneggiato e friabile è cancerogeno a causa dell'inalazione delle fibre, e le canne fumarie in oggetto sono rotte e danneggiate. Un bel biglietto da visita per tutti i ciclisti che vogliono percorrere uno dei più bei percorsi ciclistici, immersi nella natura. Ci si aspetta che gli enti preposti provvedino immediatamente alla rimozione e alla bonifica del sito inquinato e che i cittadini acquavivesi o del circondario si rendano conto che non è più possibile inquinare le nostre meravigliose campagne, tanto meno un percorso ciclo turistico.

A questo link il percorso ciclabile dell'Acquedotto Pugliese  http://www.aqp.bike/tracciato/

Sualda

P.s. In caso di segnalazione di amianto e invio di immagini, si raccomanda di indicare sempre le coordinate georeferenziali per una corretta e immediata ubicazione su mappa satellitare.

 
 
 

I RIFIUTI PER LE VIE DELLA CAMPAGNA

Post n°27 pubblicato il 05 Marzo 2017 da sualda2013

I rifiuti per le vie di campagna 2017 amianto

Da "L'ECO di...Acquaviva" n.1 del 4 marzo 2017

Questo è un estratto dell'articolo di pag. 6 - La sensibilizzazione trova sempre spazio sulle pagine di SUALDA. 

I RIFIUTI PER LE VIE DELLA CAMPAGNA

[L'AMIANTO]

"Ancora più brutto è vedere ogni tanto qualche cumulo di eternit, ciminiere, grondaie, tettoie dismesse nottetempo e buttate lì alla chetichella, alla rinfusa, alla carlona. Quest'ultimo lavoro è certamente fatto da gente incosciente, stupida, ignorante e non esperta. Bisogna sapere che quel materiale contiene delle fibre di amianto.

L'amianto è una sostanza dannosa, micidiale, lesiva e mortale per tutti, anche per quelli che lo vanno a buttare in campagna. Una volta non si aveva paura. Ora ci sono delle certezze. Le fibre, anche se rare e piccolissime, con l'aria vengono inalate nelle vie respiratorie. I tumori scoperti nei polmoni degli animali e delle persone sono frequenti ed in aumento. Ci vuole poco, anzi pochissimo. Basta qualche molecola che svolazza nell'aria e la frittata è fatta.

Quando si toglie una tettoia senza precauzioni e in tutta fretta e di notte, la gente pensa di essere furba. Non sanno quegli incoscienti che il rischio è prima di tutto per loro, per la loro salute, che viene minata. Nello smontaggio si fa tanta polvere. Quella polvere viene respirata. E allora? E il grave danno non è solo per la loro salute, ma anche per quella degli altri. Oggi c'è l'aiuto delle persone specializzate e tutto viene fatto con cautela e maestria. Molti però ignorano o fanno finta." 

Un cittadino

Per leggere l'articolo completo cliccare su questo link:  http://www.telemajg.com/priva…/pdf/eco/eco017/econ1_2017.pdf

 


 
 
 

C'È UN VELENO OGGI NELL'ARIA E IN TANTI TACCIONO

Post n°26 pubblicato il 30 Gennaio 2017 da sualda2013
 

di Michele Natale (Il Fuoco di Prometeo - Facebook)

Il blog “SUALDA", dopo aver portato all'attenzione dell'opinione pubblica le condizioni dei pluviali, in cemento e amianto, dell'edificio scolastico Giovanni XXIII ad Acquaviva e informato sia del monitoraggio dell'ASL, che ha consigliato la rimozione, sia del mancato intervento dell'Amministrazione comunale, ha posto in evidenza la situazione dell'ex distilleria Balice, che si trova in prossimità di un edificio scolastico e non solo, anche vicinissima alla fermata di bus e treni che ogni giorno portano ad Acquaviva centinaia di studenti pendolari.

Area ex distilleria Balice Acquaviva delle Fonti

Area ex distilleria Balice Acquaviva delle Fonti (foto Google)


Non è un tema su cui dormire, come fa l'Amministrazione Carlucci, o adagiarsi sul fatto che:" tanto i danni si manifestano dopo 30 anni". Un comportamento del genere equivale ad assumere una posizione di intollerabile irresponsabilità.

Cerchiamo di fornire qualche informazione per capire come comportarci, rispetto al mancato rispetto di obblighi precisi, e soprattutto conoscere i nostri diritti. Per la valutare l'effetto rischio di rilascio fibre non bisogna ricorrere esclusivamente alla misurazione della concentrazione di fibre, in quanto essa fornisce informazioni solo sulla situazione al momento del campionamento, mentre il rilascio di fibre può avvenire nel tempo, in relazione al comportamento degli occupanti, alle attività svolte in condizioni normali o straordinarie, alla pulizia, alla custodia, alla manutenzione e ristrutturazione.


Da ciò si ritiene che gli elementi che concorrono a valutare il rischio amianto siano due:
1. Ispezione visiva – Tipo e condizione del materiale, fattori che possono determinare danegiamento e degrado, fattori che influenzano la diffusione di fibre e l'esposizione degli individui. In questa fase d'ispezione è grande il lavoro del blog e di chi lo amministra.
2. Monitoraggio ambientale – analisi delle fibre aereodisperse confrontati con i valori limite della normativa.

Il DM del 6 settembre 1994 (Ministero della Salute) ai fini della valutazione del rischio indica tre categorie:
1. Materiali integri non suscettibili di danneggiamento;
2. Materiali integri suscettibili di danneggiamento (situazione di rischio potenziale);
3. Materiali danneggiati (es. materiali che già a vista si presentano danneggiati), e questo il caso della scuola Giovanni XXIII e, se accertata la probabile presenza di amianto, anche quello dell'ex distilleria.


Il DM del 6/9/1994, con riferimento alla valutazione, al tipo di intervento e la sua urgenza, specifica che i materiali fibrosi sono assimilati ai materiali con estesi danneggiamenti. Ad ogni categoria di materiale corrisponde un tipo di intervento per evitare il rischio di rilascio delle fibre nocive per la salute.
Su questi aspetti ci sono degli obblighi precisi:
1. Obbligo di predisporre il programma di controllo e manutenzione – controlli periodici delle condizioni dei materiali (sono stati previsti per la scuola Giovanni XXIII e quali sono?).
2. Obbligo di predisporre il programma di controllo e manutenzione – eliminazione delle cause di danneggiamento (quali previsioni per la scuola in cui la presenza di amianto è certa e certificata dall'ASL?).
3. Il tipo di intervento dipende dall'estensione del danno:
a) se il danno è limitato, è possibile il restauro, l'eliminazione delle cause e il successivo programma di controllo e manutenzione (è questo il caso della Giovanni XXIII?);
b) se il danno è esteso, è raccomandato l'intervento di bonifica (oppure è questo ciò che riguarda la Giovanni XXIII? cosa si aspetta?).

Per la scuola Giovanni XXIII, a quanto è dato conoscere, l'ASL ha consigliato la bonifica, il sindaco tace - forse lo farà anche a queste domande - il dirigente scolastico forse non conosce ciò che rischia come datore di lavoro.

Un intervento di bonifica è tuttavia necessario quando, ad esempio, si deve procedere alla demolizione o alla ristrutturazione dello stabile o perché le cautele da adottare in occasione di interventi manutentivi risultano onerosi o difficili. Per l'ex distilleria è sufficiente accertare la presenza di materiale in cemento e amianto per fare scattare l'esigenza di bonifica urgente. E già tutto demolito.

Il dirigente scolastico in qualità di datore di lavoro è tenuto ad assolvere tutti gli obblighi previsti dall'art.18 del D,Lgs. 81/2008 per quanto concerne la sicurezza, la formazione e la salute dei lavoratori, infatti, egli ha la responsabilità ed il dovere di richiedere all'Ente proprietario dell'immobile la verifica ed il monitoraggio del rischio amianto nonché l'eliminazione dello stesso tramite bonifica.

scuola media Giovanni XXIII Acquaviva amianto

Scuola Media Statale "Giovanni XXIII" Acquaviva delle Fonti (foto Google)

Una volta accertata la presenza di amianto nella struttura scolastica, deve essere predisposto un piano di prevenzione specifico che includa:

1. Informazione
a) tramite la comunicazione agli studenti, al personale scolastico, al personale amministrativo ed ausiliario della presenza e della localizzazione di amianto (MCA).
b) Segnalazione della presenza di amianto con cartellonistica specifica.
c) Comunicazione ai genitori degli studenti dell'esistenza e dell'attuazione del piano di prevenzione scolastico relativo al rischio amianto.
2. Formazione:
a) Formazione degli studenti, del personale scolastico, del personale amministrativo ed ausiliario sui rischi derivanti dall'esposizione all'amianto, indicando le corrette procedure comportamentali.

L'art. 12 della Legge n.257/92 prevede che è di competenza delle USL analizzare gli edifici in cui potrebbe essere presente amianto e programmare le attività di rimozione e di fissaggio. Per quel che riguarda l'edificio della scuola Giovanni XXIII la ASL pare sia già intervenuta e si è pronunciata per la bonifica. Non resta che verificare se il dirigente scolastico ha eseguito in modo completo i suoi compiti e come si sta rapportando rispetto ai compiti del proprietario dell'edificio. Inoltre si può organizzare, con i professori (coinvolgendo i sindacati), gli studenti e i genitori (iniziando dai rappresentanti nei Consigli d'Istituto) un attività di denuncia pubblica al fine di fare pressione sull'Amministrazione comunale e sui dirigenti scolastici.

scuola media Giovanni XXIII Acquaviva amianto 2

Pluviali in cemento amianto Scuola Media Statale "Giovanni XXIII" Acquaviva delle Fonti (foto da Google)

L'ESISTENZA DI UN VELENO NELL'AREA RIGUARDA TUTTI, NON FATE FINTA DI NIENTE.

 

 
 
 
 

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