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IL BUONISMO CHE NON FA RISPETTARE LE REGOLE
Post n°63 pubblicato il 01 Luglio 2015 da Sunflower1978
In Europa non si può dire piu’ la propria sull’immigrazione senza passare per razzista
Che giri una vagonata di ignoranza su entrambi fronti, che ci siano luoghi comuni fagocitanti qualsiasi verità, che
la politica da una parte o dall’altra non faccia che cavalcare l’onda del populismo e della perenne campagna
elettorale è cosa nota.
Ma è anche vero che d’altra parte una persona non puo’ piu’ esprimere liberamente un pensiero contrario
senza essere ghettizzato.
L’immigrazione è un tema classico.
Parlo solo per me.
Ho lavorato all’estero abbastanza, so cosa vuol dire confrontarsi con altre culture e muri linguistici,
so cosa vuol dire essere tu lo straniero in casa d’altri.
E’ chiaro che la situazione non sia paragonabile a persone che scappano da fame, miseria umana e violenza certo. quello sottopagato che accetta temporaneamente condizioni non proprio eque al fine di imparare e che quindi le aziende preferiscono ad altri che richiedono il giusto.
Quello buffo, che parla in quel modo strano.
Non è una bellissima sensazione.
Va detto.
Ma ho sempre lavorato, mi sono spostata seguendo le regole, ho sempre rispettato religioni, usanze e territorio locale.
Non ho mai neanche vagamente pensato che per venire incontro alla mia di cultura, il paese ospitante fosse tenuto a fare alcunchè.
Se si prova a spostarsi nei paesi, anche quelli in via di sviluppo e non per forza nel dorato (una volta almeno)limbo occidentale, le regole rimangono le medesime.
Non si accoglie chiunque, non si da residenza a chi non ne ha i requisiti.
Sei bianco in una terra di neri? Nero in una terra di bianchi? Sei giallo nella terra dei viola? Non cambia nulla.
Sono sempre entrata in contatto con paesi dove non contava chi tu fossi o da dove venissi: se delinquevi venivi punito.
Punto.
Poco da girarci intorno perché il punto è tutto in questi termini.
Nell’enorme quantitativo di immigrati che il nostro paese si fa carico di accogliere purtroppo c’è di tutto.
Ed è ipocrita non ammettere che purtroppo c'è anche una grossa grossa parte di delinquenza
(alcuna già di partenza, altra che lo diventa per mancanza di facili alternative all’arrivo). nelle nostre città.
Ho parlato anche con forze dell’ordine …stanche di rischiare la vita per catturare coloro che poi vengono rilasciati dalla legge.
Eh si perché alla fine si arriva, sapendo che di base la cosa non avrà ripercussioni legali, a non rincorrere neanche più.
Lasciare che sia.
Perdere meno energie possibili per catturare chi, allo stato dei fatti, per lo stato italiano neanche esiste.
Per catturare chi non farà mai un singolo giorno di galera.
Una sorta di far west.
E tu sei ipocrita se mi stai leggendo ed affermi qualcosa di diverso.
Furti, rapine, aggressioni sono aumentati in maniera incontrollabile ed esponenziale negli ultimi due anni.
Fate un indagine con i vostri conoscenti se avete avuto per ora la fortuna di non esserne ancora colpiti in maniera diretta.
Ciò non esclude la nostra mafia, la nostra delinquenza locale. attenzione...
E chi lo ha mai detto?
Ma la potenzia.
Ovvero ne aggrava la potenzialità.
Butta alcol sulle ferite
Accende la scintilla in un ambiente saturo di ossigeno.
Il nostro paese è corrotto, vecchio, disorganizzato e schifosamente burocratizzato
Non è in grado di gestirla questa cosa E Non la sta gestendo … difatti
E’ chiaro che se ho avuto la fortuna di crescere nella parte “ricca” del mondo io abbia il dovere di cercare di aiutare chi sta solo scappando dall’orrore.
E’ chiaro che ogni essere umano vada aiutato e non lasciato annegare.
E’ palese che l’occidente abbia da sempre sfruttato l’altra parte del mondo per sedersi sul suo benessere.
E va da se che prima o poi si dovrà pur rendere conto a qualcuno.
Ma io cittadino, che ho sempre solo lavorato, pagato le tasse, fatto sacrifici, seguito leggi e regole, cosa posso c’entrare in tutto questo?
La cosa va gestita. Va legalizzata. Va incanalata.
Non puoi solamente continuare ad accogliere. Non abbiamo risorse, lavoro e futuro per tutti.
Non esiste farsi scudo dello spettro razzista per negare che il problema esista. A quelli che dicono : ah bè ma noi italiani siamo sempre immigrati in passato.
Vero
Ma andatevi a guardare le condizioni in cui l’abbiamo fatto, a quale regole, con quali presupposti e requisiti ed a scapito di cosa.
Le regole ci venivano imposte
Come giusto che fosse.
E se non ci sottostavi venivi rispedito al mittente.
Ora
Perché dovrebbe essere diverso adesso?
da sempre.
Ma la cecità buonista fa affondare.
Questo io penso.
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Inviato da: debora.candiotto
il 01/03/2016 alle 16:20
Inviato da: anna.red88
il 08/01/2016 alle 15:06
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il 29/09/2015 alle 18:22
Inviato da: Sunflower1978
il 29/09/2015 alle 15:08
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il 29/09/2015 alle 14:15