Ebbene sì, devo confessare che sono giorni difficili.
Perchè ogni tanto ripasso ma nei momenti liberi tra "l'ogni tanto" (e assicuro che sono molti) leggo Olive comprese di Andrea Vitali.
E forse è proprio il libro giusto.
L'avevo abbandonato, dopo Natale. In realtà nel corso di un anno ne ho abbandonati ben cinque. Avevo paura solo che turbassero il mio già precario equilibrio. E proprio per questo dubito che due di quei cinque li possa riprendere in considerazione a breve.
Comunque, dicevo, Olive comprese.
All'inizio mica mi piaceva, o meglio, un sacco di confusione, di personaggi inquitanti, di personaggi, appunto. Che è vero che hanno nomi assurdi e difficili da dimenticare, ma sempre tanti sono.
Ora mi sta prendendo bene.
Penso sia quasi un capolavoro di genialità.
Perchè la Filzina si vuole sposare il Risto ma il fratello della Filzina, Cucco, sa che il Risto ce l'ha grosso da fare paura e vuole farlo sapere alla sorella, e allora è andato a cercare la Drizzona (uomo con le tette che tratta solo casi particolari in un bordello di Lecco) che aveva avuto il piacere di vedere il bambino di due mesi del Risto. E Cucco le ha anche prese dal protettore perchè lui, il Cucco, mica è un caso particolare del terzo tipo, per la precisione...
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