Creato da StregadellaFavola il 01/09/2006

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Strega della Favola ovvero Fata Ignorante

 

 

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Post n°1163 pubblicato il 30 Settembre 2009 da StregadellaFavola

E' bello comunque sapere, pensare che esisti.........

 

 

 E' come se un albero fosse cresciuto in me, con le radici nel cielo, e i rami nella terra... Conosce quella cosa rarissima che chiamano "folgorite"?»
«No, racconti.»
«Un giorno di qualche anno fa, nel deserto africano, il Signore del Tempo mi fece il dono di mostrarmela: viaggiavamo veloci con la nostra vettura quando notai, a poca distanza dalla pista, un bellissimo alberello secco e capovolto, come fosse caduto dal cielo. Chiesi all'autista di fermarci un istante e mi diressi verso quel punto, ora nascosto da una duna. A poco a poco, avvicinandomi, credetti di avere un'allucinazione, perché quel legno scheletrito pareva metallo fuso, esploso, cristallizzato nella posa estrema della sua espansione. Nell'alto, la radice del tronco era una bocca slabbrata, una campana di tromba spalancata al cielo, e nel basso i rami degradavano, sempre più sottili, come dita che s'allungano per aggrapparsi disperate alla terra, ma con l'energia di una dilatazione improvvisa, fulminea, violenta.
Il colore era ferreo, screziato d'un rosa annerito, e le superfici -rugose, irregolari- erano come ferro corroso da ruggine. Allungai la mano per raccoglierne un rametto, ma appena lo sfiorai... tutto crollò e si disfece di fronte ai miei occhi!

Ero spaventato, ma osservai una stranezza ancora più grande: di quell'alberello, ogni ramo era cavo e le pareti, sottilissime, d'estrema fragilità. Al contatto delle dita i rametti più fini si sbriciolavano in frammenti simili a cristalli opachi, e tutto intorno il vento spostava innumerevoli pezzetti di quello che un istante prima credevo fosse un albero morto, sradicato e capovolto.

La nostra guida venne a chiedermi di riprendere il viaggio, e mi spiegò che quel rarissimo fenomeno si produce quando un fulmine colpisce la sabbia, e affondando le sue dita di fuoco in profondità, brucia, fonde e cristallizza, in quella soffice moltitudine di granelli, la sua stessa figura. Poi il vento del deserto giunge a spostare le sabbie, pulire e far emergere delicatamente l'orma di quella deflagrazione, e un albero capovolto appare, solo per qualche tempo, finché proprio quel vento, com'è nella sua natura, non eccita troppo il soffio, e tutto quel fragile equilibrio d'un colpo crolla e si disfa in altra e informe sabbia.»

dal web

 

 

 

 

 

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Commenti al Post:
stelladanzanteforeve
stelladanzanteforeve il 30/09/09 alle 20:17 via WEB
un saluto streghettina ! buona serata, Marie
 
 
StregadellaFavola
StregadellaFavola il 01/10/09 alle 17:21 via WEB
ciao Marie........
 
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Ho aspettato per anni parole che non sono arrivate.

Ho incollato zampilli di silenzio alla sorgente viva del mio dolore,

prigioniera di un tempo mascherato di generoso impegno.

Tra lettere di lacrime derise sono rimasta sola a perquisirmi l'anima,

per salvarmi la vita quel tanto che basta e aspettarti...

L'attesa mi ha regalato saggezza, pazienza, frammenti di felicità.

 

 

(Anna Magnani)

 

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Che è tutta una vita che passo da qua,
e ancora rischio di perdermi,
magari è questione di troppa sensibilità,
o sono soltanto motivi tecnici...

E tu dici una bussola, dovevi almeno portarla con te,
una bussola potevi almeno spiegarmelo come si usa
una bussola, scusa....

Ci sono amori che non si ricordano
e baci che non si dimenticano,
persone che passano e non si salutano e sputano,
e cani bianchi che a volte ritornano.

E tu dici la vita dovevi almeno capire perché,
la vita, il tempo che cambia col vento che arriva
quest'anima stanca che pure respira
quest'angolo piatto che gira, quest'anima
dolce e cattiva, che dice "guardami..."
dice "perché non parli...?" dice "sbrigati
prima che sia troppo tardi... guardami...
perché non parli?
Fermati prima che
sia troppo tardi...."


(Francesco De Gregori)

 
immagine
 
...e quando Psiche riaprì gli occhi, si rese conto, ancor prima di guardarsi intorno, che tutto era stato solo un gioco della fantasia...

non c'èra il bel palazzo...

non c'erano damigelle a curare la sua bellezza...

sopratuttutto non c'era Amore....

si rese conto che non era vero niente...

ne le parole...

ne i gesti...

ne le emozioni ricevute...

le parve di essere in preda alla pazzia... lei era stata sincera, era stata come è...credendoci più che in se stessa...poi senti una fitta provenire dalla schiena...

si sfiorò con la mano e senti una lama fredda conficcata tra le scapole che scendeva fino al cuore...

lei aveva perso un'illusione ma rimaneva come è...vera. 


Amore, invece, aveva perso la vita...il vivere...

condannato ad essere un morto vivente...

per sempre.

 

immagine

 

I MIEI LINK PREFERITI

Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.

Sant’Agostino

 
 
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