Post n°1144 pubblicato il 11 Agosto 2009 da StregadellaFavola
Il mio amico ... |
Post n°1143 pubblicato il 31 Luglio 2009 da StregadellaFavola
"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei"
Oracolo di Delfi |
Post n°1142 pubblicato il 14 Luglio 2009 da StregadellaFavola
Erano troppo cattivi e superbi gli uomini da qualche tempo. Giove, il possente nume che governava il Cielo e la Terra ne era proprio stanco."Bisogna punirli" si disse. E, chiamato presso il suo trono il fabbro Vulcano gli comandò di fabbricargli una donna. "Fabbricare una donna!!! Ma non é la stessa cosa che cesellare lo scudo di Minerva o sbalzare l'armatura di Marte!" gli disse. "Obbedisci!!" ripeté Giove, severo. "Ho bisogno di castigare gli uomini che stanno diventando veramente malvagi!" E Vulcano obbediente se ne tornò alle sue fucine e cominciò a costruire la donna. Con le braccia vigorose, la modellò in argilla dal capo alle piante, la fece disseccare, le plasmò con dita sapienti un volto soave, la colorò di tenero rosa e le diede come anima una scintilla del fuoco divino che ardeva nei forni immensi dell'Olimpo. Allora la donna aprì gli occhi, sorrise e le sue membra si mossero con grazia; era in tutto simile alle bellissime Dee. Accorse Minerva ad ammirarla e le donò una cintura di perle e un abito ricchissimo di porpora e gemme; le Grazie le adornarono il petto e le braccia di gioielli scintillanti; Venere, la dolce dea dal sorriso adorabile, sparse sulla testa della fortunata ragazza tutte le più squisite grazie femminili, mentre le Ore dalle lunghe trecce dorate inghirlandavano la donna appena creata con serti di rose vellutate e profumate. Anche Giove volle offrire il suo dono alla bellissima mortale, prima di mandarla fra gli uomini."Io ti metto nome Pandora " disse Giove. "E il tuo nome vuol dire la donna "di tutti i doni" e a quelli che hai ricevuto ora, aggiungo il mio. Eccolo, tu porterai questo vaso con te, quando andrai sulla terra. Esso contiene tutti i mali che possono far piangere, soffrire, rovinare gli uomini. Guardati dunque dall'aprirlo, essi sfuggirebbero tutti per il mondo; mentre invece chiusi lì dentro, rimarranno imprigionati in eterno e non potranno nuocere a nessuno". La donna accolse grata il dono del nume e su di un cocchio a forma di cigno, scese sulla Terra ove il Fato aveva stabilito che dovesse diventare la sposa di un re. Ma la curiosità, a poco a poco, prese a roderle il pensiero: che cosa dunque conteneva il prezioso vaso intarsiato donatole da Giove? Tutti i mali aveva detto il nume? Ma come erano fatti? Quali erano? E se avesse aperto appena un pochino il coperchio e avesse curiosato con precauzione da uno spiraglio? Piano piano la donna sollevò il coperchio, ficcò il viso nella breve fessura, ma dovette staccarsene subito inorridita. Un fumo denso, nero e acre usciva a folate enormi dal vaso e mille fantasmi orribili si delineavano in quelle tenebre paurose che invadevano il mondo e oscuravano il sole. C'erano tutte le malattie e tutti i dolori e tutte le brutture e tutti i vizi. E, tutti rapidi, inafferrabili, violenti, uscivano dal vaso irrompendo nelle case tranquille degli uomini. Invano Pandora, cercava affannosamente di chiudere il vaso, di trattenere i Mali e di rimediare al disastro. Il Fato inesorabile si compiva e da quel giorno la vita degli uomini fu desolata da tutte le sventure scatenate da Giove. Quando tutto il fumo denso fu svaporato nell'aria e il vaso parve vuoto, Pandora guardò nell'interno: c'era ancora un grazioso uccellino azzurro; era la Speranza, l'unico bene rimasto ai mortali a conforto delle loro sventure. Giove aveva punito gli uomini con la curiosità rovinosa di Pandora, aveva voluto che i Mali fossero liberi di causar loro infiniti castighi, ma aveva anche donato alla vita travagliata che egli stesso aveva imposto all'umanità, un dolce azzurro conforto:la Speranza che non abbandona nessuno.
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Post n°1141 pubblicato il 03 Luglio 2009 da StregadellaFavola
""… la gente vive per anni e anni, ma in realtà è solo in una piccola parte di quegli anni che vive davvero, e cioè negli anni in cui riesce a fare ciò per cui è nata. Quando aspetti o ricordi non sei nè triste nè felice. Sembri triste, ma è solo che stai aspettando o ricordando. Alessandro Baricco "questa storia" |
Post n°1140 pubblicato il 27 Giugno 2009 da StregadellaFavola
Una vecchia leggenda Indiana racconta che vi fu un tempo in cui tutti gli uomini erano dei. |
Post n°1139 pubblicato il 27 Giugno 2009 da kiara540
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Post n°1138 pubblicato il 26 Giugno 2009 da StregadellaFavola
Ci fù una volta nella storia del mondo un giorno terribile, in cui l’odio, che è il Re dei difetti e dei cattivi sentimenti, riunì a se tutti i più neri e desideri perversi del cuore umano, per uccidere l’ Amore….. Il primo volontario fù il cattivo carattere, ma dopo un anno tornò sconfitto…poi fù la volta dell’ambizione, ma dopo una lunga ed estenuante lotta, vinse ancora l’Amore….poi a ruota, arrivarono la gelosia, la freddezza, l’egoismo, l’indifferenza, la povertà, la malattia…ma nulla da fare…fallirono tutti…!!!. Raccontando che era l’unico che avrebbe potuto sconfiggere l’Amore… Poco dopo tempo...tornò vincitore…tutti erano sorpresi,e gli chiesero, come finalmente fosse riuscito nell’impresa…lui alzò il cappello e si presentò….. “ Io…sono la Routine….” dal web |
Post n°1137 pubblicato il 22 Giugno 2009 da StregadellaFavola
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Post n°1136 pubblicato il 21 Giugno 2009 da stelladanzanteforeve
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Post n°1135 pubblicato il 13 Giugno 2009 da StregadellaFavola
« ......... sul tardi d'un pomeriggio di marzo, vi fu in Sicilia un pastore che entrò col figlio e una cinquantina di pecore, più un cane e un asino, nel territorio della città di ... Elio Vittorini |
Post n°1134 pubblicato il 12 Giugno 2009 da StregadellaFavola
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Post n°1133 pubblicato il 11 Giugno 2009 da StregadellaFavola
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Post n°1132 pubblicato il 11 Giugno 2009 da stelladanzanteforeve
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Post n°1131 pubblicato il 09 Giugno 2009 da StregadellaFavola
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Post n°1130 pubblicato il 06 Giugno 2009 da StregadellaFavola
'Acqua come olio. E un silenzio strano, intorno. Sentì la leggerezza di un velo di seta che scendeva su di lui. E le mani di una donna - di una donna - che lo asciugavano accarezzando la sua pelle, ovunque: quelle mani e quel tessuto filato di nulla. Lui non si mosse mai, neppure quando sentì le mani salire dalle spalle al collo e le dita - la seta e le dita - salire fino alle sue labbra, e sfiorarle, una volta, lentamente, e sparire. |
Post n°1129 pubblicato il 05 Giugno 2009 da StregadellaFavola
C’era una volta un povera donna che chiedeva qualche spicciolo all’angolo della strada…Era conosciuta da molti negozianti e passanti della zona come una persona mite e che non dava assolutamente alcun fastidio:si limitava con discrezione ad esporre il suo cappello ed un breve biglietto per raccontare la sua storia. Con regolarità passava da lei un signore molto distinto, che si fermava a parlare. All’inizio nessuno dei vicini ci fece caso, ma poi questa presenza periodica iniziò ad attirare l’attenzione. Qualcuno notò che questo signore, sempre ben vestito, non lasciava mai neanche un soldo....e cosi cominciarono a circolare critiche di tutti i generi sulla “tirchieria” di questo personaggio.Tuttavia la donna sembrava sempre molto contenta di vederlo.Una volta uno dei negozianti presso cui la nostra donnina stazionava, dopo che il signore distinto fu andato via, gli chiese:“come stanno andando le entrate oggi?” “molto poco…anzi quasi nulla…” In quel momento passo una signora che lasciò qualche centesimo….al che il negoziante aggiunse, con una punta di sarcasmo: “oh, no, non è cosi – rispose la donna – Sai chi è quello?? Quello è il presidente di una grande società: per parlare con lui la gente fa la fila per settimane. Ogni minuto del suo TEMPO vale un sacco di soldi…!!”“ e allora?? A maggior ragione dovrebbe dare di più…” “ma lui dà di più…..mi dona ogni giorno il bene più prezioso che ha…una cosa che non si riguadagna: un pò del suo tempo per ascoltarmi…e per farmi sentire importante per qualcuno….. ….” dal web |
Post n°1128 pubblicato il 04 Giugno 2009 da StregadellaFavola
La luce filtra a fatica fra le ciglia ancora chiuse. Ti penso e continuo a rigirarmi il tuo pensiero fra i denti. Lo mastico e lo assaporo piano, insieme al giorno. dal web |
Post n°1127 pubblicato il 25 Maggio 2009 da StregadellaFavola
C'era una volta, tanto tempo fa… una ragazza dolcissima, dai lunghi capelli neri e gli occhi scuri. Era una di quelle fatte più di sorrisi e sguardi che di parole. Aveva sempre avuto una certa paura del mondo, nonostante il suo vivere, la portasse a contatto con universi paralleli ai suoi….ma quando poteva….. restava intere giornate nella sua casa dalla pareti colorate; restava lì e silenziosamente cercava di allontanare dalla sua mente le voci, i rumori di quel mondo che tanto la spaventava. Viveva tranquilla nel suo universo isolato, fatto di sogni fantastici, e di musica. Le piaceva conoscere persone irreali, viaggiare in terre lontane, correre via senza dover temere nulla. Pensava che non ci fosse niente di meglio di quel mondo bellissimo che solo lei conosceva, e che soltanto lei poteva accedervi. Chiusa nella sua casa dimenticò quello che di reale la circondava, le persone e le cose che le erano accanto. Voleva vivere piena d'Amore in un posto dove non avrebbe dovuto piangere, dove non avrebbe sofferto, dove non sarebbe stata costretta ad affrontare quei problemi che la realtà le presentava davanti. In quel luogo sapeva che sarebbe sempre stata felice e che niente avrebbe rovinato quella perfetta armonia che lei stessa aveva creato. Eppure non poteva sapere, che quel mondo incantato non sarebbe durato a lungo, che quella casa meravigliosa che la proteggeva sarebbe crollato sotto il peso delle verità che aveva nascosto al suo animo. E quando la catastrofe avvenne, quando fu troppo tardi per rimediare e rimettere insieme quei sogni che tanto aveva faticato per costruire, si rese conto che oramai erano andati perduti. E trovandosi davanti alla dura realtà, capì che forse aveva vissuto troppo tempo cercando di evitarla, di cancellarla, che ora non era capace di combatterla. In quel momento, i suoi sogni caddero a terra spezzandosi in mille pezzi. Si dice che di quei sogni, nessuno ne seppe più niente, forse sono ancora sotto i nostri piedi e non possiamo vederli. ….Della dolcissima ragazza si sa soltanto che in questo mondo che tanto odiava, lasciò soltanto piccoli frammenti di speranze che aveva perduto durante il viaggio. Molti hanno cercato di ucciderla dentro.. Stranamente e' ancora viva.... (dal web) |
Post n°1126 pubblicato il 23 Maggio 2009 da StregadellaFavola
Tra una persona normale ed una speciale esiste una grande differenza da cui deriva il calore che si sente nell’avere contatti con lei, lo stare bene che c’infonde la sua sola presenza. La persona speciale è una persona normalissima, solo che crede in quello che fa, in quello che dice e nel modo in cui si comporta. Coltiva in sé il sogno di volare in alto libera ma anche quando ha paura e intorno a sé c’è il buio riesce sempre a vedere la luce. Ha un cuore pieno d’amore anche se la vita le ha riservato il dolore più grande ! La persona speciale è una grande amica che ti inonda del suo affetto e riesce a trasformare qualsiasi momento in un momento unico. Sa quando parlare ma sa anche quando tacere avvolgendoti in un silenzio che non è assenza ma attesa più forte di mille parole. La persona speciale è educata, sensibile e rispettosa delle tue idee, del tuo modo di fare. La serenità e la tranquillità che emana ti contagia. Non ha fretta, ogni tessera del suo mosaico ha un significato preciso, costruisce giorno per giorno la sua vita, consapevole che ogni momento è prezioso perché lei ha conosciuto come il destino in un attimo può sconvolgerti la vita. La persona speciale è bella, ha il viso radioso, un sorriso gioioso, gli occhi splendenti ma la sua bellezza interiore e la purezza dei suoi sentimenti sono molto di più. Non tutti hanno l’occasione di incontrarla nel proprio cammino. Quando l’ho scoperta, anzi, quando mi è stata donata ho capito quanto io sia stata fortunata. dal web |
Post n°1125 pubblicato il 14 Maggio 2009 da StregadellaFavola
Un grande guerriero giapponese che si chiamava Nobunaga decise di attaccare il nemico sebbene il suo esercito fosse numericamente soltanto un decimo di quello avversario. Lui sapeva che avrebbe vinto, ma i suoi soldati erano dubbiosi. |
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Ho aspettato per anni parole che non sono arrivate.
Ho incollato zampilli di silenzio alla sorgente viva del mio dolore,
prigioniera di un tempo mascherato di generoso impegno.
Tra lettere di lacrime derise sono rimasta sola a perquisirmi l'anima,
per salvarmi la vita quel tanto che basta e aspettarti...
L'attesa mi ha regalato saggezza, pazienza, frammenti di felicità.
(Anna Magnani)
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CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
Che è tutta una vita che passo da qua,
e ancora rischio di perdermi,
magari è questione di troppa sensibilità,
o sono soltanto motivi tecnici...
E tu dici una bussola, dovevi almeno portarla con te,
una bussola potevi almeno spiegarmelo come si usa
una bussola, scusa....
Ci sono amori che non si ricordano
e baci che non si dimenticano,
persone che passano e non si salutano e sputano,
e cani bianchi che a volte ritornano.
E tu dici la vita dovevi almeno capire perché,
la vita, il tempo che cambia col vento che arriva
quest'anima stanca che pure respira
quest'angolo piatto che gira, quest'anima
dolce e cattiva, che dice "guardami..."
dice "perché non parli...?" dice "sbrigati
prima che sia troppo tardi... guardami...
perché non parli? Fermati prima che
sia troppo tardi...."
(Francesco De Gregori)
![immagine](http://angelwinks.net/images/angelpod.jpg)
non c'èra il bel palazzo...
non c'erano damigelle a curare la sua bellezza...
sopratuttutto non c'era Amore....
si rese conto che non era vero niente...
ne le parole...
ne i gesti...
ne le emozioni ricevute...
le parve di essere in preda alla pazzia... lei era stata sincera, era stata come è...credendoci più che in se stessa...poi senti una fitta provenire dalla schiena...
si sfiorò con la mano e senti una lama fredda conficcata tra le scapole che scendeva fino al cuore...
lei aveva perso un'illusione ma rimaneva come è...vera.
Amore, invece, aveva perso la vita...il vivere...
condannato ad essere un morto vivente...
per sempre.
Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.