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Buongiorno vorrei sapere come funziona perchà non sono...
Inviato da: maria.barani
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sono passata, ti lascio un saluto
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Mi Scuso per l’intromissione del post, ma… La Redazione ABC...
Inviato da: abcl
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Ciao! Ti invito a visitare il Blog:...
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Buona questa!
Inviato da: angeligian
il 18/04/2008 alle 08:40
 
 

 

I SEGNI COME PAROLE

Post n°585 pubblicato il 03 Maggio 2008 da pianosindaci

 
                                                                                                             

                                                                               

http://www.istc.cnr.it/mostralis/index1.htm

 
 
 

Post N° 584

Post n°584 pubblicato il 03 Maggio 2008 da pianosindaci
Foto di pianosindaci

YouTube Italia: YouTube diventa locale e impara l'italiano

youtube-italia-video.jpg

Benvenuti a YouTube Italia, il regno della pasta digitale.

Questo più o meno il messaggio di benvenuto alla nuova piattaforma italiana di videosharing: il caro cecchio YouTube. YouTube infatti ha localizzato i suoi servizi creando siti interamente tradotti e basati su contenuti che cambiano a seconda del paese di destinazione.
E' stato questo il pezzo forte del Google Press Day 2007.

In pratica ora esistono dieci YouTube destinati a USA, Regno Unito,
Brasile, Francia, Irlanda, Giappone, Olanda, Polonia, Spagna e Italia appunto.

Il Web 2.0 inizia a parlare italiano? Pare di sì, come fa notare Giovanni Calia sul suo blog, con buona pace di Libero, Virgilio & Co. Se prima YouTube poteva nascondere qualche barriera linguistica (nonostante la maggior parte dei video non avesse bisogno di traduzione) ora non c'é scampo.

youtube-lingue-country.jpgIl canale italiano, interamente tradotto, contiene il materiale più popolare tra gli utenti italiani. Se il video più visto di YouTube internazionale rimane l'Evoluzione della danza di Judson Laipply, in territorio italiano stravince High School Musical, visto 8 milioni e mezzo di volte - contro i quasi 51 milioni di Evolution of Dance.

Citiamo dal blog di Giovani Calia: A mio parere la piattaforma non sta apportando semplicemente degli aggiornamenti tecnici, ma si sta pian piano adattando ad un sistema che permetterà di fare business su di essa.

Non solo pubblicità, e fortemente targettizzata, ma anche fornitura di contenuti da provider nazionali. Non a caso oggi si parla dei canali di RAI e La7 su YouTube:

Infine questo passo permetterà a YouTube di stringere accordi con provider di contenuti di ogni nazione, fornendo un valore aggiunto all'utente. I contenuti, tuttavia, non saranno limitati alla sola nazione, ma finiranno nel calderone internazionale - via Tom's Hardware Guide.

snipshot_e41f75valieg.jpgEcco qui il canale RAI su YouTube: sulla scia di Milan Channel, primo convertitosi al videosharing, la RAI si allarga sul Web riproponendo online i propri contenuti. Se ne trovano già diversi, cliccare per credere.
Stesso discorso per La7 che brandizza il proprio spazio virtuale.

In questo modo si arriva anche a regolamentare l'upload di materiale coperto da copyright sul Web: sono le stesse televisioni a caricarlo risparmiando la fatica e l'infrazione agli utenti.

Commenti? Eccone alcuni. Vince la comodità: Una novità interessante e da testare, sicuramente comoda per noi italiani, anche se a volte penso che usare un pò di siti o software in inglese possa solo aiutarci nella conoscenza della lingua straniera, cosa che non mi sembra diffusissima nel nostro Paese (anche per colpa della scuola).

Excite.it conferma quanto aveva anticipato: sarà interessante vedere le Top10 dei video più visti in Italia. Un grande passo per YouTube che conferma così la leadership nel settore dei video online.

Tornando al video di benvenuto, che ne dite dei luoghi comuni sull'Italia nel video di Piero Tonin?

 - Ecco un interessante post di Ninja Marketing sul nuovo YouTube poliglotta

 
 
 

NON E' NECESSARIO MAE' UTILE

Post n°583 pubblicato il 03 Maggio 2008 da pianosindaci
Foto di pianosindaci

http://www.pcrevenge.org/?p=572   SEI TROPPO BELLO

 
 
 

EFFETTO ACQUA SU DI TE

Post n°582 pubblicato il 03 Maggio 2008 da pianosindaci

Su Wavemypic possiamo semplicemente creare l’effetto dell’acqua su una qualsiasi immagine senza dover ricorrere a programmi esterni, ma usando direttamente online il servizio.
Il funzionamento è molto semplice , basta uploadare l’immagine all’interno del sito ed automaticamente l’effetto verrà applicato alla foto, viene infine offerto il codice da inserire nelle vostre pagine su myspace o anche facebook e molti altri in cui poi comparirà l’immagine.

L’unica pecca è che ovviamente anche per pubblicità al fondo della foto il sito mette il proprio marker, a parte questo disguido posso dire che il servizio è semplice e veloce e sopratutto gratis.

 
 
 

PER CANCELLARE FILES O CARTELLE

Post n°581 pubblicato il 03 Maggio 2008 da pianosindaci

2007-09-28_192727.gif

Quante volte vi sarà capitato di non riuscire a cancellare determinati files e cartelle perchè visti dal vostro Windows come già in utilizzo? Ecco come potete risolvere questo problema.
Avviate il task manager con ALT + CTRL + CANC;Andate alla scheda Processi;Terminate il processo explorer.exe;

Clickate sulla scheda Applicazioni;

Clickate su Nuova Operazione in basso a destra;

Scrivete explorer.exe ;

Cancellate files e cartelle “incancellabili”.

Se non riuscite con questo primo metodo potete utilizzare questo comodo programma molto semplice da usare:

Download - Killit File Deleter

Semplice,no?

 
 
 

CHE C'E VO'

Post n°580 pubblicato il 03 Maggio 2008 da pianosindaci

credit-cards.jpg

Fino a poco tempo fa si trattava di un “privilegio” di pochi individui con particolari competenze tecnico-informatiche, oggi è alla portata di tutti.
A mio parere uno dei motivi principali è senza dubbio la globalizzazione e commercializzazione degli skimmers, i noti dispositivi elettronici che tramite ’strisciata’ leggono o scrivono sulle carte di credito.
La cosa piu’ impressionante è che sebbene la vendita non ne sia vietata (skimmer d’altronde è una degenerazione della loro denominazione e funzione originaria di lettore di banda magnetica), molte aziende costruttrici -principalmente cinesi o taiwanesi - sembrano adeguare “tacitamente” i loro standard piu’ agli utilizzatori fraudolenti che non a quelli reali quali ditte, aziende od enti!

E il sospetto viene da modelli sempre piu’ ridotti,leggeri e portatili, esigenza francamente che non sembra incontrarsi con quella del target predefinito.

Consideriamo ad esempio le aziende o gli enti: in questo caso l’uso del lettore (quasi sempre a parete) è finalizzato a registrare l’entrata/uscita dei propri dipendenti.. quanto puo’ essere utile un micro lettore?

E gli esercizi commerciali? Li’ il lettore deve restare collegato alla linea telefonica o in alcuni casi alla cassa, altrimenti come addebitare sulla carta dell’acquirente??

Alcuni lettori poi hanno la parete laterale adesiva..
Ora, escludendone un uso lecito o domestico, immaginate cosa è possibile fare allineandolo ad un POS (per chi non lo sapesse i POS sono i lettori magnetici usati nei negozi per addebitarvi gli acquisti via bancomat o carta).
Praticamente con una sola “strisciata” si effettuano due operazione (addebito + registrazione dati della carta su skimmer) senza destare alcun sospetto nel cliente…

Per rendere un’idea del livello di miniaturizzazione di alcuni skimmers, tra l’altro in vendita anche in Italia, esemplare è questo modello di soli 33mm di lunghezza:

csig019cr.jpg

ma c’e’ qualcosa di simile comprensivo di schermo LCD per visualizzare in tempo reali i dati della carta:

csig02b0pq.jpg

non manca qualcosa di piu’ “trendy” da portare al collo come un telefonino, e in questo caso il raffronto con un accendino rende l’idea delle dimensioni contenute:

csig026sp.jpg

alcuni negozi poi vendono spudoratamente card-traps come questa:

csig035rk.jpg

ad un prezzo davvero contenuto -una decina di dollari- e descrivendoli come utili card pockets da cassa…

Ma non occorre girare molto per trovare negozi che vendono tutto l’occorrente per creare e forgiare carte clonate comodamente da casa. Basta andare su ebay e trovare tutto l’occorrente:

http://search.ebay.com/_W0QQsassZincodecorp

Non c’e’ da stupirsi quindi se meno di 2 settimane fa la polizia indiana ha arrestato due malesiani ormai esperti clonatori, trovando nella loro auto praticamente un laboratorio ‘last minute’, con pezzi acquistati via Internet e di manifattura cinese.

Ma forse quello che pochi ancora conoscono è l’ultima frontiera della clonazione, ovvero la clonazione via cellulare.

Al riguardo cercherò di evitare tecnicisimi e di essere sintetico per rendere comprensibile ai piu’ il funzionamento di questa interessante new entry.

Come molti sanno diversi modelli di cellulare sono in grado di registrare voce o suoni (avendo un chip interno che converte da analogico a digitale) e relativo microfono visibile dall’esterno.

Basta procurarsi una testina magnetica (sfusa e non l’intero skimmer) come questa:

csig042mm.jpg

collegare i singoli fili all’ingresso del cellulare (lo schema da seguire varia ovviamente in base a modello e marca) e iniziare a catturare dati selezionando la funzione ‘registra’ dal menu del cellulare.

I dati vengono acquisiti in apparenza come un file audio, successivamente si collega il cell al pc e con un apposito software di decodificazione (gratuito e facilmente reperibile in rete) si ottengono i dati contenuti nella carta.

Certo è un sistema ingegnoso, ma magari i più pigri o meno esperti preferiscono altre soluzioni.

Ed ecco allora ordinabili anche i kit “all inclusive”: pacchetti che con meno di 40 dollari e con le istruzioni minime necessarie permettono di realizzare uno skimmer spartano ma funzionale per le proprie esigenze.

Fonte: Anti Phishing 
post<li>

 
 
 

ORA LO SAPETE! DIFFONDERE

Post n°579 pubblicato il 03 Maggio 2008 da pianosindaci

sender-sms.jpg

ROMA
Cinquanta SMS gratuiti al giorno per gli utenti sordi e novanta ore mensili di navigazione internet gratuita per gli utenti ciechi.


Sono due delle misure a tutela degli utenti disabili adottate dal Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, su proposta dei commissari relatori, Roberto Napoli e Gianluigi Magri.

Con il provvedimento dell’Agcom, entro fine anno, tutti gli operatori mobili dovranno consentire un’offerta specificamente dedicata agli utenti sordi che, oltre a permettere l’invio di almeno 50 SMS gratuiti al giorno, preveda i prezzi più bassi del mercato anche per gli altri servizi di trasmissione dati, come MMS, Video chiamate e connessione ad internet.

Gli utenti sordi - spiega una nota dell’Autorità - potranno quindi accedere, direttamente o tramite il sito internet dell’Autorità, alle informazioni tariffarie e confrontare le offerte di ogni operatore mobile, inclusi gli operatori mobili virtuali, per scegliere quella più adatta alle proprie esigenze.

Per gli utenti ciechi, invece, le nuove regole stabiliscono che potranno usufruire di almeno 90 ore mensili di navigazione gratuita da rete fissa, a prescindere dal tipo di contratto e dall’operatore di accesso ad internet prescelto, facendone richiesta al momento della firma del contratto o in qualsiasi momento successivo.

Sono state poi confermate le norme che già prevedevano l’esenzione dal canone di abbonamento della linea telefonica fissa per tutte le famiglie in cui vi sia un soggetto sordo.

Vengono infine semplificate le modalità di presentazione delle richieste agli operatori e previste varie forme di pubblicità delle misure adottate dall’Autorità, realizzate anche in collaborazione con le associazioni di categoria disabili.

Fonte: http://www.stampa.ithttp://images.google.it/imgres?imgurl=http://www.pcrevenge.org/wp-content/uploads/2007/10/sender-sms.jpg&imgrefurl=http://www.pcrevenge.org/%3Fp%3D572&h=321&w=421&sz=24&hl=it&start=76&tbnid=jef2d0gU9ADGhM:&tbnh=95&tbnw=125&prev=/images%3Fq%3DNAPOLI%2BROBERTO%26start%3D60%26gbv%3D2%26ndsp%3D20%26hl%3Dit%26sa%3DN

 
 
 

LEGGI! E IMPARA

Post n°578 pubblicato il 03 Maggio 2008 da pianosindaci

Cos'è la riserva frazionaria?

Cos'è la riserva frazionaria
(di Sandro Pascucci - www.signoraggio.com)
La riserva frazionaria è legale, come era legale possedere schiavi alcuni anni or sono. La riserva frazionaria permette di prestare 5.000 quando hai solo 100 e di quei 100, nessuno è tuo. Un po’ come Gesù Cristo che da 5 pani e 2 pesci ha sfamato una moltitudine..

Il sistema della “riserva frazionaria” è una truffa. Certo si tratta di una truffa legale, come quasi tutte le truffe economiche e monetarie. Vediamo come funziona concretamente: quando depositiamo €100 in una banca commerciale, questa apre un conto corrente (c/c) a nostro nome e si impegna a custodire la nostra banconota (vedi “signoraggio”) nel suo caveau, al sicuro dai ladri¹.

Il banchiere a questo punto usa una statistica ormai centenaria che gli dice una cosa molto semplice: solo una parte del deposito appena creato verrà usata (“movimentata”) dal cliente. Quindi il banchiere sa che “quasi sicuramente” la maggior parte dei nostri soldi, dati in sua custodia, saranno immobili nel conto (nella cassaforte) per mesi, per anni. Ricordiamo che il banchiere non è proprietario della nostra moneta, dei nostri soldi, ma ne è solo custode. Ciò nonostante il banchiere considera uno spreco questa immobilità e decide di prestare quanto c’è sul nostro c/c. Oltre alla nostra “comoda disattenzione”² il banchiere ha bisogno del politico corrotto che legalizzi questa truffa con una legge creata appositamente.

Si chiama “Misure dell'accantonamento alla riserva obbligatoria” o più semplicemente “riserva frazionaria” ed è smerciata alla pubblica opinione in modo tale che appaia come una forma di tutela per il correntista.

Ormai l’arroganza del binomio banchiere-politico è tale che oltre al danno si aggiunge la beffa: palesando questa legge come un limite al potere del banchiere di creare denaro da prestare, il politico si presenta come tutore dei nostri interessi ma, per fare un esempio, è come se lo stesso politico decretasse “il numero massimo di frustate da somministrare ad uno schiavo” e nel far questo volesse il plauso pubblico per essere stato un paladino dei diritti dell’uomo.

Ma espressamente, cosa dice questa legge? Semplicemente mette un limite alla quantità minima di denaro che i banchieri devono tenere in cassa.

Questo cosa comporta per noi?

Per noi cambia poco, anzi nulla. Se 100 persone versano €100 sarebbe legittimo aspettarsi che in qualsiasi momento TUTTI i 100 neocorrentisti possano ritirare i propri €100, no? Nella realtà, il banchiere, come detto all’inizio, considera uno spreco tutto quel denaro fermo nei suoi caveaux, e dal momento che conosce (statisticamente) quando denaro viene ritirato in media dai correntisti, presta il resto, come fosse denaro suo. Se statisticamente solo il 10% viene “movimentato” (ritirato, speso, versato, spostato, ecc..) vuol dire che la banca ha 100 c/c con €100 ognuno, quindi €10.000 e di questi €10.000 solo €1.000 servono in contanti (in cassa) per le operazioni quotidiane (il 10% che dice la famosa statistica, ricordate?).

Quindi €9.000 si possono prendere e usare (prestare) anche se non sono di proprietà della banca! Non dimenticate mai questo concetto. Ve lo immaginate il custode del parcheggio dove lasciate l’automobile mentre siete al lavoro che prende la vostra auto va in giro a caricarci della merce (anche illecita) senza dirvi nulla e senza corrispondervi nulla? Sì, è vero, la banca da un “interesse”, se “interesse” si può chiamare lo 0,0005% che danno oggi!

Cosa cambia per il banchiere?

Per il banchiere cambia molto perché più è bassa la percentuale da tenere in contanti più egli può prestare. Nel 1957 le banche erano tenute a tenere in riserva il 25% del deposito, nel 1970 erano scese al (circa) 15% e oggi solo il 2% (in alcuni casi lo 0%). Quindi oggi la banca può ricevere €10.000 e prestarne €9.800 (non suoi!) e questo grazie alla legge sulla “riserva obbligatoria o frazionaria”. Ma la truffa non finisce qui. Quei €9.800 prestati andranno prima o poi versati in un altro conto (magari della stessa banca o di altre banche ma poco cambia dato che il sistema bancario è un ”cartello”, come quello della droga). Nel nuovo c/c basterà tenere contanti per €196 (9.800x2%) e si potranno prestare i restanti €9.604 (9.800–196) e il ciclo continuerà sul nuovo conto corrente. Alla fine della fiera, partendo da €10.000, la banca potrà creare e prestare €500.000, ossia 50 volte di più e incamerare i relativi interessi. Tutto senza avere altro che i €10.000 reali iniziali (e che andavano solo custoditi!).

Ora si capisce la potenza delle banche commerciali che possono creare denaro dal nulla (o meglio: moltiplicare quello dei correntisti) con la complicità dei politici corrotti, che danno legalità alla truffa. Voi pensate che per scoprire il trucco basterà andare in 100 allo sportello per riprendersi i €100, giusto? Sbagliato. Matematicamente basterebbe che i primi 3 clienti pretendessero indietro i propri soldi per far cadere il sistema, poiché con la riserva al 2% solo i primi due [del gruppo dei cento iniziali] troverebbero ancora qualcosina.. il terzo rimarrebbe con un pugno di mosche. E così il quarto e tutti gli altri.. purtroppo il sistema accorrerebbe in soccorso della banca in difficoltà e scenderebbe in campo la Banca Centrale in persona a stampare ciò che non è mai esistito (come accade in questi giorni alla Northern Rock Bank).

Un giorno un tale sfamò un mucchio di persone con 5 pani e 2 pesci e in occasione di un pranzo di nozze dissetò tutti gli invitati mesciando vino da un otre semivuoto, ma questa è la vecchia religione.

La nuova religione del Dio Denaro prevede una nuova figura: il banchiere di Caanan, che crea e moltiplica all’infinito denaro. E debito per noi popolino.

 
 
 

DI PAURA SI MUORE NEH!

Post n°577 pubblicato il 03 Maggio 2008 da pianosindaci

 
   NON CI SONO PAROLE!

 
 
 

CUORE DI BANCA

Post n°575 pubblicato il 03 Maggio 2008 da pianosindaci
Foto di pianosindaci




Lei era una top-model
lui un marketing-manager
lei si era fatto il lifting
lui praticava il jogging
lei si iscrisse a aerobica
e lui a body-building
lei era a dieta watchers
lui divorava propoli
lei si rifece il naso
lui cambiò il sangue in Svizzera
lei le tinture d'anice
lui le saune all'aconito
lei i bagni nello yogurt
lui le docce all'ossigeno
ma dopo un doppio a tennis
bevvero troppo enervit
e presero una colica
urgente fu il ricovero
ma con sè non avevano
ne i danee e ne gli scec  per il ticket
e li trovaron morti
ai piedi di quel bancomat

 
 
 

DEDICATA AD ALOISUS

Post n°574 pubblicato il 03 Maggio 2008 da pianosindaci
Foto di pianosindaci

 3 MAGGIO 2008

L’eccentrico ornitorinco


L’ornitorinco è quell’animale

che ha il becco e anche la pelliccia,

deposita le uova ma poi allatta

pretende d’essere un originale

in ogni cosa, gli si legge in faccia

la cieca bramosia, la voglia matta

di trovarsi al centro dell’attenzione;

potendo, userebbe branchie e ali,

e sei zampe mancine tutte uguali

e imiterebbe il verso dei maiali.


Un briciolo di considerazione

sarebbe diritto d’ogni creatura,

l’ornitorinco poi non chiede amore,

gli basta uno straccio d’ammiratore…


Ma più lui cerca di farsi notare

più passa inosservato e ci sta male.


Non ci siamo inventati nulla sull'ornitorinco... è tutto vero! Clicca qui se vuoi altre informazioni ornitorinchiche.

 
 
 

L'ITALIANA IN ALGERI

Post n°573 pubblicato il 03 Maggio 2008 da pianosindaci
Foto di pianosindaci

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IL CANTO DEI GATTI

Post n°572 pubblicato il 03 Maggio 2008 da pianosindaci
Foto di pianosindaci

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OMAGGIO A NAPOLI

Post n°571 pubblicato il 03 Maggio 2008 da pianosindaci

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I MINIASSEGNI E LO SCEC

Post n°570 pubblicato il 03 Maggio 2008 da pianosindaci
Foto di pianosindaci

DAI MINIASSEGNI ALLO SCEC...


Vi ricordate alla fine degli anni 70 i miniassegni? Eravano in un momento di depressione, cercavamo di uscire dalla austerity e il fenomeno fu subito un successo.
Ma cerchiamo di ricordare...
Leggiamo innanzitutto la definizione che da Wikipedia alla voce MINIASSEGNI:
I miniassegni furono un particolare tipo di denaro che circolò in Italia alla fine degli anni 70 in sostituzione degli spiccioli che in quel periodo scarseggiavano e che fino ad allora erano stati sostituiti da caramelle, francobolli e gettoni telefonici. I primi miniassegni fecero la loro comparsa nel dicembre del 1975 e vennero emessi da molte banche ed enti commerciali e avevano il valore nominale di 50, 100, 150, 200, 250, 300 e 350 lire. Furono chiamati così perché erano più piccoli di quelli normali. Fu una vera e propria invasione. Ne circolarono oltre 800 tipi diversi per un ammontare stimato in oltre 200 miliardi di lire, e probabilmente fu un affare colossale per le banche.
Sui motivi della carenza di spiccioli ci furono diverse e fantasiose ipotesi. Ci fu chi parlò di una colossale manovra speculativa e chi di inefficienza da parte della Zecca. L'ipotesi più originale e popolare fu quella secondo la quale gli spiccioli venivano venduti in Giappone dove il metallo veniva usato per fare le casse degli orologi digitali che in quel periodo stavano invadendo il mercato.
I miniassegni sparirono sul finire del 1978 quando il Poligrafico dello Stato fu finalmente in grado di sopperire alla mancanza di spiccioli aiutato dall'inflazione che in quel periodo era elevatissima.
Curiosità Anche alcuni grandi magazzini emisero dei miniassegni sottoforma di "Buono Merce" e circolarono persino dei miniassegni falsi.


A distanza di circa 30 anni ecco che sul mercato si riaffaccia qualcosa di simile: lo SCEC.Qualcuno lo definisce moneta locale, e gli ideatori del progetto devono stare molto attenti. Se lo SCEC si trasformasse in moneta locale diverrebbe fuorilegge immediatamente. Ecco che allora nasce come buono sconto.
Facciamo un esempio semplice per capire come il fenomeno sia da prendere in considerazione sia da noi cittadini che dai politici e dallo Stato.
Supponiamo che in una città esistono solo due negozi. Per semplicità assumiamo che ciascun proprietario sia anche l'unico acquirente dell'altro negozio.
Ogni giorno il proprietario del primo negozio (che chiameremo A) va a fare la spesa dal negozio B e spende 100 euro. Dopo 10 minuti il proprietario del negozio B va dal negozio A e spende 100 euro. Entrambi devono applicare l'IVA sul venduto (emettendo regolare scontrino fiscale) e quindi pagano entrambi 20 allo stato (quindi il totale è 40 euro). Ma oltre a ciò i due negozianti hanno un guadagno sul venduto, supponiamo che guadagnano 25 entrambi. Ma sul 25 devono pagare le tasse. Sempre per semplificare supponiamo che l'aliquota sia per entrambi il 30%. Quindi l'erario incasserebbe 7,5 euro da entrambi (ovvero 15 euro, che sommati ai precedenti 40 portano a un totale di 55 euro che lo stato incassa a fronte del lavoro dei due soggetti).
Ora introduciamo lo SCEC, nella concezione di Buono Sconto. E supponiamo che con lo SCEC lo sconto risulti del 20%. A questo punto i due negozianti non incasseranno più 100 euro ma 80, e l'IVA pagata sarà solo di 16 euro (20% di 80), per un totale di 32 euro. Ma se i negozianti fanno uno sconto, molto probabilmente abbatteranno i loro ricavi in misura uguale dello sconto. Quindi, se i profitti erano pari a 25 euro nel primo caso, ora sono solo pari a 5 euro. Anche l'aliquota a cui vengono tassati scende al 20%. Quindi il fisco incassa il 30% di 5, ovvero 1,5 euro, per un totale di 3 euro.
Riassumendo, i due negozianti, nel primo caso, portavano nelle casse dell'erario 55 euro, con l'introduzione dello SCEC lo stato incassa solo 35 euro.
Le entrate statali crollerebbero di quasi il 40%. I due negozianti avrebbero un grande beneficio evitando di pagare 20 euro di tasse. Forse per il negoziante l'Iva potrebbe essere considerata una partita di giro, ma non lo è per il consumatore, che in questo caso ne beneficerebbe in pieno.
Ma vorrei andare oltre...è ovvio che i due negozianti saranno incentivati ad aumentare gli sconti e, se lo stato glielo permettesse, di sostituiore lo SCEC all'EURO in toto.
Ora, il nostro esempio è stato molto semplificato, in realtà a Napoli lo SCEC è accettato non da due negozi ma da ben 738. Più negozianti lo accettano, più bisognerà stamparne. Se lo SCEC si diffondesse rapidamente, molti cittadini cercheranno di pagare tutto l'importo in SCEC e solo i negozianti che accetteranno tale pagamento avranno un aumento dei clienti.
Poi però dovranno "riciclare" lo SCEC, ecco che allora dovranno convincere nuovi soggetti ad accettare tale sistema di pagamento. E via all'infinito.
Fino al punto in cui lo Stato vedrà crollare le imposte e la nuova valuta getterebbe le basi per una vera e propria rivoluzione sociale.
Crediamo che lo SCEC sia il triste specchio dei nostri tempi. Un'Italia massacrata dal debito pubblico (statale e regionale) che per non sprofondare davanti a tassi di interesse e inflazione in aumento deve mantenere alta la pressione fiscale, emettere continui prestiti accettando anche di acquistare dei derivati (con ricatti delle banche verso gli imprenditori o delle case d'affari nei confronti delle regioni).
Il singolo cittadino, per difendersi deve attaccare con la creazione dello SCEC, o legarsi a gruppi di acquisto che possono imporre condizioni favorevoli alle aziende venditrici di prodotti.
Personaggi come Beppe Grillo, che nel passato si erano schierati contro il di signoraggio della moneta, si sono già dimostrati benevoli verso lo SCEC, molte persone stanno studiando simili strutture in altre regioni d'Italia. Alcuni partiti politici, in primis la Lega, che oggi spingono alla rivolta fiscale, potrebbero decidere di appoggiare lo SCEC o strutture simili per raccogliere i voti di una parte di elettorato insoddisfatta.
Anche noi ci stiamo attrezzando con la creazione di un gruppo di acquisto indirizzato a ottenere condizioni di favore dalla banca, inizialmente per il conto corrente ma in un secondo tempo per investimenti e finanziamenti, cercando di disintermediare la filiale e il sistema di gabelle delle banche. (ci siamo scandalizzati di Fiorani che prelevava dai conti 20 o 30 euro per le sue scalate ma non abbiamo mai letto con attenzione gli estratti conto di carte di credito, conti correnti o prodotti assicurativi, o non ci preoccupiamo di vedere cosa si costa l'acquisto di un fondo comune o i costi collaterali di un mutuo....forse Fiorani non era poi peggiore di tanti altri!). Se siete interessati visitate il sito
http://www.1000percambiare.blogspot.com/

 
 
 

TROTTERELLANDO DI BLOG IN BLOG

Post n°569 pubblicato il 03 Maggio 2008 da pianosindaci
Foto di pianosindaci

ANCORA SULLO SCEC: LA STORIA DELLA COOPERATIVA DEI BABY SITTER



Riporto qui di seguito questa parabola proposta dall'amico blog

http://justtradeit.investireoggi.it/

Va molto bene ai giorni nostri sia per capire la teoria del signoraggio, della forza delle materie prime e della svalutazione delle monete, ma soprattutto potrebbe essere adattata allo sviluppo delle monete locali, e in particolare dello scec.


Riporto una “parabola” intrigante letta in un testo di Krugman, professore al MIT. In buona sostanza parla del ruolo dell’offerta monetaria.
Durante gli anni 70 una giovane coppia, gli Sweeney, erano membri di una cooperativa di baby-sitters: tante giovani coppie, la maggior parte delle quali viveva a Capitol Hills, si erano accordate per svolgere a vicenda ed in maniera rotazionale il ruolo di baby sitters. Vi era un primitivo sistema di pagamento basato su cedole: ad ogni membro venivano forniti dei coupon del valore di un’ora di baby-sitteraggio. Quando una coppia voleva uscire la sera ne avrebbe pagata un’altra che a sua volta avrebbe speso in maniera simile i propri “guadagni”. Si tratta evidentemente di un sistema chiuso ed autocontrollato: con il tempo ciascuna coppia avrebbe fornito tante ore di baby sitteraggio quante ne avesse ricevute.

Un sistema simile necessita di una certa quantità di cedole in circolazione: una coppia può volere o avere bisogno di uscire più volte consecutivamente senza trovare maggior tempo per svolgere compiti di babysitteraggio; inoltre, proprio per la difficoltà di prevedere le future esigenze e di programmare correttamente il tempo libero potrebbe decidere di voler tenere a disposizione una riserva di coupon per affrontare ogni evenienza.

Sia come sia, questo sistema chiuso dopo poco tempo entrò in stallo: non c’erano abbastanza cedole in circolazione. Le coppie divennero riluttanti ad uscire la sera non disponendo di una riserva considerata sufficiente e cercavano occasioni per guadagnare più cedole. Ma solo la decisione di un’altra coppia di uscire poteva creare un’opportunità di prestare servizio: così le occasioni di guadagno divennero sempre più rare e le coppie divennero sempre più riluttanti a spendere la propria riserva per uscire. Alla fine ci si trovò in una situazione di coppie “abbruttite” che rimanevano in casa, poco propense ad uscire fino a quando non avessero un quantitativo maggiore di coupon da spendere ma impossibilitate a guadagnare di più in quanto nessun altro usciva. Si stava entrando in recessione.

Vi indicherò direttamente quale fu la soluzione del problema: emettere più coupon. Il risultato fu sorprendente e il numero di bambini accuditi aumentò drasticamente. Si esagerò e si emisero troppi coupon. Quali furono i risultati di questa esagerazione mi piacerebbe provare a discuterlo in eventuali commenti. Saluti.



Ecco la risposta che ho dato al nostro amico (e che lui ha approvato pienamente)
la tua parabola è bellissima.
una possibile fine? tutti volevano uscire di casa alla sera. Quindi chi stava a casa non si accontentava piu’ di un coupon ma voleva riceverne due.
E allora…allora due erano cari e si ritornava in recessione…e via di seguito. Il sistema se dosato da un’autorità di controllo funziona.
Naturalmente che godeva dei maggiori benefici era colui che sapeva in anticipo che si sarebbero stampati piu’ coupons e quindi poteva divertirsi molto di più di coloro che non lo sapevano e continuavano a stare in casa accontentandosi di un coupon solo senza sapere che ne stampavano sempre più.
La morale: il denaro va usato per creare ricchezza ai danni di coloro che lo tengono sotto il cuscino o meglio nei bot. Ma occhio ai rari momenti di recessione.

 
 
 

EVVIVA! CI SIAMO ARRIVATI!

Post n°568 pubblicato il 01 Maggio 2008 da pianosindaci
 
 
 

INVITO FORMALE SCEC

Post n°567 pubblicato il 01 Maggio 2008 da pianosindaci
 
 
 

SINTESI DI UNA TRAGEDIA

Post n°566 pubblicato il 29 Aprile 2008 da pianosindaci
Foto di pianosindaci

FERMIAMO LO STRAPOTERE DELLE BANCHE

 

Sistema Finanziario e Potere delle Banche

 

Molte persone credono che le banche siano istituzioni che investono i risparmi dei clienti per produrre profitti. Non immaginano neppure lontanamente la vera natura dell'istituzione bancaria. Non associano affatto le crisi economiche, la disoccupazione o le guerre, al sistema finanziario, e quindi non comprendono la vera natura del potere che oggi vessa il mondo intero.

Per giungere alla verità basterebbe sapere che il denaro prestato dalle banche non esiste, è "moneta virtuale", che pur non esistendo viene caricata di interessi. La banca crea denaro semplicemente scrivendo la cifra sullo schermo del computer, ma i pagamenti del debito devono essere puntuali, altrimenti si impadronisce dell'automobile o della casa, che sono beni reali.

Le banche hanno il potere di stampare denaro. Tale potere viene esercitato in segretezza. I mass media utilizzano parole e concetti per nascondere tale realtà. Ad esempio, parlano della Banca Europea come fosse legata all'Europa, e non dicono che essa è un'istituzione controllata da pochi privati. Lo stesso avviene per la Federal Reserve , il cui presidente viene nominato dal presidente americano, per dare ad intendere che si tratta di un'istituzione governativa. E invece essa è nelle mani di un gruppo di banchieri privati.

Oggi le banche hanno lo scopo principale di saccheggiare i paesi, fornendo banconote con su scritto "Pagabile a vista al portatore", che in realtà non hanno alcun valore, ma producono debito.

Le banche indebitano gli Stati senza dare nulla se non pezzi di carta stampati. E i popoli si impoveriscono per pagare il debito pubblico che in realtà è una truffa. Ciò significa che noi paghiamo oltre l'1% del nostro Pil annuo ad un gruppo di persone che agiscono e dominano con metodi mafiosi.

Le leggi che regolano il sistema bancario occidentale sono irrazionali e disumane. Si persegue un profitto illimitato, a danno degli esseri umani.

L'élite finanziaria ha acquisito questo enorme potere attraverso i secoli, utilizzando tutti i mezzi possibili, compresi la guerra, lo sterminio e la criminalità. Con le guerre, le banche acquisiscono ulteriore potere, perché possono concedere prestiti ai paesi in guerra, e dopo la guerra finanzieranno la ricostruzione, ricavando altri profitti.

Il potere finanziario è stato sempre un potere imperiale, che mira ad assoggettare i popoli e ad accrescere il proprio dominio nel mondo.

Nel Settecento il potere finanziario era nelle mani dell'Olanda, che lo rafforzava con metodi violenti e predatori: commerciava schiavi e attuava altri commerci (zucchero, spezie ecc.) che fiorivano grazie alla manodopera schiavile. In seguito alle guerre napoleoniche, l'Inghilterra iniziò a rafforzarsi e a sottrarre all'Olanda il monopolio del commercio degli schiavi. I banchieri inglesi puntarono alla rivoluzione industriale. L'industria avrebbe accresciuto notevolmente i loro profitti, e li avrebbe trasformati in creditori, persino verso gli Stati Uniti. Questi ultimi utilizzeranno le due guerre mondiali per indebolire l'Europa e piegarla alle loro regole finanziarie. Lo sfruttamento dell'Africa, dell'Asia e del Sud America aveva permesso ai paesi europei e agli Stati Uniti di sviluppare la propria economia. Come spiega Maurizio Zenezini:

E' sostanzialmente durante il secolo inglese che nasce il "terzo mondo". Sono soprattutto i paesi asiatici e africani che perdono terreno rispetto all'Europa. E' difficile negare che la crescita economica dei paesi occidentali a partire dal secolo diciannovesimo abbia contribuito in maniera netta a rallentare la crescita industriale dei paesi del Terzo Mondo.... L'esperienza coloniale ha effettivamente rappresentato un potente fattore di blocco dello sviluppo dei paesi in ritardo economico... un paese industriale come l'India fu trasformato nel XIX secolo nella "fattoria della Gran Bretagna". I paesi europei e gli Stati Uniti, pur aprendosi ai commerci internazionali nel corso del XIX secolo, poterono evitare il declino economico anche grazie a politiche protezionistiche e di difesa delle industrie nazionali... Stati Uniti, Regno Unito e Germania sono i protagonisti della storia economica del periodo che va dal 1870 alla prima guerra mondiale.... La Gran Bretagna , com'è noto, manteneva persistenti avanzi commerciali verso l'India, che dopo il 1870 divenne il primo mercato per le esportazioni industriali inglesi - le quali non trovavano sbocchi nei paesi europei e negli Stati Uniti, che adottarono politiche protezionistiche fino ai primi anni del XX secolo. Agli avanzi commerciali inglesi corrispondevano afflussi di capitali che la Gran Bretagna investiva con elevati rendimenti soprattutto negli Stati Uniti e impiegava per finanziare le importazioni dagli Stati Uniti e dalla Germania che stavano sviluppando industrie competitive al riparo delle tariffe protezionistiche in settori importanti come la chimica, la siderurgia e la meccanica... l'India poté diventare esportatrice di oppio verso la Cina e di materie prime verso la Gran Bretagna smantellando l'industria artigianale locale. Nello stesso momento in cui queste triangolazioni commerciali e finanziarie distruggevano le basi industriali dei paesi asiatici l'incorporamento dei piccoli contadini nei circuiti internazionali finanziari e delle materie prime e l'estensione della superficie destinata a produrre merci cash crops per l'esportazione a spese dell'agricoltura di sussistenza avviarono cicli di carestie e generarono situazioni di indigenza endemica.[1][1]

L'economia reale si basa sulla quantità di denaro in circolazione. Se c'è poco denaro la gente deve ridurre la spesa, le industrie riducono la produzione e licenziano, e questo riduce ancora di più il denaro da spendere. In questo modo si apre una crisi.
I grandi banchieri decidono se creare una crisi oppure no. Nel 1929, fecero aumentare i prezzi delle azioni, fino a quando raggiunsero livelli molto elevati. L'aumento vertiginoso doveva servire ad attrarre molte persone. A metà del 1929, ben nove milioni di americani avevano investito in borsa. A questo punto, i banchieri avevano tutto l'interesse a provocare la crisi. Il crollo sarebbe servito ad impossessarsi di una quantità enorme di beni (negozi, industrie, piccole banche, case, automobili ecc.) di coloro che non avrebbero più potuto pagare i debiti.

L'aumento o il ribasso azionario sono dovuti ad elementi di natura informativa o psicologica, e i banchieri possono controllare e condizionare le notizie che riguardano la Borsa.

Nell'ottobre del 1929, la caduta del valore delle azioni, provocata dai banchieri di Wall Street, produsse effetti devastanti. Le banche esigevano i pagamenti e i clienti non potevano pagare. Le industrie cessarono la produzione, e molte persone rimasero disoccupate. Piccole banche e industrie diventarono proprietà dei grandi banchieri che avevano innescato la crisi. Milioni di persone rimasero disoccupate o andarono in bancarotta, e alcune di esse si suicidarono.

La truffa del crollo del 1929 era stata compresa da Emile Moreau, governatore della banca di Francia, che l'8 febbraio del 1928 aveva scritto nel suo diario: "Le banche avevano ritirato improvvisamente dal mercato diciottomila milioni di dollari, cancellando le aperture di credito e chiedendone la restituzione".[2][2] I banchieri avevano agito in modo da bloccare l'economia, e questo si sarebbe riversato anche sul mercato borsistico. Sarebbe inevitabilmente scoppiata una grave crisi, che si ebbe il 29 ottobre del 1929.

La quantità di denaro da mettere in circolazione viene decisa dalle banche. Le banche possono alzare o abbassare il tasso di sconto, e così favorire o impedire i prestiti. I banchieri sono guidati da logiche di potere e di profitto. Il crollo di Wall Street doveva servire anche a mettere in crisi alcuni paesi europei, come la Germania , in modo tale da portare la popolazione alla disperazione, e aumentare le probabilità di un governo dittatoriale.[3][3]

Lo scorso 27 febbraio, il crollo della borsa di Shanghai, che ha fatto perdere al mercato cinese 107 miliardi di dollari, e ha causato in Europa la perdita di 270 miliardi e di 210 miliardi alla Borsa statunitense, è stato prodotto da informazioni e da speculazioni. Alan Greespan aveva parlato di una grave e imminente recessione negli Usa, e questo non poteva non produrre reazioni. I grandi banchieri manovrano le informazioni finanziarie e possono orientarle come vogliono, favorendo alcuni mercati e distruggendone altri.

L'élite finanziaria statunitense si è imposta attraverso le due guerre mondiali. Nel 1944, le autorità statunitensi organizzarono la conferenza finanziaria internazionale di Bretton Woods (New Hampshire, Usa), per imporre al mondo il sistema valutario a loro favorevole. Il dollaro venne posto al centro del sistema finanziario, e poteva essere convertito in oro. Il prezzo del dollaro, fissato nel 1934, era di 35 dollari l'oncia (circa 1,1 $ al grammo), e rimase invariato fino al 1971.

Porre il dollaro al centro del sistema finanziario voleva dire poter condizionare e controllare l'economia di tutti i paesi del mondo. Molti di essi, alla fine della guerra, non avevano dollari nelle casse, e dovettero vendere parte del proprio oro al Tesoro americano, per avere i dollari per comprare generi alimentari, materie prime o macchine industriali. Nel 1948, la Francia negoziò la convertibilità della propria valuta in oro, e nel giro di alcuni anni anche gli altri paesi europei e il Giappone fecero altrettanto. Tutti i paesi furono costretti a versare al Fmi 1/4 della quota di partecipazione in oro, o il 10% delle proprie riserve d'oro in dollari. Il Fmi si appropriò in breve tempo di una quantità enorme di oro. Le autorità americane riuscirono ad impadronirsi del 70% di tutte le riserve mondiali di oro. Ma con lo sviluppo economico del Giappone e dell'Europa, le riserve diminuirono. Nel 1960 erano scese al 44% e nel 1971 si erano ridotte al 21%. Per questo motivo, le banche americane decisero di sganciare il dollaro dall'oro. Nell'agosto del 1971, l 'amministrazione Nixon, unilateralmente, decise di abolire la convertibilità del dollaro in oro. Il prezzo del petrolio salì. Ciò provocò una crisi del sistema monetario internazionale e l'inflazione colpì soprattutto i paesi più poveri.

Nel 1979, nacque il sistema monetario europeo, che imponeva ai paesi membri di versare il 20% delle riserve in oro e il 20% delle riserve in dollari in cambio di Ecu, che poi diventeranno Euro. Di tutto questo beneficiava un sistema finanziario centrale, che era gestito da privati.

Firmando il trattato di Maastricht., anche l'Italia si è sottomessa a questo sistema, che oggi costa gran parte del nostro Pil, e impedisce al nostro paese un reale progresso economico.
Nel 1992, il governo Amato, per privatizzare la Banca d'Italia si rivolse alle tre grandi banche americane: la Merril Lynch , la Goldman Sachs e la Salomon Brothers. Il nostro paese venne messo nelle mani dei centri del potere finanziario, con tutto quello che ne sarebbe derivato.

Il nuovo sistema finanziario americano rendeva difficile per i paesi il controllo dei cambi, che diventarono fluttuanti e rendevano possibili speculazioni di ogni genere.
I banchieri americani avrebbero acquisito un potere mai avuto prima, producendo a volontà banconote senza alcun valore, che nel circuito finanziario avrebbero conservato il valore avuto in precedenza. Ciò ha creato una finanza selvaggia, sganciata da qualsiasi parametro reale, all'interno della quale tutto poteva diventare possibile e lecito.

La Federal Reserve non notifica più l'ammontare delle banconote stampate e messe in circolazione. Le famiglie americane si sono indebitate sempre di più, anche a causa della diminuzione dei salari, e molte di esse rischiano di non riuscire a pagare e di perdere casa e automobile, che saranno rilevate dalle banche.

I banchieri americani sono disposti a fare nuove guerre per impedire il crollo definitivo di un'economia basata sul debito. Essi hanno trasformato l'economia in un sistema assurdo e irreale, in cui le speculazioni permettono l'accumulazione di denaro, che non corrisponde a nessuna ricchezza reale e non è stato prodotto dal lavoro.
L'élite dominante ha cancellato il valore del lavoro e ha distrutto ogni riferimento economico e finanziario reale, per poter esercitare senza limiti un potere basato sull'arbitrio e sul crimine. Il sistema finanziario oggi ha accentrato il potere come mai prima, distruggendo il potere dei governi nazionali, e acquisendo potenzialità distruttive enormi.

Le banche hanno interesse a indebitare gli Stati e i singoli cittadini, per poter incassare il guadagno sul denaro prestato, e per avere il potere di condizionare le scelte politiche ed economiche. Per realizzare questi obiettivi, l'élite finanziaria ha messo in pratica una serie di strategie per indurre a privatizzare i beni pubblici. Ad esempio, utilizza le Borse per attuare speculazioni attraverso le quali controllare le aziende pubbliche, per farle crollare e rilevarle. La logica è sempre la stessa: prima indebolisci, rendi una società assai mal ridotta, fai in modo da indebitarla, infine la rilevi, e nel giro di alcuni anni puoi trarre profitti. E se i profitti non dovessero arrivare, puoi sempre chiedere denaro pubblico.

Le grandi banche hanno nelle loro mai il potere speculativo della Borsa. Il sistema borsistico è irrazionale e senza regole certe. La prevedibilità di questo sistema è nelle mani di chi lo controlla dall'alto, cioè dei grandi istituti bancari. Il 70% del credito speculativo mondiale è nelle mani di tre grandi banche: Morgan Stanley, Goldman Sachs e Ubs. Queste banche si valgono di conoscenze di natura sociologica e psicologica per condizionare i mercati e controllare l'economia. Il loro obiettivo principale è quello di accrescere ancora di più i loro capitali, spogliando i cittadini e le istituzioni. Come osserva l'Economist, i banchieri hanno sempre più ragioni per far si che il potere "torni nell'ombra".

Le esigenze di accrescimento del capitale si accaniscono contro i salari, contro lo Stato Sociale e contro gli stessi risparmiatori.

Le guerre nel Terzo Mondo hanno avuto (e hanno) la funzione di seminare disperazione e miseria, per fare in modo che le corporation si appropriassero delle materie prime e della manodopera a basso costo. Il settore finanziario non deve essere separato da quello produttivo, perché in realtà si tratta delle stesse persone, che posseggono denaro per investire nell'industria, o produrre beni e servizi. La globalizzazione neoliberista era il progetto delle banche di accentrare nelle loro mani la ricchezza del mondo.

Negli ultimi secoli, le regole su cui l'intera economia si è basata sono state stabilite dai grandi banchieri. Ad esempio, nei primi decenni dell'Ottocento, i governi inglesi approvarono una serie di leggi che permettevano di espropriare i contadini per favorire lo sviluppo industriale, come avevano richiesto i banchieri e la Corona. Migliaia di contadini finirono in miseria o nelle galere, istituite appositamente per rinchiudere coloro che si sarebbero impoveriti e che costituivano manodopera in eccesso. Nel 1914, il ministro inglese Edward Grey disse ai Comuni: "E' nostro dovere sostenere, nella misura dei nostri mezzi, l'autentico capitale inglese, dovunque esso ricerchi concessioni e si espanda nel mondo". Già da allora c'era il progetto di espansione nel mondo intero.

La crisi economica viene creata dalle banche, che cercano di fare in modo che vi sia quanto meno possibile denaro in circolazione. Ciò serve ad accrescere il loro potere, e ad indurre le persone ad avere uno stato d'animo depresso o assorbito dai problemi economici. Una tale condizione assoggetta ancora di più gli individui al sistema.
Negli ultimi decenni, con la liberalizzazione, il settore finanziario si è rafforzato, permettendo ad alcuni alti guadagni, che in altri settori è più difficile avere. Per questo motivo, molti industriali hanno preferito abbandonare la propria attività per dedicarsi alle speculazioni finanziarie.

Le fusioni e le acquisizioni di gruppi multinazionali o banche, hanno prodotto guadagni per miliardi di dollari, e hanno concentrato la ricchezza nelle mani di poche famiglie. Oggi, l'80% delle ricchezze del mondo sono nelle mani del 2% delle famiglie.

Attraverso le guerre e le crisi finanziarie, le banche hanno ricolonizzato il Terzo Mondo, e hanno ridotto in miseria milioni di persone.
Ad esempio, lo Zambia è un paese ricco di risorse minerarie. I contadini, già nel periodo del colonialismo inglese, furono indotti ad abbandonare le terre per lavorare nelle miniere. Ma i salari erano bassi, e la povertà cresceva. Per "aiutarlo" intervennero la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale (istituti creati nel 1944 a Bretton Woods). Il debito aumentò, ma la povertà rimase, e anzi si aggravò. Il debito serviva ad assoggettare il paese, e non ad aiutare i poveri. Infatti, il denaro elargito era finito, in gran parte, nelle tasche di funzionari corrotti. Oggi lo Zambia è uno dei paesi più indebitati del mondo. Il suo debito pubblico ammonta a 6.758 milioni di dollari, dei quali il 55% deve essere restituito alle banche di paesi stranieri, e il 42% alla Bm e al Fmi (che sono istituti finanziari i cui azionisti sono per il 60% i banchieri anglo-americani). Il 70-80% degli zambiani vive sotto il limite della povertà (1 dollaro al giorno), mentre la ricchezza prodotta dal paese viene saccheggiata dalle banche. In condizioni analoghe sono stati ridotti parecchi altri paesi del Terzo Mondo, indebitati per alzare i profitti delle banche. Il potere finanziario sta distruggendo le possibilità di sviluppo economico ovunque.

Il sistema occidentale, diversamente da quello islamico, si basa sul profitto ricavato dal denaro stesso. Le guerre contro i popoli arabi devono la loro ragione d'essere, oltre che al saccheggio delle risorse energetiche, anche al timore che il sistema bancario arabo possa essere riconosciuto come migliore di quello occidentale.
La cultura islamica non accetta il sistema bancario di tipo occidentale. I musulmani accettano l'idea del profitto che proviene dal proprio lavoro, ma rifiutano l'addebito degli interessi. La Shari'ah proibisce di guadagnare denaro sul denaro.
Dato che anche i musulmani hanno bisogno dei servizi bancari (per finanziare nuove imprese commerciali, per comprare una casa, per comprare una macchina, ecc.), è stato creato il sistema bancario islamico, che oggi ha oltre 100 banche in 40 paesi. Questo sistema è in espansione in Medio oriente, in Arabia Saudita e in molti altri paesi del mondo.

La banca islamica nasce alla fine dell'Ottocento, ma inizia ad affermarsi 30 anni fa, per poter applicare la Shari'ah anche nella gestione delle finanze. Le ricchezze delle banche islamiche, in forma di deposito, nel 1985, ammontavano a circa 5 bilioni di dollari, e nel 1994 erano salite a 60 bilioni di dollari.

Le banche islamiche esigono principi di trasparenza e di rispetto dei principi etici. Ad esempio, viene proibita la speculazione con un alto margine di incertezza, per proteggere i risparmiatori più deboli. Quindi speculazioni azionarie o futures sono considerati non-islamici. Inoltre vengono banditi commerci considerati immorali, come il commercio di alcol o la costruzione di casinò. Le banche islamiche non concedono prestiti per attività considerate immorali dal Corano.

Oggi si stanno diffondendo nel mondo sportelli bancari speciali per clienti musulmani, e anche le banche italiane stanno considerando questa possibilità. Persino grandi banche come la Dresdner , la Citibank e la Abn-Amro , hanno istituito rami aziendali che rispettano i principi della Shari'ah.

Le banche islamiche non finanziano il terrorismo perché è contrario ai loro principi etici, e sono soggette ai controlli delle autorità internazionali. Non sono mai stati dimostrati collegamenti fra banche islamiche e reti terroristiche, mentre sono emersi legami fra gli istituti di beneficenza in Arabia Saudita e il finanziamento ad al Qaeda. Anche gli Stati Uniti partecipano attivamente a finanziare al Qaeda attraverso la Cia. Spesso il finanziamento è mascherato da beneficenza o filantropia. Vengono utilizzati enti di beneficenza non soggetti a controlli o a regolamentazioni finanziarie. Ad esempio, il governo saudita ha fondato " La Lega Mondiale dei Musulmani" che ufficialmente sarebbe una fondazione con fini benefici, come dare assistenza ai musulmani. Ma in realtà si tratta di organizzazioni nate per sostenere finanziariamente e dal punto di vista organizzativo le reti terroristiche. La famiglia reale saudita e gli uomini più ricchi del paese versano somme notevoli per il terrorismo. Le autorità americane aggiungono altro sostegno organizzativo e altri finanziamenti.

Il "terrorismo" islamico è un'invenzione dell'élite occidentale, ed ha come obiettivo principale quello di dividere gli occidentali dagli arabi, criminalizzando la cultura araba attraverso i vecchi stereotipi coloniali dell'arabo fanatico e nemico dell'Occidente.
L'élite finanziaria ha creato al Qaeda per additare un nuovo nemico che giustificasse le guerre, e per produrre diffidenza e razzismo verso i musulmani. Attraverso il "terrorismo islamico", si cerca di impedire che gli occidentali si avvicinino alla cultura araba, e comprendano il sistema delle banche islamiche.

Il controllo delle banche è soltanto apparentemente esercitato dai direttori delle banche, come il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke. In realtà dietro di essi ci sono i proprietari, che decidono le politiche da imporre. Si tratta delle famiglie dei grandi banchieri europei, come i Rockefeller o i Rothschild. Sono persone che non appaiono mai nei media, nemmeno quando riviste come Forbes fanno la classifica dei più ricchi. Queste persone sono talmente ricche e potenti da dover rimanere nascoste, perché se i popoli scoprissero le loro responsabilità sulla morte o sulla miseria di milioni di persone, il loro potere sarebbe in pericolo.
L'élite finanziaria sceglie anche l'assetto economico e lo modifica a proprio piacimento. Decide su cosa e come investire. Decide cosa produrre e dove. Sono i banchieri di Wall Street a decidere le guerre americane, e questo spiega anche perché si accaniscano così ferocemente contro gli arabi, che oggi sono gli unici a poter contrastare efficacemente il loro sistema di potere, attraverso l'alternativa delle banche islamiche.

Per garantirsi un potere duraturo, i banchieri controllano anche il settore energetico e bellico. Le guerre imperiali anglo-americane (sostenute da altri paesi europei come l'Italia), servono a distruggere la cultura islamica, ritenuta nemica del sistema bancario occidentale, e ad impedire ai popoli di scegliere un sistema alternativo che li liberi dalla schiavitù del sistema imposto dall'élite.

Le banche hanno un ruolo assai importante anche per quanto riguarda l'esistenza e la forza della criminalità organizzata. Il sistema bancario internazionale ricicla giornalmente almeno 300 milioni di dollari provenienti dal mondo del crimine organizzato. Le banche considerano questo denaro allo stesso modo del denaro ricavato da attività lecite. Come osserva Jean Ziegler, c'è ormai una "simbiosi pressoché totale tra capitali accumulati in maniera criminale e capitali legali".[4][4] Grazie al facile riciclaggio del denaro sporco, negli ultimi decenni, le mafie internazionali si sono notevolmente rafforzate ed estese.

L'Ufficio per il Controllo della Droga e la Prevenzione del Crimine delle Nazioni Unite, ha promosso il "Programma Globale per la lotta al riciclaggio di danaro ‘sporco'". Ma l'azione non potrà mai essere efficace senza la collaborazione delle banche.
Oggi le grandi banche speculano su tutti i settori economici, in tutto il mondo. Ad esempio, nel 2006, la Goldman Sachs ha aumentato del 69% le proprie entrate, grazie a investimenti e guadagni commerciali dovuti ad attività che sfruttano in modo disumano la manodopera asiatica. Si è arricchita ulteriormente sulla sofferenza e sulla miseria umana. Così hanno fatto anche altre banche, come la Lehman Brothers e la Merril Lynch. Il potere raggiunto dalle banche ai nostri giorni è senza precedenti. Nemmeno i grandi dittatori della Storia passata avevano nelle loro mani così tanto potere. Le banche hanno acquisito la capacità di sovrastare i poteri statali, e di imporre politiche favorevoli soltanto ai loro interessi.

I dirigenti delle banche guadagnano cifre astronomiche. Ad esempio, il direttore generale della Goldman Sachs, Lloyd Blankfein, ha guadagnato nel 2006 ben 53,4 milioni di dollari. Il mondo di queste persone è completamente avulso dalla realtà del lavoratore comune, che con poche migliaia di dollari deve sopravvivere e mantenere la famiglia.
Le banche sottraggono ai popoli le ricchezze materiali, il valore del lavoro e i vantaggi delle attività produttive. Rendono l'esistenza umana sempre più soggetta al problema della sopravvivenza, impedendo lo sviluppo culturale e umano dei popoli.

Le banche di Wall Street, come la Carlyle Group o la Goldman Sachs , finanziano e organizzano le campagne elettorali dei politici, e scelgono soltanto quei candidati che appoggeranno le loro politiche. Negli ultimi decenni le banche non hanno più trovato ostacoli nell'imporre la loro linea politica, che vede tagli nella spesa sociale, e privilegi di ogni genere soltanto per la classe ricca. A causa di ciò, la qualità della vita della maggior parte della popolazione è peggiorata. La disoccupazione è aumentata, e questo ha fatto abbassare i salari. La classe media si è impoverita, a causa della precarizzazione del lavoro e della disoccupazione.

Nel mondo di oggi, la più grave minaccia proviene dall'attuale sistema finanziario, che permette ad un gruppo di persone di agire senza alcun limite morale o legislativo. Oggi queste persone vorrebbero colpire l'Iran per estendere la guerra in Asia e a tutto il mondo islamico. L'obiettivo è distruggere coloro che avversano il loro sistema economico-finanziario, e avere nelle loro mani tutto il potere possibile. Lo stretto connubio fra banchieri, produzione bellica e politici, concentra un potere distruttivo mai avuto prima.

Le banche acquisiscono maggiore potere e ricchezza imponendo occupazioni militari o sistemi dittatoriali. Ad esempio, la Esso Mobil ha aumentato nel 2006, del 26% i suoi profitti grazie allo sfruttamento dei pozzi del Kuwait e dell'Arabia Saudita, paesi in cui sono state imposte dittature. I maggiori azionisti della Esso Mobil sono le grandi banche come JP Morgan & Co., Barclays e Mellon. La Total-Fina -Elf, gruppo petrolifero che sta producendo profitti in Iraq, è controllato da grandi banche come Mellon e Citigroup.

La qualità della vita di tutti i lavoratori tende ad abbassarsi, e le istituzioni sono sempre meno centrate sul cittadino, dovendo pagare buona parte dei guadagni nazionali alle banche. I tagli alla spesa pubblica incidono sulla qualità dell'istruzione e dell'assistenza medica, e producono differenze fra chi può permettersi servizi a pagamento e chi no.

Le banche, dunque, esercitano oggi un potere enorme su tutta la popolazione mondiale, e intralciano in vari modi lo sviluppo culturale, morale, materiale e spirituale dei popoli. Nel Terzo Mondo fomentano guerre per produrre profitti, mentre nel Primo Mondo impediscono un maggiore benessere e reggono le redini della situazione economica. I politici sono subordinati a questo assetto, e oggi la loro abilità non consiste nel governare bene, ma nell'ingannare i popoli facendo credere di essere a loro servizio.
Le banche non sono istituzioni asettiche e neutrali come ci hanno fatto credere. Esse sono un canale attraverso cui un gruppo di persone ci controlla e crea una realtà funzionale ai loro interessi. La realtà attuale è condizionata in modo inimmaginabile da queste strutture, che dettano leggi e valori. Dal sistema finanziario deriva l'intera realtà economica, politica e sociale. Una realtà distorta, disumana, in cui le risorse umane trovano blocchi nei disvalori che producono estraneazione da se stessi. Una realtà in cui tutto dovrebbe ruotare intorno al profitto e all'interesse materiale, come se la vita umana potesse essere ridotta al meccanicismo e al materialismo.

Il sistema finanziario è stato creato da un gruppo di persone che hanno l'obiettivo di dominare sui popoli. Questo gruppo di persone ha creato le regole di base e le ha poste come assiomi, in modo tale che noi fossimo indotti a capire "come" funziona il sistema e non "chi lo ha creato così e perché". Coloro che pongono le regole e i parametri da cui non si potrebbe prescindere, sono anche coloro che ci inducono ad assumere i valori della realtà messa in gioco, condizionandoci attraverso presupposti impliciti, assunti come immodificabili. Il sistema è maggiormente condizionante quanto più se ne assumono i parametri di base in modo inconsapevole. Per questo è necessario capire questo sistema di dominio, imposto con la disinformazione e l'inganno. Un sistema che nessuno sceglierebbe liberamente.

 
 
 

Post N° 564

Post n°564 pubblicato il 23 Aprile 2008 da pianosindaci

CHE BUONOOOOOOOOOO!

immagine di scheda per pc con cibi napoletani

     MA CHE BONTA'!MA CHE BONTA'

 
 
 
 
 

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