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« CASA D'AMOREVIRTUALE, SERVE O NO? »

LE IDEE DEL MONDO

Post n°31 pubblicato il 12 Luglio 2014 da joab
 
Tag: SOMNIUM

Spesso scrivere "parole" in rete, anche in altre circostanze se non diventa inutile, poco ci vuole.


Cerco così di seguire, ciò che rientra nei miei interessi, se non altro per tenermi in allenamento, visto che sono convinto che scrivere si impara scrivendo, come la musica suonando.


La pratica a volte, è un esercizio insostituibile, molti attribuiscono allo studio un'importanza spropositata, secondo un mio parere; si dovrebbe tenere più conto delle esperienze vissute.


Secondo me, esistono troppi teorici, che al momento pratico, falliscono oppure riescono a mettere a segno, solamente risultati mediocri.


Darei più importanza al mondo delle idee, piuttosto di affidarsi a emeriti professionisti che arrivano dal mondo dello studio teorico.


Purtroppo in Italia, vediamo troppo spesso circolare una serie di teorie, che lasciano il tempo che trovano, nel senso che non riescono a produrre un granché di buono.


Di nomi di personaggi e di teorie a questi collegate, se ne possono tirare in ballo un numero enorme e spropositato; dal mondo della politica a quello della scienza e non solo.


In questo elenco includerei anche una fitta schiera di nomi che fanno parte di organizzazioni anche a carattere "spirituale".


Anche se ho le mie idee in merito, evito di parlare nel web, di politica e religione, perché sono a mio modo di vedere, due temi che andrebbero affrontati a tu per tu, non con degli scritti, aspettando una replica dall'altra parte, che non sempre arriva in tempo e nel modo dovuto.


La comunicazione via web, non può secondo me, sostituire e risultare efficace, come una sana chiacchierata, con interlocutori onesti e rispettosi.
Ci sarebbe molto da dire di politica e religione.


Esistono purtroppo numerose tragicità nel mondo, che sembrano non andare mai a termine e che si trovano strettamente agganciate alla politica e alla religione.


Quello che mi interessa di più, in questo particolare scritto, è riuscire a focalizzare, per quanto possibile, la nascita delle "idee", anche a cosa eventualmente servirebbero.


Le idee, nascono con più facilità con la comunicazione parlata o con quella della scrittura?


Probabilmente le idee arrivano, sia in un modo e anche nell'altro.


Per dirla più completa, secondo me, le idee (quelle "buone") arrivano con un aiutino "interiore".


Comunque sia, quando le idee arrivano, sono buone e comprensive di "valori", utili al mondo e al genere umano, meriterebbero di essere valorizzate.


Le altre idee, (purtroppo esistono anche le cattive "idee") non andrebbero incoraggiate.


Purtroppo molti "ambienti" nel mondo, si creano con l'aggiunta o introduzione di nuove idee, che non sempre però, risulteranno essere buone, giuste e utili.


Attraverso la conta e stima delle idee in circolazione, si potrà a mio modo di vedere, avere una qualche percezione di come sta andando e procedendo la vita sociale in un determinato paese.


In Italia per esempio, si potrebbe venire a capo, del come stanno procedendo determinate questioni, riuscendo a fare la conta delle idee, messe in atto nel mondo della politica, ma non solo quella, anche nell'ambito del lavoro, del divertimento, dei viaggi e in mille altri contesti ancora.


Si parla sempre più spesso di crisi, senza porre attenzione, alle idee che potrebbero contrastarla.


Le "idee", quando esistono per davvero e risultano "buone", con molta probabilità sono in grado di cambiare le cose, anche quelle "difficili".


Purtroppo la gestione delle idee del mondo, (in maniera "particolare" in Italia) difficilmente viene incoraggiata.


Contano e si vedono purtroppo in circolazione, le "idee" dei soliti personaggi noti.


Si arriva così a vedere il mondo, solamente in una certa maniera; quella dipinta dai soliti "prescelti".


L'idea del mondo che avrei, (senza per questo arrivare a pensare che la mia di "idea", sarebbe la migliore) è parecchio diversa, da quello che normalmente si riesce a percepire e sentire, facendo un giro per i grandi e piccoli centri, di molte città e metropoli.


Vedrei di più un mondo somigliante all'idea di "cielo"; leggero e trasparente, come l'aria e l'etere.


Un mondo che mette in conto, la possibilità di partecipazione per ogni persona, eliminando barriere e ostacoli di ogni specie, messe ad arte, da chi non vuole "concorrenza" tra i piedi.


Avrei un'idea del mondo, più libera e aperta; dove il diritto a partecipare su tutto, è di tutti.


Una specie di "socialismo" celeste.


In effetti da giovane, mi sentivo parecchio legato anche emotivamente, all'idea del socialismo.


Poi però nel tempo, il pensiero politico andò ad assottigliarsi nella mia mente, per via delle crescenti delusioni che arrivavano da molti personaggi che cavalcavano l'onda di un certo percorso.


Non mi sembra che grandi novità, nei termini di utilità per la società e nel mondo possano arrivare da personaggi impegnati nel mondo della politica; credo di più nel fatto che l'accortezza e la pronta intuizione, di uomini politici, possano dare un impulso notevole al cambiamento.


Proprio come un buon manager d'arte o di spettacolo, farebbe con il proprio "artista".


Mi sembra però, che esiste troppa diffidenza e resistenza per le cose nuove.
Troppe persone seguono canali e percorsi di tipo standard; difficilmente si aprono alle novità.


In musica per esempio, ancora a tutt'oggi, vedo nascere progetti che chiamano nuovi, o novità, imbastiti con le tecniche più antiquate e conosciute, di questo vecchio mondo.


Si dicono oramai da troppi decenni le stesse e identiche cose, molti non se ne accorgono neanche di questa stasi che non genera proprio un bel niente a livello di crescita, evoluzione e progresso.


Naturalmente la musica per me, era solo a titolo di esempio.


Lo stesso discorso vale a mio modo di vedere, anche per l'economia, la scienza, la religione, la spiritualità e tantissime altre discipline.


Viviamo purtroppo, per come la vedo io, nel passato.


È probabilmente questa, la causa di molti mali della società odierna?


Viviamo però, secondo me, di un passato che non aiuta molto, nei termini di utilità.


Proprio ieri ho commentato una bella poesia sui cocomeri, dell'amica Silvia; brava e sensibile.


Una poetessa, che riesce a catturare e mettere dentro le parole, non solo emozioni e sentimenti, (anche quelli che sono a volte celati da veli a doppio e triplo strato) ma anche scene di altri tempi, che fanno oramai parte di un passato, che difficilmente tornerà a rivivere.


Quando prima scrivevo che viviamo nel passato, intendevo dire, che non stiamo prendendo il meglio di prima, ma l'inutile, quello che facilmente passa facilmente di moda, perché non generato da autentica e vera ispirazione.


Il passato, che vive ancora nel nostro presente, dentro l'arte, la cultura, la storia e le nostre vite, purtroppo non arriva dalle migliori idee esistenti, spesso sono le peggiori che ci siamo trascinati dentro; da qui in avanti, si possono anche spiegare determinate crisi, economiche e di valori.


C'è così, la vittoria del peggio del peggio.


Non solo, ma a corredo inseriamo il "vecchio", (magari riuscissimo a prendere "l'antico", quello ricco di saggezze) ritrovandoci così a decantare artisti, che dopo essere divenuti popolari, asseriscono che le loro opere, (se ne guarderebbero bene dal dire che hanno compiuto e portato a termine cose eccelse e di valore, lo sanno benissimo che non hanno detto nulla di nuovo, tanto meno utile e di valore) non sono poi, meritevoli, al punto da metterle accanto, alle ingegnosità di grandi e veramente "ispirati", artisti.


Ma allora perché vengono così acclamati, certi "artisti" di oggi, se in effetti, non sono riusciti a produrre un granché di buono e di utile?


A questo, con molta probabilità, risponderanno le generazioni future, quando andranno ad analizzare e studiare per bene, per come sono andate, determinate questioni, nell'ambito artistico, culturale e del pensiero creativo.


Così però, si perdono e talvolta muoiono idee e progetti, che avrebbero potuto portare "valore".


Migliaia di occasioni mancate, troppe per sperare in una ripresa autentica e vera.


Funziona da sempre così, qualcuno dirà.


Non in tutti i luoghi e paesi, mi verrebbe da pensare, tanto non servirebbe a molto parlarne al momento; la questione dell'arte e della cultura in Italia, non avverte neanche la necessità e il bisogno di un grande cambiamento.


Mi riferisco ai fatti reali e oggettivi, non allo spreco di "parole", che si mettono in campo.


A "parole", pare che si ricerchi il nuovo e l'utile.


A "fatti", (basti provare a mettersi in gioco, per sperimentarlo veramente) non è per niente così.


Non è facile realizzare idee, se non si hanno spinte di un certo livello; in Italia sicuramente è così, oramai l'hanno capita in tanti questa realtà.


Le idee, quando esistono per davvero, contano di più delle parole.


Con le parole, si possono talvolta creare illusioni, che all'atto pratico non trovano corrispondenza.


Le idee "buone", invece all'atto pratico, sono capaci di rilasciare buoni "frutti", al contrario delle parole mendaci, di cui esiste un largo uso nella società di oggi.


Le idee purtroppo, anche se "buone" e utili, se non verranno prodotte e realizzate, arriveranno insieme alla "storia", (quella onesta e vera) come occasioni mancate.


Alcune virtù possono aiutare, avere un ruolo importante per risolvere ogni cosa.


Siamo unici, ognuno con la propria personalità, proprio come le idee; non tutte sono "uguali".


Scriveva Antony Robbins "La grande meta della vita non è la conoscenza, ma l'azione".


L'azione per come mi viene da immaginarla, si trova dentro le idee.


La "conoscenza" con il proprio corredo di ricerche e studi teorici, possono andare a completare, ciò che l'idea, in primis, è riuscita a creare; per rilasciare speranza e permettere a tanti di sognare.


Tenendo conto per come scriveva qualcuno; "sognare si, fa anche bene, però senza dormire".

 

 

 

 
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