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« L'INGEGNOCOMUNICARE OGGI »

AMICIZIA; REALTÀ O SOGNO?

Post n°52 pubblicato il 14 Settembre 2014 da joab
 
Tag: SOMNIUM

Sicuramente come al solito non ho la sfera di cristallo, però ogni tanto mi piace fare il punto della situazione, tirando su alcune vicende di vissuto personale, ma anche quello che mi viene raccontato da altri.

Tanti sono concordi con il dire che avere amici su cui contare diventa importante.

Le amicizie contribuiscono ad avere una vita sociale colorata e variegata, in specialmodo quando non arrivano seccature da incomprensioni, o ancor peggio da carognate di vario genere e tipo.

Solitamente si va in cerca di nuove amicizie, quando si avverte un senso di vuoto, o anche perché quelle che si hanno di amicizie, non riescono a riempire la propria vita, per come invece si vorrebbe.

Il problema in cui si casca soventemente, (per vissuto e per sentito dire anche da altri) riguarda le brutte esperienze, legate a delusioni per troppa fiducia nei confronti del prossimo.

Siamo però sicuri che ognuno di noi è a posto con la propria coscienza, in merito alle storie fallimentari di amicizia o di qualcos'altro ancora?

Un legame "forte", di amicizia o di qualcosa di più importante nella vita, non potranno essere per forza di cose, molto numerose.

Credo sia fisiologico, facente parte della natura umana; nel senso che per il tempo a disposizione, (a volte una vita intera, breve o lunga che sia, spesso non risulta sufficiente a crearsi un giro di tante persone accanto o attorno) tra il lavoro e una serie di cose da fare, (chi di più o di meno) non sempre si trova occasione e tempo per considerare dei rapporti di amicizia.

Ricordo non era così, (almeno per me) in passato.

Un tempo avevo per davvero, (nell'adolescenza e anche subito dopo) una serie infinita di conoscenze e amicizie.

Troppo lungo per raccontarla in maniera approfondita.

Le cose purtroppo o per fortuna, (dipende dai punti di vista) cambiano, ci mettono nella condizione di osservare la vita e il mondo con altri occhi; non più quelli da giovani, ma da adulti con tutte le varianti, a secondo dei casi specifici.

Troppi autori letterari, di psicologia, di scienze e di altro ancora, del passato ma anche del presente, (visto che con internet molte cose sono cambiate nella maniera di vivere di ognuno) si sono prodigati nello scrivere fiumi di parole, affrontando la questione su vari fronti.

Ciò che conta e preme a molti però, mi sembra essere se in effetti avere un'amicizia, può per davvero essere una realtà o rappresentare solo un sogno; forse una chimera, spesso irraggiungibile.

Mi viene da pensare, in conseguenza di un certo vissuto, che non sarà per niente facile avere amici, riferendomi a quelli veri.

Questo discorso vale per tutti, anche per quelli che credono di avere accanto e da tempo, degli amici sinceri e veri.

Non è per scoraggiare, spero veramente che molti possano vivere esperienze magnifiche di amicizie, ma non sempre tutto quello che luccica è per davvero oro.

Troppe volte ho visto cambiare le persone per le motivazioni più svariate e da "amici", trasformarsi in qualcos'altro di indecifrabile.

Credo sia per lo più delle volte, anche una questione di percorso di vita, dove nello spazio di uno, l'altro possa entrare e uscire, senza il bisogno e la necessità di chiedere un permesso.

Per arrivare a questo tipo di confidenze e di dimensione di vita, occorre anche trovarsi compatibili, osservare e vivere la vita, con le medesime "sensibilità"; non sempre questo tipo di caratteristiche si incontrano facilmente, solitamente c'è sempre qualcosa che "divide", invece di unire.

Forse sarà per questo che diviene difficile fare amicizia, o chissà magari esiste qualcos'altro ancora, da identificare e comprendere.

Noto sempre di più, che difficilmente esistono reali opportunità di amicizia, sarà forse che sono posizionato nei luoghi e posti sbagliati, (anche questo è da mettere in conto) ma la gente in genere osserva e insegue quasi sempre, le proprie convenienze e i propri interessi.

Nell'amicizia e nello scambio di vedute, molte cose non dovrebbero esistere, purtroppo mi sembra di notare un dilagare di convenienze e interessi, che alla lunga, non potranno a mio avviso, produrre alcunché di buono.

Come scriveva anni fa il sociologo Richard Sennett "ci salveranno il saper fare e la conoscenza diffusa", un concetto che mi sembra azzeccato, per provare quantomeno a fronteggiare la crisi.

Purtroppo non sempre si risponde in maniera curiosa, ad annunci che invitano all'interscambio di esperienze, professionali di vita o altro ancora.

La conoscenza diffusa, mi sembra ancora una cosa lontana, non facile da conseguire, soprattutto in Italia.

In passato, anche nell'antichità, esisteva un interscambio di idee e progetti, tra le persone che avevano un certo interesse per una determinata disciplina.

Anche per le conversazioni amichevoli di una certa importanza.

Oggi invece, malgrado strumenti efficaci e veloci, come blog, chat e molto altro, non sempre si riescono a fare discorsi sani e utili.
Provare per credere.

Dentro il contesto veloce del mondo virtuale, ma anche in quello del mondo reale di oggi, (contaminato dal mondo virtuale) certe "amicizie" si consumano in fretta, dopo aver constatato che dall'altra parte non c'è la materia o "sostanza" che in verità interessa e si ricerca.

L'amicizia vera secondo me, dovrebbe viaggiare al di sopra di certi concetti, prendere un percorso diverso, incanalarsi verso altre dimensioni di un certo percepire e sentire le cose.

Per molti probabilmente, una visione del genere risulta complicata, non servire molto; meglio inseguire ciò che sembra dare un qualche "profitto" immediato.

Tanti si sentono inadeguati, senza neanche capirne le motivazioni, non parliamo poi del concetto di amicizia; non si hanno le idee chiare, si scambiano spesso "utilità", con quello che invece dovrebbe rappresentare un interscambio positivo di emozioni, sensazioni e sentimenti.

In fondo, in questa era moderna; l'amicizia cos'è ?

Secondo me, niente a che vedere con il passato, dove un tempo esistevano dinamiche diverse da quelle di oggi.

Basta fare un tuffo nella letteratura del passato, (con questo non voglio insinuare che era meglio una volta, forse c'è bisogno di andare a capire come fare per ottenere il meglio, che non sempre sarà uguale per ognuno di noi, siamo tutti diversi, unici e irripetibili) per capire che molte cose sono cambiate, totalmente mutate, sembrano appartenere a un altro mondo e a un altro tipo di persone.

L'amicizia per me, potrà essere rappresentata come una realtà o un sogno; molto dipende dalle persone che si mettono in gioco.

L'alchimia di un certo buon vivere, che può arrivare per mezzo delle cose e delle persone, dipendono sempre dal trattamento che riserviamo loro, tenendo sempre conto del nostro operato, che molte volte giudichiamo in positivo, senza metterlo per davvero sopra un vero banco di prova.

Troppe situazioni fallimentari con le amicizie, dovrebbero fare riflettere di più, prima di andare a commentare e giudicare con troppa facilità.

La complessità e la varietà degli esseri umani, pone diverse questioni da affrontare e risolvere, se si vuole per davvero andare a creare o costruire, un rapporto significativo e di valore, degno di poter essere chiamato "amicizia".

Mi sembra di notare che giovani e vecchi, dentro il contesto di "amicizia", non siano per niente bravi a realizzare qualcosa di "buono".

Forse in passato le cose funzionavano un po' meglio, credo però sia troppo presto per dare un giudizio obiettivo, perché con il l'ingresso del mondo virtuale, entrano in gioco molte cose da sistemare, occorre tempo per capire.

Voglio sperare, sia una situazione iniziale che poi nel tempo si andrà a sistemare, perché le possibilità di conoscersi attraverso il mondo virtuale, sono senza ombra di dubbio, notevolmente aumentate.

L'amicizia difatti, trova il suo elemento principale nella "conoscenza" di un'altra persona e il mondo virtuale aumenta notevolmente questa possibilità, anche se c'è ancora molto da imparare; chissà, magari a forza di sbagliare si inizieranno a giocare meglio, le carte che si hanno in mano.

L'amicizia può, a secondo di come riusciamo a concretizzarla, divenire sogno o realtà; sempre che l'amicizia esista per davvero.

Non sono per niente sicuro dell'esistenza dell'amicizia, almeno per come si intende generalmente.

Mi sembra qualcosa che si va a posizionare sotto o comunque, dopo il sentimento che chiamiamo "amore".

Troppi fallimenti riguardanti una ipotetica "amicizia", non solo appartenenti al mio vissuto personale, ma anche a sentire altri.

Pare che tutti più o meno, nella vita prima o poi, sperimentiamo una qualche delusione con l'amicizia.

Se togliamo convenienze e interessi, cosa rimane dell'amicizia?

Credo che in una certa fase iniziale della vita, quando le cose vanno per la maggiore, (nel periodo adolescenziale, quello scolastico o giù di lì) capita di sperimentare una qualche "amicizia", poi crescendo pare che qualcosa cambia, quasi sempre in peggio.

Ci si trova infine nell'età adulta, con una folta collezione di delusioni, non parlo solo di un mio vissuto, ho ascoltato parecchie storie di questo genere, dove molti ricordano l'adolescenza e il periodo scolastico, come uno di quelli dove è possibile avere qualche amicizia che dura anche nel tempo, poi a un tratto, quando si comincia a prendere una strada diversa, si comincia a responsabilizzarsi, creare una famiglia, molte cose cominciano a cambiare.

Forse per sperare di vivere l'esperienza di "amicizia", occorre in qualche maniera essere liberi, non sono però neanche sicuro di questo.

L'amicizia, se realmente vera, non dovrebbe resistere, anche alle intemperie della vita?

Non saprei parlarne veramente con certezza, perché l'argomento è tosto, di quelli che per ognuno di noi, diventa soggettivo, pieno di incognite e varianti.

Mi sono però fatto un'idea abbastanza precisa, che quando esiste un qualche attaccamento anche a uno solo degli aspetti materiali della vita, questo particolare non permette in alcun modo, alcun tipo di amicizia.

Questo perché, ho conosciuto tempo fa, un caso al contrario, dove ho assistito alla fine di un'amicizia, per un attaccamento di tipo materialistico.

Ma allora l'amicizia, in che maniera si può andare a descrivere?

Esistono una serie infinita di aforismi, che in qualche maniera risultano attraenti, però a mio modo di vedere, camuffano o nascondono determinate realtà, non tenendo conto del possesso patrimoniale e dell'appartenenza a un determinato ceto sociale.

Un po' come certi film, che narrano e raccontano storie inverosimili, dove tutti sembrano trascorrere una vita ideale, senza le problematiche che si debbono affrontare ogni giorno.

Sembra di entrare dentro certe favole, che la vita non sia poi in effetti, difficile da affrontare, che sono per davvero esistenti e a portata di mano, amicizia e amore.

Riferendomi a determinati film mielosi e romantici.

Poi però quando si rientra a fare i conti con la realtà di tutti i giorni, si andrà a scoprire, che molte cose non funzionano per come si è visto entrando dentro la visione di un film.

Forse aiuta a sognare, oppure sarebbe meglio non farsi prendere dalle emozioni e subito andare al dunque, riuscendo a stabilire cos'è fiction e cos'è realtà.

Non credo aiuti neanche vedere tutto in negativo, qualche speranza condita di positività ogni tanto, occorre aggiungerla nella propria vita.

Ogni tanto mi prende la mania di andare ad analizzare la mia vita, qualche volta l'ho fatto anche con qualche persona, che mi ha chiesto di aiutarla a schematizzare i propri periodi della vita.

Non è difficile, occorre avere un po' di pazienza, carta, penna e buona memoria, per ricordarsi fatti e periodi.

Facilmente, (questo è valso per me, anche per altri in verità) nei periodi della vita, quando le cose sembrano precipitare, sono apparsi amicizia o un nuovo amore, che da la carica e la forza di ripartire con la vita.

Non tutti sono concordi con questo tipo di accadimenti.

Bisogna però essere onesti e sinceri nel descrivere gli avvenimenti.
È come se in qualche maniera, nei momenti più difficili, arriva un evento inaspettato che andrà ad aggiustare, anche se in maniera momentanea alcune questioni, a volte giusto il tempo per ripartire con un altro "viaggio" della vita.

Molti giurano che è successo proprio così, altri invece non riscontrano questo tipo di avvenimenti; dipende dal proprio corso di vita, (casualità o destino che sia) anche da altre circostanze, non sempre uguali per tutti.

Forse l'amicizia per qualcuno potrà essere realtà, per altri solo un sogno, che mai si andrà ad avverare.

Realtà e sogno a volte si mischiano, bisogna tenere gli occhi ben aperti, non farsi ingannare dalla "visione" di un'amicizia inesistente.

Troppe volte con una certa faciloneria, alcune persone vedono amici dappertutto, senza rendersi conto, che non rappresentano nulla per la propria vita.

Tenere gli occhi bene aperti, non è cosa facile, illudersi a volte, può anche tornare utile, se non altro per non vivere sempre con un livello di attenzione alto.

Evitare di stare sempre in guardia, per non farsi venire complicate patologie, problematiche che potrebbero arrivare anche in conseguenza di frequentazioni sbagliate, scambiate per vera amicizia.

In poche parole, in un modo o in un'altro, diventa difficoltoso vivere la vita in maniera serena e tranquilla.

Credo possa aiutare e anche parecchio, sapere di vivere in un mondo parecchio "vivace", dove gli amici, possono nel tempo diventare "nemici", dove tutto può mutare da un momento all'altro.

In un mondo carico di incertezze, dove realtà e sogni si confondono, forse non rimane altro che adeguarsi, provando a rimanere integri e sani dentro.

Sembra che qualcosa del genere, accada anche con alcune specie di animali.

Non c'è da meravigliarsi tanto, se alcune persone somigliano alla razza animale, forse non a caso esistono studi, scientifici o meno a poca importanza, (lo scrivo solo come curiosità) che fanno sovente confronti tra volti umani e animali.

A riguardo dell'amicizia, certe persone le vedo tranquillamente andare ancora più in basso della specie animale, ma questa asserzione, potrà tranquillamente non trovare condivisione, disturbare qualche anima candida, che non sa di essere fatta in una certa maniera.

Conoscersi a fondo, richiede autoanalisi profonda, che non tutti riescono a fare.

In poche parole a volte, è forse meglio non pensarci troppo e vivere la vita al meglio che si può, non lasciandosi coinvolgere più di tanto.

Accettandone poi, le eventuali conseguenze, oppure affrontandole di petto, nel frattempo si invecchia e si diventa inguaribili illusi.

 


 

 
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