CARTA DEL CIELO

"La musica comprende l'insieme delle arti alle quali presiedono le Muse.
Essa racchiude tutto quello che è necessario all'educazione dello spirito".
Platone

Le "Muse" divinità della religione greca, figlie di Zeus e di Mnemosýne, trovavano il loro capo nella figura di Apollo.

Le "Muse" rappresentavano l'arte come verità del "Tutto" e magnificenza del divino.

Fonti ispiratrici di letteratura, poesia, musica, danza e non solo quello, in seguito anche dell'astronomia, filosofia e di tante espressioni dell'intelletto.

Se in effetti è così per davvero non saprei dirlo con certezza, quello che mi chiedo invece, è da dove sbuca fuori (da quale genere e tipo di ispirazione proviene) una determinata espressione artistica.

Ci sono espressioni in giro per il mondo, di cui non si riescono a capire le motivazioni per le quali esistono.

Sarà anche questione di gusti, di visioni diverse del mondo, ma se alcuni "lavori" non aiutano a niente e non servono a nessuno, sarebbe anche un bene per l'umanità che non rubassero "spazio" a quelle ingegnosità che arrivano da menti realmente ispirate; per un fatto di ecologia ambientale e anche di giustizia.

Nel 2005 Papa Benedetto XVI diceva che "La parola è strada maestra nell'educazione dello spirito".

Mi viene così da pensare che la parola insieme alla musica possa per davvero munirsi di ali e arrivare in alto, dove solo poche cose al mondo riescono ancora a fare; a patto che esista "ispirazione" vera, unita alla volontà di fare con indirizzo benefico.

Perché nella "spiritualità" di ogni genere e tipo (da credenti o no, poco importa) deve coesistere una volontà rivolta al bene individuale o collettivo.

Perché nella maggior parte dei casi, dove l'arte si camuffa presentandosi come scopo benefico, sovente si nasconde un disegno malvagio, difficile da capire e scoprire.

L'arte "vera" deve poter esprimere in maniera chiara lo "spirito" di un'idea o un concetto.

L'arte non deve rincorrere ambizioni assurde o dirigersi verso false elevazioni, per come viene fuori dal saggio "Il processo all'arte" di Stanislas Fumet .

Così facendo non si andrà certamente a educare lo "spirito", ma a sollevare qualche problema di troppo, per come sembra a molti, a volte stia accadendo in Italia e nel resto del mondo.

Forse è questa una delle tanti ragioni che musica e arti in genere, rappresentano un importante indicatore di salute e qualità di vita; dove è migliore l'una, di conseguenza anche l'altra parte si trova nella condizione di trovare giovamento; al contrario e viceversa.

Nello sfacelo e nell'insubordinazione della società di oggi, si può facilmente assistere a una proposta di personaggi, di musica e arti in genere, parecchio discutibili; svuotati della loro essenza naturale, che proviene essenzialmente da un atto di vero amore; qual'è l'ispirazione.

C'è bisogno forse per davvero, per svegliarci da questo malcontento e torpore, di "muse" che ispirano, inviando novità e speranze di futuro migliore.

Quella della musica e delle arti, è secondo me materia per contemplare e riflettere, nel mentre il mondo avanza senza riuscire a capire bene, dove possa ancora dirigersi.

L'arte in genere, come anche la musica, potrà a volte anche esprimersi in maniera astratta, ermetica o in altri modi, ma deve pur sempre dirigersi verso il bene dei singoli e dei molti, perché in mancanza di un "bene", prima o poi prevarrà un "male"; un "male" a volte impercettibile, invisibile, come sembra apparire e mostrarsi nella società di oggi.

Un "male" che procura malessere, che distrugge se stessi e a volte anche gli altri.