CARTA DEL CIELO

CRISI E SOGNI

Esiste ancora speranza per realizzare i propri sogni?

Purtroppo non ci è dato di conoscere il proprio futuro, bisognerà dunque lasciarsi andare, entrare in azione per chi ha spirito di iniziativa e vedere nel tempo se si andranno a concretizzarsi certe idee.

Le aspettative purtroppo, da dentro un mondo confuso e pieno di incognite, non sono rosee per nessuno, anche se c'è chi giura che persino in tempi di crisi, qualcuno per meriti o fortuna, riesce anche a raggiungere la meta dei propri sogni.

Purtroppo arrivano a tanti, visioni "catastrofiche", dove tutto è manipolato e contaminato da ingiustizie palesi; proprio tutto, non solo alcune situazioni.

Ci si chiede sempre più spesso, se potrà mai accadere un giorno di veder premiate le proprie competenze, sacrifici e sforzi.

Tante sono le persone che sognano, anche se non tutte quelle che ho incontrato nella vita, mi sembrano essere portatori di sogni; molti sono quelli, che mi hanno rilasciato una "sinistra" sensazione di apatia e vuoto.

Oramai li riconosco al "volo", che parlino o scrivono, non fa molta differenza per me; le persone "apatiche e vuote", hanno quasi tutte un comune denominatore.

Naturalmente, la mia persona (mi ritengo un "sognatore", di quelli con la testa sulle spalle e i piedi per terra) spesso non è molto gradita, alle persone apatiche e vuote di cui scrivevo prima, ci teniamo così a debita distanza, direi di "sicurezza" per non entrare facilmente in conflitto e perdere del tempo che potremo utilizzare in maniera diversa.

Purtroppo, almeno in Italia, non esistono molte possibilità di realizzare i propri sogni, vincono e vengono premiati sempre i soliti volti noti.

C'è chi rinuncia, chi invece prova a lottare contro questo stato di cose.

Si innesca così dentro il tessuto sociale, a partire dai giovani, (ma anche nel giro delle persone in età avanzata) una certa malinconia e paura.

Cambia anche l'idea di "famiglia", (un tempo partendo da un lavoro che permetteva di guadagnare uno stipendio, si creavano i presupposti di un disegno "famiglia") a causa della crisi, anche le relazioni di coppia sono divenute facilmente precarie, è un po' come il posto fisso, che oramai è divenuto quasi un miraggio.

Si aprono così le relazioni occasionali, (part time?) sembra che l'amore venga gestito ai tempi di oggi, come il lavoro; non è che vanno di pari passo?

Chissà, ci sarebbe da riflettere, meglio non approfondire troppo adesso, almeno in questo scritto.

Manca secondo me, (c'è sempre stata carenza di voglia di fare nelle persone, con la crisi quel poco di voglia che avevano in pochi, è andata man mano ulteriormente diminuendo) entusiasmo di iniziativa.

A volte non si capisce bene, se questo tipo di malessere generale, sia procurato ad arte, oppure è conseguenza di un concatenamento di fattori che non si comprendono del tutto, oltretutto partono da molto lontano.

Eppure ci sarebbero una marea di cose da poter fare, solo che la demotivazione è forte e incalzante, non parliamo poi dell'aria che tira in certi ambienti e dimensioni.

Il malumore e alcune visioni catastrofiche e desertiche di quei luoghi che un tempo brillavano per la loro creatività e dinamicità, non aiutano sicuramente l'iniziativa,

Sarà colpa di personaggi incapaci e immeritevoli, a produrre questo stato di cose?

Comunque sia la questione, oramai siamo dentro un giro non proprio esaltante.

Da una parte la crisi che non sembra risolversi, da un'altra angolazione i sogni che sembrano divenire sempre più difficili a concretizzarsi.

Crisi e sogni, due termini che vedo vicini, come fossero "formula", dentro un' equazione, insieme alle parole lavoro e amore.

È come se, la crisi stia al lavoro, come i sogni all'amore.

Potrebbe essere chiamata L'EQUAZIONE DELL'AMORE ECONOMICO, anche se da un lato può far ridere, da un altro riflettere in maniera penseriosa.

Non tanto per le malinconie che potrebbero venir fuori, ma perché ci si trova dentro un "problema", (inutile oramai far finta che non è così, per come stanno andando le cose nel mondo a proposito dell'economia, del lavoro, dell'amore e dei sogni) evidente e che non si taglia certo con un grissino.

Per farlo a "pezzi" il problema, stavolta occorrerà darsi un bel da fare.

È proprio quella dell'entrata in azione, che secondo me, manca ai giorni nostri, insieme alla voglia di far bene le cose.

Troppe mediocrità e sufficienze esistono in giro, per poter pensare in maniera ottimistica e speranzosa a un risvolto positivo di un certo vivere "sano" nel mondo.

Troppi dubbi e incertezze, per poter tracciare un ‘approssimazione del futuro; si spera sempre in meglio, da "sognatore" non potrei fare diversamente.

Forse non bisognerà andare a cercare colpe e responsabilità per queste problematiche, (tanto più o meno, si intuisce con una certa facilità, come potrebbero essere andate alcune questioni) proverei piuttosto a entrare in azione, anche se non sarà facile farlo.

Avendo cura di scegliere le migliori idee che circolano ed esistono nella testa di ognuno di noi, dando loro lo spazio che meritano.

Dovremmo essere razza "superiore" sulla terra, in quanto riusciamo a ragionare e farci venire delle idee; purtroppo non siamo ancora riusciti a trovare la giusta direzione, quella che conduce a raccogliere "talenti" esistenti, per farne un tesoro.

Un "tesoro" per tutti, non solo per gente privilegiata.