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ANGELI E ARCANGELI

L’inizio dell’autunno è un periodo che la Chiesa dedica alla celebrazione dei nostri “fratelli maggiori” nella Fede: gli angeli. Infatti, quasi a illuminare con la loro Luce le giornate sensibilmente più buie e più fredde, che abbattono l’umore di molti, il 29 settembre ricorre la festa dei Santi Arcangeli Michele (=Chi-Come-Dio?!), Gabriele (=Fortezza-di-Dio) e Raffaele (=Medicina-di-Dio), mentre il 2 ottobre si ringraziano i Santi Angeli Custodi.

Un anno fa, la notissima esposizione annuale ad Illegio, proponeva fino al giorno successivo, 3 ottobre 2010, il tema “ANGELI – VOLTI DELL’INVISIBILE”, con opere di Botticelli, Lippi, Melozzo, Garofalo, Ghirlandaio, Correggio, Veronese, Savoldo, Gentileschi, Bernini, Rubens, Tiepolo ed altri abili artisti, ma l’identità dei quali si è persa nei tempi.

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Le creature spirituali extraterrene che popolano il cuore dell’Umanità da millenni, sono più presenti che mai, non solo nelle religioni odierne, ma anche nella cultura popolare. Angeli e Demoni, per sembianza o sostanza, sono a tutt’oggi vivi tra noi più che mai, nella nostra cultura globalizzata, vedendosi dedicati libri, fumetti e film da essi tratti (X-Men, HellBoy, Ghost Rider, …), riti magici ed esoterici e neo religioni New Age.

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Due film recenti, in particolare, sono dedicati rispettivamente all’arcangelo Gabriele e Michele: “Gabriel” (Australia, 2007 – Regia di Shane Abbess) e “Legion” (USA, 2010 – Regia di Scott Stewart), con la partecipazione in entrambi degli altri arcangeli della tradizione e dei più famosi angeli caduti.

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Se, infatti, Pseudo-Dionigi l'Areopagita nel suo “De Coelesti Hierarchia” del IV-V sec. classifica gli angeli in 3 gerarchie precise di 3 cori l’una

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( I: Angeli – Arcangeli – Principati, gli Esecutori degli ordini di Dio;  II: Potestà – Potenze o Virtù – Dominazioni, gli Attuatori dei piani di Dio; III: Serafini – Cherubini – Troni, i Contemplatori di Dio), parimenti Heinrich Cornelius Agrippa di Nettesheim (1486-1535) nel “De Occulta Philosophia” (opera in tre parti, la prima delle quali venne pubblicata nel 1531 contemporaneamente ad Anversa e  Parigi e dedicata all'arcivescovo von Wied) tentò un’analoga strutturazione semplificata, riportando poi i singoli membri anche alla schiera angelica di provenienza prima dell’ammutinamento (spesso dal gruppo dei Serafini, tra i più vicini a Dio). Così gli angeli caduti si sarebbero riorganizzati in Tentatori, Criminatori, Furie, Potenze dell’aria, Prestigiatori, Vendicatori di delitti, Vasi di Iniquità, Spiriti di Menzogna, Pseudothei.

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Gli Angeli Custodi, ai quali il Profeta Enoch allude come “protettori” dei giusti e che S. Basilio, Padre della Chiesa del IV sec., “introduce” come protettori e pedagoghi di ognuno,  non si dedicherebbero esclusivamente ai Cristiani, essendo previsti anche dall’Islam: ogni fedele avrebbe 4 Hafaza, 2 per il giorno e 2 per la notte a difesa dagli attacchi del Demonio e dei “Geni”, Jinni, creature spirituali che possono essere favorevoli, ostili od indifferenti. Kiraman Katibin, "onorevoli verbalizzatori", sono chiamati così i due Angeli Custodi che annotano rispettivamente le azioni buone e quelle cattive di ogni persona, per il giorno del Giudizio: tuttavia, prima di annotare le azioni cattive, l’angelo addetto attende che la persona ci dorma su e, magari, se ne penta.

Quanto agli arcangeli, i Testi Sacri ebraici ne citano 7: Camel, Haniel, Zaccael, Zafael, Michael, Gabriel e Rafael, ma solo questi ultimi 3 sono attualmente celebrati dalla Chiesa Cattolica, nonostante in passato vi fosse anche il culto di un altro arcangelo, Uriele, ancora compreso nei 7 della Chiesa Ortodossa. Possederebbero 4 ali, seppure raramente vengano rappresentati con più di 2.

Per i Musulmani, gli arcangeli sono 4:

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1.       Mikhail (Michele), con miliardi di facce poliglotte per ogni capello, e miliardi di occhi che lacrimano cherubini, che nutre corpo e anima, misericordioso signore del tuono e della pioggia, giusto giudice delle anime, capo degli angeli-avvoltoi del II dei 7 Cieli;

2.      Jibril (Gabriele), con 1600 ali, che volando genera miriadi di angeli, che avrebbe dettato il Corano a Maometto e che lo condusse anche in un viaggio cosmico su una cavalcatura splendente ad incontrare Gesù, Giovanni, Enoch e Mosè;

3.      Israfil (Raffele), poliglotta gigante con 4 ali, che genera angeli col respiro, che riceve scritti gli ordini di Dio per Michele su una tavoletta tra gli occhi e che suonerà la Tromba del Giorno del Giudizio due volte, distruggendo il Mondo col primo squillo e resuscitando i Morti col secondo;

4.      Izrail (Azraele), l’angelo della Morte, con 4 facce e 4 ali, coperto di occhi e che ne chiude uno ad ogni decesso.

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Una leggenda attribuita a Maometto racconta che un uomo stava parlando a Re Salomone quando Azrael lo vide e lo fissò: l’uomo chiese al re di essere trasportato per magia dal vento in India per sfuggire alla Morte, venendo esaudito. Allora Azrael spiegò a Salomone che aveva fissato quell’uomo con stupore, perché aveva ricevuto ordine di andarlo a prendere in India e non capiva perché non fosse là. Sparì, quindi, a raggiungerlo. La canzone “Samarcanda” (1977) di Roberto Vecchioni è chiaramente ispirata ad una rivisitazione di questa leggenda, a riprova che la cultura non conosce confini.

Nella tradizione Giudaico-Cristiana, Gabriele è il messaggero della lieta nascita di Gesù, di suo cugino Giovanni Battista e di sua madre Maria, ma secondo alcuni partecipò anche alla distruzione delle città Sodoma e Gomorra. Raffaele è il guaritore, colui che salvò Tobia da un pesce enorme, esorcizzò sua moglie dal lussurioso ed iracondo demone Asmodeo, ridonò la vista a suo padre, accecato da un escremento di volatile, grazie a medicine derivate dal pesce-mostro, ma è anche colui che dopo il Diluvio avrebbe donato a Noè il Sefer Raziel, un testo di medicina magica. Michele, d’altro canto, se nel suo ruolo di condottiero contro gli angeli ribelli è divenuto difensore del Popolo Eletto e poi della Chiesa, è anche colui che avrebbe istruito Adamo ed Eva fuori dall’Eden, fermato la mano di Abramo in procinto di sacrificare Isacco, guidato gli Ebrei nel deserto. Tuttavia, il suo ruolo di guaritore nei santuari dedicatigli è piuttosto anomalo,  essendo Raffaele il più congeniale alla medicina e si può forse spiegare solo con quanto narrato ne “Il Libro di Adamo ed Eva”, testo di circa 2000 anni fa. In esso,  Adamo, novecentotrentenne malato e sofferente, mandò Eva e il loro figlio Seth ai cancelli del Paradiso a chiedere, se non il Frutto della Vita, almeno l’unguento dell’Albero della Vita, come antidolorifico. Michele riferì che la richiesta era stata respinta e che i giorni di Adamo erano finiti: Adamo morì 6 giorni dopo. Ruolo di guaritore che, in pratica, Michele non rivestì.    

Proprio per quanti amano approfondire la figura del più noto degli arcangeli nella storia locale e nell’arte, il Gruppo Archeologico Aquileiese organizzò esattamente tre anni fa il convegno  “Michele il Guerriero Celeste”;  un anno fa, mercoledì 29 settembre 2010, ne presentò gli Atti, a coronamento di una serie di iniziative scaturite dagli scavi che condussero nella Chiesa di S. Michele Arcangelo a Cervignano, 18 anni fa, e concluse, per ora, dalla Mostra omonima.

                   Tiziano De Simone