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Cap 10...1° parte

Post n°84 pubblicato il 14 Aprile 2008 da potter4dgl
 
Tag: finale

Il racconto di Kreacher

Harry si svegliò presto la mattina seguente, dentro il sacco a pelo sul pavimento della stanza. Un tintinnio di cielo era visibile tra le tende grosse. Era il blu caldo e pulito d'inchiostro acquoso, da qualche parte tra la notte e l'alba, e tutto era quieto tranne il respiro lento e profondo di Ron e Hermione. Harry diede una scorsa a loro che stavano sul pavimento accanto a lui. Ron aveva avuto un attacco di galanteria e insistette che Hermione dormisse sui cuscini del divano, così che la sua forma splendeva sopra quella di Ron. Il suo braccio era curvo verso il pavimento, i suoi pollici di dita stavano su quelli di Ron. Harry si domandava se si erano addormentati tenendosi le mani. L'idea lo fece sentire stranamente solo. Guardò in su verso il soffitto ombroso, un lampadario a ragnatela. Meno che ventiquattro ore fa, stava nella luce del sole all'entrata del padiglione, aspettando gli ospiti del matrimonio. Sembrava essere passata una vita. Cosa doveva accadere ora? Giaceva sul pavimento e pensava agli Horcrux e al compito che Silente gli aveva lasciato...Silente... Il dolore, che lo aveva posseduto da quando Silene era morto, era diverso. Le accuse che aveva sentito da Muriel al matrimonio sembravano aver occupato il suo cervello come cose malate, infettando i suoi ricordi di un mago che aveva indolatrato. Poteva aver Silente fatto accadere queste cose? Era stato come Dudley, indifferente all'abbandono e l'abuso fino a che non lo afflisse? Poteva aver girato le spalle a sua sorella che era in malata e nascosta? Harry pensava a Godric's Hollow, alle tombe che Silente le aveva menzionato che stavano lì, pensava ai misteriosi oggetti che lasciavano senza spiegazione il testamento di Silente, e il rancore che era aumentato nell'oscurità. Perché Silente non gliel'aveva detto? Perché non gli aveva spiegato? Si era preso cura Silente di Harry alla fine? O Harry era stato nient'altro che uno strumento da pulire e affinare, ma da non fidarsi e confidarsi? Harry non riusciva a stare straiato lì con niente se non acuti pensieri come compagnia. Disperato per qualcosa da fare, per distrarsi, uscì dalla sua tenda, prese la bacchetta e strisciò via dalla stanza. Mormorò Lumos e iniziò a salire le scale con la luce della bacchetta. Dall'altra parte c'era la stanza dove lui e Ron aveva dormito l'ultima volta che c'erano stati; gli diede uno sguardo dentro. Le porte dell'armadio erano aperte e le coperte erano state tolte. Harry ricordò la gamba del troll sconfitto al piano di sotto. Qualcuno aveva cercato la casa da quando l'Ordine era scappato. Piton? O forse Mundungus, che aveva rubato dalla casa prima e forse anche dopo che Sirius morisse? Lo sguardo di Harry vagabondò nel quadro che qualche volta conteneva Phineas Nigellus Black, il bis-bis-bisnosso di Sirius, ma era vuoto, non mostrando nulla se non unadistesa di sfondo confuso. Phineas Nigellus stava evidentemente trascorrendo la notte nello studio del preside a Hogwarts. Harry continuò su per le scale fino a che non arrivò al più alto pianerottolo dove c''erano soltanto due porte. Quella davanti a se aveva una targa dove c'era scritto Sirius. Harry non era mai entrato nella stanza del suo padrino prima d'allora. Aprì la porta, tenendo la bacchetta alta per fare più luce possibile. La stanza era spaziosa e una volta doveva  essere stata anche bella. C'era un grande letto con una testiera di legno, un'altra finestra oscurata da tende di velluto e un lampadario in alto all'armadio di legno, e mentre Harry si spostò più dentro la stanza e mandò via dei topolini disturbati. Il giovane Sirius aveva tappezzato i muri con molti poster e foto. Harry poteva soltanto dedurre che i genitori di Sirius erano stati incapaci di rimuovere l'Incantesimo di Adesione Permanente che li teneva sul muro perché era sicuro che non avrebbero apprezzato il gusto nella decorazione del loro figlio più vecchio. Sirius sembrava essersene andato per dar fastidio ai suoi parenti. C'erano troppi striscioni molto grandi di Grifondoro, con sfumate di rosso e oro solo per sottolineare la differenza dalla sua famiglia Serpeverde. C'erano molto fotografie di motociclette Babbane e anche (Harry doveva ammirare il nervo di Sirius) molti poster di ragazze Babbane in bikini. Harry poteva dire che erano Babbani perché erano rimanevano immobili nelle loro foto, con sorrisi sfumati e occhi che fissavano la carta. Questo era per contrasto con la fotografia del mondo magico sui muri che era una foto di quattro studenti di Hogwarts che stavano braccio a braccio, sorridendo alla fotocamera. Con un salto di piacere, Harry riconobbe suo padre, i suoi capelli neri e disordinati riscendevano sulla schiena come quelli di Harry, e anche lui portava gli occhiali. Accanto a lui c’era Sirius, trascuratamente bello, il suo volto lievemente arrogante, molto più giovane e felice di quanto Harry lo avesse mai visto da vivo. Alla destra di Sirius c’era Peter Minus, più basso di circa trenta centimetri, e più, grassoccio con occhi acquosi, arrossiva con piacere per essere stato ammesso nel più fantastico gruppo di amici, con quei ribelli più ammirati che erano stati James e Sirius. Alla sinistra di James c’era Lupin, persino allora con l’aspetto un po’ malandato, ma aveva la stessa aria di piacevole sorpresa nel trovarsi apprezzato ed incluso… o era semplicemente perché Harry sapeva come era stato il loro passato, che vedeva queste cose nel quadro? Tentò di tirarlo dal muro; ora, dopotutto, era suo - Sirius gli aveva lasciato ogni cosa ma quello non si spostò nemmeno di un millimetro. Sirius non aveva dato nessuna possibilità ai suoi genitori di decorare di nuovo la sua stanza. Harry guardò l’ambiente circostante. Il cielo era sempre più luminoso: una colonna di luce rivelò un po’ di carte, libri e piccoli oggetti sparsi sul tappeto. Evidentemente anche la stanza di Sirius era stata perquisita, sebbene i suoi contenuti sembravano esser stati giudicati per la maggior parte, se non interamente, insignificanti. Alcuni libri erano stati scossi abbastanza da separarsi dalle loro copertine, e diverse pagine erano sparse sul pavimento. Harry si chinò, raccolse alcuni dei pezzi di carta, e li esaminò. Ne riconobbe uno come la parte di una vecchia edizione di Storia della Magia, di Bathilda Bagshot, e un altro come appartenente ad un manuale di manutenzione per motociclette. Il terzo era scritto a mano e spiegazzato: lo spianò. Caro Felpato, grazie per il regalo di compleanno di Harry! Era il suo preferito da sempre. Ha un anno e già riesce a capire e a prendere una scopa giocattolo; sembra così felice con se stesso. Ti invio una foto così puoi vedere. Sai quell'oggetto riesce ad alzarsi soltanto di due piedi dalla terra ma lui impressiona il gatto e rompe un orribile vaso che Petunia mi ha mandato per Natale (non compianti qui). Certo, James pensava fosse divertente, dice che sarà un ottimo giocatore di Quidditch ma abbiamo dovuto riporre tutti i soprammobili  e rassicurarci di tenere un occhio su dove va. Abbiamo fatto un ottimo compleanno a base di the, solo noi e la vecchia Bathilda che era stata sempre dolce con noi e ora ama profondamente Harry.  Ci dispiace che tu non sia potuto venire, ma l'Ordine viene prima, e Harry non è abbastanza grande da sapere che è il suo compleanno! James sta diventando un pò frustato, cerca di non mostrarlo, Silente ha ancora il suo Mantello dell'Invisibilità, così nessuna possibilità di una piccola escursione. Se ci verrai a visitare, ci farebbe molto piacere. Cody è stato qui lo scorso week-end. Pensavo stesse giù, ma era probabilmente per il fatto di McKinnon; ho pianto tutta la notte quando l'ho sentito. Bathilda lascia andare molti giorni, è una donna affascinante con le sue divertenti storie su Silente. Non sono sicura che gli piacerebbe se lo venisse a sapere! Non so quando credere, alla fine perché sembra incredibile che Silente...  Le estremità di Harry sembravano essersi bloccate. Stava ancora in piedi, tenendo il miracoloso pezzo di carta nella sua dita nervose mentre dentro di lui una certa eruzione mandò gioia e dispiacere che colpiva la sua stessa misura attraverso le vene. Muovendosi con passi incerti verso il letto, si sedette. Rilesse la lettera, ma non riusciva ad avere nessun  altro significato rispetto alla prima volta, e si ridusse a guardare la calligrafia. Lei aveva fatto le sue g nello stesso modo in cui le faceva lui. Cercò nella lettera per ognuna di loro, e ognuna era come una mossa amica che spuntava da dietro il Velo. La lettera era un tesoro incredibile, prova che Lily Potter era esistita veramente, che la sua mano calda si muoveva ancora attraverso quella pergamena, mettendo l'inchiostro in quelle lettere, quelle parole, parole su di lui, Harry, suo figlio. Impazientemente si tolse le lacrime dagli occhi, e rilesse la lettera, questa volta concentrandosi sul suo significa. Era come ascoltare un pò della sua voce.  Avevano un gatto...forse era morto, come i suoi genitori a Godric's Hollow...o anche fuggito quando non c'era più nessuno che gli dava da mangiare...Sirius gli aveva portato la sua prima scopa...i suoi genitori conoscevano Bathilda Bath; gliel'aveva introdotta Silente? Silente ha ancora il suo Mantello dell'Invisibilità...c'era qualcosa di buffo in ciò.

 
 
 
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