SCUOLA DI HOGWARTS
PRESIDE DELLA SCUOLA POTTER4DGL___INSEGNANTI DELLA SCUOLA: MICKYMALCONTENTA___ARTEMISIA9279___BLOSKY1974___SHADOW972
Hogwarts è la più grande scuola di magia e stregoneria di tutto il mondo e di tutti i tempi, fondata da quattro grandi maghi, è situata in Gran Bretagna. La scuola è divisa in quattro case, ognuna discendente da uno dei fondatori, a cui i ragazzi vengono affidati al loro primo arrivo a Hogwarts.
Il preside è Albus Silente, grande mago, l'unico di cui si dice Voldemort abbia paura.
PROF. POTTER4DGL
PRESIDE DELLA SCUOLA
E INSEGNANTE DI
STORIA DELLA MAGIA E
DIFESA CONTRO LE ARTI OSCURE
prof. ARTEMISIA
Direttrice della Casa
Insegnante di Pozioni
ed Trasfigurazioni
prof. SHADOW
Direttrice della Casa
Insegnante di Incantesimi
e Babbanologia
prof. MICKYMALCONTENTA
Direttrice della Casa
Insegnante di Erbologia
e Divinazione
prof. BLOSKY1974
Direttore della Casa
Insegnante di Quidditch
e Creature Magiche
Custode delle Chiavi di
Hogwarts
« Cap 13...2°parte | Messaggio #99 » |
Cap 13...1°parteLa commissione per il censimento dei nati babbani Ah,Mafalda! —disse la Umbridge, guardando Hermione—Travers ti ha chiamato, eh? —S-si—cigolò Hermione. —Bene, servirai parecchio bene. —Umbridge si diresse al mago vestito di nero —. Quel problema è risolto, Ministro, se possiamo usare Mafalda dell'ufficio Registri potremo incominciare immediatamente. —Consultò i suoi porta documenti. Dieci persone oggi ed una di queste è la moglie di un impiegato del Ministero! Andiamo, andiamo… perfino qui, nel cuore del Ministero! —Si mise nell'ascensore dietro Hermione, come i due maghi che stavano ascoltando la conversazione della Umbridge col Ministro. Andiamo con l’aiuto di Mafalda, troverai tutto quello che ti serve nell'aula del tribunale. Buon giorno, Albert, non scendi? —Sì, ovviamente—disse Harry con la voce profonda di Runcorn. Harry uscì dall'ascensore. La grata dorata si chiuse con un rumore metallico dietro lui. Guardando dall'alto in basso, Harry vide il viso ansioso di Hermione uscendo dalla sua vista, con un mago alto ad ogni lato e i capelli di velluto della Umbridge a livello della sua spalla. —Che cosa ti porta qui, Runcorn? —gli domandò il nuovo Ministro della Magia. Il suoi lunghi capelli neri e la sua barba erano venate di argentatura, ed una fronte bassa oscurava i suoi brillanti occhi, ricordando ad Harry un granchio nascosto sotto una roccia. —Dovevo parlare un momento con—Harry dubitò per una frazione di secondo—Arthur Weasley. Mi hanno detto che stava al primo piano. —Ah—disse Pius Thicknesse—. L’hanno beccato che contattava una persona indesiderata? —No—disse Harry, con la gola secca—. No, niente del genere. —Ah, bene, è solo questione di tempo—disse Thicknesse. Se vuoi sapere la mia opinione, i traditori di sangue sono alla stregua dei mezzosangue. Buona giornata, Runcorn. — buon giorno, Ministro. Harry vide Thicknesse andare via per il corridoio ricoperto da grandi tappeti. Nel momento in cui il Ministro si perse di vista, Harry tirò fuori il mantello dell’Invisibilità , se lo mise addosso e si diresse per il corridoio in direzione opposta. Runcorn era tanto alto che Harry si vide obbligato a fermarsi per assicurarsi che i suoi piedi fossero nascosti. Il panico lo attanagliò nella parte bassa dello stomaco. Mentre sorpassava alcune porte di legno brillante, ognuna con una piccola placca col nome del proprietario e la sua occupazione , il potere del Ministero, la sua complessità, la sua impenetrabilità, sembrò incombere su di lui, in modo che il piano che aveva tramato con tanta attenzione assieme a Ron e Hermione durante le ultime quattro settimane sembrò assurdamente infantile. Avevano concentrato tutti i suoi sforzi nell’accedere all'interno senza essere scoperti: non avevano pensato però a quello che avrebbero fatto se si fossero ritrovati separati. Ora Hermione era coinvolta in procedimenti legali che indubbiamente si sarebbero prolungati per ore; Ron stava lottando per fare magie che Harry sapeva fossero al di sopra del suo livello, con la libertà di una donna che dipendeva dai suoi risultati, e lui, Harry, stava passeggiando per il piano superiore quando sapeva perfettamente bene che la sua preda era appena scesa nell'ascensore. Smise di camminare, si appoggiò contro una parete e cercò di decidere quello che doveva fare. Il silenzio si abbattè su di lui: non c'era chiasso, né conversazioni, né passi ; i corridoi di tappeti porpora stavano in silenzio come se avesse lanciato un simulato Muffliato in essi. Il suo ufficio dev’essere qua sopra, pensò Harry. Sembrava abbastanza poco probabile che la Umbridge conservasse i gioielli nel suo ufficio, ma d'altra parte, valeva la pena di cercare per assicurarsi. Pertanto, si diresse di nuovo per il corridoio passando vicino ad un mago col cipiglio corrugato che mormorava istruzioni ad una piuma che galleggiava davanti a lui, scarabocchiando in un pezzo di pergamena. Ora prestando attenzione ai nomi nelle porte, Harry voltò in un angolo. A metà strada del seguente corridoio si trovò in uno spazio ampio ed aperto dove una dozzina di streghe e maghi erano seduti in file in piccoli banchi, non molto differenti da quelli della scuola, benché molto più levigati e senza pasticci. Harry si voltò per guardarli, perché l'effetto era abbastanza ipnotico. Tutti stavano agitando e facendo girare le proprie bacchette all'unisono, e quadrati di carta colorati volavano in tutte direzioni come piccole comete rosse. Dopo pochi secondi, Harry si rese conto che i procedimenti seguivano un ritmo, che tutte le carte formavano lo stesso modello; e dopo alcuni secondi si rese conto che stava assistendo alla creazione di libelli (pubblicazioni diffamanti), le carte quadrate erano pagine che, quando si univano, si piegavano ed era applicata loro la magia, si depositavano in pile ordinate al fianco di ogni strega o mago. Harry si avvicinò in silenzio, benché i lavoratori fossero tanto concentrati in quello che stavano facendo che dubitava che notassero un passo silenzioso sul tappeto, e prese un libello completo dalla pila di dietro una strega giovane. L'esaminò sotto il mantello dell’Invisibilità. La sua prima pagina rosa era registrata con un titolo dorato: Sanguina SUCIAY i Pericoli Che corre una Pacifica Società di Sangue puro, il titolo aveva il disegno di una rosa rossa con un sorriso sciocco nel mezzo dei petali, essendo strangolata da una gramigna verde dotata di denti canini e col cipiglio corrugato. Nel libello non raffigurava il nome dell'autore, ma di nuovo, le cicatrici nella parte posteriore della sua mano destra sembrarono formicolare mentre l'esaminava. Allora la giovane strega al suo fianco confermò la sua supposizione dicendo, ancora agitando la sua bacchetta:—Qualcuno sa se la vecchia arpia passerà tutto il giorno all’interrogatorio dei nati babbani? |
MENU
ULTIMI COMMENTI
I MIEI BLOG AMICI
- beautifulgirl
- blosky
- larosablu7
- shadow
- stellina
- Venice
- volenterosa
- mary2
TAG
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
Inviato da: potter4dgl
il 21/05/2008 alle 20:34
Inviato da: beautifulgirl18
il 20/05/2008 alle 21:56
Inviato da: MickyMalContenta
il 02/05/2008 alle 17:06
Inviato da: blosky1974
il 25/04/2008 alle 22:12
Inviato da: potter4dgl
il 16/04/2008 alle 13:55