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PAROLA DI KENNY: CAPITOLO 3   

Cenni Storici

Ammettiamolo, non sempre l’evoluzione è un fattore positivo. Prendiamo ad esempio la fase iniziale del rapporto interpersonale, ovvero l’approccio.

Come tutti ben sapete sin dall’inizio dei tempi la fase dell’approccio era un compito che spettava esclusivamente al maschio e che solitamente iniziava e si concludeva con un colpo di clava in testa (Ah! Che belli i vecchi tempi). Oggi purtroppo l’uso della forza non è più consentito e perciò si è dovuto ricorrere ad altri metodi più raffinati. Ricordo quando avevo 14 anni (la bellezza di 13 anni fa) che il rapporto con l’altro sesso era decisamente meno complicato e meno sentito rispetto ai giorni nostri, le ragazze venivano prese in considerazione ma solo dopo i soldatini, lego, giochi in scatola, calcetto all’oratorio e soprattutto Baywatch. Insomma alle ragazze solitamente si pensava solo al sabato sera quando per la prima volta ci si affacciava alla vita notturna che all’epoca iniziava alle 19 e 30 e finiva immancabilmente alle 23 e 30, mezzanotte se i genitori erano di manica larga. La fase dell’approccio veniva fatta per interposta persona e mai mettendo in gioco la propria dignità, nella maggior parte dei casi quando si adocchiava una bella ragazza si mandava in avanscoperta l’amico fidato che poteva avere un’approccio diretto con la prescelta oppure affidarsi all’avvocato della tipa, la sua migliore amica, per intavolare le trattative. Per andare a buon fine minimo si doveva partire da una base anche se esigua di attrazione fisica, appurato questo si partiva direttamente con il domandone finale: "Ma il tuo amico vuole la storia seria o vuole solo per stasera?", ma come si può fare qualcosa di serio con una che non sai neanche come si chiama e che non hai neanche visto bene in faccia dato che dopo il primo crodino eri già mezzo ubriaco? Eppure si partiva sempre col voler fare qualcosa di serio perché l’importante non era stare con una ragazza simpatica e intelligente ma stare con una ragazza, in quanto ti faceva guadagnare punti di apprezzamento all’interno del gruppo di amici e soprattutto avere la ragazza faceva aprire gli occhi a tutte quelle tipe che prima non ti consideravano ma adesso per il gusto di fregare il boy a qualcuna avrebbero fatto a botte per averti.

Ma poi cosa si faceva con la ragazza? Beh, Innanzitutto la parola sesso era assolutamente sconosciuta ai più, dai 14 ai 16 anni l’azione più perversa era il bacio con la lingua, ma anche per quello servivano almeno 10/15 giorni di preparazione. I rapporti più lunghi duravano circa 3 settimane perché l’unione del gruppo di lui con quello di lei creavano degli intrecci tipo soap opera in cui alla fine prima o poi tutti stavano con tutte, e la cosa bella è che si rimaneva sempre tutti amici, non esistevano litigi per ragazze rubate anzi le persone che avevano condiviso una o più ragazze (e alla fine era inevitabile) cementavano la loro amicizia perché spinti dalla curiosità si confrontavano ponendosi a vicenda profonde questioni morali: "Oh ma con te quanto c’ha messo a darti la lingua?" oppure "vero che Monica limona meglio di Valentina?!". Al giorno d’oggi invece è tutto decisamente più complicato. Punto primo: se mandi avanti un tuo amico sei un coglione, punto secondo: se ti fai avanti te sei un poveraccio. Come? Un poveraccio? Certo perché ormai già da qualche anno è in funzione quel maledetto aggeggio che ha proclamato la morte dell’approccio, ovvero il cellulare. Oggi la fase di approccio ha solo lo scopo di catturare il numero di cellulare per poi poter iniziare le trattative senza mai doversi guardare in faccia o neanche sentirsi dato che tutto viene fatto tramite SMS, chiunque dica che non l’ha mai fatto o mente spudoratamente oppure è analfabeta e quindi non in grado di scrivere alcunché.

Dopo una ventina di messaggi atti a conoscersi e a scoprire pian piano le proprie carte scatta finalmente l'incontro.

Solitamente il luogo prescelto per consumare il primo fatidico incontro post-sms deve essere assolutamente neutrale, non troppo vicino alla casa di lui (altrimenti è chiaro che poi invita la lei di sopra per....), ma neanche troppo vicino alla casa di lei (altrimenti è chiaro che poi invita il lui di sopra per....), quindi l'incontro viene fissato in un qualsiasi locale equidistante dalle abitazioni.

La prima uscita generalmente viene fatta fra settimana in modo che se le cose non prendono immediatamente il verso giusto si può sempre usare la solita scusa "Mi dispiace, domani devo alzarmi presto per andare al lavoro, davvero sono stata bene con te e di sicuro ci risentiamo..... tu aspetta che ti chiamo io...sai la prossima settimana sarò un pò impegnata", ovviamente non riuscirete a ricontattare la lei in questione neanche se chiamate "Chi l'ha visto?" o "Il commissario Rex".

Se invece tutto va bene nell'arco delle due ore che passerete con la vostra futura ex-fidanzata (un attimo, aspettiamo che tutti ci arrivino) al massimo riuscirete a dire non più di 4 frasi perchè tanto vi siete già detti tutto tramite sms e quindi tutta la gente seduta intorno a voi penserà che siete assolutamente ridicoli e la cosa che vi darà più fastidio è sapere che hanno assolutamente ragione.

In conclusione era decisamente meglio lasciare le cose come stavano, è vero che per un bacio con la lingua dovevi aspettare almeno 3 settimane ma così facendo avevi modo di conoscere una persona guardandola negli occhi e sentendo la sua voce invece di vedere delle fredde parole sul display di un maledettissimo cellulare.