Creato da unamorelungounavita il 09/06/2014

PINK FLOYD la storia

Tutto, e nei minimi particolari sulla mitica e grande band Inglese (Barrett - Gilmour - Mason - Waters - Wright) Biografia, Discografia, Curiosità,>>> Foto, Video, e Concerti - (Live)>>>> (IL BLOG PIU' RICCO DI PARTICOLARI SUI PINK FLOYD DI TUTTO IL WEB)

AREA PERSONALE

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname:
Se copi, violi le regole della Community Sesso:
Età:
Prov:
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e i membri possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Problemi con i Pink FloydDavid Jon Gilmour (Inter... »

Carriera solista, e morte di Syd Barrett

Post n°15 pubblicato il 19 Giugno 2014 da unamorelungounavita
 

Carriera solista

 

Tra maggio e luglio del 1968, Jenner portò Barrett in studio, per registrare del materiale nuovo. Il risultato furono delle versioni embrionali di canzoni che avrebbero visto la luce sui suoi due LP da solista e due lunghe improvvisazioni chiamate Rhamadan e Lanky. Barrett non era più una persona adatta a suonare; a volte dimenticava la chitarra, in casi più gravi rompeva l'attrezzatura messa a disposizione dalla EMI, altre volte non riusciva neanche a tenere in mano il plettro. Da agosto in poi, Jenner e King videro Barrett sempre di meno; e fu lo stesso per i suoi coinquilini.
Secondo Aubrey "Po" Powell, «Syd sapeva ancora essere molto lucido e divertente, ma anche alienato. Ti fissava, a volte anche per ore, senza aprire bocca. In quell'appartamento, avevamo tutti a che fare con gli eccessi di acido degli anni passati, e quando ci si sente così fragili, come tutti noi, non vuoi sapere molto di uno che è lì per grazia di Dio». In molti cercarono di aiutarlo: Waters, per esempio, prenotò una visita dallo psichiatra Ronald Laing, che però disse di non avere mai visto Barrett nel suo studio. È in questo periodo che si colloca molto probabilmente l'episodio riferito più tardi da Jonathan Meades, secondo cui Syd era stato chiuso nell'armadio: la realtà è forse ancora più cruda. Powell riferisce di avere visto Syd prendere a colpi di martello un lavandino rosso, nel bagno del suo appartamento, urlando «Fatemi uscire! Fatemi uscire!».

Barrett sfogava la sua frustrazione su Lindsay, picchiandola o scottandola con i mozziconi di sigaretta. Quando i suoi amici gli dicevano di smetterla, Syd si arrabbiava con loro, a volte anche in maniera brutale. Quando Syd ruppe una chitarra contro Lindsay, Powell e Storm Thorgerson abbandonarono l'appartamento. Anche Lindsay abbandonò l'appartamento di lì a poco, perché Barrett le aveva bruciato tutti i vestiti.
«Per un po' di tempo, Liz visse nei sedili posteriori della Mini Cooper di June Child», ricorda Juliet Wright, «poi la convincemmo a trasferirsi a casa di Storm, a Hampstead». Ma Barrett venne a conoscenza del posto dove Liz si era rifugiata e cominciò a spiarla, pedinarla e suonare il citofono; poi, forse per vendetta, iniziò una relazione con un'amica di Liz chiamata Gala Pinion. Frequentò anche una ragazza eschimese chiamata Iggy, poi immortalata nella canzone di Barrett Dark Globe, nella frase («with Eskimo chain / I tattered my brain all the way»), e nelle foto interne della copertina di The Madcap Laughs.
Dall'autunno del 1968, Syd era senza una casa fissa. Ritornava con una certa regolarità a Cambridge, dove anche Win, la madre, gli consigliava di consultare un medico. A Londra, stava fuori fino a tarda notte con amici e conoscenti casuali. Una volta dovette addirittura scappare dalla polizia, dopo essere stato tutta la notte con dei drogati a Holland Park. Spesso, a piedi nudi, si recava a Battersea, un piccolo sobborgo appena fuori Londra, dove vivevano alcuni suoi vecchi amici: Anthony Stern, ex-collega alla Camberwell School of Art, Jenny Spires, ex-fidanzata, Rusty e Greta, due consumatori abituali di acido.

Syd iniziò ad aggiungere anche eroina alla sua "dose quotidiana" di hashish e Mandrax, cosa che viene testimoniata da alcuni suoi amici dell'epoca: «Syd spariva, ogni 40 minuti, agitato come mai. Poi tornava ed era stranamente molto, molto calmo».
All'inizio del 1969, Barrett affittò un appartamento a Earls Court Square, insieme a Duggie Fields, un suo amico pittore. In questo momento, Syd, mentre in pubblico era fidanzato con Gala Pinion, frequentava Iggy l'eschimese in privato. Inoltre, come riporta Fields, «aveva a che fare con dozzine di groupie, che gli si gettavano letteralmente addosso».
Entrambi si chiusero nelle loro rispettive camere: Fields per concentrarsi sui suoi dipinti, Barrett per proteggere i quadri che diceva di dipingere, ma in realtà non stava dipingendo. Ricorda sempre Fields: «Passava la maggior parte del tempo a letto, sul materasso che aveva collocato sul pavimento. Aveva un potenziale infinito. Una decisione avrebbe limitato le sue possibilità».

Ultimo trentennio e morte

Di Syd Barrett da allora si persero apparentemente le tracce. In realtà, era tornato a vivere nella sua vecchia casa a Cambridge assieme alla madre. Il materiale per il suo terzo lavoro musicale mai uscito, insieme ad altro materiale scartato e ad alcuni bootleg, fu pubblicato nel 1988 nella raccolta Opel.
Negli ultimi anni, l'ex leader dei Pink Floyd si faceva chiamare semplicemente Roger e continuò a vivere a Cambridge, ormai solo, in seguito alla morte della madre, isolato da tutto ciò che in qualche maniera poteva ricordargli il passato. Coltivava la sua passione per la pittura, dipingendo secondo uno stile prevalentemente astratto, e si dedicava al giardinaggio. I suoi vecchi compagni ormai non lo contattavano più.
Nel 2005, durante il Live 8 che vide i Pink Floyd riunirsi eccezionalmente per quell'occasione, Roger Waters ricordò l'ex compagno, dedicandogli l'esecuzione di Wish You Were Here:

(EN)
« Anyway, we're doing this for everyone who's not here, and particulary of course, for Syd.
»

(IT)
« Comunque, stiamo facendo questo per tutti coloro che non sono qui. In particolare, naturalmente, per Syd. »

Syd Barrett morì a Cambridge il 7 luglio 2006, all'età di 60 anni, per un tumore al pancreas, non per complicanze dovute al diabete come alcuni sostengono. La notizia fu resa pubblica il 10 luglio. Il giorno seguente, Roger Waters, durante il concerto tenutosi a Lucca, dedicò all'amico scomparso Wish You Were Here, facendo apparire immagini dei primi Pink Floyd su un maxischermo dietro al palco.

Discografia solista

Octupus/Golden Hair (Singolo - 45 Giri) - 14 novembre 1969
The Madcap Laughs (Album - LP) - gennaio 1970
Musicisti - David Gilmour, Roger Waters, 'Willie' Wilson, Jerry Shirley, Mike Ratledge, Hugh Hopper, Robert Wyatt
Barrett (Album - LP) - novembre 1970
Musicisti - David Gilmour, Richard Wright, 'Willie' Wilson, Jerry Shirley, Vic Saywell
Syd Barrett (Doppio LP) - settembre 1974 (riunisce su doppio vinile The Madcap Laughs & Barrett)
Syd Barrett - The Peel Session (Mini LP) - gennaio 1987
Musicisti: David Gilmour, Jerry Shirley
Opel (Album - LP) - 1988
Octopus: The Best of Syd Barrett (CD - Raccolta) - 1992
Crazy Diamond (CD Box set) - 1993
The Best of Syd Barrett: Wouldn't You Miss Me? (CD - Raccolta) - 16 aprile 2001
The Radio One Sessions - 2004
An Introduction to Syd Barrett (CD - Raccolta) - 4 ottobre 2010

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

TAG

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963