TARTARUGHE

...tutto ciò che ha a che fare con le tartarughe...

 
 

NOTA

immagine


Non sono un veterinario e questo è un Blog Amatoriale, pertanto, malgrado la cura posta nella raccolta del materiale, non posso assumermi la responsabilità totale delle informazioni riportate. In caso di seri problemi riguardanti la salute delle tartarughe, consiglio sempre e comunque di rivolgersi a persone qualificate e competenti.
Inoltre, molto del materiale presente è frutto di ricerche sul web, pertanto esiste la possibilità che nel blog siano state pubblicate foto o testi senza il consenso dell'autore o proprietario del diritto.
Se questo dovesse avvenire, vi chiedo gentilmente di contattarmi e in breve tempo verrà rimosso tutto il materiale non autorizzato.
Per informazioni o segnalazioni:
G_ietta@libero.it

 

 

 

 

TESSERA SOCI

Vuoi diventare SOCIO di questo blog?
Richiedi GRATUITAMENTE la tessera!
Scrivi una mail a
G_ietta@libero.it
specificando nell'oggetto: RICHIESTA TESSERA
e nel messaggio scrivi il tuo nome e il tuo cognome!
Ti verrà immediatamente inviata la tessera da stampare!
Essere SOCIO ti permette di vedere pubblicato tutto il materiale che vuoi in una sezione personale,creata appositamente per gli iscritti!



 

VETERINARI


-ABRUZZO
-BASILICATA
-CALABRIA
-CAMPANIA
-EMILIA ROMAGNA
-FRIULI VENEZIA GIULIA
-LAZIO
-LIGURIA
-LOMBARDIA
-MARCHE
-MOLISE
-PIEMONTE
-PUGLIA
-SARDEGNA
-SICILIA
-
TRENTINO ALTO ADIGE
-TOSCANA
-UMBRIA
-VALLE D'AOSTA
-VENETO

Fonte: tartaportal 
sezione VETERINARI in costante aggiornamento

 

TRACHEMYS SCRIPTA: SEMPLICE DISTINGUERLE

 

PER ACCEDERE ALL'ELENCO COMPLETO DELLE SPECIE


A-E    
F-M   
N-S 
T-Z

schede descrittive in costante aggiornamento

 

TARTA-BLOG FOR PRESIDENT

AnimalBazar - Classifica Siti Animali

Ti piace questo blog?
...Votalo!
 

 

L'INTERVISTA DI LIBERO

per leggere l'intervista di Libero: CLIK

 

SONDAGGIO

LA MIGLIOR FOTO


La tartaruga di MARIKA

 

CONTRO I MINI SPAZI

 

LE TARTARUGHE NON SONO GIOCATTOLI

 

DOWNLOAD

immagineimmagine


___________________________________________________________


-TARTA PUNTATORE PER IL MOUSE

immagine


 

SOCI

1-CHIARA CAVALLIERI
2- ANDREA BRIGNOLI
3-RICCARDO AZZARONI
4-MASSIMO MIGNANI
5-LAURA PES
6-STEFANIA TORTORIELLO
7-GIUSEPPE SANNA
8-MIRKO VIGANO'
9-ALESSANDRA FEDELE
10-ANTONELLA TIRITIELLO
11-VINCENZO PALMIERO
12-VINCENZO POTI
13-CRISTIANO BOSETTI
14-CRISTIANO AMETRANO
15-NIRIA MOROSO
16-ALESSIA A.SCIORTINO
17-ALESSIO DE NARDI
18-LETIZIA FRASSI
19-SABINA LONI
20- NICOLA MAFFEI
21-DAVIDE MAFFEI
22-MARIANGELA CAPUTO
23-VIVIANA VERRILLO
24-PASQUALE TATARANNI
25-DAMIAN DE VRIES
26- IVANA RUSSO
27-GIUSY PRECISANO
28-FRANCESCA BRAGHESE
29- CARMELA MAGNO
30-LUIGI MENOZZI
31-SILVIA MAZZUCCO
32-STEFANIA BARBIERI
33-GHERY PRUSCINI PASQUINI
34-ALESSANDRA GRAUX
35-LUISA GUCCIONE
36-FRANCESCA LONGO
37-VENNERI MICHELE
38-ELIA ASTORINO
39-MARTINA GIUSTI
40-MARTA CICCHELLI
41-LAURA GIUSTI
42-CLAUDIO SIMBULA

 

...SOCI

43- FEDERICO VINATTIERI
44- ALESSIA BERTO
45- MARIA CONTE
46- PATRIZIA MARRA
47- GIOVANNA GRIECO
48- FRANCESCO VANACORE
49- MARCO BALDESSARI
50- FRANCESCO MARTELLA
51- NIRVANA GRANATA
52- ALESSANDRO TOTH
53- LORENZO LOPEZ
54- EMILIO TORCHIA
55- MAURO ALBORGHETTI
56- MANUELA GATTI
57- FRANCESCA CATANESE
58- ANNA BARONE
59- LUCIO VAGLIVIELLO
60- ANNIKA FABBIAN
61- FABRIZIO GORACCI
62- MICHELE VITE
63- PAOLA FRANCAVILLA
64- FRANCESCA SORBELLO
65- GIULIA SBARRA
66- ANTONELLA MARRA
67- MANUELA SANNA
68- GABRIELE BERNARDI
69- GRANDI GIORGIO
70- CRISTINA RIGOSELLI
71- DANIELE COLOMBO
72- ALESSIA PINTOSSI
73- CLAUDIA ARDIA
74- NICOLO' FAVA
75- FILIPPO PILI
76- DORIANO CANGI
77- BRENCIO FRANCESCO
78- ALESSIO REGINA
79- ELISA GIORDANI
80- MARTINA CAPPELLETTI
81- SILVIO SAN
82- ANTONIO RAIMONDI
83- CHIARA CALOI
84- LUCIANO LOVENTRE
85- MARIKA CARLINI
86- PAOLA CARRARO
87- ROBERTA MERLINI
88- ANTONIO DANESE
89- ANGELO CASTRO
90- FRANCESCA FACCHIN

 

...SOCI!

91- DONATELLA SATALINO
92- VIRGINIA DI TOMMASO
93- LUCA BRUNET
94- ANTONIO CARLUCCI
95- CRISTINA CARUSO
96- DAVIDE CARATELLI
97- GIUSEPPE LOIACONO
98- JESSICA CAPUTO
99- MARA ZANCHETTI
100- GIANLUIGI ROSSINI
101- PAOLO BERGERETTI
102- SILVANA BONINO
103- MASSIMO PERISSINOTTO
104- GIULIA ZANINI
105- DANIELE SARTORI
106- SARA PACETTA
107- PATRIZIO DE SIMONI
108- LUANA MANZO
109- CARMELO BONGIOVANNI
110-  MARIBEL CANTOS

 

 

IL BRANCO

immagine5 Testudo Hermanni :
- Mucca
- Pollo
- Zecca
- Toro
- Mosca


immagine5 Trachemys Scripta :
 - Piranha
 - Barracuda
 - Squalo
 - Orca
 - Murena

 

 

 

LE MIE BELVE

immagine 

immagine

immagine

immagine

immagine

immagine

immagine

immagine

immagine


 

 

Messaggi di Maggio 2006

Post N° 255

Post n°255 pubblicato il 19 Maggio 2006 da G_ietta
 

 
 
 

RAPPORTI CON L'UOMO

Post n°254 pubblicato il 19 Maggio 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

Le tartarughe sono tra gli animali più conosciuti e popolari e questo è dimostrato dal fatto che sono continuamente rappresentate sui libri per bambini, su magliette, adesivi, cartoline; sono tantissimi inoltre gli oggetti con la loro forma come ad esempio portachiavi, portaceneri, orecchini, ciondoli, giocattoli souvenir, portafortuna ecc.  La tartaruga è un animale da alcuni apprezzattissimo e da altri considerato ripugnante o persino temuto come spesso accade per i pipistrelli, i topi, i serpenti.  Al giorno d'oggi la tartaruga terrestre (e non solo) vanta tantissimi appassionati e molti la allevano nonostante le difficoltà a trovarne un esemplare e la possibilità di poterlo mantenere in condizioni appropriate.   L'allevatore deve conoscere innanzitutto le leggi sulla protezione e deve sapere che allevare una testudo non è sempre agevole nonostante siano degli animali assai resistenti.  Spesso, infatti, persone incoscienti tengono il rettile dentro casa come se fosse un cane, costringendolo a strisciare sui pavimenti freddi e lisci e quindi assolutamente inadatti e sottoponendolo a continui urti contro le porte e contro i piedi. Inoltre la tartaruga è un animale che sporca spesso e in qualsiasi punto dell'appartamento a differenza di un gatto o di un cane.  Tutto questo ci fa capire che l'allevamento dentro casa è assolutamente impraticabile sia per noi, che saremo costretti a pulire diverse volte al giorno,  sia per il nostro animale che sarebbe sottoposto ad inutile violenza.  Il posto più adatto dove allevare una testudo è un appezzamento di terra con vegetazione selvatica.  Vivono a meraviglia nei giardini ma bisogna considerare che potrebbero rovinare le coltivazioni di piante e fiori.   L'allevatore dovrà quindi accettare che qualche fiore venga abbattuto perché morsicato alla base dello stelo come avviene per esempio con le "Calle". Il terreno deve essere ben recintato perché se c'è una via di fuga, la tartaruga la troverà.  Se il nostro giardino presenta un'abbondante e varia vegetazione, la tartaruga potrebbe cavarsela da sola anche per molti mesi senza il nostro apporto di cibo.   Aiutiamo comunque il rettile nel rendergli l'alimentazione più varia (ma anche più abbondante) con verdura di vario genere come ad esempio la classica lattuga da loro sempre graditissima, pomodori e frutta matura come fichi, fragole, mele, pere, susine, albicocche, pesche ecc.  Gli agrumi è meglio evitarli perché potrebbero causar loro problemi intestinali, comunque non li mangiano quasi mai (i limoni neanche li annusano).   Alcuni (e non pochi) consigliano di eliminare dai giardini piante considerate velenose per le tartarughe come l'oleandro, l'edera, le felci, l'aucuba.  Tuttavia, per esperienza personale, considero quest'ultima notizia assai criticabile. Non conosco invece quali siano i fastidi che potrebbero procurare i fertilizzanti, i concimi, i pesticidi di uso comune nei giardini.  La testudo è un animale che non ha grosse esigenze di bere potendo sopravvivere senza acqua per lunghissimi periodi. I luoghi dove vive in natura sono spesso aridi e sopratutto nei mesi estivi non si trova acqua per molti chilometri. Questo non vuol dire che non dobbiamo mettere un recipiente d'acqua nel nostro terreno ma tutt'altro visto che non è raro che si avvicinino talvolta per qualche sorso.
Chi possiede molte testudo si troverà di fronte al problema delle liti tra i maschi ma soprattutto dei continui scontri dei maschi con le femmine nel periodo dell'accoppiamento.  Il corteggiamento è caratterizzato dai colpi e dai morsi inflitti dal maschio La femmina, se sottoposta ininterrottamente a tali "attenzioni", può riportare delle fastidiose ferite  alle zampe e sul carapace.  Il maschio può molestare la femmina per settimane, anche per molte ore ogni giorno; immaginiamoci quando i maschi sono numericamente superiori alle femmine!In natura è tutto ben regolato: il maschio nel periodo dominato dalla presenza di un forte istinto sessuale, inizia l'estenuante ed ininterrotta ricerca di una compagna: 
cammina per giorni e per chilometri guidato da chissà quale segnale fino al ritrovamento di un esemplare di sesso opposto con il quale può finalmente accoppiarsi. Alla fine del rapporto i due si allontanano ed il maschio difficilmente ritroverà la stessa compagna e riprenderà la sua ricerca magari nella direzione opposta. Questo non può avvenire nei nostri giardini dove il maschio, non ha il minimo problema  a trovare la femmina. Siccome il periodo dell'accoppiamento può durare molti mesi  l'unica possibile soluzione è quella di separare il maschio dalla femmina. Un'altra possibilità è quella di avere un numero di femmine superiore a quello dei maschi con un rapporto di circa 1:3.
Non impediamo però alle tartarughe di accoppiarsi, ma regoliamo semplicemente i loro incontri. Chi possiede solo un maschio avrà infatti notato che durante i periodi primaverili la tartaruga inizia a camminare in continuazione girando lungo i confini del giardino, cercando disperatamente una via di fuga per poter proseguire la sua ricerca amorosa. 
Il problema delle zuffe tra i maschi è meno serio perché in fondo gli scontri si limitano a pochi colpi. Uno dei due si arrende abbastanza in fretta e scappa, quindi raramente si possono procurare delle ferite. Naturalmente se lo spazio è poco il problema potrebbe essere più evidente soprattutto quando i maschi che si affrontano sono entrambi adulti.Alcuni raccontano che le testudo in cattività imparino a riconoscere il loro padrone, ma questo non è corretto: le testudo imparano a riconoscere la figura umana e a sentirne l'arrivo. Tutto questo è collegato alla nostra offerta di cibo. Se mettiamo del cibo ogni giorno nello stesso posto e alla stessa ora, avremo presto come conseguenza che le nostre tartarughe ci attenderanno sul luogo con quotidiana puntualità. Questi rettili hanno un apparato uditivo che gli consente di sentire le vibrazioni del suolo, ma in realtà sono totalmente sordi alle vibrazioni sonore trasmesse per via aerea. In pratica non sono in grado di sentire un nostro richiamo o un fischio ma, invece, sentono bene le vibrazioni terrene provocate dai nostri passi. Potremo dunque notare che, spesso, al nostro passaggio vengono fuori dal loro riparo e venendo, magari, incontro ai nostri piedi in attesa del loro pasto. Non posso invece essere certo nel negare che riescano a differenziare una persona (chi se ne occupa) da un'altra (un estraneo) anche se credo che non ne abbiano la facoltà.

 
 
 

Post N° 253

Post n°253 pubblicato il 19 Maggio 2006 da G_ietta
 

 
 
 

Post N° 251

Post n°251 pubblicato il 18 Maggio 2006 da G_ietta
 

 
 
 

Post N° 249

Post n°249 pubblicato il 18 Maggio 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

LE VOSTRE FOTO

La tartaruga di:

ECOLOGO

UGO

grazie

 
 
 

GLI ANTINUTRIZIONALI

Post n°248 pubblicato il 18 Maggio 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

Si è soliti dare poca importanza all'alimentazione dei rettili mantenuti in cattività, partendo dal presupposto che l'animale stesso sia in grado di scegliersi la giusta dieta e quindi non sovrabbondi con cibi ed elementi nutrizionali potenzialmente pericolosi. Questo principio può essere accettabile per gli animali liberi con ampie possibilità di scelta nell'assortimento vegetale da cui attingere per il pasto quotidiano.
Diverso è il discorso in un'area circoscritta come un giardino, dove  il prato polifito può essere stato sostituito da una monocoltura ( spesso trifoglio ) con finalità ornamentali o presupponendo esigenze alimentari non idonee per le nostre beniamine.
E' bene conoscere le proprietà antinutrizionali che possiedono diversi vegetali per non eccedere nella loro somministrazione alle tartarughe terrestri, integrando eventualmente quanto può venire a mancare a seguito di specifiche abitudini alimentari per ottimizzare la nutrizione in cattività.
Gli antinutrizionali
I fattori antinutrizionali sono definiti come sostanze che così come tali o attraverso loro metaboliti, che compaiono nei sistemi biologici degli esseri viventi, interferiscono con l'utilizzazione degli alimenti, influenzando la salute e la produzione animale.
Una prima distinzione può permettere di suddividere i fattori antinutrizionali in intrinseci all'alimento ed in acquisiti.
I primi si riferiscono a molecole naturalmente presenti negli alimenti e sotto controllo genetico. Questi fattori antinutrizionali possono creare situazioni di malnutrizione.
Quelli acquisiti dall'alimento sono, invece, opera dell'ambiente sia pure più o meno favoriti da una naturale predisposizione.
Gli antinutrizionali possono essere classificati in quattro gruppi:
Fattori che influenzano l'utilizzazione e la digestione delle proteine: inibitori delle proteasi, tannini, lectine.
Fattori che influenzano l'utilizzazione dei minerali: fitati, ossalati, glucosinolati. Antivitaminici.
Fattori con attività varia: micotossine, mimosine, cianogeni, nitrati, alcaloidi, agenti fotosensibilizzanti, fitoestrogeni e saponine.
Inibitori delle proteasi: tripsina, chimotripsina
Si tratta di sostanze che ostacolano la normale attività degli enzimi specializzati nella degradazione e scomposizione delle proteine e dei polipeptidi, in composti più semplici ed in singoli aminoacidi. L'effetto antinutrizionale comporta una riduzione della digestione ed una carenza secondaria di aminoacidi essenziali come la metionina e la lisina.
Si può assistere ad una diminuzione della crescita ed all'ingrossamento del pancreas.
Questi fattori antinutrizionali si trovano in alcune verdure fresche: piselli, fagioli, fagiolini, soia e nelle leguminose in generale, nonché nella cariosside del frumento, della segale, dell'orzo e nei semi dei cereali in genere; vengono inattivati fino al 95% da trattamenti con vapore a 100 °C.
Tannini
Sono sostanze aromatiche di natura fenolica dal forte potere astringente, che formano con proteine, carboidrati e altri polimeri, dei composti indigeribili.
I tannini si legano, inoltre, agli enzimi digestivi limitando notevolmente l'assorbimento intestinale di tutti i nutrienti.
In elevate percentuali hanno evidenziato anche attività cancerogena.
I tannini sono presenti in quantità più o meno elevata nelle foglie e nei frutti di molte piante, come ad esempio nei prugnoli, nella scorza degli acini e semi dell'uva, ma anche nelle leguminose, in particolare piselli e fagioli, nonché nelle foglie caduche degli alberi. I tannini sono per lo più termostabili. L'estrusione sembra ridurre il contenuto di tannini.
Lectine ( emoglutinine )
Si tratta di sostanze che si combinano con i carboidrati delle membrane cellulari ( mucosa gastrica ed intestinale ), ostacolando in tal modo l'assorbimento dei nutrienti, le lectine si legano alle cellule del sangue determinando agglutinazione delle emazie.
Ritroviamo tali antinutrizionali nelle leguminose in particolare nel fagiolo, pisello, soia e fava.
Le lectine sono termolabili.
Fitati
L'acido fitico è una sostanza contenuta in molte piante. Esso forma complessi legandosi ad anioni come il calcio, il manganese, lo zinco ed il rame formando composti insolubili detti fitati. Ciò comporta un minore assorbimento dei  corrispondenti sali minerali. I fitati sono contenuti in tutti i semi di cereali e nelle leguminose come soia, piselli e fagioli;
Solo il 10% dell'acido fitico viene perso con il trattamento a caldo. Per ridurre il contenuto di acido fitico si utilizzano fitasi o microrganismi con attività fitasica oppure l'immesione in acqua a determinati pH e temperature per stimolare l'attività delle fitasi endogene.
Ossalati
Questi antinutrizionali sono scarsamente assorbiti poiché insolubili, per cui i casi di avvelenamento da ossalati sono molto rari. La pericolosità è dovuta al legame che formano con il calcio creando composti inassorbibili e, quindi, non più utilizzabili dalle tartarughe. In pratica pur essendo presenti nella dieta appropriate quantità di calcio, questo in presenza di ossalati, non consente una perfetta calcificazione delle parti ossee, in modo particolare del carapace.
Gli ossalati sono da considerare come un prodotto tossico del ricambio vegetale che deve essere eliminato o precipitato in forma insolubile, perché non rimanga in circolazione. Per questo le piante lo depositano nelle foglie come ossalato di calcio insolubile e lo eliminano con la caduta.
Sono presenti in diverse verdure e vegetali: spinaci, bietole, pomodoro, melanzana, peperone, sedano, fagioli, trifoglio, felci, nei funghi, ma soprattutto nei cosiddetti " spinaci Nuova Zelanda ", nonché nelle graminacee e nei semi gialli dei cereali.
Gli ossalati vengono dissolti solo in parte in acqua durante la cottura.
Glucosidi
Possiamo differenziarli in tre gruppi: Glucosidi cianogenetici, Glucosinolati e Saponine. Si tratta di composti costituiti da uno zucchero legato ad un altro componente ( aglucone ), che diventano tossici dopo l'azione enzimatica (glucosidasi). I glucosidi cianogenetici diventano tossici dopo idrolisi liberando HCN ( acido cianidrico ), i glucosinolati deprimono la sintesi e la secrezione dell'ormone tiroideo, le saponine possiedono attività emolitica sulle emazie e provocano alterazione della parete cellulare. Sono sostanze ad elevato potere schiumogeno che, una volta ingerite, tendono a formare schiume all'interno dello stomaco ostacolando l'eruttazione; questo determina un aumento del volume stomacale fino ad arrivare alla compressione dei polmoni.
I glucosidi sono presenti nel trifoglio, erba medica, fagioli, nelle crocifere come il cavolo e cavolfiore, nelle patate dolci, nelle mandorle, nel mais e nei semi e noccioli di svariati tipi di frutta. Il contenuto di questi fattori antinutrizionali è basso, ma può diventare pericoloso, poiché le parti non edibili dall'uomo possono essere somministrate in abbondanza alle tartarughe. I glucosidi sono neutralizzati con trattamento termico ad eccezione delle saponine.
Attenzione, quindi alla somministrazione abbondante di erbe fresche come trifoglio, erba medica e leguminose in genere, contenenti quest'ultimo glucoside.
Antivitaminici
Si tratta di sostanze termolabili che distruggono specifiche vitamine, causandone carenza.
Le leguminose come la soia ed i fagioli contengono l'antivitamina D, il pisello, l'erba medica ed il trifoglio, l'antivitamina E, il trifoglio contiene, inoltre, precursori  antivitamina K.
Nitrati
I vegetali naturalmente non contengono quantità tali di nitrati da causare danni, il pericolo deriva da ortaggi fertilizzati con composti azotati, seguendo pratiche agronomiche volte al raggiungimento di elevate produzioni mediante alti dosaggi di concimi azotati; questi trasferiti alle verdure portano il contenuto dei nitrati a livelli dannosi. I nitrati provocano intossicazione ed alterazione a carico del sangue ( metaemoglobinemia ). I vegetali che accumulano più nitrati sono: gli spinaci, le bietole, i  cavoli, la lattuga ed il trifoglio.
Si può ridurre il contenuto dei nitrati mediante cottura in acqua dell'alimento (i nitrati passano in parte nell'acqua).
Alcaloidi
La solanina è l'alcaloide antinutrizionale più noto, questo fattore inibisce la colinesterasi ( enzima che scinde gli esteri della colina ). Tale sostanza è presente sotto la buccia della patata e nei germogli. Non somministrare alle testuggini bucce o parti verdi dei tuberi di patata soprattutto se germogliati.
Trattandosi di sostanze idrosolubili, la cottura in acqua neutralizza tale sostanza.
L'elencazione di antinutrizionali proposta è incompleta sia per aver tralasciato fattori del tutto estranei alla dieta vegetale delle testuggini, sia per le limitate conoscenze che ancora oggi offre la letteratura, che attribuisce a " fattori sconosciuti " specifiche manifestazioni antinutrizionali.
Desideriamo, peraltro citare alcuni elementi che rivestono un ruolo importante nell'assimilazione dei nutrienti delle tartarughe terrestri vegetariane.
Fibra
Si suggerisce un tenore di fibra dell'8% ; eccessi di fibra vegetale nell'alimentazione portano ad un basso utilizzo delle vitamine e microelementi presenti nella dieta, poiché possiede un forte potere assorbente. La fibra ha, inoltre, una forte azione stimolante l'evacuazione intestinale, per cui un contenuto eccessivo rende la digestione troppo breve e non permette una naturale utilizzazione anche dei macroelementi.
Cloruro di sodio
Il sale da cucina deve essere bandito dall'alimentazione delle tartarughe in quanto va ad appesantire il sistema renale per eccesso salino, determinando ritenzione idrica. Sono perciò da evitare tutti gli avanzi di cucina salati; i salumi sono particolarmente nocivi.  
Proteine
La somministrazione di grandi quantità di proteine ad animali erbivori porta ad un forte appesantimento dell'apparato digerente e squilibri enzimatici, con alterazioni dei valori ematici ed effetti tossici se una tale alimentazione perdura per lunghi periodi.
Non umanizziamo le nostre tartarughe con pezzetti di carne o crocchette per cani, pezzetti di prosciutto o il tuorlo dell'uovo, sono cibi assolutamente da bandire per le tartarughe terrestri vegetariane, così come rappresentano un pericolo per quelle palustri. Una simile alimentazione porterà a forti ingrassamenti, inspiegabili inappetenze, costipazioni, diarree, sintomi di carenza nutrizionale e, nel lungo termine, possibilità di comparsa di tumori all'apparato digerente.
Carboidrati
Alte somministrazioni di carboidrati, soprattutto se complessi, a tartarughe erbivore, ma anche carnivore, porta ad un appesantimento intestinale dovuto a fermentazioni e squilibri enzimatici,  nonché alterazione dei valori ematici con possibili costipazioni, diarree ed effetti tossici.
Conclusioni
seguendo una dieta ben equilibrata e varia, pur contenente singoli ingredienti con proprietà antinutrizionali, ben difficilmente si potranno osservare fenomeni antinutrizionali. Sarà, invece, da monitorare una dieta monotematica o che insista su categorie di alimenti che possiedono analoghi fattori antinutrizionali.
L'utilizzo di un mangime specifico per tartarughe terrestri ed altri rettili vegetariani, come il Sera Raffy Vital, può rappresentare la soluzione ideale, sia per il mix di ingredienti utilizzati nella formulazione, sia per l'estrusione ( lavorazione del mangime che neutralizza il 90% degli antinutrizionali ) e per la mirata integrazione di vitamine e sali minerali che esclude eventuali carenze secondarie.

 
 
 

TARTARUGA PALUSTRE EUROPEA

Post n°247 pubblicato il 18 Maggio 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

EMYS ORBICULA
In tutte le specie di tartarughe la differenziazione sessuale è ben poco evidente. Esistono alcune caratteristiche generali in base alle quali è possibile distinguere i maschi dalle femmine nei soggetti adulti (in quelli giovani distinguere il sesso non è possibile) ma si tratta di differenze così poco evidenti che possono essere rilevate per lo più solo con attento esame comparativo diretto.
La femmina è generalmente più grande, mentre la sua coda è più corta della metà del carapace e il piastrone è piatto. Il maschio al contrario ha taglia minore, piastrone concavo, coda più lunga della metà del carapace ed anche unghie più lunghe e ben affilate. Nei maschi l'apertura anale è situata più indietro che non nei soggetti di sesso femminile.
Fino a pochi anni fa si pensava che la maturità sessuale fosse raggiunta abitualmente a 12-13 anni dai maschi e a 15 - 20 dalle femmine; ricerche recenti hanno invece dimostrato che entrambi i sessi possono positivamente accoppiarsi già a 6 - 8 anni se il loro carapace misura 9 -12 cm. di lunghezza.
Con un clima particolarmente rigido, la maturità sessuale arriva più tardi . Può sembrare molto, ma si deve tenere conto che stiamo parlando di una specie particolarmente longeva.
Esistono casi documentati di esemplari che hanno superato i 120 anni di età. In natura, comunque, la longevità media può variare tra i 10 e i 70 anni.

 
 
 

Post N° 246

Post n°246 pubblicato il 17 Maggio 2006 da G_ietta
 

 
 
 

Le tartarughe e il vulcano

Post n°245 pubblicato il 17 Maggio 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

Dove trovare le tracce di un'antica eruzione vulcanica? Nei geni di una tartaruga. Succede nelle Isole Galapagos, un paradiso naturale che riserva sempre nuove rivelazioni a naturalisti e scienziati.
Un team della Yale University ha infatti scoperto che nei geni di alcune tartarughe giganti sono nascoste le possibili prove di una terribile eruzione avvenuta circa 100 mila anni fa. Sulle pendici di ciascuno dei 5 vulcani dell'isola Isabela vive una sottospecie di tartarughe giganti. Quelle del vulcano Alcedo hanno una variabilità genetica molto più bassa delle altre specie. A cosa può essere dovuta questa singolare caratteristica, sorprendente per una popolazione così grande?
I ricercatori hanno calcolato che le poche varianti genetiche sono evolute da un comune antenato circa 88 mila anni fa.
La tartaruga Eva. La causa sarebbe stata una terribile eruzione del vulcano Alcedo che avrebbe “asfaltato” di pietra pomice incandescente buona parte dell'isola. Soltanto poche tartarughe sopravvissero e oggi, grazie all'analisi del Dna, si ritiene che l'intera popolazione (dai 3000 ai 5000 esemplari) sia discesa da un'unica femmina. Lo studio, se confermato, potrebbe aiutare a stimare realmente i tempi dei cambiamenti genetici.

 
 
 

Post N° 244

Post n°244 pubblicato il 17 Maggio 2006 da G_ietta
 

 
 
 

ERBE E PIANTE

Post n°243 pubblicato il 17 Maggio 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

Sonchus oleraceus L. ( crespino liscio, cicerbita, cardone )

E’ una pianta annua estiva, al sud è rinvenibile in inverno, primavera ed autunno ma raramente d’estate.
Ama i terreni ricchi di azoto in luoghi poco soleggiati ed umidi. Ha i fiori di colore giallo. Una volta era impiegato nella medicina popolare ed oggi viene consumato cotto come la cicoria selvatica.
Da dare ai nostri animali senza paura perché apporta liquidi, fibre e calcio in buona quantità.
Si cerchi di dare ai cuccioli i fiori che, vedrete, saranno molto apprezzati.
Ho visto mangiare di questa pianta anche i capolini maturi (semi) molto fioccosi, non preoccupatevi la tartaruga non soffocherà !!!!!!!.

 
 
 

ERBE E PIANTE

Post n°242 pubblicato il 17 Maggio 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

Cichorium intybus

E’ la comune cicoria dei campi nella sua forma selvatica e coltivata, è una pianta perenne che fiorisce dall’estate all’autunno con fiori di colore blu molto belli.
Si può trovare sui tratturi, nei bordi dei sentieri e nei campi di zone non eccessivamente umide.
Si possono utilizzare le foglie, i fiori ma anche gli steli che li portano, molto lignificati con altissimo contenuto di fibra.
In natura le tartarughe “camminano” sopra gli steli fiorali teneri per abbassare i fiori alla portata della loro bocca e cibarsene con tranquillità.
Si tratta di un vero e  proprio Jolly da non far mancare mai nella dieta dei nostri animali anche perché in tutti i luoghi dove vivono tartarughe selvatiche esistono cicorie selvatiche!

 
 
 

Post N° 241

Post n°241 pubblicato il 16 Maggio 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

LE VOSTRE FOTO

Le tartarughe di:

PAOLO_1980

UGO & UGA

 
 
 

DEPOSIZIONE E INCUBAZIONE DELLE UOVA

Post n°240 pubblicato il 16 Maggio 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

Allorché le femmine hanno deposto, la regola più importante è non girare le uova nell’estrarle dal nido e utilizzare le dita per tirarle fuori dalla terra (gli arnesi come palettate metalliche, possono rompere le uova che sono molto fragili).
Una volta estratte le uova, queste devono essere riposte in una scatoletta con della terra in cui si avranno preventivamente modellato dei piccoli buchi con le dita, la qualcosa permette di trasportare le uova senza che rotolino e vadano perdute.
Perché non bisogna girare le uova? Grosso modo perché l’embrione potrebbe annodarsi nella massa vitellina e quindi potrebbe morire.
TARTARUGHE EUROPEE
Terrestri (Testudo spp)
la deposizione avviene da fine aprile a fine luglio a seconda delle condizioni ambientali.
Da notare che se vedete deporre la vostra femmina per la prima volta in luglio, questo significa che avrete perso almeno una deposizione! Solitamente le femmine cercano di deporre già diversi giorni prima che avvenga la vera e propria deposizione (una deposizione nella prima buca scavata è rara)ed hanno un comportamento molto tipico: si arrampicano sui maschi, girano su e giù per il recinto tutto il giorno…da questo momento è importante osservare con attenzione dove vanno più spesso. La deposizione avverrà per le più precoci verso fine mattinata (rare), nel bel mezzo del pomeriggio (nella media) o in tarda serata (molto frequente) verso le 18-19.
Le uova deposte variano a seconda della specie e delle dimensioni della femmina.
Ecco alcuni esempi:
Testudo hermanni hermanni: 1-6
Testudo hermanni boetgeri: 1-14
Testudo marginata marginata: 1-10
Testudo marginata weissingeri: 1-5
Testudo greca ibera 1-18
NB: le femmine sono molto conservatrici per la data e il luogo di deposizione. Per questo motivo si consiglia di non modificare l’interno del loro recinto e di annotare per ogni femmina la data di deposizione, il suo nome, il numero di uova, di assegnare un numero alla deposizione e di scrivere con una matita questo numero su ogni uovo di quella deposizione. Dopo 2-3 anni vedrete che son sempre quelle femmine a deporre per prime, poi le altre…depongono sempre nello stesso punto, alla stessa data (o più o meno con 5 cinque giorni di anticipo o di posticipo), poco importano le condizioni meteo.
Questo vi sarà molto utile perché in tal modo saprete esattamente quale femmina dovrà deporre, quando e dove e non vi sarà più bisogno di osservarle prima e durante la deposizione.
Di solito le femmine più giovani depongono una sola volta all’anno, le altre 2 volte e talvolta alcune anche 3 volte.
La fecondità aumenta con il passare degli anni.
Acquatiche (Emys orbicularis ssp, Mauremys ssp...):le femmine pronte per la deposizione sono di solito rinvenibili molto più soventemente fuori dall’acqua (a partire da 2-3 settimane prima della deposizione). Sono anche meno attive; le uova sono facilmente palpabili, ma sono molto fragili e quindi una mano inesperta potrebbe facilmente romperle e provocare delle lesioni interne alla femminache possono portare anche alla sua morte. Le deposizioni avvengono da metà maggio a luglio. Di solito hanno luogo in zone con poca erba e soleggiate, dunque un semplice stagno non è sufficiente alla deposizione! Le deposizioni avvengono a partire dal tardo pomeriggio (le più precoci depongono verso le 18) fino alle 23, 24 di notte. Bisogna quindi attrezzarsi con una buona torcia e pazientare senza disturbare le tartarughe. Anche le femmine di queste specie sono conservatrici e quindi prendetevi le annotazioni utili. Ogni deposizione comprende dalle 2 alle 18 uova, con una media di 6. Il loro guscio è calcareo ma molto fragile perché è sottilissimo. Si consiglia dunque di manipolarle con estrema cautela. Di solito avviene una sola deposizione all’anno, due sonomolto rare.

 
 
 

Post N° 239

Post n°239 pubblicato il 16 Maggio 2006 da G_ietta
 

 
 
 

Post N° 238

Post n°238 pubblicato il 16 Maggio 2006 da G_ietta
 

TARTARUGA CRISTALLO

 
 
 

Post N° 237

Post n°237 pubblicato il 16 Maggio 2006 da G_ietta
 

Le tartarughe non hanno i denti. Sono dotate di becco corneo

 
 
 

GB: la grande fuga della tartaruga Orazio, 3 km in 8 mesi

Post n°236 pubblicato il 16 Maggio 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

Restituito a legittima proprietaria grazie ad un microchip
(ANSA) - LONDRA, 12 MAG - Grande ma lenta fuga di Orazio, una tartaruga che, scappata da 8 mesi, e' stata ritrovata a circa 3 km di distanza dall'abitazione. Orazio e' stato trovato da un ispettore della protezione degli animali in strada alla periferia di Cardiff, nel Galles. E' stato identificato e riconsegnato alla legittima proprietaria, grazie ad un microchip che la prudente signora aveva fatto applicare alla sua avventurosa tartaruga

 
 
 

Post N° 235

Post n°235 pubblicato il 16 Maggio 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

TARTARUGHE 'COI BRIVIDI' SOCCORSE IN ADRIATICO

(ANSA) - RICCIONE (RIMINI), 17 MAR - L'ondata di freddo che ha colpito l'Italia e l'area adriatica nei giorni scorsi ha mietuto vittime anche in mare. Lunedi' e martedi' la Fondazione Cetacea di Riccione e' stata chiamata piu' volte all'opera per recuperare tartarughe marine sulle spiagge. Tre di queste si sono spiaggiate, a distanza di poche ore l' una dall'altra, a Senigallia (Ancona). La prima e' stata portata al caldo delle vasche dell'Ospedale delle Tartarughe di Riccione, ed e' in ripresa. Le altre due (chiamate dai volontari della Fondazione rispettivamente Jacopo e Miss Kappa) hanno richiesto subito cure piu' rilevanti e sono state trasferite, grazie anche alle loro dimensioni non enormi (47 cm una e solo 17 l'altra), presso il responsabile veterinario dell'Ospedale stesso. Un quarto esemplare recuperato dalla Protezione Civile di Numana e' invece deceduto prima di ogni possibile intervento medico. L'autopsia verra' svolta la settimana prossima. Ma il fenomeno - rileva la Fondazione Cetacea - pare generalizzato. Dalla Croazia vengono segnalati casi simili proprio negli stessi giorni di inizio settimana, e cosi' nel sud Adriatico: qui il fenomeno assume aspetti ancora maggiori perche' gli spiaggiamenti sono stati 23 dall'inizio di gennaio. E' comunque un fenomeno conosciuto: queste tartarughe vengono chiamate 'cold-stunned', una definizione che significa letteralmente 'tramortite dal freddo'. Il mare in questi giorni ha temperature molto basse, 7-8 gradi. Caldo, liquidi e composti vitaminici sono le cure a cui verranno sottoposte le tre nuove ospiti della Fondazione Cetacea (che si uniscono ad altre tre vecchie degenti), in attesa che il clima si faccia clemente e che il mare torni ad essere caldo e accogliente. In tarda primavera, quindi, e' previsto il ritorno in mare delle tartarughe. (ANSA). RED-GIO
17/03/2006 12:20

 
 
 

Post N° 234

Post n°234 pubblicato il 15 Maggio 2006 da G_ietta
 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: G_ietta
Data di creazione: 31/03/2006
 

BLOG UFFICIALE

Questo è il blog ufficiale del

clik

 

FIERE, MOSTRE & RADUNI

 

 

COMUNICAZIONI & APPUNTAMENTI

 
LA MIGLIOR FOTO:
la migliore tra le foto che mi verranno inviate sarà pubblicata nel box.

SONDAGGIO & TEST:
Rispondi al sondaggio e ai test (insertito un nuovo test) 

TESSERA SOCI:
vuoi diventare "socio" di questo blog? Segui le istruzioni e richiedi gratuitamente la tessera!!!

TAGS:
prima di pormi qualunque domanda verificate se l'argomento che vi interessa è presente nei TAGS (divisi per argomento), il blog serve proprio a questo. Risparmierete tempo voi e lo farete risparmiare a me.


LA BACHECA DEGLI ANNUNCI: cerchi/vendi/cedi un'esemplare?O del materiale che non usi più?Lascia un commento con l'annuncio ed un  contatto,verrà immediatamente pubblicato!

 

AREA PERSONALE

 

COME CONTATTARMI

 

Per informazioni, consigli, articoli e per vedere pubblicate le foto delle vostre "belve":

G_ietta@libero.it        

 

FACEBOOK

 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2006 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

ditiziomichelacentrovideo.diantinigianluca.lucchesedomenicomario.lumareraffaellalaurettagre782010voglioso1977EmmeGraypaolo.spanticuore.blumichele.berti_1977IVAN_DARPINOfederico.montautiLotti1956stefano.pierfranco
 

ON LINE

 

             

web tracker

 

GALLERIA FOTOGRAFICA DELLE MIE BELVE

 

TAG

 

SOMMARIO: TAGS




ACQUISTO:
regole e parametri per valutare un esemplare prima dell'acquisto;
ALIMENTAZIONE: diete e consigli per una corretta alimentazione;
ALLEVAMENTO: come e dove allevare le nostre tartarughe: recinti,terrari e acquari;

ANATOMIA: le tartarughe viste dall'interno e dall'esterno;
BELLE IMMAGINI: raccolta personale di immagini;
COMPORTAMENTI ED ABITUDINI: la psicologia ed il comportamento delle tartarughe;
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI: i prodotti consigliati per l'allevamento;
CURIOSITA' E NOTIZIE:
notizie ed articoli,curiosi e non;
DA SAPERE: cose importanti degne di essere ricordate;
DA STAMPARE: cose simpatiche da stampare;
DETERMINAZIONE ETA': ecco come fare;
DETERMINAZIONE SESSO: ecco come fare;
DISTINZIONE TRA LE SPECIE: caratteristiche di confronto per la distinzione tra le specie;
ERBE & PIANTE: per l'alimentazione e l'arredamento;
FAI DA TE: costruire terrari,recinti leghetti e tanto altro;

FUORI TEMA...ma non troppo: comunicazioni varie;
INTERVISTE: le mie interviste: ad allevatori, tartamanti & C.
I PICCOLI: nascita e allevamento: nascita,alimentazione e allevamento delle baby;
LE FOTO & I VIDEO: le foto e i video delle nostre "belve";
LE MIE BELVE: tutto ciò che riguarda le mie belve
LETARGO: come affrontare i letargo, i pro e i contro e regole basilari;
LINK: tutte le mie fonti, da chi prendo spunto e da chi imparo molto;
NORMATIVE E REGOLAMENTI: CITES e normative sulla detenzione di tartarughe;
PESI & MISURE: le misurazioni delle mie belve;
RIPRODUZIONE: l'accoppiamento, come, dove e quando;
SALUTE: le principali patologie, i sintomi e le cure;
SCHEDE RIASSUNTIVE: ripasso generale;
SOCI:sezione dedicata ai soci,i loro articoli,le loro foto;
SPECIE & CLASSIFICAZIONE: schede descrittive e classificazioni tassonomiche
TARTARUGHE D'ACQUA: tutto sulle tartarughe acquatiche;
VETERINARI: elenco dei veterinari italiani divisi per regione.

immagine


 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

LE MIE INTERVISTE

UN SOGNO CHE S'AVVERA

 

CHE COS'E' LA CITES



La CITES è la convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione
(CITES= Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora), firmata a Washington il 3 marzo 1973 (e per questo conosciuta in Europa anche come "Convenzione di Washington") è un trattato internazionale applicato in più di 130 Paesi del Mondo. Il suo scopo è di disciplinare il commercio internazionale di specie animali e vegetali affinché questo non ne minacci la sopravvivenza.
www.corpoforestale.it

L'Ufficio CITES puo' fornire informazioni sulle specie protette e sulle leggi in vigore.
La polizia giudiziaria ha il compito di vigilare sull'applicazione delle norme in vigore. Per quanto riguarda il possesso di animali esotici e animali selvatici nostrani protetti e' competente l'Ufficio CITES presso il Corpo Forestale dello Stato (tel. 026709479).
In particolare si ricordino alcune norme che riguardano le tartarughe:
Tartarughe di terra (genere Testudo).
Tutte le tartarughe del genere Testudo sono protette e il loro possesso deve essere denunciato all'Ufficio CITES, cosi' come, entro 10 giorni, ogni nuova nascita e i decessi.
Tartarughe esotiche d'acqua: la maggioranza delle specie di tartarughe d'acqua esotiche in commercio non sono protette. Per verificare con esattezza se la specie in possesso rientra in questa categoria e' possibile chiedere informazioni al'Ufficio CITES presso il
Corpo Forestale dello Stato tel. 026709479.
Queste tartarughe sono esotiche e non possono quindi essere rilasciate in natura a causa dei danni che provocherebbero alla fauna locale. Per questo il WWF sconsiglia l'acquisto di specie esotiche, non solo tartarughe.
Chi non fosse piu' in grado di occuparsi della propria tartaruga puo' rivolgersi a:
ENPA sede di Milano tel 0297064220

Centro tartarughe CARAPAX a Massa Marittima in Toscana
tel 0566/940083 carapax@cometanet.it

 

SEI PRONTO AD ALLEVARE UNA TARTARUGA?


1-DA DOVE PROVIENE?

conoscere l'esatta provenienza dell'esemplare scelto ci farà capire meglio le sue esigenze di allevamento.
2-CHE DIMENSIONI RAGGIUNGE?
è importante sapere anticipatamente quanto crescerà la nostra tartaruga, in modo tale da essere certi di poterle offrire uno spazio adeguato, senza poi,come succede fin troppo spesso, doversene liberare.
3-SERVE IL CITES?
Prima di acquistare l'esemplare che abbiamo scelto verifichiamo se,quella specie,necessita di documentazione, e che, il negoziante o l'allevatore ce lo rilasci.
In modo da evitare sanzioni o addirittura il sequestro dell'esemplare.
4- COSA MANGIA?
La dieta deve essere varia equilibrata e deve evitare i mangimi confezionati.
Deve,per quanto possibile,racchiudere tutti i cibi che normalmente la tartaruga troverebbe  nel suo habitat naturale.Un'alimentazione errata può provocare gravi danni alla salute delle nostre Belve.
5- A CHE TEMPERATURA/UMIDITà ecc. DEVE VIVERE?
Molte persone si preoccupano solo di avere un esemplare "particolare", ignorando però che magari, quell'esemplare è nato in foreste tropicali, e che quindi, avrà molte difficoltà a vivere nei nostri climi, o comunque in piccoli terrari dove si "cerca" di ricreare l'habitat naturale.
Occorre conoscere a che temperature vanno in letargo e a quali si svegliano.
Informarsi, quindi, su tutto ciò che sono le "necessità biologiche"(passatemela!) della tartaruga.cerchiamo magari di prediligere specie autoctone.








 

ULTIMI COMMENTI

Sono una persona seria e onesta che concede prestiti di...
Inviato da: Paolo
il 14/06/2024 alle 14:01
 
CIAO HAI BISOGNO DI AIUTO FINANZIARIO? SEI IN CRISI...
Inviato da: Unique Loans
il 17/05/2024 alle 15:53
 
Ciao! Volevo sapere se questo signore è ancora interessato...
Inviato da: Fra
il 20/06/2023 alle 23:21
 
buongiorno ho due tartarughe d'acqua da circa 13 anni,...
Inviato da: cinzia
il 07/10/2022 alle 08:30
 
Mi chiamo Zola La Rosa, ho visto un commento online su come...
Inviato da: Zola La Rosa
il 28/10/2021 alle 03:27
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 87
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963