UNHOLY

IN CAMERA

Mi alzo alle 8 e decido il mio “destino” (buahahah!) alle 9.30, MI-BZ: 1 a 0. Vince il GODS.

MESTRE-PD

Il treno parte alle 11.29 spaccate…ovviamente parto da casa alle 11.03 e arrivo alla biglietteria della stazione alle 11.15, in tempo per mettermi in coda ad una fila chilometrica…non ho mai visto i minuti scorre così velocemente. Guardo l’orologio sopra il tabellone delle partenze e ad ogni battito di ciglia: 11.21; 11.22; 11.23 e io sghignazzando faccio il conto alla rovescia, poco turbato dall’eventualità di perdere il treno. Appena una seccatura, niente di più. Infondo l’importante è partire, quello successivo sarebbe andato benissimo lo stesso.

Cazzo che viaggio!...in coda davanti a me ci sono dei ragazzi americani ed inglesi con zaini ben più grandi del mio e meglio attrezzati. Il loro è un viaggio, la mia una gitarella…

Ad essere sincero non mi importa, sedentario come sono (meglio sarebbe dire: spaventato dal mettere il naso fuori) va bene anche questo, a suo modo è pur sempre un inizio.

VIAGGIO DA SOLO…ma forse non sono poi così solo…

Infondo ho sempre me stesso e qualcosa da costruire. Niente di ciclopico e imponente, solo tutte quelle piccole parti di me stesso, quelle schegge che in qualche modo sono andate disperse ed ora, pian piano, tornano ad unirsi, ricombinandosi.

Chissà, forse è solo un’altra delle mie esagerazioni e dovrei ridere di tutto il “significato” di cui la rivesto, eppure…

MEGLIO RIMORSI CHE RIMPIANTI

Meglio cadere e farsi male che restare seduti o sdraiati tutto il tempo e lasciare che le membra si intorpidiscano, che i muscoli si sfaldino e i tendini si allentino… sono troppo “teatrale”, dannazione! Ahahah…

Con il sorriso (meglio sarebbe dire ghigno) sulla faccia (muso) sono saltato sul treno con un tempismo folle…a dire il vero mi è avanzato anche qualche minuto per guardare storto qualcuno attorno a me…

PD-VI

Niente musica questa volta e niente scompartimento deserto (IR), va bene così, mi piace guardare le facce.

Mi piace decidere all’ultimo momento, prendere e partire senza aver fatto troppi calcoli, troppi conti, senza aver passato mesi a pianificare tutto. Ammetto che spesso non sia possibile…ma quando puoi…

Il pacco del vecchio Nick pareva aver archiviato qualsiasi possibilità di un week-end degno di nota. Fino alle 9.30 l’alternativa Bozen era piuttosto allettante ma mi gravava sopra la testa anche la poco piacevole prospettiva di un apatico sabato-domenca speso in coma a casa.

OGGI VA BENE COSì!

Se le cose dovessero andare storte almeno avrò qualcosa su cui farmi una risata. Intanto il buon vecchio Hristo attende fiducioso…come potrei deluderlo?

Vicenza…mmm…la terra dei gatti pasciuti…però!

Ho lo zaino talmente gonfio che pare io debba stare via un mese. In realtà dentro ho solo 1 panino, 1 felpa, 1 k-way… e un sacco a pelo di dimensioni mastodontiche! l’unico che ho, peraltro… scomodo da portare è scomodo, ma cazzo se tiene caldo!

Il buon vecchio Hristo farà un colpo: “Fucker, ma dove casso ti va co’ tuta chea roba? Varda che ti ghà da star fora soeo ‘na note, molton!”