Creato da GreatFang il 01/05/2006
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DEFEZIONE

Post n°64 pubblicato il 15 Luglio 2006 da GreatFang

Sarei dovuto essere in batteria ieri sera ma la solita spalla in frantumi e la prospettiva di imbarcarmi verso non so bene dove mi hanno convito, mio malgrado, a desistere. Arrivata mezzanotte lo stomaco mi dice che non ne posso più di stare a casa. A chiacchierata con un’amica conclusa faccio il bagno nel “OFF” e salto in macchina. Non ho voglia di andare distante ma due passi so dove andare a farmeli. Parcheggio nel solito posto di sempre e scendo. Ci sono voci lontane e luci appese in alto, tra gli alberi, gialle e confortevoli. Mi incammino, saltando da un’ombra all’altra, facendo piano. Negli ultimi anni non è più il posto tranquillo di una volta ma tutto sommato ancora adesso basta sapere dove NON andare e nessuno ti rompe le balle. Fiuto l’aria e tendo le orecchie per capire da che parte viene il vociare di una partitella di calcio notturna, confuso nello strano gioco di echi di ‘sto posto. Scivolo. Mi fermo solo ogni tanto per godermi degli scorci e domandarmi perché ami così tanto questo posto. Una sorta di recinto magico. Qualche goccia cade e mi ritrovo a sperare in una inaspettata e graditissima doccia all’aperto, ma non accade. Il vento si infila tra le foglie lassù in alto, tra i rami di questi alberi alti e dritti, scuri, e pare quasi una fontana zampillante sussurri. Rimetto in moto e arrivo a casa. Sono tranquillo. Alzo la testa e le nuvole finalmente si fanno da parte. Me ne resto beato, in silenzio, per un po’.

È semplice, alle volte va così e a me non dispiace.

Tell me I’m a fool
Well I will be you king

 
 
 

...CON MOLTO RITARDO CAUSA ADSL...MALEDETTA!!!...

Post n°63 pubblicato il 12 Luglio 2006 da GreatFang
Foto di GreatFang

In effetti non so da dove cominciare o cosa scrivere: potrei partire con ordine o pure dalla fine, come spesso faccio,  o ancora, saltare di palo in frasca sull’onda di quello che mi viene in mente man mano che premo i tasti.

Fino a poco tempo fa ero solito dire: “almeno una volta nella vita uno dovrebbe vincere un mondiale (si…perché l’abbiamo vinto anche noi assiepati sui divani o nelle piazze, giusto??) ad un’età in cui possa ricordarselo!”. Nel ‘82 ero piccino (si…lo sono stato anche io…) e sinceramente non mi ricordo assolutamente niente. Poi…

 

Arrivo a Casa Morbo trafelato…e in credibilmente in anticipo!!! Pian piano comincia ad arrivare gente, a partita inoltrata il battaglione sarà:

Mabo-Morbo e fratellino(? Chi era il bambino??!!), Bert, Volt, Scarpa e consorte,Butz, Streo e Elena, Bet e Yle, Snoopy e Isa, Imene, Keka, D.side, Mel, Pippo,T-Barn, BooBoo, due simpatici sconosciuti, Sick e Beth…e il tizio che qualcuno continua a chiamare “FUCKER!!!”…manie di grandezza a parte…(e Dio mi aiuti, spero di non aver dimenticato nessuno).

Io e la Yle siamo destinati all’ingrato compito di andare a prendere le pizze; il sorteggio non mi è chiaro ma pare centrino questioni scaramantiche in cui è coinvolto l’immancabile Petrus..che Mabo non ha preso!!! Non faccio a tempo a mettere piede nel locale che un silenzio raggelante scende tutt’intorno. Due vecchi escono dalla pizzeria col grugno, uno dei due impreca all’indirizzo di Materazzi…Non-voglio-pensarci. Beviamo uno spritz al volo e le pizze arrivano. Corsa verso casa di Mabo. Fatale conferma da parte di Snoop-Snoopy-Donkey-Pino (un post solo per scrivere il nome…): siamo sotto di uno su un rigore, pare, inesistente… Smozzico la pizza senza troppa convinzione e comincio a rivolgere suppliche e lamentele ad ogni panteon che mi viene in mente, dalla Dea Madre a gli strampalati esseri superiori di non so bene quale folle setta avventista. I porchi li trattengo a denti stretti…tanto c’è chi consuma abbondantemente la mia parte. Il tempo passa…lento. Matterazzi. 1-1. Urlo liberatorio collettivo. Il Bert ha un’erezione clamorosa e ripete all’infinito “Matterazzi, Matterazzi, Matterazzi…” e tutto sommato non gli si può dar torto. Il sole tramonta, la birra finisce, il Boo snobba i pop-corn del Auchan perché figli della Francia che ce lo sta mettendo, per dirla finemente, nel bofice; Bettin ogni tanto spegne la luce e Mabo starnazza isterico al buio (grandissimo Morbo che ha messo la casa!!!). Le bestemmie si susseguono. Bert guarda lo schermo truce, più ingrugnito che alle finali dell’Emergenza. Volt è andato da un pezzo ma continua a porconare: “Il Petrus °ç#!#!...dovevi prendere il Petrus Morbo!!”. Candidamente la Keka con la cicca in mano propone,al secondo supplementare: “dai che andiamo ai rigori”…Sguardi truci da ogni parte ma la giovane Cassandra ci imbrocca…e questa volta la sofferenza è reale. Ricordi vaghi e confusi. Occhi chiusi come un bambino, un bambino di 27 anni che vuole vincere il mondiale ma ha paura di guardare. Gioia e delusione sì susseguono un tiro si e uno no, mentre lo stomaco si stringe sempre di più. Ed in un momento non capisco più niente. Siamo un groviglio saltellante ed esultante, sbrego l’orologio, la Yle si becca un pestone assurdo e Bert attacca con quella che sarà la theme della serata: “CAMPIONI DEL MONDOOOOOOOO!!!! FRANCESI DI MERDAAAA!!!”…soprattutto Francesi di merda… Ormoni a livelli storici, testosterone dilagante che porta atti insensati di machismo (perché…ce ne sono di sensati? ghghgh).

Parte il delirio e non ne veniamo più fuori. Beth si sdraia sul tetto della macchina di Bert, Ire sul cofano. Non ho idea di fin dove siano arrivati ma sinceramente non mi interessa. Salto in macchina con Streo, Elena e Butz. Per strada c’è il pandemonio. Volo dentro a casa, metto a letto la piccola che mi fa super feste: mitica piccina, lo sai si, che siamo in cima al mondo stasera?! Prendo la bandiera e, come facevo una volta, mi metto mezzo fuori dal finestrino. “Suona, suona quel clacson cazzo!!”

Mestre: una bolgia. Un carro-attrezzi fa 3-4 volte il giro del centro, con le sirene e tutto, una macchina caricata su, le luci di emergenza accese e qualcuno dentro che suona il maledetto clacson come una fanfara. Delirio. Passano i pompieri e suonano a manetta…spero nessuno bruci davvero ma chi ci bada? In piazza è un mare di bandiere, botti da tutte le parti e, di quando in quando, sfila la bara della Francia a cui tutti rendono doveroso e irriverente saluto. Goliardico striscione in francese, la cui traduzione in dialetto riportata tra parentesi e senza passare dal via è, anzi, xè: “ve vegnimo in bocca!!!”. Tripudio. Fratelli d’Italia non l’ho mai sentita tante volte nella stessa sera. Basta un “chi non salta un francese è!” e la scala Mercalli sbarrella per una nuova imprevista magnitudo: “CAMPIONI DEL MONDO, effetti: euforia dilagante, demenza contagiosa, birra a manetta, sudore condiviso, fratellanza inaspettata…ma soprattutto CAMPIONI DEL MONDOOOO!!”. Nella ressa mi si para davanti una creatura semi leggendaria: STE’!. Orgiastico come un Dioniso, latteo e biondo come un vichingo da saga, mantellato come un super eroe, e incoronato di non so che cosa…come il pazzo demente che è! Non ci salutiamo, ci prendiamo ripetutamente a spanzate, urlando. Lo seguo e trovo la mia genia. La mia sorellina! La tiro su da terra e le stampo un bacione sulla guancia mentre me la stringo forte: è bello rivederla. La stritolerei. Ti voglio bene Erikuzza. The Maestro ha accorciato il crine ed è raggiante. Il Siculo ha lo sguardo perso e quasi non si accorge che ci sono, Rosa mi saluta con un sorrisone. Ho visto Piero…o era solo un sogno? Bonzo non si scompone: cicca in bocca e birra alla mano mi saluta pacato… un lord…ahahah. Il Poppi, anzi, Sir Andrew “Poppa” Poppi mi salta addosso e pare che voglia violentarmi…tasi ke tra ‘n fià el se sposa…Paoletta sorride tranquilla davanti al suo ometto tutto leso. Mi giro e il vecchio è lì e, siccome ha sempre una parola buona per tutti ma soprattutto per me, borioso se ne esce con “Oh, ‘desso che ‘l xè rivà yu i ne ‘o cava…”. Mi urti, lo sai? Penso che se avesse detto qualcosa di carino ci sarei rimasto male…bastardo, sono contento di rivederti. Prima di perdere il passaggio verso la branda torno indietro. D. si è già aperto una mano…un altro trofeo, eh ragazzo? Il Bert è andato…grande!! Scazzottiamo un po’ e, incredibile ma vero, è D che ci dice di fare i bravi!! Ire e Keka fanno a gara a chi urla di più. Vince di parecchie lunghezze Keka, nonostante Ire usi una trombetta che mezza piazza le farebbe ingoiare volentieri. Keka, suo malgrado, si lascia lanciare per aria…ci abbiamo provato con il Volt ma il mistico del Petrus pesa una tonnellata e, con il sorriso di un Buddha etilico, rutta proponendo una pregiata selezione di olezzi nauseabondi direttamente dall’Averno. T-Barn cazzeggia e urla, il Boo fa altrettanto con il solito contegno…una roccia. Il Butz ha gli occhi scintillanti di un bambino e il sorrisone di chi non sa da che parte girasi nel paese dei balocchi. L’ora non è troppo tarda ma il risveglio sarà comunque traumatico, già lo so. Riguadagnamo la macchina e casinando in giro portiamo a casetta la Elena. Si smonta poi da Mabo. Parto in direzione materasso ma ricordo di dover fare benza…sono in secca. Il distributore è fuori uso e giustamente lo scopro solo quando ho ormai aperto il serbatoio. Parto come una freccia verso il successivo e, al momento di aprire il tappo per fare rifornimento…scopro con scarso disappunto di non averlo mai richiuso. Mi era capitato anche con la gloriosa Fiestina, ma allora il tappo finì sotto le ruote di un pullman proprio davanti ai miei occhi, mentre aspettavo il momento buono per recuperarlo dal centro della strada. Potenza dei Mondiali vinti…stasera tutto bene!
A volo d’angelo sulla branda…più che olimpionico, Mondiale.
Come previsto risveglio ad accettate sulle tempie. Sbrigo tutto quello che posso alla velocità della luce e parto. Tutto sembra più tranquillo, anche la tangenziale. Tutti buoni e bravi, sorridenti, ognuno nelle proprie occhiaie da esibire come un trofeo: la coppa che tutti vorremmo accarezzare. Arrivo in ufficio con una moka da 3 in corpo, ciononostante: me cala la palpebra… nessuno ha voglia di fare un cazzo, nemmeno il capo supremo, lupmann, granfigldiput…si parla solo di calcio. Bella partita, brutta partita…chi se frega ora? Adesso c’è solo una cosa che conta: CAMPIONI DEL MONDOOOO!!!!

And you were in my mind too


So, my dear friends and foes
Brether and Sisters
I leave you
A look to the sky
A kiss to the wind
And I say...CAMPIONI DEL MONDOOOOOOO!!!

(mi ci è voluto un botto per rimprenderemi! ghghgh)

 
 
 

...CITAZIONI...

Post n°62 pubblicato il 02 Luglio 2006 da GreatFang
Foto di GreatFang

Un po' per ignoranza e molto per presunzione, ma raramente cito qualcuno. Non ho mai sopportato che qualcuno avesse parole migliori delle mie per descrive cose che mi riguardano o che, in qualche modo, sento mie...tuttavia...

"Alle volte la vita ci colloca in posizioni che non abbiamo scelto noi, ma che ci costringono, nostro malgrado, all'isolamento perchè costituiamo un rischio per chi ci avvicina."

"Il Faggio" - M.Corona

Si, forse esagero, ma alle volte mi sento così: come quel faggio...

 
 
 

NOTTE BIANCA…LA VOSTRA…

Post n°61 pubblicato il 02 Luglio 2006 da GreatFang
 
Foto di GreatFang

Serata storta: parto da casa con l’indole del caterpillar. Archivio i pensieri anche se una certa rabbia mi resta dentro. Piove mentre mi dirigo verso la    K-Home, alias Bellosville, piove e le mie gomme sono quasi lisce, pattino da un lato e dall’altro ma ho la testa altrove e non ci do importanza. Guardo il tergicristallo spazzare il parabrezza e non posso fare a meno di riprendere uno dei luoghi comuni più classici: la similitudine gocce di pioggia-lacrime. Avrei voglia di tirar pacco e andarmene dritto verso qualche posto che non conosco, inzupparmi da testa a piedi e infangarmi fino al ginocchio, camminando tra gli alberi e le piante… Ma puntualmente (è ironico, ovvio: sono arrivato ben in ritardo…) mi presento alla K-dome: Bert, Boo, Barna, Scarpa Jr., Pippo, Gruzo e Carlo (che scenderà dalla macchina e verrà a ripararsi sotto il portico solo a partita finita). Scendono Isa, Snoop e Scarpa e consorte, oltre alla K-Unit che deve aver ricaricato le batterie finalmente. Dopo qualche defezione e l’arrivo di Keka e Ire si parte. Ho lasciato una tazza traboccante di caffè amaro a fumare in vano in cucina ed ora mi appisolo come niente fosse, giusto per essere appena più sveglio giunti al cospetto del Santo. La calca c’è ma mi aspettavo qualcosa di peggio…o di meglio. Fanno la loro comparsa anche Morbo e il Butz e il luppolosio comincia ad aumentare.

Ho poco da raccontare: la testa altrove, cammino evitando la gente di un soffio (quando voglio sono capace…altrimenti mi ci schianto addosso come un ebete). Proponiamo, io e D, una salutare rinfrescata alla Keka che , un po’ recalcitrante, quasi finisce in una fontana nella quale non sarebbe annegato nemmeno un puffo.  Pedrocchi, Prato della Valle, gente dappertutto. Verso le 3 Carlo, il nostro Caronte di turno, avvisa che è tempo di levare le ancore. Accolgo la notizia con piacere: la compagnia è buona, la serata no, almeno per me. Parto come una scheggia verso la macchina che è rimasta in stazione, Carlo mi sta dietro tranquillo, K invece avvia non so bene che routine e pare che abbia non so che problema a tenere il passo. Boo, sereno come una sfinge, non apre bocca fino alla macchina.

Mi sveglio sotto casa del Kano. Pochi convenevoli sbrigati alla svelta e riparto per strade con fossi profondi e curvacce. Vorrei non pensare ma fino alla soglia del sonno fatico a tenere a bada pensieri, parole, opere e omissioni…già: mea culpa. Poi, finalmente, tutto scivola via senza un suono.

 

 
 
 

PREVIOUSLY UNRELEASED

Post n°60 pubblicato il 02 Luglio 2006 da GreatFang
 
Foto di GreatFang

...e venerdì sera...
Il Bert mi guarda: “Cazzo, no, veramente figo il tuo blog! Sul serio: scrivi bene!”. Mi schermisco, anche se ovviamente mi fa piacere. Come al solito non mi pare di aver scritto niente di impressionante, né per contenuti  né per forma. La voce si è sparsa e i ragazzacci sono andati a dare un occhio ai miei piccoli resoconti di concerti e bevute, curiosi di vedere cosa scrivo. Bhe, gente, non scrivo di niente che non abbiate sentito, bevuto, mangiato e, nel caso specifico di D.Side, sboccato con classe e abbondanza!
“No, è figo! Non te lo dico per fare il lecchino!”…bhe, sono stupito…cosa dirai uomo, quando scoprirai che per scrive così mi sono liberamente “ispirato” al tuo modo di scrivere, a quello di D., di Mabo, un po’ di SicK e un po’ da una fonte che mi ha a suo modo colpito? Una volta tanto avevo deciso di abbandonare le mie strutture alambiccose e contorte e i manierismi che hanno rotto le palle. Diciamo che ho fatto una prova: ho voluto scrivere, in un certo senso, con le mani di qualcun altro. Ghghgh…sono un ladro a quanto pare!Ah, quasi dimenticavo (non è vero, ma fa il suo porco effetto…) direi che c’hai imbroccato riguardo alla vena che poi in realtà sarebbe un fiume…mi domando se te ne eri mai accorto prima e, come te, gli altri…

Bhe, è finita a birre e mozziconi di sigaretta, con il Gurzo che, mefistofelico, scambia il paradiso con la dannazione eterna e finalmente dice il tanto sospirato VAFFANCULO, sollecitato da inspiegabili atti di autolesionismo di Bert e D.Side, il primo carburato per bene e il secondo pure…e, mentre il Gurzo con sorriso luciferino osserva tanta demenza, il Volt, pago nel collasso di un numero non ben precisato di birre e Petrus (L’amarissimo che fa benissimo…per chi non sapesse, povero lui!) schianta il culo su una sedia di plastica e, con gli occhi in fessura, contempla Dio solo sa quali realtà parallele, mentre un capannello di bambini (e bambine) cresciuti fa scempio della zona giochi 0-5 anni…  

Enjoy the show!

 
 
 

…AD UN’AMICA…

Post n°59 pubblicato il 01 Luglio 2006 da GreatFang
 
Foto di GreatFang

Non credo che ci sia un modo facile per fare certe cose, forse non ne esistono nemmeno uno giusto e uno sbagliato. Allora la differenza sta nel “fare” o “non fare”…banale no? Se accetti di giocare devi accettare le regole, ti piaccia o meno. 9 su 10 non le hai fatte tu e ancor meno ti piacciono ma c’è poco da lamentarsi: l’alternativa è restare incollati dove si è.
So che la pensi come me, so che non è una questione di sanguinare un altro po’ prima di rialzarsi, solo: non mollare.
Sembrerò dannatamente paternalistico, lo so, ma alza la testa e guarda negli occhi chiunque ti si pari davanti: hai avuto la forza di fare quello che volevi o almeno di provarci…qualcuno non potrà mai vantarsi di aver fatto altrettanto, nonostante tutto quello che possa avere.

Step by step your shadow grows longer
In the darkness, light another dream
And I know how much this path can seems
Long and cold, holding just this candlelight
Stop stare at your past, it will never ends
Just open up your eyes and you will see
There's no defeat until you keep on fight
And in the darkness you will find your way
Hold the light you hold inside
Hold on your self with pride

 
 
 

...TAMBURI...

Post n°58 pubblicato il 30 Giugno 2006 da GreatFang
 
Foto di GreatFang

Mi sveglio nel mio letto e fin qui niente di strano. Aspetto la sveglia in un piacevole stato di indolenza che dura fino a quando, girandomi da un lato, non sento un crampo assurdo al polpaccio!  Allora ricordo…

TAM TAM…arrivarci potrebbe essere più semplice ma seguo una strada tortuosa e quasi imbocco un ponte largo quanto un francobollo. Arrivo che il palco è già pronto e quando il concerto inizia sono nelle prime file. Notoriamente sono un ballerino più che scarso e, a vedermi, si potrebbe tranquillamente dire che ho le gambe di mogano…tutte e 3 hahahahahahahah…anyway, battutaccia a parte, lentamente mi sciolgo e comincio (gli dei abbiano pietà di me) a ballare e saltare come un pazzo…temo di aver omesso su cosa ballavo…escludendo : ska, reggae, disco ecc ecc rimane solo il FOLK dei Corvus Corax! Grandiosi questi maledetti tendesconi (il più piccolo pur pensando ad occhi 50 kg sarà stato 1,80 senza zeppe…)!! Credo che quasi nessuno li conoscesse eppure dopo neanche 3 canzoni tutti saltavano e ballavano, invasati da delle ritmiche tutto sommato semplici e con qualcosa di mostruosamente istintivo.

Permettetemi una digressione in questo mio ennesimo resoconto di una notte come un’altra: per quello che mi riguarda le percussioni (ok..potrei essere di parte essendo un batterista…) hanno la forza di prendere direttamente allo stomaco le persone come nessun altro strumento. Ci sono ritmi tanto semplici ed ossessivi che è praticamente impossibile resistervi…al punto che un manichino come me non è stato in grado di evitare di dimenarsi e saltare come un fesso per tutto il tempo.

Perdo il senso del tempo e alla fine sono madido e contento…non potevo chiedere di meglio.

Occhi nella folla e occhi fuori della calca...

Prima di andarmene mi concedo una doppio malto. Guido con uno strano sapore in bocca, e so che non è il retro gusto amaro della birra. Respiro forte e alzo ancora un po’ il volume. C’è chi schiaccia sull’acceleratore per il puro piacere della velocità, io credo di farlo quando sento la necessità di lasciarmi i pensieri alle spalle, le paure abbastanza indietro da poterle vedere diventare piccole nello specchietto retrovisore. Si: è pericoloso e stupido, per più di un motivo ma infondo, a modo mio, sono anch’io così.
La mia piccina anche questa volta si alza a darmi il ben tornato: pare che capisca quando torno da un concerto e non semplicemente da un pub…

Mi lascio cadere sul letto in maniera controllata, fisso il soffitto per un attimo, chiudo gli occhi e sono lontano mille leghe…

Believe me when I say
I am me forever more
And when you look into my eyes
You will never find the end
Of my path through the dark

 
 
 

..SOLO POCHE PAROLE...

Post n°57 pubblicato il 29 Giugno 2006 da GreatFang
 
Foto di GreatFang

…e quindi me ne scivolo via controvoglia, con la bruciante sensazione di aver sbagliato qualcosa. Stringo i pugni come un moccioso e so che non si fa, non alla mia età, ma mi interessa poco. Senza capirne il motivo, non riesco a digerire questa cosa… sia come sia allora! Ma sono stirpe di lupo e la cosa mi si blocca in gola…

Non ho parole semplici
ne linee dritte sulla mano
I miei pensieri
sono grovigli e matasse
difficili da sbrogliare
Non ho frasi pronte
da regalarti col sorriso
ne gesti sicuri
con cui stupirti
Le mie strade
sono sentieri tortuosi
Labirinti affollati
da strane visioni

Allora Buona Notte!
a te e all'acqua
che ti scorre tranquilla accanto
Buonanotte agli occhi
alla bocca e ai denti
ai capelli e alle mani
Buonanotte alla Luna
e all'erba che l'accarezza
e Buonanotte alla Notte
che ti culli fino al mattino

 
 
 

...JUST ANOTHER NIGHT...

Post n°56 pubblicato il 27 Giugno 2006 da GreatFang
 
Foto di GreatFang

Una rapida capatina al Rock & Doc nella notte, ultima sera…ma questo è successo qualche sera fa, quando più di qualcuno era allo stremo delle sue seppur potenti risorse. Mi giunge voce che il rinato (volesse Dio!) Nick ha sboccato l’indomani della nostra festicciola… Il D ha commentato entusiasta “uahahahaha…missione compiuta allora!”…direi di si! Nick ridendendo “Fucker, ho il peggior mal di testa che ricordi!” Becco il Butz e lo carico in macchina, lui e 2 Peroni gelide…che come al solito non toccherò perché guido!...ho rischiato di piallarmi il culo un paio di volte, da allora, a malincuore, mi va bene così. Perveniamo in quel di S.Donà e appena seduto il Butz ordina gnocchi al ragù d’anatra…mica un panino come Sick (mitiche bettonate! ahahah) … Troviamo l’Irene, la Francesca e la Laura. Qualche birrozza ed ecco comparire il già citato Sick con la Beth. La serata procede tranquilla ma io e il Butz teliamo via presto: maledetto lavoro, perché almeno non ho ancora il metabolismo di un 15enne??!!
Mi consegno alla branda con un carpiato da 9/9/8/9 e il sonno mi raggiunge con occhi insospettati.

Sfila via il tempo e questa sera 2 passi nel niente me li faccio. Vado a tirare una linea per terra e a vedere se sono ancora capace di saltare dall’altra parte. Una curiosa sensazione nello stomaco, un po’ di rabbia e un chiodo da tirar via.

So
My dear friends and foes
I will leave you

I will leave you
Where the silence can hide my thoughts
And I can stare at you
Just for another little while...

 
 
 

27 FUCKIN’ YEARS OLD…AND STILL ROCK, YEAH!!!

Post n°55 pubblicato il 25 Giugno 2006 da GreatFang
 
Foto di GreatFang

N: “Sono vecchio Fucker!”
F: “Ma va cagare!”
N: “No, no sono vecchio cazzo!”
F: “Brother, la vecchiaia è una condizione mentale!”
N: “…cazzo…”

 

...e un fottuto dato anagrafico! Come puntigliosamente farebbe notare il BooBoo…
Ritrovo come sempre da “I Beosi”, nota località dell’interland di Spinea, famosa soprattutto per il reparto geriatrico/base operativa della K-Unit e residenza del supermafiosssssssimo rapper SnoopDonkeyPino. Arrivo al volo con Nick. Si raduna la truppa: Kano, Snoop, Isa, T-Barn, Pippo, D.side, Bet, Yle, BooBoo, Bert, Mabo, Nick e il sottoscritto me medesimo altrimenti detto.. io. Partenza in direzione Jesolo: sosta obbligata a casa per raccattare qualcosa di pesante per la notte, che, scopro solo adesso, si ha intenzione di passare in spiaggia. Nella Boo-Mobile il clima è…siderale e il Nick, notoriamente il metallaro più tropicale di questo emisfero accusa subito segni della vecchiaia precox che lo tartassa. Siamo dei bambini di 27 anni..buahahahah… Giù per la Triestina col Boo che guida tranqui…per ora. Strada bassa e arrivo in questo posto sconosciuto in cui impiegheranno delle ore solo per riempirci 2 caraffe di prosecco…che naturalmente assumiamo a stomaco vuoto facendole scomparire alla velocità della luce. Quando finalmente ci sediamo pesiamo tutti un buon litro di sangue in meno grazie a delle sottospecie di fenicotteri muniti di pompa di drenaggio che hanno coraggio di spacciare per zanzare. Anni per le ordinazioni, con Bet che impreca e medita di tenere, a calci in culo, un corso management di un ristorante al proprietario. Arriva il vino…e sparisce…ah, naturalmente arriva anche il Butz che, con piglio imprenditoriale (leggi spacca maroni) esorta (leggi va a sidiar) il proprietario a darsi una reffata. Cominciamo a sgranocchiare ossi e l’umore si alza…naturalmente il Butz, Bert e Mabo trovano subito il modo di mettersi a polemizzare Dio solo sa per cosa... Il vino continua a sparire… Sporadiche bottiglie d’acqua sul tavolo riscontrano la disapprovazione dei più ma tutto sommato servono ad allungare il sangue …ghghgh Nick, festeggiato con me, ci da dentro, dimostrando che, alleluja, non è poi così geriatrico e, in uno slancio para-adolescenziale, riprende a fumare e tracannare grappini e limoncelli. Non tengo d’occhio la K-unit che sicuramente avrà triturato ossetti (alias costine, alias costicine, alias costolicci) a morte, il D lì davanti ci avrà dato dentro sicuramente. Tra un porco e l’altro e gli immancabili “cazzo” del Bert finiamo e ci dirigiamo a Jesolo. Defezione di Snoop, Isa, Yle e Bet che verranno rimpiazzati da Streo e Elena. Trovo il mio fratellone che, sceso dalla macchina, prima di farmi gli auguri dice: “sono devastato”, mi fa gli auguri, aggiunge 2-3 volte che è un peccato che non siamo arrivati prima perché c’era una festa, conclude salutandomi e ripetendo: “vado ‘vanti, so’ sbreghà … (sorrisetto), ho bevuto a morte”. Alla spiaggia della Capannina il Bert è già in reffata. Il Boo guarda la sabbia con disprezzo misto a fobia. Subdoli stratagemmi non riescono a convincerlo a spostare le sue auguste e ingegneresche chiappe dal solido cemento. Vaneggio per via Bafile quando, saturo ma non troppo ,il Bert riceve LA telefonata. Sfottuto e risfottuto amorevolmente per tuta la serata a seguire, continua a biascicare al cellulare “cazzo dai venite a Jesolo..ma venire a Jesolo?!...Venite a Jesolo!...no cazzo!...ma si, venite a Jesolo!” a una Irene (???) che al telefono non mi riconosce e candidamente ammette di non reffarsi un cazzo.
F: “Ohi, dai, poche storie, alzate le chiappette e venite qua”
I: “Piacere Irene”
F: “Si va bene, ciao”
I: “Ma chi sei?”
F: “Sono il Fucker”
I: “…”
F: “Maurizio, l’amico del Bert, quello alto, capelli lunghi, Red Moon Fest…ecc ecc”
I: “Posso mettere giù? non ci capisco più niente..”
F: “ben dai, Irene, non reffi niente…ciao!”

Al John Martin’s il Bert verrà poi tartassato a morte.
Solo pronunciando le parole magiche “ROCK & DOC”, l’elemento si sgancia dall’immancabile polemicone tra lui, Mabo, Barn e Butz, fa l’occhietto lucido e dice contento “andiamo al Rock & Doc?”. Verso le 2.30-3.00 prende la machesca risoluzione: “no cazzo” (bocca piena di crackers) “non dobbiamo andare al Rock & Doc, dobbiamo fare i duri cazzo!”…per la n-esima volta si toglie il cappello, si tira indietro i capelli e si rimette il cappello, 3 volte di seguito, velocissimo!... “Andiamo al ROCK & DOC?”. Io e Nick siamo saturi al punto giusto: allegrotti e reffanti…Mabo un po’ meno ma si ciacola di batteria e il Boo propone tempi su modulo reale invece che frazionario!...santa demenza!

Luppolo-addicted-4-life, io, Nick, Boo e Kano leviamo le tende lasciando nella marmaglia un Bert da numeri, ancora indeciso se andare al Rock & Doc, e un D.side con un sorriso granguignolesco in volto.
Ritorno in over-speed nella Boo-Mobile sbiascicando tutto Keeper of the Seven Keys part II.
Io e Nick meditiamo epici piani per il futuro e ghigniamo fino a casetta…dove alle 4 buone la mia piccina accorre per farmi gli auguri al buio.

Collasso sul letto, un anno più vecchio, un po’ più scemo e moooolto più luppolato!

If you forget the child you’ve been you will never be the man you could be

But remember

You will never be old enough to be wise!!!

So…brothers and sisters
Friends and foes
I send you all of my love
Wherever you may be

A look to the sky
A kiss to the wind
And I say…..goodnight dreammers!!!

 
 
 
 
 

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