Labirinto di Minosse

Amy Sol


Il lavoro di Amy Sol è una particolare combinazione di stili. Dopo aver trascorso molti anni alla ricerca della giusta combinazione di colori, di toni, di mezzi espressivi che riuscissero a rappresentare il suo obiettivo, Amy connatura il suo lavoro di un mistico ed esotico senso di pace, unito alla concertazione di creature frutto della fantasia e della realtà perfettamente a loro agio nel trovarsi insieme nello spazio, in compagnia e con tranquillità. Una dimensione temporale sospesa e malinconica, popolata da animali e piante esotiche, figure femminili dalle forme delicate e lievi.
Influenzata dai manga della gioventù, dall’arte popolare, dalle illustrazioni vintage nonché dalle nuove tecniche del disegno moderno, l’artista ha attribuito alle sue creazioni una caratterizzazione completamente originale. Unica nel suo genere. I colori che avvolgono i pannelli sono tenui, accoglienti, il tratto è morbido, scaldato come per Audrey Kawasaki dalla superficie del legno - base naturale del piano di lavoro. Un lavoro intuitivo a  cui  Amy non assegna un preciso significato o un messaggio predefinito ma lascia allo spettatore la libertà di trarre dalle linee dolci e dalle atmosfere trasognate la propria soggettiva interpretazione.
Nonostante la comunanza degli elementi che abitano i dipinti, ogni opera dell’artista è viva e singolare. Le ambientazioni, cullate dai teneri colori pastello, sviluppano contesti sempre nuovi di totale armonia e amicizia. Il fantastico si fonda alla oggettività del rapportarsi umano, i confini della realtà vengono dilatati, sono intrattenuti dialoghi tra le parti creando l’incanto di un mondo misterioso e migliore.
L’anticonvenzionale è la vera sorgente di armonizzazione nelle opere di Amy Sol. La malinconia dei silenziosi incontri racchiude su fondali incantati tutto il desiderio nascosto di un mondo anelato e irraggiungibile.
C’è il vento che scuote le pensose ragazze, le lunghe ciocche di capelli sciolti, c’è il vento che scuote di vita. Mentre il movimento circostante delle creature immaginarie regala la magia di una compagnia presente e partecipe. E sono le venature del legno che naturalizzano l’impossibile, è la gamma cromatica che contraddistingue quest’artista coreana, autodidatta, generando la fonte che culla chi resta a guardare.
La grandezza surreale degli elementi, fuori ordinarietà, rende palpabile l’imminenza del bisogno di equilibrio. Di un rallentamento all’interno della società moderna, frenetica e alienante, per un’accettazione ordinata nella natura e con la natura. Un bisogno, pertanto, palese del motivo portante del lavoro di Amy Sol.
Un’artista estremo-orientale che dimostra come i recenti movimenti dell’arte, il pop-surrealismo in questo caso, non vadano sottovalutati ma debbano essere considerati in quanto espressione imprescindibile di un malessere contemporaneo e universale.