Creato da TamaraRufo il 03/07/2007
Racconti, poesie, recensioni, letteratura, arte, libri, fotografia

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

maaar0alemus72nicola_susiganbaronessa_rossaFatatrillySabrymarelgrazia.gazzarribagninosalinaroElanorrmariadp01crizigdragoastercs.italiapiccolastella337Jacksburonmonique.71
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Nicoletta CeccoliAudrey Chihiro Kawasaki »

Eva Montanari

Post n°24 pubblicato il 15 Agosto 2007 da TamaraRufo
 

La giovane Eva Montanari si incanta del suo stesso mondo, ci si dedica giorno e notte, ed è questa sua passione che le sboccia dentro a farle avere il successo.

Illustratrice e scrittrice di libri per bambini, Eva tiene molto al messaggio contenuto nelle sue favole.

Da bambina, affascinata dai libri, inizia a scrivere già sui banchi di scuola. I suoi racconti alle elementari vengono letti in classe e lei sogna già di fare quello che fa, dedicarsi alle sue storie.

Ed è per questa ragione che Eva oggi preferisce il mercato straniero a quello italiano, più proficuo ma soprattutto più dedito a lasciarle lo spazio e il tempo per ricercare, scrivere, dipingere le sue favole.

“Da bambina”, racconta Eva, “ero una sbadata sognatrice, poco legata alle vicende e alle esigenze pratiche della vita. I libri sono sempre stati il tramite tra il mondo e la mia immaginazione”.

Il suo libro illustrato "Chissà com'è un Coccodrillo...", arriva finalista al Premio Andersen nel 2002, e forse più di qualunque altro evidenzia l’intento dell’autrice: divertire i bambini, introdurli a primi suggerimenti sulla vita, metterli in guardia dai pregiudizi e dalle superficiali impressioni. Un’impresa non facile da indirizzare ai piccoli occhi curiosi, ma Eva ci riesce. Eva fonde parole, disegni e significati in modo elegante e leggero.

Cuccioli di animali prendono il posto dei bambini, l’ambiente e gli attori sono i tipici dei libri per l’infanzia, ma la capacità di Eva di far intravedere la sua lezione è particolarmente attuale ed efficace. I cuccioli sono curiosi di sapere com’è un coccodrillo, in giro si mormora che è un cattivo soggetto, ma… “immaginatelo voi”, dice il maestro; “disegnatelo voi”, incoraggia.

Così con questo espediente narrativo l’autrice mostra come la diversità di carattere esista e lasci il segno. Ogni cucciolo dipinge a proprio talento e offre l’opportunità al maestro di cogliere una proficua lezione: i disegni infantili cui Eva fa riferimento possono ascriversi fra i più grandi motivi dell’arte moderna. Ci sono cuccioli espressionisti, cubisti, futuristi, astrattisti, dadaisti che, al di fuori della parte, sono cuccioli ridenti, candidi, pettegoli, emotivi; sono in un modo tutto speciale, fiabesco, in tutto e per tutto bambini.

Cuccioli pittori e cuccioli scolari, portati a scoprire che la realtà spesso contraddice il dipinto e che il dipinto, più di quanto non si pensi, ricambia di pari contraddizione. Una geniale sensibilità quindi, una cura e uno sguardo che a ben vedere è tutto femminile – materno. Un esempio che nel suo altro libro i “Buffonaggi” sorprende nuovamente per la perspicacia e per la creatività.

Un bambino spia dal buco della serratura i suoi vicini e da questa particolare prospettiva i vicini appaiono più che mai bizzarri, hanno le loro misteriose abitudini, sono buffi, finché un giorno – insegna l’autrice – il bambino non impara a conoscerli davvero.

È evidente, Eva fa capire che non bisogna avere pregiudizi, la diversità non va giudicata.

Osservare da un buco della serratura implica avere una visione insolita, personale, ma cambiando punto di vista… aprendo la porta, si può incontrare un nuovo amico. Si impara che sono molti i modi di poter percepire l’altro.

 



 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/TamaraRufo/trackback.php?msg=3123355

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
antonello_mi
antonello_mi il 16/08/07 alle 11:27 via WEB
Premetto che le mie conoscenze della pedagogia infantile sono molto scarse; riguardo ai testi gli ultimi letti sono quelli realtivi alla mia infanzia bel lontani da quelli proposti oggi: di acqua sotto i ponti ne è passata. Di recente mi è passato fra le mani un testo che leggeva mia figlia: parlava di un gruppo di ragazzi in un contesto di "grammatica". Sottile ed elaborato insegna molte cose in modo estremamente mirato, come quello che segnali tu nel post, circa le interpretazioni; per un adulto significa imparare "L'estraneità" per un bambino, invece prospettive viste da un buco della serratura. Ed, allora, mi chiedo se il bambino non sia stato da sempre potenza in atto (per usare dei termini aristotelici) pronto a divenire; per secoli, invece, ha avuto le ali tarpate. Studiare un processo di crescite tenendo conto, comunque, della fase evolutiva...bè non è da poco. E sino a qualche tempo fa la psicologia costruttivista e cognitiva rivolgeva le attenzioni solo agli adulti. Bè, perdonami, ma è facile, in simil contesti, che diventi prolisso. Buon tutto ^_*, Antonello
(Rispondi)
 
TamaraRufo
TamaraRufo il 16/08/07 alle 12:36 via WEB
Grazie Antonello, il tuo intervento è interessante: un'educazione "mirata" alla crescita, tale da predisporre a certe evoluzioni è vero, oggi è più facilmente riscontrabile, ma non ne annovererei la responsabilità alle letture effettuabili nelle diverse epoche quanto al contesto che ne consentiva o meno l'emersione dei veri contenuti. Oggi è solo più semplice che ciò avvenga, ma nemmeno sempre purtroppo e lo dimostra la consuetudine al preconcetto. Buona passaggiata nel pomeriggio :)
(Rispondi)
 
 
antonello_mi
antonello_mi il 16/08/07 alle 17:15 via WEB
Già, i famosi "dispositivi" pedagogici illustati da Focault, dicono tanto in proposito. Ho visto che scrivi tanto e, specialmente in questo periodo, non riesco a leggere tutto, dato un collegamento in gprs che tra l'altro non mi permette di vedere tutte le immagini che hai inserito. Mi riservo di leggerti, più ampiamente, al rietro a Milano. Grazie per l'augurio, adesso vado a fare la tanto desiderata passeggiata pomeridiana. Anto
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963