TEMPIO DI SARASWATI
Difficile non è sapere, ma sapere far uso di ciò che si sa.
Creato da lady_elektra il 07/10/2005VIDEO
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Post n°40 pubblicato il 04 Febbraio 2008 da lady_elektra
leggevo un articolo alquanto...'a tema', ne riporto un pezzo: (una donna scrive delle delisioni di un reale incontro con uomini 'virtuali' delle chat e l'esperto risponde quanto segue) Devo dir la verità,appena finito di leggere il pezzo ho pensato:'wow,ha ragione!'...poi però ho riscontrato alcune inadeguatezze. |
Post n°39 pubblicato il 22 Giugno 2007 da lady_elektra
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Post n°38 pubblicato il 16 Maggio 2007 da lady_elektra
Have you ever watched kids By Dr. David L. Weatherford Danza Lenta Hai mai guardato I bambini |
Post n°36 pubblicato il 23 Marzo 2007 da lady_elektra
Star lontani dalla propria casa, dai propri affetti, non è facile, ancor meno facile è stare dall'altra parte del mondo... |
Post n°35 pubblicato il 21 Marzo 2007 da lady_elektra
''Il fascino unico che la Cina esercita su coloro che l'avvicinano può essere paragonato all'attrazione tra i sessi. Di fatto si basa su una realtà elementare: dal punto di vista occidentale, la Cina è semplicemente il polo opposto dell'esperienza umana. Le altre grandi civiltà sono morte (Egitto, Mesopotania, America precolombiana)o sono troppo vicine a noi (India,Islam)per dare luogo a un contrasto così assoluto, a un'originalità così radicale e illuminante come quella della Cina.
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Post n°34 pubblicato il 09 Marzo 2007 da lady_elektra
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Post n°33 pubblicato il 19 Febbraio 2007 da lady_elektra
Imbolc or Candlemas is a Sabbat that celebrates the midwinter and the return of the sun. As the days begin to get longer, it is tradition for every candle or lamp in the house to be lit for a little while welcoming the return of the Sun. Reverence of the snow is also a part of this celebration. Some symbols or tools to have for present for ritual include a representation of a white flower, snowflake, or snow in a crystal container if available. An orange candle annointed in musk ,cinnamon, frankincense or rosemary oil can be used to sybolize the renewing energy of the Suns rebirth. For a festive meal for the Sabbat dairy foods are good since Imbolc marks the festival of calving. My suggestion would be a mexican meal, since spicey and full bodied foods in honor of the Sun's rebirth. Candlemas is also a time of light, creativity and dedication. A Candlemas Poem Night of lit white candles darkness turned into light "everything she touches changes" feast of waxing flame fire of heart and hearth fire on the mind flickering of spark quickening of air warming into inspiration thawing in her innocence snow into desire
she burns within us all" sipral heat of life "she shines for all of us within us all she burns" the fires to create "she shines in all of us she burns us all within" awakening arising is her need "she shines for all of us she burns within us all" Her candle is our only source -From Diane Stein's book "Casting the Circle" |
Post n°32 pubblicato il 16 Febbraio 2007 da lady_elektra
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Post n°30 pubblicato il 08 Febbraio 2007 da lady_elektra
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Post n°29 pubblicato il 06 Febbraio 2007 da lady_elektra
Questa sera nn vedo l'ora d'infilarmi sotto le mie calde coperte..
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Post n°27 pubblicato il 24 Gennaio 2007 da lady_elektra
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Post n°25 pubblicato il 19 Gennaio 2007 da lady_elektra
L'amore è un sentimento intenso ed esclusivo verso qualcosa o qualcuno, basato sull’affetto, sull'interesse (in senso lato), e sul desiderio erotico. Pur essendoci dei caratteri comuni, la maggior parte delle reazioni o delle pulsioni amorose sono soggettive e variano da individuo a individuo. Varie culture hanno divinizzato l'amore, sia nella forma maschile che in quella femminile. Questa è una lista di dei e dee dell'amore in mitologie differenti. L'amore platonico è una forma di amore sublimata, che esclude la dimensione sessuale e passionale. L'amore romantico è una forma d'amore caratterizzata dal forte coinvolgimento emotivo del soggetto coinvolto e dalla presenza di quelle caratteristiche tipiche del romanticismo (struggimento, partecipazione emotiva, affetto, ecc.). |
Post n°24 pubblicato il 17 Gennaio 2007 da lady_elektra
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Post n°22 pubblicato il 15 Gennaio 2007 da lady_elektra
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Post n°21 pubblicato il 03 Gennaio 2007 da lady_elektra
Il termine epifania deriva dal greco ἐπιφάνεια, epifaneia, che significa manifestazione (della divinità). Esiste anche l'aggettivo epifanico. Nel linguaggio contemporaneo Epifania sta ad indicare l'Epifania del Signore, una festa cristiana che cade il 6 gennaio, cioè dodici giorni dopo il Natale ma ha origini più antiche. Il termine ἐπιφάνεια veniva utilizzato dai greci per indicare l'azione o la manifestazione di una divinità (mediante miracoli, visioni, segni, ecc.). Per i cristiani l'epifania (non prima del III secolo [1]) commemora le manifestazioni divine (miracoli, segni, visioni, ecc.) di Gesù che nella liturgia attuale sono il battesimo di Gesù nel Giordano (secondo gli gnostici momento nel quale l'uomo è diventato Dio), l'adorazione da parte dei Magi e il primo miracolo. Per i cristiani orientali l'epifania è rimasta più vicina al suo significato originario del battesimo di Gesù nel Giordano mentre per i cristiani occidentali la ricorrenza ricorda, oramai, solamente la venuta dei Magi ossia la presentazione di Gesù ai pagani. Che il battesimo di Gesù coincida con la sua nascita come divinità era un idea piuttosto diffusa in Oriente come ci riporta Epifanio «...Quando tutto il popolo si fu battezzato, venne anche Gesù e fu battezzato da Giovanni. E allorché uscì dall'acqua, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito Santo in forma di colomba che discendeva e penetrava in lui. E dai cieli venne una voce che disse: Tu sei il mio figlio diretto: in te mi sono compiaciuto. E poi ancora: Io oggi ti ho generato. E in quel momento una gran luce illuminò tutto il luogo. Vedendolo Giovanni gli disse: Tu chi sei? E di nuovo una luce dal cielo a lui: Questo è il mio figlio diletto in cui mi sono compiaciuto. Allora Giovanni gettandosi ai suoi piedi disse: Ti prego Signore, battezzami tu! Ma egli vi si oppose, dicendo: Lascia, perché così conviene si adempiscano le cose» (Epifanio, Haer. XXX 13,7) Riguardo la nascita di Gesù il testo dei Vangeli, come quello di tutte le altre opere di scrittori antichi, è il frutto di un lavoro storico, filologico e dottrinale che richiede delle scelte tra alternative differenti. Ad esempio Epifanio cita un passo del vangelo di Luca 3,22 diverso da quello riportato dalle attuali traduzioni della Bibbia; questa discrepanza è presente in vari codici, tra cui il codice Bezæ: le parole di Dio sono rese houios mou ho agapetos, ego semeron gegenneka se (Tu sei il mio figlio prediletto, in questo giorno ti ho generato) al posto di en soi eudokesa (in te mi sono compiaciuto)[2]. I Magi sono stati interpretati come Re Magi per l'influsso di Isaia 60,3, e sono stati attribuiti loro i loro nomi di Melchiorre (semitico), Gaspare (camitico) e Baldassarre (giapetico). Secondo il Vangelo di Matteo i Magi (non precisati nel numero), guidati in Giudea da una stella (la "stella cometa"), portano in dono a Gesù bambino, riconosciuto come "Re dei Giudei", Oro (omaggio alla sua regalità), Incenso (omaggio alla sua divinità) e Mirra (anticipazione della sua futura sofferenza redentrice) e lo adorano. Con l'Epifania si celebra la prima manifestazione della divinità di Gesù all'intera umanità, con la visita solenne, l'offerta di doni altamente significativi e l'adorazione dei magi, autorevoli esponenti di un popolo totalmente estraneo al mondo ebraico e mediterraneo. Avvenimento di fondamentale importanza per la tradizione cristiana, che ha trovato riscontro in numerosissime opere d'arte. Nelle chiese cristiane ortodosse, il 6 gennaio si celebra la Nascita di Gesù, a causa di una differenza fra calendario gregoriano, in uso in occidente dal 1581, e il calendario giuliano precedente, ancora in uso in certe chiese ortodosse. Nelle varie culture la celebrazione dell'Epifania si accompagna a simboli e tradizioni diverse di derivazione molto antiche (culti solari) frammiste a contaminazioni più recenti come:
Nel rito bizantino dei cristiani orientali l’epifania è rimasta più vicina al suo significato originario del battesimo di Gesù nel Giordano mentre per i cristiani occidentali la ricorrenza ricorda, oramai, solamente la venuta dei Magi ossia la presentazione di Gesù ai pagani. La befana è conosciuta dai bambini perché porta i doni nella notte dell’Epifania. Gli studiosi delle tradizioni etnico-popolari fanno notare come la Befana, al contrario di Gesù Bambino e Santa Lucia, conservi anche un tratto ambiguo, quasi da strega. E allora scopriamo che la Befana ha origini più antiche dell’Epifania dalla quale ha preso il nome! E’ infatti una tradizione dei popoli celtici, che erano insediati in tutta la pianura padana e su parte delle Alpi. Insomma la befana è un personaggio molto meno rassicurante degli altri portatori di doni che tutti abbiamo conosciuto da bambini! L’iconografia classica raffigura la Befana come una vecchina dal naso aquilino che indossa un gonnellone scuro e ampio, un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, un paio di ciabatte consunte, il tutto vivacizzato da numerose toppe colorate. Nella notte tra il 5 e il 6 Gennaio, a cavalcioni di una scopa, sotto il peso di un sacco stracolmo di giocattoli, cioccolatini e caramelle, la befana vola sopra i tetti e calandosi dai camini riempie le calze lasciate appese dai bambini. Per fortuna dei più piccoli, della cattiveria di un tempo antico, oggigiorno la Befana conserva solo… un po’ di carbone per riempire la calza dei bambini cattivi! |
Post n°20 pubblicato il 03 Gennaio 2007 da lady_elektra
Elektra è stata molte cose nella sua vita: amante, assassina ed eroina forgiata dalla tragedia della morte del padre.
È apparsa per la prima volta su Daredevil n. 168 del gennaio 1981, tradotto in Italia sui Fantastici Quattro (ed. Star Comics) n. 1 (ottobre 1988). In seguito è stata protagonista di diverse graphic novel e alcune serie e miniserie a lei intitolate. Il romanzo grafico più famoso con Elektra protagonista è Elektra Assassin con testi di Frank Miller e disegni di Bill Sienkiewitz.
Elektra è figlia dell'ambasciatore greco Hugo Natchios, e fin da piccola è stata seguita da un Sensei giapponese per apprendere le arti marziali. L'importante posizione del padre non garantiva però la sua sicurezza. Infatti il suo brutale assasinio la porterà a seguire il lato oscuro della sua personalità, portandola a diventare una killer a pagamento.
Elektra è fortemente inserita, inizialmente, nella continuity di Devil, sulle cui pagine è nata. La vita di Elektra iniziò a cambiare nei suoi 19 anni, quando seguì il padre a New York, dove iniziò a frequentare la Columbia University, lì incontrò il giovane Matt Murdok (alias Devil), fra i due nacque un amore passionale e travolgente. Dopo un periodo idilliaco il padre di Elektra viene assassinato da Bullseye, assassino prezzolato che perseguiterà Elektra (e Devil) per un bel pezzo della loro vita.
Trasferitasi in Giappone per sfuggire ai propri demoni personali, venne a sapere da un maestro di arti marziali che c'era un uomo al mondo che avrebbe potuto darle la pace dal desiderio di vendetta che non le dava pace. Elektra viaggiò così fino all'Himalaya e lì incontrò i "Casti" setta di ninja dediti al bene guidati da Stick, un uomo cieco dotato di enormi poteri; rimase per un anno con loro poi venne cacciata perché ritenuta ancora impura; infatti il desiderio di vendetta e un qualcosa di più "oscuro" (delle voci che la tormentavano fin da bambina) la spinse a tornare in Giappone fra le braccia della Mano, setta di ninja killer orientali che per portarla dalla loro parte la costrinsero con l'inganno ad uccidere il suo vecchio maestro giapponese. Elektra da quel momento si considerò perduta e divenne una sicaria a pagamento.
Successivamente, dopo aver tradito la Mano divenne una mercenaria e venne assunta da Kingpin (il più potente signore della mala della città e eterno nemico di Devil) per uccidere Devil: ben presto si rese conto che il supereroe altri non era che il suo ex-amato Matt e non adempì al suo compito. Nel corso di un'intricata vicenda di tradimenti e manipolazioni, Elektra si sacrificò in difesa di Devil e venne uccisa da Bullseye con i suoi stessi sai. In seguito si venne a sapere che il cadavere di Elektra fu recuperato dalla Mano, che la fece resuscitare con uno dei suoi mistici rituali. Devil, venuto a saperlo, bloccò il rituale per impedire alla Mano di usare il corpo e l'anima della sua ex amata, in questo venne aiutato da Stone, membro dei "Casti"; alla fine del combattimento, dopo che Devil provò a purificare l'anima di Elektra con il suo amore, questo misterioso ninja bianco scomparì, portando con se il corpo della ragazza.
Anni dopo Elektra ricompare per aiutare Wolverine a recuperare la sua umanità in uno dei periodi più bui della storia del vecchio canadese (Wolverine si autodefinisce così); i due diventano più che sensei e allievo e per un certo periodo formano coppia fissa, poi le loro strade si ri dividono. Successivamente si viene a scoprire che Elektra è stata resuscitata dai "Casti" e che la ragazza è ormai pura essendo la sua parte malvagia confluita in un entità che si fa chiamare "Erinni" con la quale essa combatte uccidendola e.. facendola ritornare una parte di lei, rendendola finalmente una persona completa.
Protagonista per molti anni di avventure in solitaria, dopo molti anni ha iniziato una collaborazione con lo S.H.I.E.L.D. (Strategic Hazard Intervention, Espionage and Logistics Directorate), che l'ha portata a dirigere la Task-Force contro Wolverine nella saga Nemico Pubblico, in cui torna la Mano a tormentare la sua esistenza. Infatti è la stessa organizzazione a rendere Wolverine una pericolosa macchina di morte, con un complesso procedimento sempre legato alla resurrezione.
Così come molti altri personaggi Marvel ha una sua versione Ultimate, che si distacca, come tradizione di questo universo, dalla versione classica.
Elektra è stata anche protagonista di uno dei tanti team-up, di moda a partire dagli anni novanta, tra personaggi di diverse case editrici con Witchblade, l'eroina della Top Cow.
Ad Elektra è stato dedicato un film nel 2005, interpretato da Jennifer Garner (la popolare protagonista del telefilm Alias), che aveva già interpretato il personaggio nel film Daredevil (2003).
In entrambi i film l'attrice è doppiata in italiano da Francesca Guadagno.
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Post n°19 pubblicato il 01 Gennaio 2007 da lady_elektra
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Post n°18 pubblicato il 17 Dicembre 2006 da lady_elektra
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Post n°17 pubblicato il 17 Dicembre 2006 da lady_elektra
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Post n°13 pubblicato il 13 Dicembre 2006 da lady_elektra
Sogno e desiderio by web |
L'Inverno E' Arrivato...
PICCOLE PERLE DI...SARASWATI!
[...]staccandoci dall'esistenza e cadendo nella vita, non ci saremmo più sentiti soli.
Fabio Volo, E' una vita che ti aspetto, p.79
CHE MESE E' ?
LIBRO DEL MESE
1 STORIA..1 CANZONE
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il 15/08/2013 alle 09:40
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