Terminus Recensioni

"Ti amo troppo quindi ti lascio prima di rimanere troppo ferita", "Sei come un fratello per me", "Tu sei dei Gemelli ed io del Sagittario, come ci insegnano i Saint Seya, non siamo fatti per andare d'accordo".

Queste ed altre mille stupide frasi di circostanza sono solo una porzione minima di quelle che si dovrebbero utilizzare quando si lascia qualcuno, giusto per spezzettargli ancor di più il cuore in quei già di per sé tragici frangenti.

Ma visto che io il blog non l'ho mai lasciato del tutto, anzi è più una di quelle cose dove ogni tanto si tromba e poi ognuno per la sua, non voglio perdermi in stupide frasi fatte che fanno sempre molto Beverly Hills 90210.

Voglio solo ricordarvi che DOVETE venirci a trovare sul nostro sito vero e proprio, quel http://www.terminusgames.it che già tempo fa vi abbiamo sponsorizzato in abbondanza! Più articoli, più immagini, più foto sconcie di Jenna Haze piazzate a forza un po' ovunque! E la solita onestà e passione dei recensori di Terminus Games, che è cosa più unica che rara in questo settore.

Vi aspettiamo su www.terminusgames.it !!!

Neil

Finalmente, siamo stati hackerati anche noi di Terminus Recensioni!!!

Ci fa sentire importanti, ci fa sentire speciali, ci fa capire che qualcosa valiamo all'interno della rete.

Ricevere il proprio primo attacco è uno di quei momenti speciali nella vita di un uomo, simboleggia il passaggio dalla pubertà da semi-blogger all'età adulta del gestore di sito.

E quando stamattina, cercando di entrare nel gestionale per scriver due righe come facciamo ogni santo giorno da mesi a questa parte, ci si è palesato davanti questo meraviglioso messaggio (provatelo voi stessi su www.terminusgames.it) il nostro cuore s'è riempito d'orgoglio ed i nostri occhi di lacrime di gioia.

"Siamo qualcuno!", ci siamo detti io e Giova.

Quando da ragazzo, poco prima di dormire, immaginavo come mi sarei sentito se qualcuno avesse hackerato un mio sito, immaginavo sensazioni diverse. Mi vedevo piangente sotto ad una doccia coperto da troppo sapone, mentre cercavo di togliermi dello sporco di dosso che non v'era, mentre singhiozzando cantavo "Hurt" di Johnny Cash.

E invece no, sono qui, gioioso come un bimbo perché se ti hanno hackerato, fondamentalmente non sei più 'ultimo stronzo del carro. Magari il penultimo, ma non l'ultimo, è già qualcosa.

Senti solo un leggero fastidio all'altezza dello stomaco, perché ti spiace aver pagato per qualcosa che ha così tante falle nella sicurezza da fare invidia allo scafo del Titanic, ma ti passa quando chiudi gli occhi e speri con tanta forza che alla famiglia dell'hacker tunisino colpevole dello scherzone muoia un cugino per ogni minuto passato senza poter accedere alla tua pagina.

Nulla più.

Ora ci premureremo solo di rimettere in piedi il tutto il più velocemente possibile, di rendere tutto ancora più grezzo, volgare e sincero di prima per allietare di nuovo le vostre giornate uggiose. Nell'articolo che sarebbe dovuto uscire oggi, in effetti, c'erano tre facciate di cattiverie orribili verso multiplayer.it e Gamestop, piene zeppe di... aspetta, altro che hacker tunisino, adesso so a chi fare una telefonata...

Un bacio hackeratissimo

Neil

E' con la tristezza nel cuore ed un po' d' amaro in bocca che vi scrivo codeste righe, le ultime qui sulle pagine del Terminus Blog e di Facebook.

Sono stati giorni lieti, pieni del vigoroso entusiasmo della gioventù quelli in cui ci ritrovavamo qui ogni mattina, tra una chiacchiera ed una recensione, tra una tazza di caffé ed un sorriso leggendo un anteprima. Ma si sa, le cose belle e gioiose della giovinezza prima o dopo finiscono, ed anche quest' avventura, purtroppo, giunge ad una sua conclusione. E' quindi con le lacrime agli occhi ed i pugni stretti, quasi a ferirsi, che vi comunico che...

CI SIAMO FATTI UN SITO VERO! Ma quanto sono un cazzone?!? C'avevate creduto, eh?

Non riuscirete a liberarvi di noi così velocemente, almeno non prima che il fisco ci mandi in carcere o Ubisoft ci paghi abbastanza per smettere di parlar male dei loro giochi! Passeranno anni!

Ma non divaghiamo!

Si, ci siamo fatti davvero un sito di recensioni serio, dover poter continuare a parlare della cosa che più amiamo al mondo, che non è la gnocca come Giova potrebbe darvi a bere bensì i dannati videogames, in tutte le loro forme e nello stesso modo di sempre, quindi con quell'ignoranza ma anche quell'onestà che ancora (finché EA non ci paga, in caso il mio IBAN è T05809....) fa parte del nostro modo di scrivere.

Perché anche su un sito vero, con delle sezioni vere, un forum vero e tutto ciò che di vero dev'esserci, il nostro compito rimane sempre lo stesso: fornirvi un impressione sincera, non vincolata dall'obbligo di vendere un qualcosa (ciao Multiplayer!) o dal dovere qualcosa a qualcuno (hey, Spaziogames!), ma motivata dall'aver speso gli stessi identici 69€ che dovrete spendere anche voi per portarvi a casa un nuovo gioco. E non so voi, ma io quando m'accorgo di aver lanciato giù per il cesso quasi settanta euro, un po' me la prendo.

Che dire di più... beh, la cosa più importante, dove potete trovarci! Andate su...

WWW.TERMINUSGAMES.IT

...e poi ditelo a tutti i vostri amici, le vostre amiche, mamme zii cugine e chi più ne ha più ne metta, che vengano a leggere le nostre recensioni, le nostre anteprime, che vengano anche solo per informarsi sulle novità del mondo nerd in generale. Perché è questo che Terminus Recensioni è e sarà, un sito curato da nerds per altri nerds, ma anche, perché no, per chi vuole solo farsi una risata o leggere qualcosa di fuori dal coro.

Vi aspettiamo numerosissimissimissimi!

Neil & Giova

Europa vs. The World

Parafrasando quel piccolo capolavoro di Scott Pilgrim e le idee mattacchione di Adolf Hitler, questa è attualmente la situazione generale che il mondo del videogame stà vivendo sulla propria pelle.

Ma in che termini? Siamo ancora l'ultima ruota del carro dello sviluppo e della distribuzione? Siamo ancora i grezzi barbari cui lanciare gli avanzi dei banchetti dei patrizi?

Abituati come siamo a confrontarci con date d'uscita spostate di mesi, quando non di anni, rispetto a quelle del Sol Levante, ormai avvezzi al dover leggere che l'uno o l'altro titolo non giungeranno mai nei nostri lidi, potremmo tranquillamente rispondere di si. Ma saremmo crudeli e di scarse vedute nei confronti di una realtà che, invece, è molto più promettente e rosea di quanto non possa sembrare ad un primo sguardo.

Mi sveglio ogni mattina gridando dopo lo stesso ricorrente sogno da anni: entro dalla porta dell'ufficio col vento che mi muove i capelli, al posto di Giova c'è Stacy Keibler che, con voce suadente e roteando un perizoma mi dice che Shonen Jump Superstars è appena arrivato per essere provato e recensito, e mi chiede se voglio farlo prima o dopo la partita del mattino a FF7: Before Crisis.

La realtà è che però, purtroppo, tutto ciò rimarrà confinato alla mia sfera onirica, vuoi perché Stacy al momento è impegnata, vuoi perché per buona parte delle multilicenze giapponesi che adoro qui in Europa sono state gestite in maniera totalmente insensata.

Ma è davvero così grave? E'davvero così tragico esser costretti a rinunciare all'ennesimo spin-off dei Pokémon o alla nuova versione del simulatore di macchine americane che corrono dentro a stupidi ovali?

Oh, suvvia, no.

Non lo è perché negli ultimi anni l'Europa ha alzato la testa, e l'ha fatto col piglio tipico del Vecchio Continente, lo stesso che ci ha sempre reso capaci di riprenderci da ogni calamità nel corso dei secoli. L'abbiamo alzata prima per la distribuzione, pareggiando i tempi di pubblicazioni a quelli a stelle e striscie. Ma anche e e soprattuto nel settore più duro, la produzione.

Abbiamo messo in piedi software house più piccole ma più professionali delle major Americane, abbiamo creato titoli molto meno d'effetto ma molto più creativi di quelli Giapponesi, abbiamo capito quali sono i campi su cui sfidare le superpotenze mondiali per non essere spazzati via. Talvolta abbiamo vinto, talvolta abbiamo dovuto ricominciare tutto daccapo, guarire le ferite e riprovarci, e lentamente ci siamo ripresi l'onore che ci spetta, dopo gli anni di buio intervallati solo dagli sporadici fuochi di artificio di una Ubisoft ormai più extraeuropea che mai.

E forse proprio chi ha dovuto rialzarsi dopo una pesante sconfitta per tornare più forte, rappresenta l'esempio più bello. Reality Pump, quasi distrutta dall'insuccesso del primo Two Worlds (insuccesso coadiuvato anche dalla stupidità della stampa del tempo, che lo voleva come la risposta europea ad Oblivion) e lentamente risorta dopo il cambio di target e direzione del secondo capitolo; Cd Project, che vide il proprio capolavoro, The Witcher, essere recepito da pubblico e critica con iniziale freddezza per poi essere battezzato come il miglior esempio di Gdr occidentale pubblicato da anni; Avalanche Studios con il suo Just Cause e le sue tonnellate di promesse non mantenute e difetti, tutti corretti e resi anzi punti di forza nel suo successore. E così tanti, tanti altri. Triumph, Black Hole, Frozenbyte, chi più ne ha più ne metta.

E allora basta lamentarsi, basta piangere per le occasioni sprecate, basta guardare il prato del vicino, che vi denuncia per stalking sennò. Accontentiamoci di quello che abbiamo nei nostri negozi, accontentiamoci di poter infilare un nuovo disco nella nostra console o nel nostro pc nello stesso momento in cui lo stà facendo un grassottello bambino americano o autraliano. Perché a Trine 2 ci abbiamo giocato prima noi vecchi Europei, ed in questo momento, ad Osaka, un bel trentenne giapponese si sveglia gridando, dopo aver sognato di entrare dalla porta dell'ufficio e...

Neil

Bentornati al consueto appuntamento con le uscite della prossima settimana, ciao ragazzi sono io,sono tornato...il vostro dj della notte... Lucignolo!

Ed è proprio così che si rovina una generazione....

Bando alle ciance e riassiumiamo la settimana prossima in poche pratiche righe:

Disgaea 3 : Absence of Detention – Psvita – 17/04 : Partiamo subito in quarta dicendo che in verità questo gioco è disponibile ovunque da ieri (venerdì 13 tra l'altro) , Il gioco è il classico "Nippogioco" con 9999 ore di gioco, 9999 personaggi e livelli, 9999 buoni motivi per comprarlo e ottimi motivi per non farlo. Tra i buoni motivi per non comprarlo potrebbe esserci il fatto che è un genere evolutosi negli anni verso un gameplay sempre più complesso.

Battleship – Ps3,Wii,Xbox360,Ds,3DS – 20/04: gli alieni ce l'hanno con noi! Di nuovo? Eh si miei cari, di nuovo, e a quanto pare ce l'hanno con noi anche Hollywood e la grande distribuzione videoludica (grazie Activision!). Allora, gli alieni vogliono qualcosa di nostro e ci attaccano spudoratamente senza contare che noi siamo i buoni e che per l'occasione cinematografica si è schierata contro di loro nientepopodimeno che Rihanna (se fosse gratis al cinema a vederlo ci andrei anche...). Ma visto che noi parliamo di videogiochi possiamo dire che questo gioco ispirato al film, ispirato a sua volta al fantastico gioco da tavolo "Battaglia Navale" (giuro non scherzo) è una perla di cui sicuramente possiamo fare a meno.

Pronto!Pronto! Sta per uscire Battleship!

Angry Birds – Pc – 17/04: gli uccelli incazzati arrivano sul Pc con pochissimi anni di ritardo rispetto alla versione per cellulari e pochissimi mesi rispetto alle altre versioni europee. Il gioco sicuramente lo conoscete, o lo ami o lo disprezzi e per me non c'è nulla di meglio al mondo che sprecare il mio tempo dietro ad un prodotto mediocre per essere buoni. "Videogame" è un altra cosa, questo al massimo può sostituire la "settimana enigmistica" in spiaggia.

The Witcher 2 Enhanced Edition – Pc,Xbox360 – 17/04: Bello,Bello,Bello! Però è uscito anche questo ieri!

Ne abbiamo parlato molto nella preview e di nuovo posso solo dirvi che se vi siete innamorati di Geralt nel frattempo è uscito il terzo libro della saga (il Sangue degli Elfi) .

Per questa settimana è tutto!

Alla prossima settimana , con un fine Aprile notevolmente migliorato ed emozionanti novità!

Giova

"Secondo un racconto del mito nordico, in una tarda versione apocrifa fortemente influenzata dal Cristianesimo, il malvagio Loki si unisce come tredicesimo convitato a un banchetto divino, e a causa delle sue macchinazioni ha luogo la morte del luminoso dio Balder."

oppure...

"...nel Ventesimo secolo sono numerose le “conferme” di queste credenze, dal venerdì nero di Wall Street nel ’29 al disastro dell’Apollo 13 (lanciato alle ore 13:13)."

E questi sono solo due dei millemila esempi che si possono trovare, solamente scrivendo "Venerdì 13" in quel di google, del perché questa meraviglisa giornata sia considerata portatrice di sventure colossali e disastri d'altri tempi.

Ma perché cacchio sarò finito a scrivere "venerdì 13" nel motore di ricerca dei campioni, vi starete chiedendo voi. Bene, me lo stò chiedendo anche io, ma Giova mi ha detto di scrivere qualcosa riguardo alla sfiga e quindi tocca informarsi, altrimenti succede come quando ti infili in un party Gender Bender (Uli, di Dio, spegni il pc) senza sapere cosa sia e ne esci dolorante. Son cazzi, davvero.

E allora, mitologia norrena e disastri di matrice americana a parte, cose può saperne un nerd della sfiga?

Beh, un po' tutto, diciamo, in effetti nerd non è che uno lo diventi, nerd ti ci rendono gli altri perché, beh, un po' sfigato lo sei. E non solo perché a 20 anni ti vestiva ancora la mamma con i suoi gusti palesemente eighty ma influenzati dall hip-hop west coast rendendoti una sorta di cicciottello Vanilla Ice, e neanche perché a scuola hai ricevuto così tanti due di picche da far impallidire un croupier del Casinò di Innsbruck, ma perché in almeno un paio di occasioni la sfiga vera l'hai testata sulla pelle, ed arrva ogni volta nei modi più creativi.

I primi episodi li hai provati agli albori del tuo ruzzolone sulla grande scala sociale, quando l'acne non aveva ancora cominciato a proteggere ancora di più, ve ne fosse bisogno, la tua verginità, e sono arrivati nella loro forma più subdola ed a cui siamo più soggetti, i "colpi di sfiga tecnologica".

Il floppy che s'incastra nel drive al cambio tra il dischetto due e tre dell'installazione di "Beneath a Steel Sky" e da vita a ridicoli tentativi di estrazione con una forchetta ed alla conseguente caduta del pantheon norreno di cui prima; i tasti di Winter Games che decidono di smettere di funzionare nel finale della gara di biathlon riprendendo il loro lavoro solo pochi istanti dopo che l'atleta russo e tutti i suoi numerosi pixels hanno attraversato il traguardo eliminandoti; il drago Nizidramanii'yt di Baldur's Gate II che rimane incastrato nel muro di sinistra divenendo "Nizidramanii'yt l'Immortale" ed impedendoti di finire l'intero gioco costringendoti ad una disinstallazione a suon di improperi verso tutti i famigliari della ormai defunta Black Isle; in tempi più recenti, il lag senziente di Battlefield in grado di decidere quando è d'uopo entrare in azione per farti morire più platealmente di fronte ad un cecchino nabbo di terzo livello armato di pistolina e coraggio.

Poi la sfiga è cresciuta insieme a te, accompagnandoti per tutta la meravigliosa pubertà e nel passaggio ad un improbabile età adulta che non riuscirai mai a raggiungere per motivi stilistici, facendoti apparire come un costante venticinquenne malvestito, un Edward Cullen meno sbrilluccicante e molto più assessuato, giusto per citare un esempio cario al buon Giova. Dall'Iphone che, poggiato con leggiadria sul tavolo, toccando appena con lo spigolo destro la tovaglia a quadretti da trattoria sgozza esplode lasciandoti basito, mentre quello di Bietto cade ogni mattina dal quinto piano in una pozzanghera e rimane intatto. A Crysis 2, che da buon razzista qual'è schifa in toto la tua costosissima scheda Ati e decide di farsi giocare in 640x480 in scala di verdi, fino alla Playstation 3 anticapitalista di Giova, che decide di fargli giocare la versione di prova di un gioco ma di far, anche qui, esplodere "michaelbayamente" la suddetta console quando lo si tenta di aggiornare a giuoco completo.

Ed ora con la sfiga un po' ci convivi, pronto come sei a svegliartici di fianco ogni mattina e ad affrontarla ogniqualvolta tenti di stampare un nuovo documento con il maxiplotterfotocopiatricemacchinadelpane che ha comprato Bietto in un impeto di consumismo indotto da alcoolici. E diviene tua amica, anzi, la riesci a sfruttare per far ridere le tipe facendo sembrare la gag della caccola nel naso qualcosa di provato per mesi a mo' di musical.

Bene, direi che della sfiga per oggi ho parlato abbastanza, Giova a 'sté cose ci crede e vorrei mai che mi andasse in paranoia. Intanto, buon venerdì 13 a tutti da Terminus Recensioni, e a domani con qualcosa di più serioso!

Baci

-Neil-

Se penso a cosa ricordo maggiormente del primo Guild Wars, il primo pensiero che mi balena in mente è quanto cacchio fossi scarso a quel gioco. Ero così nabbo e nullo che anche le gilde più scarse e popolate di bimbiminchia mi rimbalzavano, e credo di non aver mai ricevuto così tanti insulti in così tante lingue diverse neanche quando ho staccato per sbaglio la corrente della tv durante i mondiali in un bar di Menorca.

Ma poi, per fortuna, ricordo anche di quanto fosse bello da giocare, con il suo gameplay intuitivo ed i suoi caricamenti snelli, le sue espansioni una più attraente dell'altra e le classi ben bilanciate, e soprattutto ricordo di quanto lo amassi per il suo essere l'unico gioco buy-to-play curato come quelli pay-to-play, per essere l'unica alternativa valida a quella terribile (ma meravigliosa) macchina antisociale e prosciugatrice chiamata World of Warcraft.

Mi sembra ieri che scorrazzavo con il mio meravigliosamente inutile Paragon per le verdi colline di Elona, brandendo la mia lancia contro strambe piante antropomorfe e prendendo mazzate da chiunque in tutte le occasioni in cui decidessi di utilizzare il suo alter ego PVP, dando il là alla pioggia di ingiurie di cui sopra vi parlavo. E mi sembra sempre ieri che ad ogni partita persa, ad ogni sfida buttata al vento, invece di lanciare gli strumenti del comando contro al monitor (grazie Pro Evolution!) si ripartiva e ricaricava con un mezzo sorriso sulle labbra, sintomo questo di additività ed appeal fuori parametro. Era l'MMORPG perfetto anche per l' ubernabbo come me, anzi, come lo definirono i ragazzotti coreanoamericani di ArenaNet/NCsoft (gli sviluppatori, gente dietro anche a Lineage ed Aion, mica cazzi) il Competitive Online Role Playing Game, CORPG, perfetto per molti, molti giocatori.

Ed ora, a sette anni di distanza, ed a quasi sette milioni di copie vendute, ecco giungere il suo seguito, Guild Wars 2, atteso non più solo dai fan della serie ma anche dai tantissimi delusi, traditi, abbandonati, da una miriade di altri MMORPG usciti in questi anni ed affascinati dalla grazia e dalla cura del titolo di ArenaNet. Si, perché in tutto questo tempo, in molti hanno tentato di spodestare WoW e Guild Wars dai loro saldi troni, ma con risultati mai edificanti a fronte delle innumerevoli promesse fatte ad ogni release. Dall'estrema ma inutile brutalità di Age of Conan, a quella presa in giro ricolma di bug e noia chiamata Final Fantasy XIV, fino al promettente ma troppo breve D&D Online, i contendenti non sono certo mancati. Ma chiunque abbia avuto lo slancio o il coraggio di gettarsi su uno di questi, è ciclicamente tornato ad abbracciare le gambe dei due incontrastati regnanti.

Ma questo Guild Wars 2, sarà all'altezza delle aspettative degli smaliziati giocatori di ruolo online del 2012? Presto a dirlo, anche perché le notizie certe sono poche anche a poche settimane dalla pubblicazione. Sappiamo che i nostri stivali calcheranno di nuovo la sacra terra di Tyria quasi 300 anni dopo gli accadimenti dell'Occhio del Nord, accadimenti che sembra abbiano portato il mondo ad un nuovo isolamento, con i continenti di Elona e Chant di cui non si hanno più notizie, ed alla creazione di tre ordini, di cui ogni PG potrà scegliere di far parte, i Vigil, gli Order of Whispers ed i Durmand Priory, atti ad arrestare l'avanzata dei Draghi. Sappiamo inoltre che il sistema di creazione del nostro eroe non sarà neppure simile a quello del primo GW, con un sorta di "questionario" iniziale da compilare e che verrà mano a mano, col procedere del gioco, ulteriormente riempito e che andrà ad influire sui rapporti del nostro PG con il mondo di gioco chi lo popola, e che, purtroppo, non sarà possibile quindi importare il proprio campione (addio, Paragon nabbo) e tutti i suoi innumerevoli progressi.

Il mondo di gioco sembra essere stato reso più vivo, sia con l'implementazione di una sorta di "real time events" (attacchi ai villaggi, carovane in difficoltà o mercanti derubati, ad esempio) che premieranno il giocatore che tenterà di risolverli ma che avranno ripercussioni durature sul mondo di gioco stesso, sia con la possibilità di poter incontrare altri giocatori in tutte le aree del gioco, e non più solo nelle città o negli accampamenti, ed aiutarli a compiere le loro missioni venendo anche qui premiati in caso di buona riuscita. Sembra ci sia anche molto pane per le molte bocche affamate di items di qualità, con la possibilità di parecipare ad aste all'ultimo sangue o creare i propri oggetti con ciò che il mondo offre ai coraggiosi avventurieri.

Basta questo? No, perché i primi screenshot sembrano mostrare una qualità grafica e tecnica fuori parametro per un MMORPG, pardon, per un CORPG, e stando a quello che dicono dalle parti di ArenaNet, senza neppure richiedere l'ausilio di un computer della NASA per permetterci di mettere a schermo tutto quel ben di Dio.

Ecco, direi che ADESSO può bastare, anche perché è una di quelle rare occasioni in cui, purtroppo, mi rendo conto che più tempo passo a scrivere di un titolo più diventa grande la mia smania di giocarci, e purtroppo ci sarà da attendere ancora un po' prima che questo accada. Nel frattempo, andrò a farmi gridare dietro da qalche bambino germanico per non averlo coperto durante un attacco nemico, sono quelli che adoro di più quando mi insultano.

-Neil-