Blog
Un blog creato da Andrea_TerremotoCile il 25/03/2010

Terremoto Cile

Attività di aiuto e solidarietà post terremoto Cile

 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 

 

« COPIHUE 26-31 GENNAIO & ...DONAZIONI 2011 »

UN ANNO FA

Post n°20 pubblicato il 27 Febbraio 2011 da Andrea_TerremotoCile
Foto di Andrea_TerremotoCile

Los Vilos, Cile, 27 febbraio 2011

Il terremoto

Esattamente un anno fa, sabato 27 febbraio 2010, alle 03.34 uno spaventoso terremoto di 8.8 gradi, il quinto più forte di sempre da quando l'uomo registra questo fenomeno, ha sconvolto il Cile. La terra, a Santiago, ha tremato per 2 minuti e 45 secondi: un'eternità, ve lo assicuro per averlo vissuto.

Nelle regioni del Maule e del Bio Bio, il terremoto ha raggiunto i 9 gradi nella scala Mercalli, distruggendo gran parte delle città di Constituciòn, Concepciòn, Cobquecura, Cauquenes, Talca, Parral e il porto di Talcahuano.

Poi è arrivato lo tsunami a completare la devastazione: mezz'ora dopo il sisma, 3 onde alte tra gli 8 e i 10 metri si sono abbattute su Concepciòn; nel porto di Talcahuano una serie di onde superiori ai 5 metri ha annientato il centro storico innalzando il livello del mare di 2,40 metri. In altre località della costa l'oceano è penetrato sulla terraferma anche per 200 metri, spazzando via tutto quello che incontrava; addirittura per 300 metri sull'isola di Juan Fernandez (670 km dalla costa cilena), raggiunta un'ora dopo il sisma, che pure lì non era stato avvertito.

Alcuni dati possono (forse) aiutare a comprendere le dimensioni di questo immenso cataclisma:

  • 524 morti, 31 persone scomparse;
  • colpite oltre 13 milioni di persone (circa l'80% della popolazione cilena);
  • 500mila case distrutte o gravemente danneggiate;
  • 2 milioni di persone dannificate;
  • questo sisma è stato 31 volte più forte ed ha liberato 178 volte più energia del terremoto che solo il mese prima aveva devastato Haiti: un'energia pari a 100mila (centomila!) bombe atomiche come quella di Hiroshima;
  • il sisma ha prodotto una ridistribuzione della massa terrestre: secondo gli scienziati della NASA, si è prodotto un cambiamento nella rotazione della terra che ha accorciato il giorno di 1,26 microsecondi, inclinando l'asse terrestre di 8 cm.;
  • utilizzando il sistema GPS, si è calcolato che la città di Concepciòn si è spostata verso est di 3,04 metri (una città di 220mila abitanti spostata d'oltre 3 metri!), Santiago (5,5milioni) di 27,7 cm. Addirittura Buenos Aires si è spostata di 4 cm, nonostante si trovi a oltre 1.300 km dall'epicentro del sisma;
  • solamente nella settimana successiva al sisma principale, si sono registrate 203 scosse di intensità superiore a 4.9 (duecentotre: 29 al giorno, una ogni 50 minuti!);
  • a oggi, si sono registrate 26 scosse tra i 6 ed i 7.1 gradi - di per sé dei veri e propri terremoti (uno ogni 2 settimane! Ricordo che il drammatico terremoto del 6 aprile 2009 a L'Aquila fu di 5.9);
  • 30 miliardi di dollari di danni, il 15% del PIL cileno.

Dove i numeri non arrivano, però, è all'interno delle persone. Questa catastrofe ha cambiato per sempre la vita di chi l'ha vissuta.

La gente

Lo scorso, recente 11 di febbraio mi trovavo a Copihue, nel Maule per il mio programma di appoggio umanitario. Stavo con i miei amici di lì, quando ci ha colti l'ultima grossa scossa in ordine di tempo, 6.9 gradi. Sono rimasto sorpreso nel vedere il panico, il terrore nei loro occhi e nei loro comportamenti. Uno pensa che "ci si fa il callo" a certe esperienze, soprattutto letti i numeri snocciolati sopra riguardo alla quantità e magnitudo delle scosse verificatesi dopo il 27/02. E invece ogni nuova, forte scossa riprecipita la gente nella tragedia: tutti corrono a casa da figli, genitori e amici; le linee telefoniche collassano per l'apparentemente ingiustificato numero di chiamate a tutta la cerchia di parenti vicini e lontani - dico apparentemente ingiustificato perché terminata la forte scossa era visivamente evidente che nessun edificio nel piccolo paesino era caduto o danneggiato. Alla fine l'unico "relativamente tranquillo" ero io, che stavo vivendo le mie emozioni personali, uniche come le loro: paradossalmente non ho provato paura, mi sentivo molto più sicuro stando lì ad un piano terra (e dunque subito all'esterno) che quel maledetto 27 di febbraio vissuto al nono piano di un edificio di 14 a Santiago. Quel giorno sperimentai il terrore puro, l'impotenza assoluta, il non poter fare altro che attendere la fine: del sisma o la mia. Pertanto, l'avere a Copihue la possibilità di fare qualcosa (magari inutile) mi ha comunque provocato una sensazione "migliore". Per me uno scenario diverso, però i miei amici, che hanno visto le proprie e le altrui case sbriciolarsi ed hanno estratto varie persone dalle macerie, indubbiamente rivedevano e rivivevano lo stesso, terrorizzante film.

Le immagini dei telegiornali delle 48 ore successive, hanno evidenziato (e chissà, in parte anche stimolato) il panico della gente. Nelle 2 notti successive, siamo stati svegliati 3 volte da scosse superiori ai 5 gradi e durate vari secondi: il letto comincia a ballare, il tuo cuore a pompare forte e il tuo cervello si mette in moto vertiginosamente appoggiandosi all'istinto per decidere in un attimo se è il caso di correre verso la porta di casa, di saltare dalla finestra o aspettare nel letto.

Un anno fa scrivevo "queste scosse violente, lunghe, impietose ti entrano dentro, si piazzano nella tua colonna vertebrale, nel tuo cervello. Ed improvvisamente ti trovi a pensare "ecco un'altra scossa", ed invece sei tu che tremi, il tuo corpo che rilascia l'energia nervosa immagazzinata negli interminabili secondi di ogni movimento tellurico vissuto." Pensavo si trattasse della mia stanchezza, d'una sensazione solo mia. Invece è una realtà identica per tutti, che si ripete più e più volte nel corso dei mesi, senza accennare a terminare.

La ricostruzione

La macchina della ricostruzione ha lavorato a ritmi serrati, senza pause. Tutti i bimbi cileni hanno potuto frequentare per intero l'anno scolastico, anche se in alcuni luoghi in situazioni precarie. La stragrande maggioranza di strade e ponti è stata ricostruita o riparata - lungo i 350km che percorro per andare a Copihue, manca solo la ricostruzione del ponte sul Rio Claro, un'opera assai complessa. Tuttavia è stato collocato un ponte meccano, e dunque lungo tutto questo pezzo di autostrada il traffico scorre di nuovo a due corsie per senso di marcia.

Moltissimo resta ancora da fare nella ricostruzione delle case, ma esistono - tra gli altri - obiettivi problemi giuridici relativi alla proprietà dei terreni e degli immobili: in molte zone rurali (compresa quella in cui opero), spesso un terreno passa di padre in figlio senza che nessuno si preoccupi di andare al catasto a iscrivere il cambiamento e gli eventuali frazionamenti in caso di più fratelli, o la costruzione su uno stesso terreno di nuove dimore per la famiglia che cresce di numero. Avviene da sempre così, in paese tutti sanno come stanno le cose e la gente non "sente" la necessità di registrare pubblicamente dei "fatti interni alla famiglia" (oltre ad un'atavica diffidenza verso la burocrazia). Però adesso che lo stato si trova davanti a un enorme numero di richieste di sussidi per la ricostruzione, che non trovano corrispondenza sulla carta (catasto), emergono i problemi ed inevitabilmente le pratiche vengono fermate. Naturalmente poi ci sono anche i furbi di turno che, pur non avendone in teoria diritto, ci provano lo stesso - tutto il mondo è paese.

Il mio/nostro intervento

Dopo un anno, è tempo di bilanci anche per il mio intervento umanitario, appoggiato generosamente dalla maggior parte di voi che mi leggete. Qui riassumo, ma ricordo che i diari, la contabilità, le ricevute e le foto sono tutte sul blog.

Con i 6.012 euro raccolti, ho effettuato 12 viaggi al sud (oltre 15mila km percorsi). La mia piccola Panda si è spesso trasformata in furgone, caricata all'inverosimile di generi di prima necessità, teli di nylon, pannolini e quanto immediatamente necessario alle persone beneficiate - incluso biscotti e cotillon per una festa volta a "distrarre" i bimbi del CTD Arrullo di Concepciòn.

Abbiamo pagato l'entrata al giardino zoologico di Buin a 64 tra bimbi e accompagnatori, nel corso di un viaggio-vacanza di 4 giorni al mare (a Los Vilos, dove vivo, 600km al nord di Copihue) che per il resto sono riuscito a farmi sponsorizzare dal comune e da una miniera di qui (raddoppiando di fatto i fondi raccolti).

Abbiamo organizzato a Natale un bellissimo pomeriggio di giochi e divertimento, con cibo e bevande, per i bimbi di Copihue nella piazzetta del loro paesino.

Abbiamo realizzato 4 corsi di scrittura creativa nella scuola di Copihue (circa 190 bimbi), e con loro dipinto un murale, pagando (indirettamente) vitto e alloggio dei 3 professori e del sottoscritto - il mio per tutti i viaggi. Da quest'attività abbiamo realizzato un libro (grazie Carlo: vi invito a visitare il suo sito www.atreonline.it per qualsiasi esigenza grafica e/o creativa), che ora ci resta solo da stampare per poterlo distribuire a tutti i bimbi (con l'obiettivo di rafforzare la loro scarsa autostima e pungolarli a migliorare sempre), direttore, docenti della scuola e autorità varie cui batteremo cassa prossimamente.

E su questo punto mi soffermo un momento: mi restano in tasca 614.406 pesos, circa mille euro al triste cambio di oggi. Sono insufficienti per stampare i minimo 200 esemplari di cui abbiamo bisogno (preventivi tutti ben oltre i 2mila euro), e coprire le spese dei prossimi 2-3 viaggi a Copihue, indispensabili per organizzare nuovi corsi e nuove attività (che verranno finanziati qui in Cile), oltre a consegnare i libri stessi. Mi trovo di nuovo "costretto" a fare appello alla vostra generosità: se credete che io abbia fatto bene e gestito al meglio le risorse e la fiducia accordatami, fate un altro piccolo sforzo: il sorriso dei bimbi di Copihue quando riceveranno, increduli, il "loro" libro vi assicuro che ne varrà la pena!

Stavolta utilizzate il mio c/c, per non disturbare la neo-mamma Lizeth (auguri e grazie anche a lei per il suo prezioso contributo):

Andrea Martinetti

Intesa San Paolo

IBAN IT31 P030 6939 2300 8243 2600 125

Grazie.

 

Il futuro

Ma c'è di più: ciò che è stato fatto finora nel sud, a Copihue in particolare, è solo l'inizio di un progetto più ampio, direi persino visionario: trasformare l'immane catastrofe del terremoto in un'opportunità. A forza di recarmi in questo paesino, sono nati profondi legami d'amicizia con varie persone, di cui ho avuto modo di apprezzare la straordinaria generosità e l'impegno sociale ed umano. A 5 di loro (Richard, Karina, Felipe, Alina e Nono) ho presentato a dicembre la mia "visione", riuscendo facilmente ad entusiasmarli: a marzo saremo davanti al notaio Joaquin Tejos di Chillan per costituire (assieme ad un'altra decina di persone) la ONG di sviluppo "Maule Sustentable" ed una società di costruzioni ecologiche. Il nostro obiettivo finale è un paese con una mentalità ecologica (ecologia  = rispetto); tuttavia siamo consapevoli della necessità di dover creare prima le condizioni per il raggiungimento di tale ambizioso obiettivo: per questo creeremo posti di lavoro, attraverso la società di costruzioni e la creazione di infrastrutture varie (raccolta differenziata e riciclaggio, una fabbrica di vetro, sviluppo dell'artigianato in vetro, legno e cuoio, strutture ricettive e di ristorazione, mercati, ferie ed attività ricreative, attività culturali e artistiche e altro). Naturalmente, rappresentando i bimbi il futuro, saremo nelle scuole con corsi ed attività ad hoc. Le ingenti risorse necessarie le reperiremo attraverso i tanti fondi comunali, regionali, nazionali ed internazionali disponibili - e già godiamo di un paio di importanti "sponsor" politici ed istituzionali (sebbene la nostra ONG si manterrà assolutamente apolitica e neutrale).

Insomma amici miei, un'azione a 360 gradi che pretende di trasformare in meglio le condizioni di vita di questa comunità rurale di circa 3mila anime. Non sarà facile, perché nessun cambiamento radicale può esserlo, ed anche perché già prima del terremoto la situazione sociale del luogo era molto "complessa" - mancanza di lavoro stabile, da cui discendono alcol, droga e violenza intrafamiliare. Negli ultimi 2 anni, mi dicono, 4 giovani padri non ancora trentenni si sono impiccati nelle proprie abitazioni, uno dopo aver massacrato la moglie.

Permettetemi di concludere questo post con una nota personale. E' stato un anno molto difficile: la drammatica esperienza del terremoto, varie vicende personali difficili, la perdita del mio lavoro nel settore delle adozioni internazionali - insomma il canovaccio di un film di Nino D'Angelo. Ma come si dice a Roma "quel che non strozza, ingrassa". La mia vita è cambiata, nonostante tutte le botte prese, in meglio: ho imparato il vero significato della parola "solidarietà"; dal buio profondo del terremoto sono emerse splendide amicizie, grandi rapporti umani ed un progetto professionale che è una vera e propria sfida, totalmente motivante. All'alba dei miei 50 anni sento di star finalmente incontrando il vero Andrea e questo, credetemi, ripaga di tutto.

Un abbraccio ed un ringraziamento di cuore a voi tutti

Andrea

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

STEFANIA_DI_LULLOAndrea_TerremotoCilesarchiaponicamentenitida_mentetiefblaufernandez1983shhinpuntadipiediancorainpiedi0giaspo64coniglioselvaticokiss_and_knifemarbia52marianna.sinacorimessaggeria.normaleliomax1
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

DONAZIONI

Per donare:

Il sistema più rapido ed economico, un bonifico in ITALIA a favore di

Andrea Martinetti

INTESA SAN PAOLO

IBAN IT82 H030 6939 1001 0000 0003 725

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963