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RECENSIONE: IL PEGGIOR NATALE DELLA MIA VITA

Post n°123 pubblicato il 28 Novembre 2012 da Heart.and.Soul
 

 

ITA - 2012
93 minuti
Commedia:
Regia: Alessandro GENOVESE

Paolo - Fabio DE LUIGI ****
Margherita - Cristiana CAPOTONDI ****
Alberto - Diego ABATANTUONO ****
Giorgio - Antonio CATANIA ***
Clara - Anna BONAIUTO *

Mentre il vero cinepanettone, quello marchiato De Laurentiis, ammaina bandiera per lasciare spazio ad un tipo di commedia probabilmente più sobria, sugli schermi cinematografici di questo Natale 2012, parte la stagione delle pellicole italiane più leggere e per tutta la famiglia. E "Il peggior Natale della mia vita" apre le danze proponendo l'idea di un Christmas-movie senza riferimenti all'attualitá che nasce con l'intento di non cadere nel dimenticatoio insieme ad altre decine di commedie nostrane infestate di regali ed alberi di Natale.
Ad un anno da "La peggior settimana della mia vita", il clan capitanato da Fabio De Luigi e diretto da Alessandro Genovese si rinnova con qualche innesto. Diego Abatantuono propone il personaggio di Alberto Caccia, industriale sincero e paziente a capo dell'azienda in cui lavora Giorgio (interpretato da Antonio Catania), Ale e Franz danno vita ad un cameo in cui dimostrano ancora una volta di essere Attori e Anna Bonaiuto rimpiazza Monica Guerritore nel personaggio di Clara in un oscuro forfait artistico.
La commedia si gioca su un plot semplice e lineare basato sulle disavventure di De Luigi & Family invitati a passare il Natale nello sfarzoso castello di Alberto, amico di famiglia di lunga data. 
Il film decolla dopo circa un quarto d'ora di preamboli del tutto giustificati e si protrae fino al termine in un crescendo di guai e disastri dove la goffaggine e la faccia da buono del povero Paolo/De Luigi riesce in alcuni casi a superare anche il collega oltreoceano Ben Stiller. Sì, perché è inutile negarlo, la saga strizza entrambi agli occhi alla serie che ha come capostipite il fortunato "Ti presento i miei". Messa l'anima in pace sull'originalità non esaltante del progetto, dobbiamo dire che gli sforzi per renderlo al meglio sono notevoli. In primis, le gag.  Più o meno divertenti, alcune già collaudate, ma che strappano senz'altro delle risate. Nulla a che fare con corna e tradimenti della commedia dell'equivoco, solo la sbadataggine e la proverbiale sfiga di Paolo. 
Il problema è che, nonostante il microcosmo familiare funzioni benissimo (ad un certo punto sembra di conoscerli da sempre) e gli attori si dedichino anima e corpo affinché la macchina funzioni, alla base c'è una regia ancora in fase di rodaggio che si affaccia a fatica nelle logiche della commedia. Quando lo fa usa stilemi comunque funzionanti del cinema americano di genere. Inquadrature dal basso, bei carrelli e affini. Poi, però, l'abuso di primissimi piani e i troppi fuori fuoco (che nell'era digitale dovrebbero essere ridotti all'osso) fanno storcere un po' il naso. 
A mettere le toppe su questi problemi di natura tecnica ci pensano gli attori. Parlare di De Luigi nei panni del povero fesso è tempo sprecato, Abatantuono propone un personaggio interessante e lontano dagli schemi dell'industriale fastidiosamente sborone e la Capotondi è sempre più brava. Le note stonate arrivano da Laura Chiatti la quale, nonostante l'impegno, non riesce a tirar fuori di più dell'apparenza da un personaggio già debole in fase di sceneggiatura. Stesso discorso per Anna Bonaiuto che si accosta ad una macchietta ormai satura di donna menefreghista, chic e sopra le righe che non solo non attira più, ma stona con la linea adottata dagli altri attori. Un peccato considerata la forte espressività dell'attrice.
Il risultato è una commedia che fila via liscia, ma che potenzialmente poteva rendere ancora di più candidandosi ad essere uno dei film natalizi all'italiana tra i più garbati e simpatici. Qualche "svaccata" linguistica si ha nel momento più teso di tutta la storia che fino a quel momento ha brillato per sobrietà e che poi cade rovinosamente mettendo in bocca alla Capotondi "la parolaccia" per ben due volte e in modo assolutamente gratuito.
Ciononostante non è un film da bocciare. Sicuramente migliore di tante commedie natalizie. E sebbene il filone sia più che testato, non si può dire di non amare Paolo e Margherita quanto, se non più, dei coniugi Fotter.

Punti di forza:
La facilità con cui si entra in contatto con la realtà scenica
Abatantuono e Capotondi impeccabili
Gag che funzionano
Il cameo di Ale e Franz

Punti deboli:
Regia non sempre all'altezza
Poca esplorazione di alcuni personaggi
La macchietta di Anna Bonaiuto 

Recitazione: ****
Sceneggiatura: **
Regia: **

Giudizio finale: ***
Pur non brillando per originalità è una commedia spensierata e gustosa, adatta al Natale.

 

 
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