TheMasterplan

Si è aperta una nuova era e lo sappiamo tutti.
Lo vediamo, lo sentiamo sulla pelle ogni santo giorno da un po' a questa parte. La tanto temuta profezia dei Maya consisteva non in quello che certi figli di buona donna (e mi tengo sul politicamente corretto) ci hanno propinato soprattutto negli ultimi due anni, ma più  semplicemente nell'inizio di una nuova era caratterizzata da una nuova concezione e da nuove consapevolezze. Ammessa e non concessa l'attendibilità di tali teorie, naturalmente... 

Però tutto questo sta già succedendo.
Obama fa causa a Standard & Poor's tracciando un precedente unico nella storia: il presidente della più grande potenza mondiale fa causa ad un'agenzia di rating. Chiede 5 miliardi di dollari di risarcimento per aver contribuito alla crisi del 2008 sui mutui subprime*. E non è qualcosa di inedito: già Ecuador, Argentina e Islanda si sono schierate contro alcuni dei massimi organi che favoriscono il signoraggio bancario. Le prime due ce l'hanno con il Fondo Monetario Internazionale (FMI), l'ultima con la Banca Centrale Europea (BCE).
E noi? Noi siamo avanti. Con parte dei soldi dell'IMU i nostri politici hanno cercato di salvare il Monte dei Paschi di Siena, banca storica della penisola, al cui fallimento hanno partecipato tutti insieme senza venirne a capo.

Spostiamoci dal capitolo Economia/Finanza a quello Società.
Il parlamento francese ha detto il suo primo sì e in Inghilterra la Camera dei Comuni (il vago equivalente della nostra Camera dei Deputati) ha approvato una legge riforma che consente l'unione civile alle coppie omosessuali.
Due paesi che dal punto di vista sociale non solo sono molto più avanti rispetto a noi, ma hanno un grosso vantaggio: l'assenza sul territorio di un'isituzione come i massimi vertici della Chiesa Cattolica la cui influenza traccia pseudo-linee morali alle quali attenersi.
Arriverà il momento in cui anche da quelle parti dovranno fare un passo indietro. Nel momento storico in cui ci troviamo, e dato il crollo di consenso, non potranno permettersi l'etichetta di unici negazionisti. Sicché il cardinale Camillo Ruini, presidente della C.E.I. (Comunità Episcopale Italiana) ha fatto sapere che i gay possono unirsi come meglio credono, ma che il metter su famiglia, sostanzialmente, appartiene all'unione di un uomo e di una donna. Lungi dal giudicare quest'affermazione (sarebbe da sedersi lì e discuterne attentamente) sembra quasi di assistere a quel tipo di situazione in cui il padre-padrone dice alla figlia: "No, tu di casa non esci" poi, contrastato duramente da mamma, nonna, zia e chiunque altro gli passi vicino cede con un: "Ok, ma tra mezz'ora a casa". Sinceramente io di questo padre-padrone sono un po' stufo. Ci ha plasmati in negativo su molti fronti. Ha inibito intere generazioni, specialmente dal punto di vista sessuale creando talora dei mostri inimmaginabili.

Ma attenzione! La Chiesa non è Dio e Dio non è la Chiesa. La Chiesa non è il prete della parrocchia di quartiere, così come pedofilia non è sinonimo di clero.
Sono abbastanza stufo di sentire parlare gente che, giustamente schifata, associa la pedofilia alla chiesa cattolica e rinnega l'esistenza di un'entità superiore con bestemmie e qualunque tipo di volgarità perché tanto "La Chiesa fa schifo". E non possono trovarmi più che d'accordo: la Chiesa è l'assoluta distorsione del vero messaggio di Cristo.
Ma da qui a rinnegare la propria spiritualità ce ne passa. Le religioni sono parte del male di questo mondo e forse tutti dovremmo capire che non ci sono decine di demiurghi sparsi per il globo.
Tutte le religioni si basano sul bene, sul raggiungimento della felicità e dell'infinito come scopo finale della vita. Ogni culto, ad esempio, ha il credo del "Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te". Cambiano i termini, ma il risultato è lo stesso. Che cosa vuol dire? Che, al di là delle differenze territoriali, culturali e storiche, il succo è quello.
La spiritualità dell'uomo contribuisce a creare la sua felicità e lo fa indirizzandolo verso il bene. Nessuna religione ha mai professato il "Va' e uccidi", nemmeno l'Islam, come i disinformati potrebbero pensare. Il fondamentalismo e la distorsione del messaggio originale non c'entrano nulla in tutto questo. Anche i testimoni di Geova, spesso screditati o additati come diversi, hanno una nobiltà incredibile nell'obiettivo che perseguono.

Il Vero 21 Dicembre deve servirci a questo. Andare oltre. Superare barriere, contraddizioni, differenze e diffidenze. Non dobbiamo avere paura. Semplicemente l'attuale sistema si sta esaurendo come una candela che lentamente smette di bruciare. Ha fatto il suo tempo e adesso ha bisogno di un netto colpo di timone. Non per esigenze modaiole, ma proprio perché non funziona più: i cardini su cui si poggia non sono in grado di sostenere il mondo del domani. Un mondo che non deve più tenere conto del denaro, ma solo ed esclusivamente della soddisfazione e della felicità dei propri abitanti. Ci arriveremo. Anche se non sembra, la strada è quella giusta. Le coscienze si stanno lentamente risvegliando.

Dobbiamo organizzare un sistema basato sulle risorse in modo che esse siano disponibili a tutti e che tolga al denaro il potere di essere il solo mezzo per poterle raggiungere. Tutto il male del mondo si riconduce al possesso. In una realtà in cui a nessuno manca nulla, non c'è bisogno di rubare, di fare guerre, di aprire scalate al potere. Tutti hanno tutto in abbondanza, e si può! Il termine potere dovrà essere associato al controllo che abbiamo su noi stessi, sulla nostra consapevolezza e sulla nostra integrità, sul credere nelle nostre potenzialità, sul responsabilizzarci e accettarci per quello che siamo; sul portare avanti diligentemente e con onestà il nostro percorso di vita, qualunque esso sia. Questo è il vero potere.

Fino a quel momento, dobbiamo schiodare il sedere dal divano ed iniziare la nostra EVOLUZIONE dai minimi gesti. Se ci rintaniamo in casa in attesa dell'arrivo di un leader  che, parola per parola, ci illustri un nuovo ordine che sistemi le cose rischiamo di dover aspettare forse per il resto della nostra vita.
Il cambiamento deve avvenire prima di tutto nei nostri cervelli. Parte tutto da qui. Il 21 Dicembre deve diventare per noi non la fine, come si diceva, ma l'alba, il preludio, l'antipasto - chiamiamolo come ci pare - di quello che veramente sarà il nostro domani.
Per anni si è parlato di un mondo migliore, ma tutto alla fine si riduceva al semplice vivere alla lettera e con una ristretta cerchia di eletti il motto del "Peace&Love". Non c'erano idee di portata globale o valide alternative. Oggi, invece, abbiamo molto di più. E possiamo.

Probabilmente questo "atto di conversione" non sarà indolore. Forse pagheremo grosse conseguenze perché chi ha creato tutto questo cercherà di opporsi, ma dovremo evitarlo. Lo possiamo fare solo credendo fermamente in tutte quelle azioni che ci portano nella direzione giusta. Le priorità sono la ristrutturazione della classe dirigente, la massimizzazione delle risorse a nostra disposizione, la lotta al consumismo sfrenato, la cura per l'ambiente, il puntare sull'educazione, sull'istruzione e sulla cultura, sul fare della legalità una materia scientifica.
Oggi più che mai possiamo. E il 21 Dicembre è passato da non più di due mesi.

Chi stiamo aspettando? 

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* Subprime è un termine che indica quei prestiti che, nel contesto finanziario statunitense, vengono concessi ad un soggetto che non può accedere ai tassi di interesse di mercato, in quanto ha avuto problemi pregressi nella sua storia di debitore. I prestiti subprime sono rischiosi sia per i creditori sia per i debitori, vista la pericolosa combinazione di alti tassi di interesse, cattiva storia creditizia del debitore e situazioni finanziarie poco chiare o difficilmente documentabili, associate a coloro che hanno accesso a questo tipo di credito.