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Tulip Resort a Marsa Alam, una splendida vacanza

Post n°48 pubblicato il 12 Giugno 2007 da Privilege_bg
 
Foto di Privilege_bg

Non c’è noia, contrattempo o problema lavorativo che tenga : quando stai andando in vacanza tutto diventa più roseo e meglio digeribile, ti rilassi come d’incanto e la mente comincia a fantasticare su come trascorrerà quella tanto agognata settimana di ferie. Una certa eccitazione elettrizza il tuo stato d’animo, vorresti saltare tutto il viaggio per essere già a destino, coi piedi a mollo nelle acque cristalline del mare che per mesi hai solo potuto sognare. E cominci a vagare con la fantasia riguardo al luogo che stai per trovare, sulla gente che incontrerai, sulle risate che di certo non mancheranno; già, quando un trio come Signo-Vieri-Inge si unisce per andare insieme in vacanza, la risata è assicurata, ed il cabaret artiginale è all’ordine del giorno. L’abbiamo già sperimentato in tante passate occasioni, pertanto questa è una certezza anche per la vacanza che ci accingiamo a vivere.

Non so spiegare esattamente come accada, è una chimica particolare di fattori che innesca la comicità continua ed allieta reciprocamente le nostre giornate di vacanza, riuscendo a cogliere da ogni situazione, anche se apparentemente insignificante, lo stimolo giusto per farci una sana risata grassa.

Di certo la sghignazzata non ce la siamo fatta alla partenza, ma solo perché abbiamo trascorso la notte insonne al fine di poter raggiungere l’aereoporto in tempo; così come il divertimento non è stato esattamente il motivo principale in fase di atterraggio dell’aereo, considerato il vento forte che c’era e che ha fatto traballare non poco il nostro airbus A320 dell’Eurofly.

Tutto è bene ciò che finisce bene, direbbe con tono arci soddisfatto il buon signor Rezzonico dalla Svizzera…potevamo rimanere offesi, ehh!

Accompagnati dall’esperta guida Magdi, dai tratti somatici marcatamente regali e, dunque, sicuro discendente del faraone Ramsete II, raggiungiamo il Villaggio Tulip Resort di Marsa Alam, una gradevole e ben curata struttura affacciata direttamente sul mare, sorta nel nulla del deserto Egiziano come fosse una miracolosa oasi.

Troviamo subito un’accoglienza ospitale, con cocktail di benvenuto e salviettine rinfrescanti; il buon Vieri ne consuma ben 4 per arginare il calore straripante che lo attanaglia senza tregua da quando siamo usciti dai locali climatizzati dell’aereoporto.

Ci vengono assegnate le camere, spaziose pulite ed accoglienti, e, dopo aver buttato alla rinfusa quà e là tutti i nostri vestiti “italiani”, ci cambiamo in tenuta da mare, pronti per il primo pranzo.

Si vede che siamo neo arrivati: il sole preso all’oasi verde di Seriate, nelle precedenti settimane, non ha dato gli esiti sperati, tanto che sembriamo più pallidi delle T-Shirts che indossiamo. Colore, serve del colore tanto per cominciare! Quindi, magliettina verde-oro brasilera, costume variopinto ed infradito rotolanti, e via verso il ristorante.

Il cibo è assolutamente buono, tanto che induce il sottoscritto a sfatare un tabù che durava da secoli e secoli : ho cominciato a mangiare il pesce alla griglia…io che non sono mai andato più in là dei semplici “Bastoncini Findus”, roba da matti!

La prima sorpresa riguarda il pontile della spiaggia, occorrente ad oltrepassare la lunga barriera corallina e poter così raggiungere il mare aperto per potersi tuffare : è lungo ben 750 metri, quindi serve una bella ed abbondante passeggiata per fare snorkeling; poco male, posso unire così l’utile al dilettevole e fare anche un po’ di moto.  Chissà che la prova costume, a fine vacanza, non sia più clemente con me e possa essere promosso a pieni voti.

Il personale Egiziano del resort è davvero cordiale e simpaticissimo : ogni 5 minuti trovi qualcuno che passa per cercare di venderti un’escursione o per convincerti a venire alla grande festa in spiaggia che si tiene a metà vacanza.

Così, c’è che ti propone la motorata nel deserto, seguita dalla cammellata con tanto di “Trick e Ballak” finale (chissà a cosa diavolo alludono... !!!) e dalla degustazione di karkadè e del the alla menta mentre si assiste con magico stupore al sole che diviene via via una rossa palla di fuoco, e va infine a tramontare tra le aride dune della immensa desertica distesa.

Poi ci sono le escursioni, il Martedì è il giorno di Luxor e, volendo, anche di Abu Simbel, luoghi importantissimi dal punto di vista storico culturale, sede dell’antica e prosperosa civiltà egizia di ben 4000 anni fa, probabilmente proprio come il lasso di tempo nel quale non piove in questa secchissima regione, devo constatare.

Mi propongono questo viaggio che, anche se massacrante dal punto di vista fisico (12 ore di viaggio tra andata e ritorno, e temperatura esterna rasente ai 40 gradi centigradi) è molto allettante e pieno di fascino. Ma alla fine desisto, e ci credo bene : domando perché fare tanta fatica quando, invece, una volta in Italia posso comodamente raggiungere il Gardaland e, senza sforzo alcuno,  essere in grado di fare una bella foto ricordo davanti all’Egitto (o meglio, la Valle dei Re, come è denominata questa attrazione sulla guida del parco divertimenti)! Geniale, noh?!?

Non fatichiamo molto a diventare i miti del villaggio; quattro parole si fanno con tutti, e gli egiziani ci vedono di gran buon occhio, perché noi diamo la “balla” a chiunque e facciamo sentire importanti, nel loro ruolo, i ragazzi che lavorano : complimenti al cuoco Mohammed per la pasta preparata veramente all’italiana, elogi ai guarda spiaggia Sam Sam, Tito, Mimmo e Lupo di Mare per la simpatia dimostrata (e meno male che non è mai servito il loro intervento in acqua per i salvataggi, altrimenti altro che Baywatch...), grandi complimenti al “signorino” delle camere e delle pulizie Mido, che ci ha fatto trovare sempre in ordine la nostra dimora, ed una lode particolare al poliziotto Mustafà che per ben due volte si è scomodato per venire in camera a sbloccarci la cassaforte che si era impiantata misteriosamente!

La sera, si può contare su un programma di animazione soft e mirato al divertimento degli ospiti; si passa dal cabaret che vede tra i protagonisti indiscussi il nostro Vieri come “special guest”, alla discoteca che propone anni 30-40-50-60-70-80-90 e 2000 più latino americano, lenti, liscio ed anche musica elettronica (di tutto, insomma!).

Peccato per la rigorosa selezione all’ingresso : ogni sera riescono ad accedrvi solo 10 od al massimo 15 fortunati!

Esiste altrimenti anche la “Kasbah” in spiaggia, meglio conosciuta dagli ospiti come “La tenda beduina”, luogo incantevole e confortevole, attorniato da un paio di bazar per chi volesse fare un po’ di compere, dove ci si può letteralmente “sbragare” in compagnia di amiche ed amici conosciuti nel villaggio, rilassandosi sopra i comodissimi divanetti e degustando una fumatina del saporitissimo “Narghilè” alla ciliegia che, come dice Aldo, gestore di codesta tenda, serve per far dimenticare le cose brutte ed i problemi! Alla faccia se li dimentichi : bastano un paio di profonde tiratine e la testa comincia a trottolare; senti dentro di te la pace e la tranquillità, e non vorresti più alzarti.

Ma che diamine di ingredienti conterrà questo Narghilè saggiamente preparatoci da Aldo anche detto “il bènna”?

Tutu, l’amico egiziano che nel villaggio fa il tatuatore e il casinista di professione, sostiene che vi sia un pizzico di “pino marocchino”, ma io non ci credo molto; grande Tutu, ogni volta che mi vede sorride con gli occhi stralunati, si capisce che è “in botta”, mi osserva ed eclama “Ciao Luca Toni”, paragonandomi, per via del mio nome, al bomber della nazionale.

Donne egiziane non ce ne sono proprio, son tutte chissà dove; le ospiti italiane, invece, ce ne sono, parecchie e tutte carine : io le chiamo i gioielli del bel paese, ma loro non lo sanno; mi limito a cercare di conoscere più gente possibile, è il mio DNA che me lo impone, mi piace ampliare le amicizie e spero di non fare la figura del pirletto, quanto invece suscitare simpatia e piacere nel conoscermi e nel discorrere con me. Non sempre è facile, ci stanno pure le “bollite” che ad un saluto rispondono solo con occhi stralunati e cenno timidissimo della mano, come fossero malate di “nostalgia di casa”, mah?!? Per dimenticare il tutto, ci sono sempre le amiche e gli amici simpatici appena conosciuti però, e lì ci si scatena in risate spasmodiche; oppure ci sarebbe anche l’intrattenimento con l’animazione, o con l’animatrice…eehhhmmmm…ma quella è un’altra storia!

Ultimo cenno per lo snorkeling : Dugongo, tartarughe, squaletti, cernie, pesci trombetta, meduse e moltitudini di altri pesci colorati e variopinti, uno spettacolo sensazionale. L’ultimo giorno, abbiam preso la rincorsa in due o tre e ci siamo tuffati insieme dal pontile, per fare l’ultimo bagno; l’avrete sentito anche voi, è notizia recentissima di qualche giorno fa, c’è stata un’onda anomala, una specie di Tsunami in Oman : saremo mica stati noi col nostro tuffo a scatanerla?? Non pensavamo di esser così fuori forma!

Ovviamente non basta uno striminzito post a raccontare tutte le emozioni, tutte le risate e tutte le cose belle che abbiamo visto; questo è solo il succo della nostra vacanza al Tulip Resort di Marsa Alam.

Lascio agli amici blogger ed a chiunque volesse il compito di commentare ed aggiungere i loro punti di vista, oltre che le sensazioni che certamente, ognuno ha provato in modo intenso e personalizzato durante questa mitica vacanza. Chiaro…si accettano anche commenti, considerazioni e suggerimenti con specifici riferimenti, come anche quelli di chi fosse già stato in Mar Rosso e volesse intervenire, dopo aver letto il mio post.

Un ringraziamento particolare a tutte le persone che hanno allietato il soggiorno a Marsa Alam, con la loro simpatia : Vieri (Luca nr.2), Inge, Micky, Maura, Silvia, Tizi, Davide, Alessandra, Miriam, Maria, Signo (Luca nr.1…concedetemi di inserirmi in prima persona) Giusy, Aldo e…perchè no, anche il duo D&G, lo schiavo e la padrona, la signora Ranzani di Cantù, il signor Sean Connery con moglie, il tizio della pubblicità del Pennello Cinghiale, Bobone e Bobona, il “doich-one” più signora, la coppia con 35 anni di differenza e, dulcis in fundo, la tipa “lessa” e la tipa “bollita” !

Amici, alla prossima vacanza!

 
 
 
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