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Ieri sera si è giocata a Montecarlo la supercoppa europea tra il Milan e il Siviglia, ma non era una partita di calcio come tutte le altre. No, perchè era un tributo ad un idolo della curva, ad un giocatore, ad un ragazzo che ci ha lasciato dopo aver lottato per giorni tra la vita e la morte. Lo sapete, è ANTONIO PUERTA. Logico che la partita passasse in secondo piano rispetto ad un evento tanto drammatico che ha commosso molte persone, sia tifosi che gente comune.
E' nei momenti di dolore come questo che si vede l'unità e la coesione di una città, di un popolo: infatti tutta Siviglia e, più in generale, tutta la Spagna si sono unite nel cordoglio per la scomparsa di questo giocatore, a prescindere dalla squadra del cuore. Non so se in Italia sarebbe successo, certe volte siamo un po' indietro rispetto ai tanti esempi che ci giungono dal mondo. Cmq, tornando a ieri sera, le due squadre si sono affrontate con la consapevolezza che c'è qualcosa di più importante del calcio e del risultato: la vita!! Ovviamente entrambe le tifoserie hanno inneggiato con cori e striscioni il defunto giocatore. Insomma, da una tragedia abbiamo tratto una buona occasione per riabilitare il calcio davanti all'opinione pubblica; la speranza è che lo si faccia quotidianamente, non solo quando ci scappa il morto!!
P.S. ha vinto il Milan 3-1, ma non era questo l'importante...