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Tom McRae - The alphabet of hurricanes (2010)

Post n°11 pubblicato il 17 Novembre 2010 da syd_curtis
 

alphabet_hurricane

 

"Piccolo è bello. Potrebbe esser detto lo stesso per i concerti. Certo, percepisco una  dinamica, un pubblico in crescita costante. La fedeltà e il vostro passaparola fanno riempire lentamente la stanza, a poco a poco. Ma possiamo ancora guardarci l'un l'altro, ascoltare gli scherzi, cantare anche per chi sta in fondo. Un amore piccolo può fare un sacco di strada."

Così scrive Tom McRae sul suo blog e potrebbe essere una (piccola) dichiarazione di poetica. Musicista inglese al quinto album, è attivo da un decennio e con l'esordio del 2000 aveva fatto gridare al miracolo, il nuovo Dylan! il nuovo Nick Drake!, le solite esagerazioni.

Ora leggo cose non troppo lusinghiere nella Rete sul suo conto e su questo ultimo alfabeto degli uragani (bel titolo, non vi pare?). Ha quarant'anni, ma sembra rincorrere ancora le pene d'amore (i testi suoi essendo dedicati in gran parte a questo genere di tribolazione), dicono. Si ripete, rimesta nel torbido, non prova le pene di cui canta, è disonesto, e lei c'è stata o non c'è stata e lei chi è e quando ho amato ho amato dentro gli occhi suoi (super cit.).

Come tutti i dischi non italioti, grazie al cielo, possiamo far finta di nulla e goderci la musica e il cantato. L'album è bello, per me molto bello, i pezzi mi sembrano tutti, quale più quale meno, a fuoco, con melodie azzeccate (la intro delicatissima di I still love you, il valzerino di I won't lie, ma anche Summer of John Wayne oppure American spirit, struggente) e strappa-coratelle. In gran parte è chitarra acustica/elettrica e poco altro (piano, ukulele, qualche arco ben fatto). Un pezzo, Out of the walls (vedi video) richiama alla mente le atmosfere della prima Cat Power. Un lavoro intriso di spirito folk, che guarda, a dispetto della nazionalità di McRae, alla tradizione americana.

L'articolo su Wikipedia è tanto dettagliato da incuriosire: figlio di due vicari della chiesa anglicana, canta in un coro religioso, suona la chitarrina della mamma, si laurea in "economics and government", fonda la prima band, i Ministri dell'Orgasmo (!), incontra Roger Bechirian, il produttore di Costello, degli Squeeze e dei Deftones, si trasferisce per un tot in California, eccetera.

Ora non resta che recuperare i primi dischi, quelli belli, accidenti. Lavoro per la rubrichetta "ascolti perduti", riempire il buco nero di diciassette anni. Ma di questo parlerò un'altra volta.

 

Gradimento: 7+


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