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« Canzoni di sopravvivenza...Black Keys - Brothers (2010) »

Canzoni di sopravvivenza e riflessione: Vic Chesnutt (3)

Post n°25 pubblicato il 27 Dicembre 2010 da syd_curtis
 

 

 

Terza e ultima parte dell'intervista con Vic Chesnutt.

---

 

Dici che fu solo dopo l'incidente che ti ritrovasti, dal punto di vista musicale. Vorrei far sentire una canzone dal tuo primo album, Little. E' stata registrata nel… 1990?

1988

1988. Quindi circa… cinque anni dopo l'incidente?

Cinque anni dopo, giusto.

La canzone è Speed Racer. Ce ne puoi dire qualcosa, prima che la ascoltiamo?

E' una sorta di piccolo manifesto, credo, in un certo senso. È un po' come la realizzazione di un giovane, l'epifania di un giovane sulla sua visione del mondo. Quel giovane sono io. Riguarda me da giovane. Ero seduto in classe al college e ho avuto questa sorta di realizzazione. Ed eccola, la canzone, Speed Racer. E 'un manifesto ateo.

Okay. Questo è Vic Chesnutt dal suo primo album, del 1988. L'album si intitola Little. La canzone è Speed Racer.

 



Ho imparato qualcosa da tutte queste lezioni?
Penso che la mia capacità di attenzione fosse ridotta a causa della TV, in età precoce.
Del resto, chi ascoltava la radio a cinque anni?
Ero solito guardare Speed Racer con questa attitudine sovraeccitata
che mi ha condotto sino a questa illuminazione fluorescente...

Io non sono una vittima, io non sono una vittima
Oh, io sono intelligente, io sono intelligente
Io non sono una vittima, io non sono una vittima
Oh, io sono un ateo, io sono un ateo

L'idea di ordine divino è essenzialmente folle,
le leggi di azione e reazione
sono la cosa più vicina alla verità dell'universo,
quindi non provare a spruzzarmi addosso i tuoi riti arcaici dell'anima,
la tua visione è biologica.
Sono in grado di schivare i fulmini
e posso incidere un'esistenza su questo piano glorioso, ma semplice

Io non sono una vittima, io non sono una vittima
Oh, io sono intelligente, io sono intelligente
Io non sono una vittima, io non sono una vittima
Oh, io sono un ateo, io sono un ateo


La descrivi come un manifesto ateo. La canzone declama: non sono una vittima, sono intelligente, sono un ateo. Perché hai sentito il bisogno di dichiarare che sei ateo?

Non sono sicuro. Capisci, era un'esperienza gioiosa cantare la canzone dal vivo, in quei giorni, e sentivo come una sorta di epifania, e lo era, era una rivelazione. E pure un'esaltazione, capisci? Ed era emozionante da cantare, capisci? Nello stesso modo in cui i cristiani cantano i loro gospel a pieni polmoni, io sono un ateo che canta la sua visione del mondo a squarciagola, con una gran quantità di gioia e convinzione.

Una delle cose che trovo interessanti circa la dichiarazione di ateismo è che molte persone si avvicinano a Dio dopo aver passato esperienze terribili, sia che prima credessero oppure no. A te ovviamente non è capitato.

Vedi, avevo già vissuto la mia completa conversione atea all'età di dodici o tredici anni o giù di lì. Beh, l'incidente non ha avuto alcun effetto sulla mia visione del mondo.

Che cosa ne pensavano i tuoi genitori e i tuoi nonni?

Non ne erano molto contenti, naturalmente. Erano cristiani evangelici e non erano granché contenti. La cosa gli causò depressione, in realtà.

(risate)

Ogni conversazione che ebbi con loro da quel momento in poi - dai dodici anni sino a che sono morti - era pervasa da questo disappunto; arrivavano sino a ricordarmi che sì, sarei finito all'inferno.

E' stato peggio, dopo l'incidente? Ti dicevano che dovevi pregare?

Ci fu parecchio attrito poiché tentarono di portare in casa guaritori e cose del genere. Ho finito col passare un mese di vita con una persona, una sorta di guaritore religioso, a Tupelo, Mississippi, che mi torturava con l'agopuntura e non sapeva che stava facendo. Ma i miei genitori credevano fermamente che la fede - questo ragazzo era un guaritore - mi potesse guarire. Sono andato fino in fondo, solo perché amo i miei genitori, ma avevo zero fiducia in quel tipo. Sai, lo Spirito Santo che guarisce la mia lesione del midollo spinale, non avevo alcuna fede in questa faccenda.

E ha dato la colpa a te per la mancata guarigione, la tua mancanza di fede è stata la ragione per la quale non è stato in grado di guarirti?

Oh lo ha fatto, certo che lo ha fatto. Mi faceva l'agopuntura, capisci.

E tuttavia, non era un agopunturista, è questo che stai dicendo, vero?

Non era un agopunturista.

Ma sai, era un grande dono, i miei genitori credevano che avessi ricevuto un grande dono. Dicevano, tu hai ricevuto un grande dono. La tua musica, hai un grande dono. Potresti essere un grande predicatore. Ma stai facendo esattamente l'opposto, e questo gli spezzò il cuore.

 



Vorrei far ascoltare un'altra canzone dal nuovo album, At the cut, e la canzone è intitolata Granny, ed è dedicata a una delle tue nonne. Hai raccontato di come tuo nonno fosse un chitarrista e cantante e di come ti insegnò a suonare la chitarra. Questa nonna era sua moglie o che?

No, era l'altra nonna.

Parlaci della canzone.

E' una canzone molto strana, l'unica che abbia mai fatto dopo averla sognata, letteralmente. Ho sognato tutto ciò che ho scritto e che è finito nell'album. Ero in una stanza d'albergo a Toronto e ho sognato che stavo guardando mia nonna. Era al lavello della cucina e io la guardavo dal punto di vista di un bambino. E piangevo, nel mio sogno. Quando mi sono svegliato, il cuscino era fradicio e il mio viso tutto bagnato. Avevo pianto davvero. Ho capito in quel momento che era una grande canzone, ho recuperato una penna e ho scritto il testo, con le stesse parole che pronunciavo nel sogno; e poi con la chitarra in poco tempo ho trovato gli accordi giusti. Wow, ci pensate? Direttamente dal mio subconscio al nastro di registrazione. Voglio dire, è una cosa incredibile che non mi era mai successa prima.

E ha a che fare con la vita reale?

Vedi, ho scritto una canzone che avrei potuto cantarle, avrei potuto cantare questa canzone a mia nonna. Nel sogno, sai, le stavo cantando. L'ultima frase, tu sei la luce della mia vita e il battito del mio cuore, sono parole che lei mi ripeteva sempre. Lei mi diceva che ero venuto al mondo a meno di  un anno dalla morte di suo marito, che avevo un posto speciale nel suo cuore proprio per questo. Quindi sì, è una cosa che arriva diretta dalla mia vita e dal mio subconscio.

Okay, Vic Chesnutt, la sua canzone dal nuovo album At the cut, Granny.

 



Nonna, oh nonna,
dove è finito tuo marito, mio nonno?
Dov'è finito tuo marito, mio nonno?
Lei diceva, se n'è  andato via, in cielo,
poco prima che tu nascessi.
Diceva, sei la luce della mia vita
e il battito del mio cuore.


Eri molto vicino a questa tua nonna di cui canti?

Sì. Era la mamma di mio padre. Viveva in casa con noi. Si è presa cura di noi. Mia madre e mio padre erano pendolari. Facevano ogni giorno un lungo tragitto da Pike County all'aeroporto di Atlanta e poi verso il centro di Atlanta. Se ne andavano prima che mi alzassi, di mattino presto, e tornavano a casa tardi la sera. E mia  nonna era lì, a prendersi cura di me e mia sorella. E sì, è stata una grande persona. Le ero molto vicino. Entrambi teste dure, naturalmente. Ma sì, l'amavo.

Ho letto che hai un debito di 50.000 dollari a causa delle assicurazioni sanitarie.

E' vero.

Tutto ciò è dovuto a una serie di tuoi ricoveri in ospedale e alla tua assicurazione sanitaria che, nonostante ti costi un sacco di soldi, non copre tutte le spese, ho detto bene?

E' esattamente così

Cosa pensi del dibattito attuale sulla legislazione sanitaria?

Sono stupito e confuso dal dibattito sul sistema sanitario. Abbiamo bisogno di una riforma. Non c'è alcun dubbio al riguardo, abbiamo bisogno che si faccia una riforma del sistema sanitario in questo paese. Perché è assurdo che persone come me debbano pagare cifre così alte, è una cifra troppo alta in questo paese.  E' ridicolmente alta. Sai, potrebbero portarmi via la casa per un'operazione di calcoli renali, è assurdo.

Stai davvero facendo i conti con questa eventualità?

Già. Potrebbe essere, non ne sono completamente sicuro. Non ho soldi contanti per pagare queste persone. Ho provato a pagarle. Ho cercato di ottenere delle dilazioni di pagamento, ma hanno finito col dirmi che devo saldare il debito tutto in una volta e subito. E così, sai, non sono sicuro di quali siano esattamente le mie opzioni al momento attuale. Hanno appena ricevuto un pagamento di 100.000 dollari dalla mia società di assicurazioni. Mi sembrano un sacco di soldi. Credo che una cifra del genere sarebbe sufficiente a pagare cinque o sei operazioni come questa in qualsiasi altro paese del mondo. Sai, in questo momento ho bisogno di un altro intervento chirurgico, ma ho dovuto rimandarlo di un anno perché non posso permettermelo. E questo è assurdo, penso.

Voglio dire, potrei davvero perdere un rene e potrei morire solo perché non posso permettermi un altro ricovero in ospedale. Non voglio morire solo perché non ho i soldi per andare in ospedale. Ma questa è la realtà. Sai, ho una condizione preesistente, la mia tetraplegia, e non riesco a ottenere l'assicurazione sanitaria.

E' vero che non puoi prendere una buona assicurazione sanitaria?

Non riesco a ottenerla, non sono assicurabile. Al momento attuale ho un'assicurazione solo perché sono stato per qualche tempo alla Capitol Records (è una major, Vic Chesnutt ha registrato un solo album con la Capitol, nel 1996, About to choke). Tramite la casa discografica avevo un'ottima assicurazione. Poi, interrotto il rapporto con la Capitol, ho cercato di mantenere il rapporto con la compagnia di assicurazione per tutto il tempo in cui era legalmente possibile. Era follemente costosa, ma eccellente. Poi, quando la polizza è definitivamente scaduta, la compagnia di assicurazione mi ha detto che potevano offrirmi solo un'ultima cosa, e cioè il ricovero ospedaliero. Mi avrebbero pagato solo le fatture ospedaliere. Questo è tutto ciò che coprono. E mi costa ancora 500 dollari al mese. Non mi pagano le medicine, non pagano i medici o niente di simile. Tutto ciò che pagano è il ricovero ospedaliero. E per finire, ho ancora tutto quel debito di cui parlavamo.

(Tutta questa incredibile, penosa, barbara vicenda è spiegata nei dettagli qui, in un inglese credo piuttosto comprensibile)

Ti auguro il meglio per la tua salute e per la tua musica. E ti voglio davvero ringraziare…

Grazie a te.

Ti voglio ringraziare di cuore per aver parlato con noi.

Oh, sono onorato, onorato da non credere.

 

Links:

Wikipedia
Sito
Un ricordo di Vic su Pitchfork
At the Cut su Metacritic
Ondarock
SentireAscoltare
Storia della musica
Il ricordo di Michael Stipe su NPR
Un'altra bella intervista
Indie for bunnies
Altro che merita di essere letto
Il blog di Vic, con una biografia incredibile

 
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