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Post n°188 pubblicato il 23 Gennaio 2012 da syd_curtis
12.
In che territori siamo? Sappiamo che Marling è stata inserita nel movimento nu-folk britannico, assieme a gruppi come Noah and the Whale, Mumford and Sons e altri. In realtà, A Creature è un album (il suo terzo) che predilige l'elemento acustico, mette in fila un discreto numero di strumenti, chitarra, pianoforte, mandolino, batteria, violino/violoncello, contrabbasso, fiati, si muove in un ambito che è proprio del country-folk, ma spesso si sbilancia vivace in altre direzioni; si ascoltino le derive pop-jazzy dei primi due brani, la cavalcata elettrico-rock di The Beast, forse la canzone più suggestiva assieme a Sophia, altro esempio notevole di progressione armonica, un pezzo che si apre con lei e la sei corde e cresce fino a farsi rock sicuro. Tutt'attorno resiste il coté cantautorale, l'incanto della voce e lo struggimento della chitarra, rivestiti di una luce tutta nuova. Il resto della rece è qui.
13.
Fin Greenall da Bristol, aka Fink, prosegue sulla stradicciola segnata dai quattro album precedenti, e noi lo seguiamo, fedelissimi e più che soddisfatti. La sua chitarra acustica, il finger-picking rapido e di tecnica eccellente, l'assenza di plettro tra le dita, le note pizzicate come su una classica. Fink utilizza elementi che potrebbero far pensare al folk, ma il tocco è moderno, con la voce pittoresca, quasi metallica, nervosa, poco melodica e in tono col suo stile di chitarra, che prevede continui spezzati, corde colpite col pugno, frequente palm muting, accordature non tradizionali. Gli ingredienti sono noti, l'acustico frammisto a quel po' di elettronica (pochissima in Perfect Darkness) che rimanda al suo passato di dj techno e alla città in cui è cresciuto, culla del trip-hop. Di suo ho sul cuore l'album del 2007, Distance and Time. Ci sono canzoni così belle. This is the thing, If Only, Trouble's What You're In, solo per citarne alcune.
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