TagArea personale- Login
Cerca in questo BlogMenuI miei link preferiti - Ondarock - SentireAscoltare - Mucchio - Indie for bunnies - Storia della musica - Music Letter - Rumore - Pitchfork - PopMatters - Rolling Stone - AllMusic - Metacritic - Bloom - Magnolia - Last.fm - Polaroid - Maps - SoundsXp - Gipi - Indie-Rock.it - Rockit - Now Music - Absolute Punk - A.V. Club - Consequence of Sound - Sputnik Music - Soundwall - Under the radar - Spin - Village Voice - Drowned in sound - Clash Music - Solo testo - Stereogum - Anobii - Carlo Bordone - Eddy Cilia - Federico Guglielmi - AOTY - Zero Ultimi commentiChi può scrivere sul blog
Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
|
Dedico il primo post del 2011 (auguri a tutti :-) a Brothers dei Black Keys, uno dei miei dischi preferiti dell'anno appena trascorso. Daniel Auerbach e Patrick Carney se ne vanno a incidere il loro nuovo lavoro nei Muscle Shoals, leggendari studi di registrazione che hanno fatto la storia del R&B e del Soul, una sorta di capannone senza finestre sito in un angolo sperduto dell'Alabama, in cui _ come dicevano in un'intervista letta sul Mucchio _ non ti puoi distrarre, non puoi far altro che respirare l'atmosfera e suonare. Band che non si prende sul serio _ come denotano chiaramente sia i titoli di copertina del CD che i video che incollo in calce _ e dal vivo è fenomenale. Ripenso a un concerto milanese di un paio d'anni fa, condiviso con gli Okkervill River, in cui Carney stava su un palchetto rialzato e sembrava una vera e propria macchina da guerra del ritmo, impressionante per forza e precisione, mentre Auerbach gli saltellava a fianco, con la sei corde al collo. Ricordo che suonarono anche una formidabile I'm Glad, cover del compianto (ahilui) Captain Beefheart.
|
Inviato da: Gesu
il 28/07/2022 alle 01:24
Inviato da: Gesu
il 28/07/2022 alle 01:22
Inviato da: Gesu
il 28/07/2022 alle 01:20
Inviato da: Gesu
il 28/07/2022 alle 01:19
Inviato da: Gesu
il 28/07/2022 alle 01:06