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Salve
Oggi mi diletterò a prepararvi una cena per un'occasione speciale: la mia cena per due.
Prendiamo un Astice, vivo, assicuradosi che le chele siano ben legate da un elastichino. Riponetelo sul vostro tavolo da lavoro senza guardarlo troppo (perché potreste cambiare idea, e decidere di acquistare un acquario ed adottarlo come animale domestico). Lavatelo per bene con una spugnetta o con uno spazzolino. Mettete una a bollire l'acqua sul fuoco, il una pentola bella grande dotata di coperchio e, mentre aspettate che l'acqua arrivi all'ebollizione, correte in bagno a fare una doccia; spalmatevi una crema profumata, indossate il vostro completino più sexy, un vestitino leggero e leggermente trasparente, due gocce di profumo, trucco molto marcato e sensuale, capelli raccolti in un' acconciatura non troppo sofisticata.
A questo punto l'acqua dovrebbe essere già evaporata. Rabboccate l'acqua mancante e prendete il vostro Astice, Prima di immergerlo nel liquido torcetegli un occhio, se l'astice comincia asbattere la coda, vuol dire che è ancora vivo. Potrebbe sembrare crudele, ma è risaputo che i crostacei vanno cotti vivi, altrimenti le loro carni perdono di consistenza e sapore.
A questo punto immergete il vostro Astice nel calderone, coprite col coperchio e scappate via per non sentire quegli strani gridolii che egli emette.
Nel frattempo preparate la vostra sala da pranzo: in questo caso ho scelto di cenare sul terrazzo visto che il tempo ancora regge, su un enorme tappeto damascato ricoperto di enormi cuscini e qualche candela sparsa qua e là.
Correte, per quanto possibile, in cucina facendo attenzione a non fare la fine del vostro Astice, considerando il tacco dodici che avrete già indossato, e tirate fuori dall'acqua l'ormai povero cadavere.
Tagliatelo a metà e riponetelo in un grosso vassoio d'argento, su un letto di foglie di lattuga con dei pomodorini spicchi di limone come decorazione. Volendo potrete anche preparare una salsina in cui intingerlo, ma io non proprio non lo so fare.
Mi raccomando, quando arriva il vostro ospite fate trovare già le luci soffuse e ricordatevi di togliere quell'orribile grembiulino.
Ah, la ricetta originale la trovate qui, ma per era troppo complicata..
Che volete di più.. sarò una frana in cucina, ma la serata è comunque garantita e il vostro ospite sarà già bello che cotto come il vostro animale!
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T'adoro al pari della volta notturna, o vaso di tristezza, o grande taciturna! E tanto più t'amo quanto più mi fuggi, o bella e sembri, ornamento delle mie notti, ironicamente accumulare la distanza che separa le mie braccia dalle tue azzurrità infinite.
Mi porto all'accanto, m'arrampico all'assalto come fa una fila di vermi presso un cadavere e amo, fiera, implacabile, cruda sino la freddezza che ti fa più bella ai miei occhi.
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