PEZZI DI NOI

Oggi mi tocca andare al supermercato, ho il frigo vuoto, non ho nessuno che faccia la spesa per me, mi piace girare per i banchi anche se poi alla fine compro piu' di quello che dovrei. Beh sicuro avrei bisogno di una donna che si prendesse cura di me e che mettesse ordine nella mia vita a cominciare dal mangiare. Ammazzate quante schifezze mi ritrovo a comprare fra Quattrosalti in Padella a spizzichi e bocconi, hamburger insomma mangio un po' all'americana .
Mi capita di raccogliere tra i carrelli i biglietti della spesa abbandonati tra i guanti di plastica e penso a quanto sia assurdo dovermi mettere i guanti per prendere una arancia, per accarezzare una mela o una pera dalla pelle vellutata...è assurdo trovare i biglietti della spesa abbandonati tra i guanti abbandonati...è tutto un abbandono nei carrelli. E allora li raccolgo tutti, metto in salvo tutti i biglietti che posso, prima che si bagnino, prima che spariscano e scopro che nei biglietti della spesa vivono le nostre abitudini..i nostri modi di dire. In quei biglietti abbandonati nei carrelli stiamo noi...più veri che mai.
E allora scopro che esiste “l’AFFITTATO MISTO” che presumo viva nel reparto salumi insieme a qualcun’altro, scopro che esiste anche lo STRACHINO che ha perso una “C”, lo SIAMPO per i capelli senza “H” neutro, esistono i biscotti solo per CHIARA o per FRANCESCA...la MOZZA-RELLA perchè forse ne basta mezza, le patate ROSSE FRITTE, scopro che sui biglietti della spesa c’è scritto anche di fare le PATATE AL FORNO o di friggere le COTOLETTE e mi raccomando. c’è di tutto, c’è anche l’AQUA DISTILLATA senza la “C” forse perchè è distillata, i cordoni MARONI per le scarpe lunghi un METRO...e poi a volte trovi i CHIVI o lo YOGUR...BURRO POCO...INSATA verde...FORMAGIO..OLIO DOLIVA...MARSILIA per PAVIMENTI.
Insomma c’è di tutto e di più, nel carrello dimentichiamo sempre il meglio e anzi di piu’