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Il Tricolore Sportivo

Post n°479 pubblicato il 19 Aprile 2009 da tricolore.sport

IL TRICOLORE SPORTIVO

 

LUNEDì, 19 Aprile 2009

 

Il Tricolore Sportivo

 

L’INTER PAREGGIA CONTRO LA JUVE

 

Non è stato un bellissimo match sotto il profilo del gioco, sotto il profilo dell’avvincibilità si attendeva una partita molto più intensa, con più emozioni. Probabilmente, il pareggio è il risultato più giusto. E a segnare la marcatura nerazzurra, che jha portato l’Inter in momentanbeo vantaggio, a secondo tempo inoltrato, è stato SuperMario Balotelli, autore di un bel gol. Il pareggio bianconero, poco dopo, è arrivato con Grygera. È passato esattamente un secolo dal primo derby d'Italia, ma Juventus-Inter del 18 aprile 2009 ha davvero qualcosa in più, proprio come dichiarato alla vigilia da José Mourinho: è la sfida che può lasciare i bianconeri aggrappati a una speranza o permettere ai nerazzurri di sorpassare un ostacolo difficile in vista dell'obiettivo finale, o più semplicemente la sfida tra prima e seconda in classifica, tra due squadre che si contendono un campionato che dice +10 per i nerazzurri a 7 giornate dalla fine.
C'è chi non firma per il pareggio e cerca i tre punti per la classifica, per ribadire una forza psicologica dimostrata da nove mesi a questa parte, c'è poi chi vuole vincere almeno per l'onore. 
Il risultato non accontenta nessuno, o meglio, accontenta l'ambiente juventino che festeggia un pareggio come fosse la più importante delle vittorie, non acconte l'Inter che, da assoluta padrona del campo, vede sfumare un gol fatto sulla linea di porta e deve rinunciare a un rigore nettissimo su Ibrahimovic che avrebbe potuto chiudere tutti i giochi. Ma, si sa, all'Inter piace giocare.

PRIMO TEMPO - Juventus-Inter è soprattutto la sfida tra i due portieri migliori al mondo: Buffon contro Julio Cesar, al rientro dopo l'infortunio rimediato con la nazionale brasiliana. Davanti al numero 12 nerazzurro, c'è un' Inter rivoluzionata nel modulo con la difesa composta da Zanetti che celebra la sua 100esima partita consecutiva in serie A da terzino destro, Chivu a sinistra, Cordoba e Samuel al centro. A centrocampo, Cambiasso resta arretrato rispetto al poker composto da Figo, Stankovic, Muntari e Balotelli. Unica punta Zlatan Ibrahimovic.
La Juventus si affida a Legrottaglie, Zebina, Chiellini e Molinaro sulla linea difensiva. I quattro del centrocampo sono Molinaro, Tiago, Poulsen e Nedved, mentre il tandem d'attacco è formato da Del Piero e Iaquinta. In campo questi protagonisti, sugli spalti il tutto esaurito.
Grande intensità nei primi minuti del gioco, al 2' Figo offre un cross che trova la testa di Balotelli, ma la palla scappa via. Un minuto dopo il portoghese è ammonito da Farina per un fallo a gamba tesa su Molinaro.
Al 5' Marchionni raccoglie l'invito di Nedved, calcia al volo in porta ma la palla termina alla sinistra di Julio Cesar. Al minuto 8, Ibrahimovic in velocità crossa per Figo in posizione centrale, ma è chiuso da Chiellini che devia in calcio d'angolo. Al 10' l'Inter è praticamente in vantaggio salvo un clamoroso salvataggio sulla linea di porta di Tiago: Balotelli si beve la difesa avversaria, salta anche Buffon in uscita, calcia in porta ma la palla è deviata dal centrocampista portoghese a pochi centimetri dalla linea bianca. Al 22' per due volte Del Piero si fa vedere dalle parti di Julio Cesar con tiri-cross deboli che non creano problemi al portiere nerazzurro. Al 23', da una punizione di Balotelli, Ibra fa sponda per Samuel che calcia in girata con il sinistro ma la palla è alta. Al 25' e al 27', perfette le chiusure del capitano interista su Molinaro lanciato a rete e di Chivu su Marchionni. Al 28' Nedved favorisce l'inserimento di Iaquinta che calcia in rete, ma Samuel devia in angolo. Al 30' Julio Cesar dimostra la sua grandezza con un'uscita perfetta su Marchionni, evitando il tiro dell'esterno presentatosi da solo davanti alla porta interista. Al 34' Balotelli crossa dalla destra, Stankovic s'inserisce e di prima intenzione calcia alto. Al 37' Figo sfiora il gol: dopo essersi liberato di tre avversari, arriva davanti a Buffon che esce a valanga anticipando il portoghese. Al 43' punizione da posizione pericolosa di Del Piero che calcia direttamente in porta, ma trova Julio Cesar pronto a respinge con i pugni. Dopo un minuto di recupero, squadre a riposo sullo 0-0.

SECONDO TEMPO - La ripresa si apre senza sostituzioni e con l'Inter che si presenta davanti a Buffon con un tiro potente di Stankovic ben servito da Ibrahimovic. Al 12' punizione di Balotelli dalla sinistra, stacco imperioso di Ibrahimovic di testa ma Buffon para. Un minuto dopo Del Piero su punizione chiama in causa Julio Cesar che para in due tempi. Al 16' occasionissima per l'Inter: tacco di Balotelli per Chivu, cross dalla sinistra del rumeno per Muntari che non arriva sulla palla di un soffio. Il tanto atteso vantaggio nerazzurro arriva al 19': Ibra in contropiede serve Muntari che mette in mezzo per l'inserimento di Balotelli, l'attaccante diciottenne raccoglie l'invito e con estrema freddezza, calcia di destro non lasciando scampo a Buffon. Al 25' la Juve cerca di reagire con Marchionni che, servito da Iaquinta, prova il tiro ravvicinato dal primo palo ma Julio Cesar si oppone. Dal 31' Juventus in dieci. Farina, infatti, estrae il rosso diretto verso Tiago autore di due bruttissimi falli ravvicinati prima su Muntari e poi su Balotelli. Al 33' destro di Stankovic dal limite, Buffon salva il risultato deviando a mano aperta sopra la traversa. Al 43' Ibra, dopo un'azione personale, serve Cruz che con un pallonetto cerca la porta ma Buffon devia in angolo. Al 46' all'Inter manca un rigore: Ibra è nettamente trattenuto e atterrato in area da Legrottaglie, ma per Farina è tutto regolare. Sullo scadere la partita cambia volto, arriva il gol, quello dell'orgoglio juventino, nonostante l'Inter non lo meriti: da un calcio d'angolo di Giovinco, Grygera lasciato solo batte Julio Cesar per l'1-1. Il match si chiude dopo 5 minuti di recupero. I nerazzurri mantengono invariato il vantaggio in classifica e vanno a quota 74 punti. Ma, nonostante il risultato, può ribadire con ancora più forza che l'Inter merita di vincere questo campionato.

CHIVU Cristian Chivu è l'ultimo nerazzurro a commentare la sfida di Torino tra Juventus e Inter ai microfoni di Inter Channel: 'C'è un po' di rammarico, ma bisogna prendere ciò che di positivo è stato fatto perché abbiamo disputato una grande partita, ci siamo comportati da grande squadra. Dovevamo chiudere il discorso scudetto, ora abbiamo fatto la metà del lavoro'.
Non bisogna recriminare troppo, in fondo: "Il gol può capitare, è capitato a noi ma fa parte del gioco. Mi aspettavo una Juve con questo spirito, ce l'hanno del dna, lottano non mollano mai. Forse noi dovevamo chiudere prima la partuta, forse c'era anche un rigore non dato, ma questo risultato ci tiene ancora a distanza dalla Juve e questo è l'importante". 
Come si poteva immaginare. l'Inter ha ricevuto valanghe di fischi dai tifosi avversari e anche sul terreno di gioco, il nervosismo è costato un'espulsione a Tiago: "In campo c'è sempre rispetto, ma è normale che a qualcuno può capitare di perdere la testa, ricordiamo che la Juve era sotto di un gol e noi stavamo giocando veramente bene. Tutto quello che accade fuori dal campo, invece, è frutto solo dell'invidia degli avversari. Quando arrivano i forti è sempre così (ndr. sorride)".

CORDOBA Intervistato dai microfoni di Inter Channel, van Ramiro Cordoba commenta la decisione di Farina di non concedere all'Inter il tiro dal dischetto per il fallo commesso da Legrottaglie su Ibrahimovic: "Anche l'arbitro può sbagliare, ma mi sembra che il rigore fosse netto. In quel momento sarebbe potuta cambiare tutta la partita, anche se un errore come questo può capitare. L'importante è mantenere il vantaggio sulla Juventus immutato e questo dipende solo da noi. C'è tanto rammarico per aver subito il pareggio nei minuti di recupero. Anche se abbiamo dato una grande dimostrazione di gioco e di carattere. A livello mentale non era facile affrontare questa partita, però la squadra è venuta a Torino per cercare il miglior risultato che erano i tre punti. I risultati si raggiungono con la collaborazione di tutti, non solo di ogni singolo reparto . Dobbiamo continuare in questo modo, facendo del collettivo la nostra forza".

DEKI  Dejan Stankovic commenta ai microfoni di Inter Channel, la sua prestazione contro la Juventus: "Ho provato a far gol ma non sempre va bene. Nel secondo tempo siamo cresciuti tantissimo, e anch'io sono d'accordo sul fatto che dovemo chiudere prima il match.
Abbiamo comunque fatto una grande prestazione. Dispiace solo aver buttato via due punti, è stato così anche domenica scorsa, ma oggi c'è davvero la consapevolezza che avremmo potuto chiudere tutto prima".
"Ci tenevo tantissimo a vincere su questo campo, ma posso dire di essere comunque contento perché se avessimo perso uno a zero, un pareggio sarebbe valso quanto una vittoria. Non sono contento del risultato ma lo sono della prestazione di tutta la squadra, andiamo avanti così".
È un Dejan Stankovic che sembra migliorare ogni giorno di più: "Io cerco di rispondere a quello che mi chiede il mister, sono sempre attento ai minimi particolari, cerco di crescere partita dopo partita, stagione dopo stagione, era una scommessa con mè stesso prima di questa stagione... mi auguro di vincerla insieme a tutta la squadra",

CAPITAN ZANETTI  "Rimane il rammarico per un pareggio che non ci voleva perchè l'Inter ha dimostrato di essere superiore". Javier Zanetti, quest'oggi alla centesima presenza consecutiva in Seria A, è d'accordo con il suo compagno Julio Cesar : "Per quello che si è visto in campo dovevamo vincere, stasera abbiamo lasciato due punti sul campo dell' "Olimpico", ma abbiamo saputo concedere pochissimo in difesa, sappiamo che la Juventus ha dei giocatori pericolosi in attacco, ma stasera li abbiamo ben limitati. Abbiamo affrontato una squadra che pressava soprattutto nel primo tempo, ma nel secondo l'Inter è cresciuta tantissimo". 
Immancabile un occhio alla classifica ed ai prossimi incontri, aspettando domani la partita tra Torino e Milan che potrebbe riaprire la corsa per il secondo posto: "Il risultato del Milan non cambierà la nostra situazione, sappiamo che se facciamo bene per gli altri non ci sono chance".

JULIO CESAR Ancora una volta una partita da protagonista. Le 'solite' zampate alle quali ci ha abituato per salvare il risultato, Julio Cesar non riesce a nascondere la delusione per un pareggio che 'non ci sta': "Prendere un gol al 91' lascia sempre l'amaro in bocca, soprattutto per come si era messa la partita. Torniamo a Milano molto tristi anche perchè abbiamo disputato parte della gara in superiorità numerica. Non meritavamo di prendere quel gol. Sappiamo comunque che non è facile giocare in casa della Juventus questo è comunque il loro carattere e da quando sono in Italia ho imparato a capire che non mollano mai. Noi siamo stati fantastici per atteggiamento e carattere. Ottimo il gol in contropiede".
"Il rammarico più grande? Sicuramente quello di non avere chiuso prima la partita, ma questo, nel calcio, succede"
Si passa a parlare poi di Tim Cup ed in particolare di come l'Inter possa trovare gli stimoli ad affrontare una partita difficile: "Sappiamo quanto il mister tenga alla Coppa Italia e sono convinto che, giocando in casa, potremo ribaltare il risultato ed avere l'opportunità di dimostrare il nostro carattere".

FIGO Luis Figo, partito tra i titolari questa sera contro la Juventus, commenta la prestazione della squadra sul campo dell' "Olimpico": "Bisogna sempre fare una buona prova per essere contento e riuscire ad aiutare la squadra. Credo che alla fine il risultato che abbiamo ottenuto oggi sia molto importante, anche se è stato un peccato non aver chiuso il campionato proprio sul loro campo. Rimane il rammarico, ma noi andiamo avanti per la nostra strada, quanto prima vinciamo lo scudetto, meglio sarà ma siamo a buon punto. Abbiamo disputato una gara abbastanza positiva, anche se è un peccato non avere vinto".
"Era un pò di tempo che non giocavo dall'inizio di una partita, ora sono un pò sono stanco, soprattutto perchè abbiamo giocato una partita davvero intensa. Ognun o di noi ha dovuto lavorare per aiutare la squadra, ma quando si chiude la gara con un risultato comunque positivo, la stanchezza si dimentica".

MOURINHO José Mourinho intevistato ai microfoni di Sky Sport, commenta così la prova della sua squadra contro la Juventus: "L'Inter avrebbe meritato di vincere, ma quello che piace è vedere i giocatori e i tifosi della Juventus nel proprio stadio, uno stadio di una squadra storica e importante, gioire per il pareggio e vedere tutto un gruppo felice, anche se ha 10 punti di distacco dalla prima in classifica. L'Inter ha dimostrato di essere leader, sarà campione d'Italia tra qualche settimana perché siamo veramente i migliori. Se lo scudetto è già nostro? Mancano ancora otto punti, sei partite, tre casalinghe, sicuramente la situazione è confortante per noi ma il calcio è calcio, la matematica parla e io la rispetto".
"Abbiamo subìto un gol sul finale, la Juventus sapeva che mancavano 2 minuti alla conclusione del match e si è presentata in area con otto giocatori, quelli più pericolosi erano coperti dai nostri difensori, Giovinco ha calciato in modo fantastico, Grygera ha avuto il vantaggio dei più piccoli, cioè quello di non avere marcatori diretti su di lui e ne ha approfittato con fortuna. Ma ripeto, il gioco è stato sotto il nostro assoluto controllo e anche senza la vittoria l'Inter ha dimostrato di essere la migliore". Allo stadio "Olimpico" l'Inter è scesa in campo con uno schieramento rivoluzionato, l'allenatore nerazzurro spiega il perché: "Ho creduto fosse importante avere un uomo libero come Cambiasso davanti alla difesa per permettere a Muntari e Stankovic di pressare alto, e a Figo e Balotelli di avere la possibilità di uscire più spesso. Poi ho scelto Zanetti come terzino destro perché ha grande capacità di difendere, Nedved a destra non è un giocatore facile da affrontare perche gioca sulle fasce ma anche centralmente, mi sembrava che Santon fosse ancora un po' inesperto nello scegliere il suo spazio, l'esperienza di Zanetti mi sembrava fondamentale. Chivu, poi, anche se è un difensore centrale dà sempre grande sicurezza ai compagni. La squadra si è adattata bene, ha agito con grande tranquillità. Torniamo a casa con 10 punti che sarebbero dovuti essere 13 ma il calcio è cosi, ad Udine abbiamo vinto immeritatamente, oggi è stata compensato". 
José Mourinho prosegue commentando la prova di Mario Balotelli, autore del gol nerazzurro: "Sono soddisfatto di lui calcisticamente parlando: ha difeso bene, ha mantenuto la sua posizione. Per il resto non mi piace che risponda all'arbitro, ma capisco che abbia diciotto anni, che tutti gli mettono pressione e che deve sempre sopportare cori razzisti. Lui, però, deve essere forte e restare concentrato, poi con l'espulsione di Tiago la Juve ha iniziato a fare grande pressione sull'arbitro e su Mario stesso e ho creduto fosse meglio sostituirlo". 
"Rispetto la matematica, è ovvio che quello che abbiamo è un vantaggio importante, nessun'altra squadra in Europa ne ha uno simile con ancora sei partite da giocare. La situazione è confortante per noi, ma il punto ottenuto stasera non è sufficiente per pagare lo sforzo fatto e la qualità di questi giocatori. Non ci è stato accordato un rigore netto su Ibrahimovic e se dovessi scegliere il miglior giocatore in campo, direi Buffon: ha fatto tre parate decisive prima che la sua squadra riuscisse a pareggiare".

GRYGERA Il suo gol, quello del pareggio della Juve contro l’Inter, è stata una segnatura importante, la rete dell’orgoglio bianconero. Ecco il commento del ceco a fine gara: «Oggi me lo sentivo di poter segnare – commenta a fine gara – ci avevo provato anche nel primo tempo e non ci ero riuscito per poco. Ovviamente sono contento per questo gol che ci ha permesso di pareggiare, anche se non per cambiare la classifica. Nel primo tempo abbiamo giocato meglio, nella ripresa siamo stati puniti al primo errore ma siamo stati bravi a non mollare, anche con l’uomo in meno».

LEGROTTAGLIE A fine gara, Nicola Legrottaglie sottolinea proprio questo aspetto, oltre a evidenziare un aspetto della partita che proprio non gli è piaciuto: il comportamento di Balotelli. «Questo è un pareggio che fa morale. Lo spirito visto questa sera dovremo metterlo per tutte le restanti partite della stagione. Abbiamo sempre l’obiettivo di fare più punti dell’anno scorso, quindi dobbiamo continuare a sperare di farcela. Balotelli? Non mi sono piaciuti i suoi atteggiamenti in campo, mi ha calciato due volte a gioco fermo. Credo che possa diventare un grande campione anche senza questi comportamenti».

IAQUINTA Nessun gol ma la solita grinta e il solito lavoro a servizio della squadra: «In settimana abbiamo provato molto questo tipo di gioco, cioè tenere la difesa alta e provare subito a verticalizzare su di me. Comunque siamo tutti soddisfatti di questo pareggio, ora dobbiamo solo continuare su questa strada da qui al termine della stagione, a partire dalla gara di mercoledì con la Lazio».

RANIERI Il pareggio agguantato in extremis, con un uomo in meno, soddisfa Claudio Ranieri, che plaude la determinazione dei bianconeri: «Dopo il gol dell’Inter e l’espulsione di Tiago la squadra non ha mollato, cercando il pareggio fino alla fine. Una rete giustamente arrivata col colpo di testa di Grygera. Arrivavamo da due partite sbagliate, sono contento di come la squadra abbia saputo reagire». L’inizio gara aveva visto la Juventus proporsi in area nerazzurra in più di un’occasione: «Avevamo giocato un ottimo primo tempo, col nostro 4-4-2 avevamo messo in difficoltà l’Inter, specialmente sulle fasce. Forse siamo stati un po’ imprecisi in fase di finalizzazione, ma abbiamo creato parecchi problemi all’Inter. Ora pensiamo alla Lazio. Ci sarà da giocare un’altra grande partita per passare il turno di Coppa Italia».

 

ZARATE TRASCINA LA LAZIO

 

La Lazio ha sconfitto il Genoa 1 a 0 trascinata da Zarate. Nell'anticipo della 32/a giornata di serie A, Genoa-Lazio 0-1. Il gol che ha deciso l'incontro porta la firma di Zarate al 60'.Partenza sprint dei Grifoni e Muslera fa un miracolo su colpo di testa di Biava. La Lazio risponde due volte con Pandev, ma Rubinho prima respinge, poi esce a valanga e devia il pallonetto. Al 42' e' Muslera ad uscire su Sculli. La ripresa e' tutta biancoceleste e il gol arriva al 60' con Zarate che batte Rubinho in diagonale. Nel recupero palo della Lazio.

 

I MATCH DI OGGI

 

Questi tutti gli arbitri designati. Atalanta-Reggina: Rizzoli; Cagliari-Napoli: Celi; Catania-Sampdoria: Velotto; Genoa-Lazio (ieri alle 18, 0 a 1): Saccani; Juventus-Inter (ieri sera, 1 a 1): Farina; Milan-Torino (domenica alle 20:30); Banti; Palermo-Bologna: Brighi; Roma-Lecce: Mazzoleni; Siena-Chievo: Rosetti; Udinese-Fiorentina: Bergonzi.

 
 
 
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