NBA

Navarro, Torkoglu e gli altri: esordienti di successo in Nba

Il primo derby italiano nella Nba è ormai lontano. La ruota del grande circus continua a girare, ma viste le difficoltà che stanno incontrando i nostri "eroi" (meno Bargnani che Belinelli, per la verità), viene forte la curiosità di andare a vedere cosa stanno facendo in questo primo scorcio di stagione alcuni dei campioni "stranieri" sui parquet d'Oltreoceano. Inevitabile partire da chi sta facendo meglio, altrettanto inevitabile fare confronti con quanto stanno producendo i due azzurri; ma il prossimo passo sarà scandagliare i bassifondi della Lega per vedere che combinano i "bidoni" di questo inizio anno. E allora anche il Mago e il Beli potranno tirare un bel sospiro di sollievo…

Che Turko, ragazzi! – Che Hedo Turkoglu fosse in palla lo si era capito già dai 34 punti che aveva infilato nel canestro italiano a settembre, nella sfida vinta dai ragazzi di Recalcati agli europei spagnoli. Ma è innegabile che quella in corso sia finora la migliore stagione americana della 29enne ala turca degli Orlando Magic. 26 punti nella sfida persa da Orlando contro i campioni in carica di San Antonio (110-128), una media di 18 a partita, con 6 rimbalzi e 3 assist per il "Turko", che sembrava aver dato il meglio di sé nei quattro anni trascorsi a Sacramento. Poi una stagione a San Antonio e tre spese a vivacchiare a Orlando, e quest'anno la rinascita da protagonista e trascinatore dei "Magic", franchigia rilevazione di questo primo mese di sfide Nba.

Il Mago cresce – E a proposito di magie, ha ripreso a farne anche il "nostro" Bargnani con la maglia dei Toronto Raptors. Andrea ha recuperato il posto nel quintetto-base dei canadesi, che sbancano il campo dei Memphis Grizzlies (89-95) anche grazie al contributo dell'azzurro (13 punti). Contento coach Sam Mitchell, soprattutto per il modo in cui è arrivato il contributo di Bargnani: non solo con le triple (3/4 da 3 su un totale di un mediocre 5/16 dal campo), ma in particolare con i rimbalzi (11). Segno che Bargnani sta aumentando aggressività e concentrazione sottocanestro, assecondando proprio i desideri di Mitchell, anche se il suo gioco offensivo rischia di essere ancora troppo "perimetrale" per un'ala centro della sua altezza (213 centimetri).

Riprovaci, Beli! - Viaggio a Ovest anche per Marco Belinelli e i suoi Golden State Warriors, nettamente battuti a Boston dai Celtics (105-82; Allen 21 punti, Garnett 20 ). Peccato, sopratutto per il "Beli" che spreca una buona occasione per mettersi in luce. Coach Don Nelson gli regala infatti 22 minuti sul parquet, ma l'ex fortutudino ha le polveri bagnate al tiro e raggranella appena 4 punti (1/6 da 2 e 0/3 da 3). Che dire? Andrà meglio la prossima volta... Il problema però è più generale, ed è nel coinvolgimento dell'azzurro nel gioco dei Warriors, ancora molto relativo. A Bologna Marco era abituato ad avere sempre e comunque la palla tra le mani, a vivacchiare in difesa, a giocare da protagonista le azioni decisive, a essere punto di riferimento per i compagni. Tutte le cose che al momento gli sono logicamente negate, pure in una franchigia che fa del gioco offensivo e di una certa rilassatezza difensiva i propri tratti distintivi: chiaro però che le pause e le libertà che possono permettersi le stelle Baron Davis o Stephen Jackson non sono concesse a un esordiente, che per di più ha attualmente qualche problema a buttarla nel cesto....

"El profesor" e "La Bomba" – Problema (quello di mettere la palla a spicchi nella retina...) che sembrano aver brillantemente superato atri due rookie del campionato. A Houston, l'argentino Luis Scola, dopo un inizio difficile, sembra essere riuscito a ritagliarsi uno spazio significativo: 20 punti e 11 rimbalzi contro Phoenix, altri 20 con 4 rimbalzi contro i San Antonio Spurs dei connazionali Ginobili e Oberto. Chiaro indizio che la classe di quello che in Europa era chiamato "El profesor" per la perfezione dei movimenti sottocanestro, non è certo svanita, anche se Scola sembra sofffrire più di altri la tendenza della stella Tracy McGrady a fagocitare tutti i palloni offensivi dei Rockets: non a caso i due "ventelli" dell'argentino sono arrivati con "TMac" fermo ai box per infortunio...Bene anche, a Memphis, le prime uscite stagionali di Juan Carlos Navarro, "La Bomba" del Barcellona ora spalla dell'altro campione del mondo iberico Pau Gasol in maglia Grizzlies. Confermatosi mortifero tiratore da 3 (8/9 dall'arco contro New Orleans!!) anche Oltreoceano, Navarro sta conquistando fiducia e minuti, producendo quasi 8 punti per gara partendo dalla panchina.

Zero…in fortuna – La storia è ormai nota: Gilbert Arenas, bomber dei Washington Wizards, indossa la maglietta con il numero "zero" perché, all'inizio della sua carriera, compagni e avversari gli avevano prospettato questo come minutaggio sui campi dell'Nba. Trascorse 40 partite in panca e allenatosi duramente, Arenas è oggi uno dei migliori realizzatori dell'Nba. Adesso però il suo "zero" rischia di diventare l'indicatore della quantità di buona sorte che lo accompagna. Il fuoriclasse dei Wizards, dopo aver perso per infortunio i playoff dello scorso anno, deve ora fermarsi per almeno 3 mesi, per un intervento chirurgico al ginocchio sinistro. Brutta tegola per lui e per Washington, ma la forza di volontà per tornare grande al buon Gilbert non manca di certo