LAFIERADELLEBANALITA
Non tutto quello che scrivo, lo penso .. non tutto quello che penso, lo scrivo.
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Questo blog non ha alcuna pretesa si essere interessante.
Non è un diario, quindi non cercate di sficcanasare nei fatti miei.
Non è un’esca per donnine in calore, quindi non sperate di eccitarvi con foto sensuali.
Non è impegnato, di casini ne ho già abbastanza nella vita reale, per strizzarmi il cervello qui.
Non è poetico, di poetastri improvvisati è pieno digiland cercate altrove.
Non è musicale, per quello c’è YouTube e tanto altro.
Allora cos’è?
È un coacervo di banali idiozie in libertà .. scopiazzate o originali, poco importa .. mi andava così.
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Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille,
mentre il contrario è del tutto impossibile.
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Curiosità … romane - Le sedie stercorarie dei sommi pontefici
Post n°4 pubblicato il 08 Maggio 2011 da un_altrolui
Quando il nuovo Papa aveva esaurito tutti i riti nella basilica vaticana, aveva luogo l'intronizzazione nella basilica lateranense con misteriose cerimonie, che terminarono solo con Leone X nel 1513.
“Nel portico della Scala Santa vi sono due sedie di porfido che si chiamano le sedi stercorarie, le quali furono fatte a effetto, che quando era eletto il nuovo Pontefice vi si assidesse, e acciò considerasse che era huomo come gli altri e sottoposto à tutte le humane necessità, con tutto ch'egli fosse à quel sublime grado alzato” (Antichità di Roma, Ven. 1588, car. 54). “Una leggenda narra che la ragione di questa cerimonia fosse per esaminare il sesso del nuovo Pontefice, in seguito alla frode della favolosa papessa Giovanna, ad evitare cioè il supposto inganno che nuovamente una donna sotto spoglie di uomo potesse ascendere al pontificato; per mezzo di essa si assicuravano del sesso maschile.”
Le sedie stercorarie, una di marmo bianco e due di porfido, per essere forate nel mezzo in forma rotonda, furono dette stercorarie. Erano “sedie pertugiate” (pertusae), bucate ed aperte nel davanti, ossia delle “balnearie”, servite a bagni e tolte, forse, dalle terme di Caracalla.
Pio VI tolse dal claustro lateranense le sedie porfiretiche, che sono di vivacissimo rosso, e fatte ripulire le collocò nel suo museo vaticano, donde ai 24 di giugno del 1796 furono levate dai repubblicani francesi e trasportate in Francia insieme agli altri nostri tesori artistici. Dopo il 1815 il museo vaticano ne ricuperò una, restando l'altra nel museo reale di Parigi. (Cancellieri, Storia dei possessi)
Che c’entra? Non lo so .. mi andava di raccontarlo |