Silenzio che spacca i timpani.
Non è bello aver torto, ma aver ragione può essere addirittura peggio...
Non avete idea di quante volte avrei voluto non aver ragione, ma le mani raccontano ed io non posso fare a meno di ascoltare. Quindi sapevo già tutto. Però ho provato a crederci lo stesso. Come con la scuola delle fate. Quella era un po' troppo grossa, ma - dio! - come mi sono arrabbiata per quei due nanosecondi di illusione e l'immediata consapevolezza della disillusione.
Le cose senza spessore non mi piacciono. A volte mi dico che forse dovrei provare, confrontarmici...chè come si fa a formarsi un'idea ponderata di ciò che non si conosce fino in fondo? Non lo so...Poi ci sono le sfumature, tante: cosa è davvero tutto bianco e cosa invece tutto nero? Persino il grigio a volte può serbare alcune angolature di fascino.
Oggi ho visto le cicatrici di mio fratello...Mica si possono ingoiare quelle...Mica...
Però, lo so, passeranno...Io lo so quello che sto facendo...Solo non è poi così semplice rimanere fedeli a sè stessi. Non so neanche se abbia un senso scriverlo, per la verità...Però lo scrivo. Male non farà.
(Ho qui pronte porzioni abbondanti di serotonina e triptofano...Non ci provate neanche a rifilarmi di nuovo quel...?...lorazepam, eh)