UnAngoloDiCielo

CARE VECCHIE BUGIE

Da piccola facevo un gioco e mi divertivo tantissimo. Lo facevo cosi’ bene che il piu’ delle volte nessuno ne scopriva i trucchi fino a quando la soluzione del gioco non veniva a galla da sola o fino a quando non la svelavo io stessa (ma capitava di rado). Da adulta continuo a fare lo stesso gioco, non continuamente, ma capita. Non è per nulla noioso, perche’ i componenti, le situazioni, la dinamica, cambiano continuamente. Non è per nulla monotono, e il piu’ delle volte porta a sagge riflessioni. Mia madre ha imparato a fare in modo che con lei io giochi pochissimo, perche’ è diventata piu’ paziente, mia nonna che di pazienza non ne vuol sapere gioca con me quotidianamente. Sottolineando che io odio qualsiasi tipo di menzogna e non mi piace mentire devo dire pero’ che la regola principale di questo gioco è proprio la bugia, innocente e simpatica. Lo scopo è quello di battere l’avversario, ovviamente, depistando dal vero e inducendo a fidarsi di te. Mi spiego meglio. Fin da piccola ho sempre mal sopportato le persone invadenti, le domande a raffica, le domande insistenti e continue, il fatto che qualcuno voglia a tutti i costi avere notizie anche se tu fai chiaramente capire che non hai nessunissima intenzione di appagare fastidiose curiosita’ . Arrivati a questo curioso punto inizia il gioco, e si inserisce automaticamente start… devio una domanda, evito la risposta, chi mi sta di fronte capisce che non intendo dare chiarimenti in merito, nonostante tutto insiste, MA ALLORA PERCHE’ CREARE UN TALE SCONTENTO!!! Il divertimento sta nell’inventare al momento e nel modo piu’ fantasioso possibile risposte piu’ o meno adatte alla situazione. Da cio’ il piu’ delle volte si trae anche un bell’insegnamento: la gente è piu’ interessata a ricevere risposte da non badare alla consistenza, anzi, piu’ le risposte sono bizzarre ed insolite, piu’ gli sfidanti ne sono contenti e appagati (soprattutto i veri pettegoli!!!), e io mi diverto sempre tantissimo, cercando di non essere battuta e concludere il gioco con una grossa risata. Esempio recente. Squilla il telefono, io rispondo, è la sorella di mia nonna, chiede di parlare con lei, io rispondo che in quel momento è impegnata (è in bagno), e la faro’ richiamare appena si libera. La zia chiede il perche’ non possa parlare con lei subito, e io spiego che è impegnata in una faccenda di casa. Lei insiste nel chiedere COSA STIA FACENDO DI COSI’ IMPORTANTE… allora io…

< va bene, avrei preferito lo dicesse lei stessa… comunque nonna stamattina stava riverniciando i balconi (ma puo’ essere credibile una scemenza del genere????) ed è inciampata contro lo scaletto, l’abbiamo portata al pronto soccorso, ora sta bene, fortunatamente, pero’ sulla sedia a rotelle non è per nulla pratica, e impiega un po’ a venire al telefono….

> Oddio, ma ora come sta??? Per questo non volevi dirmelo… e bla bla bla