Un blog creato da EMOZIONE_e_PASSIONE il 10/09/2007

Un Faro Nella Notte

... nel mare in tempesta delle emozioni.

 
 
 
 
 
 

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The Illusionist

Post n°53 pubblicato il 28 Luglio 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE

Forse la vita è solo un'illusione... O forse no...

Ma i rapporti umani lo sono per certo.
Crescono e si nutrono solo delle nostre illusioni...

 
 
 

Le candele.

Post n°52 pubblicato il 02 Luglio 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE
 
Tag: Poesie

Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese,
calde, dorate e luminose..

Restano indietro i giorni del passato,
triste fila di candele spente:
le più vicine mandano fumo ancora,
fredde, disfatte e storte.

Non le voglio vedere: m’accora il loro aspetto,
la memoria m’accora del loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.

Non mi voglio voltare, ch’io non scorga, in un brivido,
come s’allunga presto la fila buia,
come presto aumentano le mie candele spente.

Konstantinos Kavafis

Grazie Monnalisa. Anche se in ritardo rispetto al tuo consiglio, ho comprato la raccolta di poesie di Kavafis. Come sapevi che questo poeta mi sarebbe piaciuto e mi avrebbe emozionato?
Sono state tante le sue poesie che mi hanno dato una vibrazione. Versi che parlano di uomini e donne con i loro sentimenti, i loro dilemmi, la loro umana pietà, che riescono ad evocare i mondi interiori e tumultuosi dell’animo umano.

Versi che raccontano con disincanto ed ironia di ricordi, di vita che sfugge, di morte.

Delle sue 154 poesie che ho apprezzato quasi totalmente, oltre una ventina sono riuscite a toccare profondamente le corde delle mie emozioni.

Tra tutte ho voluto lasciare impressa questa.

Sono particolarmente sensibile al tema del tempo che scorre così velocemente. E' un mio pensiero fisso percepire che la vita ci scivola addosso velocemente ed inesorabilmente quando spesso risultiamo troppo distratti per rendercene realmente conto.

Se non quando è troppo tardi...

 
 
 

Finalmente al mare.

Post n°51 pubblicato il 23 Giugno 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE
 

Ieri, primo giorno vero, totale, di mare, spiaggia, sole…

Prima grande nuotata. Un desiderio a lungo atteso.

Intorno a me decine di migliaia di corpi bianchi, fiaccati da un lungo inverno, spenti da una reclusione forzata, mi circondano, mi premono ai fianchi, mi soffocano.

Voci, grida, risa… una cacofonia di suoni e rumori.

Dialoghi, frasi, pensieri, piccoli spaccati di umanità. Vita.

Cerco di isolarmi, ma è difficile. Tento di rinchiudermi nella bolla trasparente che innalzo intorno a me con la mia musica e il mio libro. Non è questo il mio rapporto con il mare.

Socchiudo un attimo gli occhi e sogno che… non sono qui.

No, non sono qui.

Sono sola. Sdraiata su una piccola spiaggia di ciottoli bianchi e lisci, nascosta in una insenatura rigogliosa di pini marittimi. Ascolto solo i suoni e i profumi della natura. La musica delle onde e il frinire di mille cicale, odore di resina e sale.

Il mare è profondo, verde, invitante, accogliente. Mi chiama...

Mi tuffo e, in un immenso abbraccio, finalmente siamo soli: io e il mare.



L'uomo e il mare

Uomo libero, sempre tu amerai il mare!
Il mare è il tuo specchio: contempli l'anima tua
nell'infinito srotolarsi della tua onda,
e il tuo spirito è un abisso non meno amaro.

Ti diletti a tuffarti nel seno della tua immagine;
l'abbracci con gli occhi e con le braccia, e il tuo cuore
si distrae talvolta dal proprio battito
al fragor di quel lamento indomabile e selvaggio.

Entrambi siete tenebrosi e discreti:
uomo, nessuno ha sondato il fondo dei tuoi abissi;
mare, nessuno conosce le tue intime ricchezze:
tanto gelosamente serbate i vostri segreti !

E tuttavia da secoli innumerevoli
vi fate guerra senza pietà né rimorsi,
tanto amate la strage e la morte,
o lottatori eterni, o fratelli inseparabili!

Charles Baudelaire

 
 
 

12 giugno.

Post n°50 pubblicato il 12 Giugno 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE
 

La persistenza della memoria, tra sogno e realtà.

 

Ti attendo.

E d’attesa ogni cosa si riveste e mi circonda.

La calma apparente non riesce a celare l’agitazione dell’incontrarti.

Mi muovo in spazi e momenti carichi di tensioni e incognite e paure e aspettative.

Non controllo il lieve tremore delle mani mentre curiose girano le Sibille con l’illusione di prevedere e conoscere cosa accadrà tra poco: appari tu, come “Gran Signore” e la “Stanza.”

Stanno sbagliando. Non è così. Non potrà essere. Non sarà.

Ma ti attendo. E tu arrivi…

Questa notte il cielo è un manto di velluto nero che ricoprendoci con la sua oscurità ci avvolge in una dimensione di tempo non-tempo. Una notte nera che è solo mia. Solo tua. Una notte che ci appartiene.

La spiaggia è deserta mentre passeggiamo lentamente, senza fretta, fumandoci una sigaretta.

Il mare si muove lento e la sinfonia delle onde è musica per le mie orecchie.

L’aria è carica di elettricità, di pensieri silenziosi, di parole non dette e di mille e mille parole ancora da dire…

I corpi sono vicini, ma ancor più le nostre anime che come evanescenti ectoplasmi si cercano e si intrecciano e si fondono, al di fuori della materialità e del nostro volere.

Vorrei trattenerti in un respiro, custodirti in un sospiro, fermare il tempo e fissare questi attimi nella memoria…
Non voglio perdere domani la sensazione, anche se solo per un attimo, di aver intersecato l’infinito…

La tua mano, quasi inavvertitamente, come un gesto antico, conosciuto, già sentito, mi accarezza la nuca e le dita si intrecciano ai miei capelli.

Non dovevi farlo. Lo sapevi…

Troppa tensione… Un impulso elettrico. La sensazione forte delle vertigini e un caleidoscopio di emozioni e colori e suoni e sapori  mi cattura e mi trascina con sé come in un vortice.

Lo sapevo. Lo sapevi.

Non dovevi…

L’uranio della tua anima, adesso, si è schiantato nel piombo del mio cuore.

 

 

 
 
 

Futuro del verbo vivere.

Post n°49 pubblicato il 10 Giugno 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE
 

"Uno degli eventi più strabilianti della nostra epoca è la scomparsa dei verbi al futuro.
Dopo l’abbuffata del Duemila, quando per strada e sui giornali era tutto un «saremo» e «diventeremo», il futuro ha cominciato a rattrappirsi.
Fino alla condizione attuale, in cui per i poveri coincide con l’ultima settimana del mese e per i potenti con la fine dell’anno, quando molti di loro verranno giudicati sulla base del bilancio consuntivo: premiati se avranno tagliato i costi, ma puniti senza pietà se li avranno aumentati per sviluppare gli investimenti, la ricerca scientifica, la formazione del personale. Le società umane appassiscono così, a furia di chiudere in pareggio i bilanci di fine anno senza più avere un senso di marcia che non sia la mera sopravvivenza.
Gli unici che osano ancora coniugare i verbi al futuro sono gli innamorati. Ascoltate i loro discorsi (o ricordate i vostri, di quando lo eravate). Pur nelle difficoltà di una vita precaria palpitano di visioni, progetti, scenari che escono dalla meschinità del presente per proiettarsi in quella dimensione magica dove le possibilità del cambiamento volteggiano intatte.
Il futuro è il verbo di chi emana energia. E l’energia più potente e più giovane rimane sempre l’amore. Persino in un continente per vecchi come la nostra estenuata Europa. Non sono un economista e nemmeno un sociologo, ma sento che dalla depressione economica e morale ci potranno salvare soltanto le persone innamorate: di un’altra persona, di un sogno, del proprio talento. Della vita."

Massimo Gramellini - La Stampa -

Affinché tutti coloro che sono dotati di cervello, usino il cuore...

 
 
 

I volti dell'amore.

Post n°48 pubblicato il 03 Giugno 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE
 
Tag: Libri

Un uomo aveva due donne. Affinché sperimentassero per un po’ la vita selvaggia e godessero il fascino dei boschi, ne mise una nella foresta di Saint-Germain e l’altra in quella di Fontainbleau.
Poi, tornò alle sue faccende. Ne fu così assorbito da dimenticare quelle due creature. Arrivarono la neve, il freddo, il vento.
Una sera, l’uomo si ricordò. Corse subito dalle poverette che ritrovò quasi completamente morte d’angoscia e di fame.
La prima si gettò piangendo tra le sue braccia: “Ah, mi avevi dimenticata!”. La seconda sorrise con tenerezza: “Ah, ti sei ricordato di me!”.

Louis Scutenaire
Tratto da “La donna, la libertà, l’amore”. Un’antologia del surrealismo.



Con questa metafora credo si voglia dimostrare la soggettiva visione del “bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto”, ma sono assolutamente convinta che qualsiasi donna farebbe la prima affermazione, mentre qualsiasi uomo (egoisticamente) preferirebbe la seconda.
In questo specifico caso, comunque, non posso non considerare una terza possibilità, quella che poi avrei adottato io; e cioè: andarmene!

Personalmente, con il carattere orgoglioso e indipendente che mi ritrovo, con la poca propensione alla sudditanza e la consapevolezza di essere stata dimenticata, come un oggetto senza anima, non avrei fatto passare un così lungo lasso di tempo prima di decidere che non valeva di certo la pena aspettare un uomo del genere!
Ma, essendo una metafora surrealista, lasciamo pure all’uomo l'illusione che, nei tempi a lui congeniali, avrebbe, comunque, sempre trovato ad aspettarlo, devotamente, le due donne dimenticate!

 

 

 

 
 
 

Muscoli tesi.

Post n°47 pubblicato il 21 Maggio 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE
 
Tag: Poesie

Essere uniti,
per poi distaccare
le anime...

Orme lanciate al galoppo
mettevano una febbre,

sudava la fronte
in quel linimento

eretti corpi tendeva
in bilico la fune

come abbracciando il rancio mortale.

Milena Massani

 
 
 

Chiamami col tuo nome.

Post n°46 pubblicato il 15 Maggio 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE
 
Tag: Libri

Chiamami col tuo nome di André Aciman

E' il racconto dell'attrazione improvvisa e travolgente che sboccia tra due ragazzi, il diciassettenne Elio, figlio di un professore universitario, in vacanza con la famiglia nella loro villa in Riviera e un giovane ospite, invitato per l'estate, il ventiquattrenne Oliver, che sta lavorando alla sua tesi postdottorato.
Quell'estate della metà degli anni Ottanta viene rievocata, a distanza di vent'anni, dal più giovane dei protagonisti. I due ragazzi condividono conversazioni appassionate su libri e film, discussioni sulle loro comuni origini ebraiche, e poi nuotate mattutine, partite a tennis, corse in bici e passeggiate in paese. E tra loro nasce un desiderio inesorabile quanto inatteso.

Sconvolti e totalmente impreparati di fronte allo scoppiare di questa passione, i due inizialmente tentano di simulare indifferenza, ma con l'avanzare dei giorni vengono travolti da un'inesorabile corrente di ossessione e paura, seduzione e desiderio, il vero protagonista del romanzo: "II desiderio che è in noi, e non è necessariamente riferito all'altro. Piuttosto l'altro rappresenta la promessa di un avvicinamento alla soddisfazione di questo bramare...".
Quello che Elio e Oliver proveranno in quei giorni estivi e sospesi in Riviera e durante un'afosa notte romana sarà qualcosa che loro stessi sanno non si ripeterà mai più: un'intimità totale, assoluta, un'esperienza che li segnerà per tutta la vita, perché l’intensità, la forza di quell’esperienza, l’autenticità di quei sentimenti sono destinate a rimanere insuperate.
 

 
 
 

Gaudì: l'architetto di Dio.

Post n°45 pubblicato il 04 Maggio 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE
 

Sono rimasta affascinata da tutte le opere più importanti di Antoni Gaudì che sono riuscita a visitare in questi giorni di vacanza a Barcellona, ma quella che più mi ha profondamente colpita, lasciandomi senza fiato nell’osservare stagliare verso il cielo le sue immense e svettanti guglie, è stata, nella sua maestosa, straordinaria ed incompiuta bellezza, il “Temple Expiatori de la Sagrada Familia”.

Uno stile architettonico che può piacere oppure no, e sicuramente anche questa è un’opera di Gaudì molto discussa, ma credo sia impossibile non riconoscere il genio dell’artista.

Un uomo che ha lavorato al progetto della Basilica per ben 40 anni e dedicando completamente a questa impresa gli ultimi 15 anni della sua vita, pur sapendo che non sarebbe riuscito a vedere la realizzazione completa della sua opera.

Una dedizione spiegata, oltre che dall’enormità del progetto, dall’estrema definizione dei particolari che Gaudì amava completare man mano che la costruzione avanzava.

E a chi gli domandava quando si sarebbero conclusi i lavori della Sagrada Familia, Gaudì era solito rispondere: "Il mio cliente non ha alcuna fretta. Dio ha tutto il tempo del mondo.”

Un cantiere aperto da ottant’anni e, ad oggi, completato solo per il 55%.

Mi è solo dispiaciuto, a causa dei lavori di costruzione in corso, che precludono la sacralità del luogo, non aver potuto avvertire il silenzio, l’intimo raccoglimento religioso e la conseguente pace interiore che sempre percepisco, e che a volte sento la necessità di cercare, quando entro in un Tempio dedicato a Dio.

 

 
 
 

Il desiderio.

Post n°44 pubblicato il 23 Aprile 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE
 

“Dove amiamo non proviamo desiderio, e dove lo proviamo non possiamo amare”. Freud

Ignorando il reciproco scambio che si è soliti supporre in ogni relazione d’amore, il desiderio, infatti, conosce solo il furto e il dono.
Per questo l’amore che cerca sicurezza e stabilità tende a spegnere i desideri che teme come il suo negativo più profondo, o di deviarli nella finzione dell’immaginario, come si deviano le forze temute di un fiume, scavandogli un letto artificiale o derivandone mille rigagnoli che si disperdono nella terra.
Amore, infatti, è solo la chiave che ci apre le porte della nostra sempre ambivalente vita emotiva di cui ci illudiamo di avere il controllo, mentre essa, ingannando la nostra illusione, ci porta per vie e devianze dove, a nostra insaputa, scorre, in modo tortuoso e contraddittorio, la vitalità della nostra esistenza.

Umberto Galimberti

 

 
 
 

Addio Penelope.

Post n°43 pubblicato il 19 Aprile 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE
 



Ieri sera hanno travolto ed ucciso la mia dolcissima gattina Penelope.

Che grande tristezza. Quante lacrime sto piangendo.

Ieri sera quando la vicina mi è venuta ad avvisare di controllare quel corpo riverso sulla strada, mi è venuto male. Vederla lì, sdraiata sull’asfalto, inerte, come se solo stesse dormendo tranquilla in mezzo alla strada, mi ha fatto venire il magone.

Un animale domestico non è  mai solo un animale. E chi non lo comprende appieno è solo perché non ne ha mai avuto uno. Diventa parte integrante di una casa, un membro della famiglia. Si imparano a riconoscere reciprocamente gusti ed abitudini, nel rispetto di due mondi diversi. E la loro devozione, a differenza di quello che nella maggior parte dei casi avviene nei rapporti umani, cresce in modo direttamente proporzionale con il tempo che si trascorre insieme.

La perdita è forte.

Mi mancherà la tua dolce e silenziosa compagnia, Penelope.

Mi mancherà il tuo osservarmi alla mattina quando davanti allo specchio del bagno mi trucco e tu, sul mobile vicino il lavabo, con la testa leggermente reclinata, mi guardavi curiosa come solo una femmina può farlo.

Mi mancherà il tuo aspettarmi sulla finestra del garage quando mi sentivi rientrare a casa, fedele nell’attesa come il tuo nome.

Mi mancherà sentire la tua presenza ed il calore del tuo corpo quando, alla sera, saltavi sul mio letto per venire a dormire vicino ai miei piedi, volendo a tua volta sentire il contatto con me.

Mi mancherà anche quando la notte, con la zampa mi sfioravi il viso per svegliarmi perché avevi fame, nonostante brontolassi e sbuffassi sempre perché quando la notte mi sveglio non riesco più a riaddormentarmi.

Mi mancherai tanto. Addio, Penny.

 

 
 
 

La mancanza.

Post n°42 pubblicato il 15 Aprile 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE
 
Tag: Libri

A che servono le parole se solo mentono? Cos'è l'amore se è solo sesso?



La mancanza di Paula Izquierdo


"Quando qualcuno che amiamo se ne va, ci rimane un tremendo rancore verso noi stessi, per non essere stati presenti nella sua esistenza il più possibile, ma anche il dolore della nostalgia, per ciò che non abbiamo detto, o non abbiamo sentito dire, insomma, per non essere riusciti a vivere."


 
 
 

Dedicata a...

Post n°41 pubblicato il 08 Aprile 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE
 
Tag: Poesie

Mi disse
un vecchio saggio
non sarà febbraio
aprile o maggio
ma un giorno capirai
la differenza
tra l'essere ostaggio
di una finta
serenità
e il vivere
con coraggio
quel che ti dà
l'intelligenza
la sensibilità
l'improvvisazione
l'impossibile
soluzione
di un rapporto confermato
di ora in ora.

                                                                                               Ugo Straniero

 
 
 

Un abbraccio.

Post n°40 pubblicato il 07 Aprile 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE
 
Foto di EMOZIONE_e_PASSIONE

A volte si ha solo bisogno di donare un po' di tenerezza.

 
 
 

Il gioco della vita.

Post n°38 pubblicato il 04 Aprile 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE
 

Io penso che la vita è una molto triste buffoneria, poiché abbiamo in noi, senza poter sapere né come né perché né da chi, la necessità di ingannare di continuo noi stessi con la spontanea creazione di una realtà (una per ciascuno e mai la stessa per tutti) la quale di tratto in tratto si scopre vana e illusoria.

Chi ha capito il gioco non riesce più ad ingannarsi; ma chi non riesce più ad ingannarsi  non può più prendere né gusto né piacere alla vita.

Così è.

Da Lettera autobiografica di Luigi Pirandello.

Ma davvero può essere solo così? Davvero l'amarezza, il disincanto, il cinismo ci possono ottenebrare così tanto da non farci più apprezzare i piaceri che la vita, comunque, ci offre?
Io non credo. Credo che sia sempre un dovere verso noi stessi, nonostante tutto, saper riconoscere e trarre piacere e gusto dalle opportunità che la vita ci mostra, pur con la consapevolezza che (forse) è tutto un bluff...
E' pur sempre la nostra unica e breve vita. Meglio saperne cogliere i piaceri, piuttosto che crogliolarsi nell'amarezza della consapevolezza e del non vivere di inganno.

 
 
 

Tutte le lettere d'amore.

Post n°37 pubblicato il 28 Marzo 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE
 
Tag: Poesie

Tutte le lettere d'amore sono
ridicole.
Non sarebbero lettere d'amore se non fossero
ridicole.
Anch'io ho scritto ai miei tempi lettere d'amore,
come le altre,
ridicole.
Le lettere d'amore, se c'è l'amore,
devono essere
ridicole.
Ma dopotutto
solo coloro che non hanno mai scritto
lettere d'amore
sono ridicoli.
Magari fosse ancora il tempo in cui scrivevo
senza accorgermene
lettere d'amore
ridicole.
La verità è che oggi
sono i miei ricordi
di quelle lettere
a essere ridicoli.

(Tutte le parole sdrucciole,
come tutti i sentimenti sdruccioli,
sono naturalmente
ridicole).

Alvaro de Campos (Fernando Pessoa)

 
 
 

Passeggiata non programmata.

Post n°36 pubblicato il 25 Marzo 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE
 

Giornata festiva anche oggi per me. Pomeriggio insolitamente libero.
Niente impegni inderogabili, niente vincoli, nessuna delle tante persone del mio quotidiano che prendono pezzetti del mio tempo e succhiano la mia linfa e le mie energie.

Mi sono regalata due ore, in piena solitudine, al mare.

Camminando sul bagnasciuga, nonostante il sole, sentivo l’aria frizzante che mi sferzava il viso e il vento tra i capelli, mentre mi avvicinavo pericolosamente all’acqua quando vedevo arrivare l’onda, cercando quel contatto con il mare che adoro…

Solo chi mi conosce realmente sa quanto il mare sia fonte di vita per me, quanto ne abbia bisogno per rigenerarmi, per trovare una mia dimensione interiore e quanto sia grande il mio bisogno di viverlo e respirarlo a pieni polmoni…

Ho camminato a lungo in compagnia solo dei miei pensieri che volteggiavano liberi come aquiloni colorati nel cielo della mia mente… Non è vero che si dipanano, né che si allineano ad un volere superiore… e così io li ho semplicemente lasciati liberi di spaziare, senza volerci trovare un senso o una spiegazione logica ai miei tanti perché che rimangono sospesi senza risposta…

Sono arrivata fino al porto canale, camminando poi sulla banchina che si addentra nel mare, fino al faro rosso di ingresso per le barche e cercando lo scoglio più lontano dalla terraferma, quello più immerso nel mare, per fermarmi.

Lì mi sono seduta e ho chiuso gli occhi… mi sono fatta avvolgere dal mare come da un amante, respirandolo… come quando sei con lui, tra le sue braccia, e non hai bisogno di guardarlo, ma di sentirlo… di sentirne l’odore, le parole, le carezze, di farti penetrare fin dentro l’anima dalle emozioni che il suo corpo trasmette… di godere del piacere dei sensi…

Quieta, tranquilla, anche se mai serena, sento un’ombra che si avvicina e si siede vicino a me… ma non apro gli occhi, la riconosco.

Ne riconosco le sembianze ed i gesti, il suo silenzioso abbracciarmi. Presenza costante nei miei momenti di solitudine, compagna fedele quando il mio sguardo si posa sull’infinito, quando sono a contatto con la bellezza della natura che fa quasi male a guardarla, quando mi fermo e osservo il mondo, quando le lacrime velano i miei occhi:  è la mia malinconia

 

 
 
 

Il volere e la ragione.

Post n°35 pubblicato il 19 Marzo 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE
 
Tag: Libri

“Se un giorno il volere si accorderà perfettamente con la ragione, allora ragioneremo, e non vorremo, essenzialmente in quanto è impossibile, per esempio, conservando la ragione, volere una cosa insensata e, in tal modo, opporsi scientemente alla ragione e desiderare il proprio danno.

Perché la ragione non è che la ragione e non soddisfa che la facoltà raziocinativa dell’uomo.

La ragione sa solamente quello che è riuscita a conoscere, mentre la vita umana agisce nella sua interezza, con tutto quello che contiene, coscientemente e inconsciamente, e magari dice il falso, ma vive e non si riduce ad essere soltanto un’estrazione di radice quadrata”.

Da “Memorie del sottosuolo” di F. Dostoevskij


Un ringraziamento a Monnalisa che mi ha consigliato la lettura di questo libro, su cui ho tracciato diverse sottolineature, in quanto ricco di spunti di riflessione.
La dicotomia tra il volere e la ragione è un tema che mi è particolarmente caro in quest’ultimo periodo e così  evidenzio questo come primo pensiero.

 

 
 
 

Auguri Lory.

Post n°34 pubblicato il 16 Marzo 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE
 

Coi tuoi lunghi capelli corvini,

sempre adorna di anelli ed orecchini,

ti muovi con ben nota pigrizia

ricordandomi sempre più Morticia.

Un’auto sportiva guidi velocemente

sprezzante dei giudizi della gente,

ma non prendi ascensore o funivia

bloccata dalla tua forte claustrofobia.

E così, negli alberghi dove ci ritroviamo,

mentre io, dinamica, sono già al nostro piano,

tu, sulle scale con il fiatone, ti trascini affannata

e io paziente ti aspetto, ormai da tempo rassegnata.

Lingua tagliente ed affilata,

a chi non ti conosce non stai subito simpatica,

ma quando poi sai di poterti fidare

tutta la tua persona sei capace di dare.

Grande cuore e immensa disponibilità

dalla dura scorza emerge finalmente la tua umanità.

 

 

Questo post è dedicato a te. Non te l’aspettavi, eh? 

Un modo un po’ diverso per farti gli auguri ricordando alcuni dei tanti momenti passati insieme nella nostra lunga amicizia, cresciuta e consolidatasi in questi quasi vent’anni che ci uniscono.

Come non approfittare, allora, per rievocare le notti passate sveglie nelle camere d’albergo sdraiate nel lettone a girare le nostre amate Sibille, con la sigaretta tra le mani, a ridere delle nostre cazzate e del nostro essere un po’ streghe, o piangere per le nostre delusioni e per i piccoli o grandi dolori?

Come quando a Montecatini io dividevo la stanza con Minnie (in piena crisi) mentre tu, soprattutto la sera, soffrendo di solitudine, ci raggiungevi in pigiama, calzettoni a righe, giaccone in pelle e immancabile borsetta (quante battute ti abbiamo fatto pensando se qualcuno ti avesse incontrata per le scale!) per stare insieme a noi e perché ti aiutassi a capire le funzioni del tuo telefonino nuovo.

E le mie lamentele perché nel bagno, accidenti, non si riusciva mai ad avere un po’ privacy… Possibile che si doveva stare sempre in tre anche lì??

Sempre unite da una solidarietà tutta femminile che si nutre di stima, rispetto ed affetto, che non teme il giudizio né l’esternazione delle debolezze. Che non giudica, ma consiglia e che, comunque, non condanna mai. Che appoggia e consola.

Siamo donne e non più ragazzine, ma, nonostante le nostre precoci responsabilità e i sensi del dovere che, da brave bambine abbiamo sempre messo avanti a tutto, siamo riuscite a non far spegnere in noi l’entusiasmo per le piccole cose, a mantenere viva la fiamma delle emozioni e il desiderio di continuare ancora a sognare.

Sono passate tante persone attraverso le nostre vite… Qualcuna l’abbiamo condivisa, qualcun’altra no. Qualcuna è stata solo una meteora, qualcun’altra no, ma sempre abbiamo fatto partecipe l’altra delle emozioni che vivevamo.

La nostra distanza ci obbliga a rinunciare a molte cose, ma sappiamo apprezzare i momenti che riusciamo a trascorrere insieme e la nostra amicizia riesce a passare indenne attraverso gli uragani della vita che ogni tanto ci fanno sbandare e per me è importante sapere che tu ci sei sempre.

Sei forse una delle poche persone che mi conosce realmente, negli angoli più segreti dei miei pensieri e delle mie emozioni, e sai molto bene quanto le mie parole abbiano sempre come sorgente principale il cuore e non la mente...

Grazie per la tua grande disponibilità e per l'affetto che sempre mi dimostri.

Buon compleanno, Lory, sei un’amica vera!

Marysol

 
 
 

16 marzo.

Post n°33 pubblicato il 16 Marzo 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE

"Le cose che si perdono non hanno voglia di farsi trovare. "

Tonino Guerra


Un messaggio di auguri al poeta romagnolo, diventato simbolo dell'ottimismo, che oggi compie 88 anni.

 
 
 
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