Tutte le lettere d'amore sono
ridicole.
Non sarebbero lettere d'amore se non fossero
ridicole.
Anch'io ho scritto ai miei tempi lettere d'amore,
come le altre,
ridicole.
Le lettere d'amore, se c'è l'amore,
devono essere
ridicole.
Ma dopotutto
solo coloro che non hanno mai scritto
lettere d'amore
sono ridicoli.
Magari fosse ancora il tempo in cui scrivevo
senza accorgermene
lettere d'amore
ridicole.
La verità è che oggi
sono i miei ricordi
di quelle lettere
a essere ridicoli.
(Tutte le parole sdrucciole,
come tutti i sentimenti sdruccioli,
sono naturalmente
ridicole).
Alvaro de Campos (Fernando Pessoa)
Non ho scritto un commento alla poesia nel post e allora approfitto per farlo rispondendo a te.
Oggi ho riletto decine e decine di lettere relative ad una fitta e vecchia corrispondenza che intrattenevo con una persona… Non erano, tra l’altro, lettere d’amore, ma nonostante ciò erano di una intimità e di una intensità così profonde che le parole si sono incastonate come gemme preziose nelle grotte della mia anima.
Le parole, però, ad un certo punto sono finite. Tutto quello che noi viviamo è ciclico, ha un inizio, un apice ed un epilogo, ma io amavo quelle parole… me ne nutrivo con voracità, appagando la mente e l’anima e ne ho patito l’astinenza, come una drogata.
Rileggere quelle lettere non mi ha fatto pensare che le parole siano state sprecate, né tanto meno mi sono risultate ridicole, ma chiaramente le stesse, a distanza di tempo, prendono un peso ed un valore profondamente diversi rispetto alla spinta emozionale con cui venivano scritte e lette.
Il pensiero di Pessoa, secondo me, che più rispecchia questa situazione è che noi non amiamo mai nessuno, ma amiamo solamente l’idea che ci facciamo di qualcuno… e da qui le sue parole disilluse.
P.S. Se non la conosci, ascolta anche la canzone di Vecchioni tratta proprio da questa poesia.
Ciao Marysol, spero tu stia bene. Purtroppo come avrai letto sono impegnatissimo in questo periodo, un po' per il lavoro e un po' perchè mi è presa la fissa di conseguire l'abilitazione alla fonia in lingua inglese. per cui sto studiando come un matto. ;-) Mi spiace passare poco a trovare voi amici o avere poco tempo per stare sui vostri blog. Ma adesso ho staccato un attimo e sono passato a farti un saluto. ciao e buona serata. A presto. Andre
Non preoccuparti Andre... ti auguro un buon proseguimento per gli studi e ci leggeremo quando i tempi lo consentiranno.
Bellissima prova del professore.
il ridicolo vive nell'opera buffa (Dario Fò) e ci spiega come nelle pieghe dei sentimenti umani esso si può intravedere. Però quanti batticuori aspettando la risposta alle proprie aspirazioni.
Complimenti per il Blog.
Ciao Giorgio