Un blog creato da EMOZIONE_e_PASSIONE il 10/09/2007

Un Faro Nella Notte

... nel mare in tempesta delle emozioni.

 
 
 
 
 
 

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Il desiderio.

Post n°44 pubblicato il 23 Aprile 2008 da EMOZIONE_e_PASSIONE
 

“Dove amiamo non proviamo desiderio, e dove lo proviamo non possiamo amare”. Freud

Ignorando il reciproco scambio che si è soliti supporre in ogni relazione d’amore, il desiderio, infatti, conosce solo il furto e il dono.
Per questo l’amore che cerca sicurezza e stabilità tende a spegnere i desideri che teme come il suo negativo più profondo, o di deviarli nella finzione dell’immaginario, come si deviano le forze temute di un fiume, scavandogli un letto artificiale o derivandone mille rigagnoli che si disperdono nella terra.
Amore, infatti, è solo la chiave che ci apre le porte della nostra sempre ambivalente vita emotiva di cui ci illudiamo di avere il controllo, mentre essa, ingannando la nostra illusione, ci porta per vie e devianze dove, a nostra insaputa, scorre, in modo tortuoso e contraddittorio, la vitalità della nostra esistenza.

Umberto Galimberti

 

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 29/05/08 alle 01:31 via WEB
......Signora , dell'autore Galimberti cosa ha letto?..E poi nota che a fronte di questo pensiero riportato, nessuno dei suoi cosi detti amici intelligenti, dico nessuno, riesce a rilasciarne un commento/pensiero. Questo attegiamento e' una cartina al tornasole dell'acume altrui. Tutti presi a scrivere di loro e solo diloro, e si dimenticano il pensiero "PASCALIANO": e' inutile che scriviamo , basta leggere quello che gia' c'e',e non abbiamo mai letto, e che forse non leggeremo mai; onde scoprire poi. che tutti i nostri pensieri sono ivi contenuti. Lei ch ene pensa? P.
 
 
EMOZIONE_e_PASSIONE
EMOZIONE_e_PASSIONE il 29/05/08 alle 09:00 via WEB
Premesso che ritengo più corretto scrivere un commento “identificandosi”, vorrei specificare che non ho iniziato a scrivere questo mio block notes virtuale per creare un forum di discussione, ma solo per mia semplice curiosità e per lasciare fissati in questo luogo alcuni pensieri che mi colpiscono più di altri. Pertanto, chiunque voglia lasciare una sua nota in merito sarà sempre ben accolto, ma, non essendo questo il mio fine, se a qualche post un commento non viene lasciato, non si modifica di fatto il mio obiettivo.
Personalmente ho avvertito nelle sue parole una critica che non condivido e che non approvo in quanto è riferita a terze persone che mi “frequentano” e non a me direttamente. Critica che ritengo comunque ingiusta.
I blog vengono creati in modo soggettivo e soprattutto per esprimere una parte delle proprie idee e dei propri pensieri, una personalissima percezione di emozioni e di sensazioni. Per cui è inevitabile che si è presi più dallo scrivere di sé (che comunque non ritengo mai inutile) e meno da quello degli altri e, di conseguenza, in tale contesto, non credo si possa applicare il pensiero pascaliano a cui lei fa riferimento. :-)
Del professor Galimberti ho letto, oltre all’angolo di posta che trovo su “D” di Repubblica che cerco di leggere sempre, “Paesaggi dell’anima” e “Le cose dell’amore”, temi a cui sono particolarmente sensibile. Qualche settimana fa ho comprato il suo ultimo libro “L’ospite inquietante”, sul nichilismo e i giovani, ma che non ho ancora letto.
La sua scrittura non è sempre così semplice da leggere per me, però mi piace e cerco di dedicarmi alla sua lettura solo quando sono un po’ tranquilla.
Un saluto.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 29/05/08 alle 18:16 via WEB
Le suggerisco di non credere alle identificazioni delle persone, per nome e per cognome. Primo perche' se e' vero che un nome e un cognome identificano un corpo e un stato sociale, il loro "essere", o "il loro spirito", non e' univocamente determinato per via del divenire che e' proprio "dell'essere " o "della prpria anima". E secondo, penso che quando pronunciamo e desideriamo la conoscenza di una persona , non ci riferiamo alla loro condizione sociale , ma ritengo al loro carattere , spirito , anima..pensiero....; caratteristiche queste, ch egiacciano nelle loro parole , quando vengono pronunciate, e nei loro pensieri , quando vengo vergati.NON e' scandalo creare blog di discussione , se , se ne ha tempo e capacita', e intelligenza di argomenti nello stesso. Se poi, come LEI dichiara, in questo luogo ,fissa concetti e pensieri, piu' "eletti", per quale ragione consente che vengano curiosate, e forse nemmeno profondamente capite da altri(che non sono preparati/e a capirle?), ea maggior ragione, senza "dolo", portati ad inquinare questi suoi "privati" pensieri? E poi, se il suo obiettivo e' quello di condensare le sue riflessioni, perche' al suo sforzo di riflessione, non pretendere che anche altri lo utilizzino quando viene letta? E quando riferisce , dei pensieri, che se ben letti e compulsati, eviterebbero centinaia e migliai di dichiarazioni e definizioni," sul cosiddetto sentimento d'amore" , per le donne, e il "cosiddetto desiderio di carne, o di copula per gli uomini"?? che si incontrano nella maggior paryte dei blog che , io , e forse anche lei, incontra in questo piccolo universo di"LIBERO?" Sono stato frainteso, non critico il mondo dei blog in linea generale, ma dell'uso a scarso valore aggiunto che ne facciamo qual'ora decidiamo di lasciare nostre riflessioni , che sono piu' banalita', che altro, o addirittura triste e dichiarata incapacita' di crescere con altri strumenti , che non siano le buone letture , e/o le pacate ed intelligenti riflessioni. SE veramente leggessimo i piu' grandi autori classici, PASCAL incluso, mi creda arrossiremmo o forse ci vergogneremmo a posteriori su quello che noi anticipatamente, sforniti di quelle letture avremmo con definitiva certezza scritto , o riportato su diari, diaretti , e bloghetti varii. Sono contento che lei legga "il mio quotidiano" , Almeno su questo siamo in sintonia(sorrido!)..scusi proseguo dopo il colpa del lavoro
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 29/05/08 alle 18:20 via WEB
mi perdoni: correggo : QUALORA, E NON QUAL'ORA..la fretta,,,
 
 
EMOZIONE_e_PASSIONE
EMOZIONE_e_PASSIONE il 30/05/08 alle 09:11 via WEB
Le identificazioni virtuali non sono e non potranno mai essere paragonate a quelle reali, ma ugualmente qui si richiede un nick, univoco ed esclusivo, ed un profilo che, a pari valore dei dati anagrafici che ci identificano nella realtà, ci consentono di uscire da un asettico anonimato, fornendo qualche dato di noi stessi.
E siamo entrambi d’accordo che non sono certamente i dati anagrafici, né le identità virtuali a dare valore al nostro essere e alla nostra interiorità, ma il loro spessore e la loro espressione.
Tuttavia, non mi sento di ergermi a giudice e criticare in modo così intransigente e rigoroso, come sta facendo lei, chi comunque comunica con questo mezzo, utilizzando le espressioni che più gli sono confacenti e che potrei non approvare. Io sono per la libertà individuale, valore fondamentale, sapendo di poter sempre avere il libero arbitrio nella scelta di dove volgere il mio interesse.
E questo, sia per quanto riguarda altri blog, sia per i commenti che possono essere lasciati nel mio. Affermare poi che questi ultimi possono ” inquinare” miei pensieri privati (che tra l’altro, quelli più personali e intimi, non riporto qui) mi sembra l’esasperazione di un concetto che non condivido. Personalmente non mi sono mai sentita infastidita da nessun commento lasciatomi.
Dalle sue parole emerge invece una certa rigidità e inflessibilità di pensiero che mi fa pensare ad una persona poco tollerante e disponibile. E non creda che tutte le donne cerchino e desiderino ed esprimano solo “l’amor romantico” e gli uomini siano in cerca solo della copula.
Credo, comunque, sig. P, che lei mi stia sopravvalutando. Io sono una donna normalissima, con immense lacune, infiniti limiti e diversi difetti. Posso solo affermare che le mie sono parole che danno sempre voce ai pensieri del cuore, che tengono conto del rispetto per gli altri, disponibili al dialogo ed al confronto, e mosse da un mio bisogno di migliorarmi e da un desiderio di profondità.
Ma so che nella vita c’è anche bisogno di un po’ di leggerezza…
 
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